Crac Banca Marche, sei condanne:
10 anni e mezzo a Bianconi, 9 a Vallesi

ANCONA – Oggi pomeriggio le sentenze, le condanne tutte per condotte di bancarotta. Sei gli assolti, tra cui Giuliano Bianchi, ex presidente della Camera di Commercio di Macerata, ed altri membri del cda. Disposte provvisionali per tutte le parti civili

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Attesa per la sentenza in tribunale

di Alberto Bignami (foto di Giusy Marinelli)

Default Banca Marche, sei condanne al tribunale di Ancona, altrettante le assoluzioni e non doversi procedere per un tredicesimo imputato, scomparso lo scorso anno. Per Massimo Bianconi (dg di Banca Marche) il tribunale ha deciso la condanna a 10 anni e 6 mesi, per il maceratese Stefano Vallesi (vice direttore generale Area Mercato di Bm) a 9 anni, per Massimo Battistelli (capo area crediti di Bm) 4 anni e 10 mesi, Giuseppe Paci (capo concessione crediti di Banca Marche) 5 anni e 8 mesi, Giuseppe Barchiesi (dg di Medioleasing) 7 anni e 6 mesi, Daniele Cuicchi (capo servizio commerciale di Medioleasing) 4 anni e 6 mesi.

processo_Banca_Marche-DSC_0416--650x433Assolti Giuseppe Michele Ambrosini, l’ex presidente di Banca Marche, Giuliano Bianchi, Bruno Brusciotti, (entrambi nel cda di Banca Marche), Paolo Arcangeletti (dirigente di Bm), Tonino Perini (vice presidente di Banca Marche), Claudio Dell’Aquila (vice direttore generale di Bm).

Tutte le condanne sono state relative alle ipotesi di reato di bancarotta. Secondo i giudici Massimo Bianconi e Stefano Vallesi sono colpevoli di bancarotta sia relativamente a Banca Marche che a Medioleasing, Battistelli e Paci per la bancarotta di Banca Marche, Barchiesi e Cuicchi per la bancarotta di Medioleasing. Per gli altri reati, sempre contestati a vario titolo, sono arrivate assoluzioni: falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza. Assolti per alcuni dei capi di imputazioni, Bianconi, Barchiesi, Ambrosini, Battistelli, Cuicchi, Paci e Vallesi.

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Masssimo Bianconi

I giudici hanno disposto inoltre che i danni siano da liquidarsi in sede civile, e una provvisionale del 5 percento dei titoli finanziari posseduti dalle parti civili che si sono costituite, o in difetto, dell’importo del danno rappresentato, nei limiti dell’importo della provvisionale richiesta in misura non superiore a 15mila euro.

I giudici hanno disposto il non doversi procedere per Lauro Costa, ex presidente di Banca Marche, scomparso lo scorso 12 dicembre. Al processo si erano costituite circa 2.800 parti civili, assistiti tra gli altri dagli avvocati Gabriele Cofanelli, legale di Fondazione Carima, Esildo Candria, Raffaele Delle Fave, Massimo Pistelli, Corrado Canafoglia, Paola Formica.

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Stefano Vallesi

Tra le parti civili la Fondazione Carima, assistita dall’avvocato Gabriele Cofanelli: «Dopo un percorso particolarmente lungo e anche tortuoso – dice il legale – il tribunale ha avuto il coraggio di disporre una sanzione di natura penale molto importante».

(Ultimo aggiornamento alle 20)

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Cronache Maceratesi da molti anni ha portato alla luce la vicenda del crac di Banca Marche con una lunga serie di articoli quotidiani di approfondimento a cura di Marco Ricci. Articoli che trovate nei correlati qui sotto. 

 

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