«Ho presentato questa mattina un’interrogazione urgente al presidente Luca Ceriscioli, perchè sulla vicenda Banca Marche finora c’è stata una marcata disattenzione da parte del governo regionale». Così Mirco Carloni, presidente del gruppo consiliare di Area Popolare preoccupato per l’evoluzione di questa vicenda.
«Banca Marche – prosegue Carloni – oltre ad essere il principale Istituto di credito delle Marche, svolge una funzione strategica per il sostegno finanziario allo sviluppo del sistema economico regionale, per le imprese, per le famiglie, per gli enti pubblici o associativi attraverso il lavoro delle Fondazioni che con la loro attività di erogazione a favore del territorio possono contribuire a compensare i tagli delle risorse della Regione, soprattutto nel settore sociale. Salvarla rappresenta la priorità per la salvaguardia del tessuto economico e sociale delle Marche ed è ora che Ceriscioli lavori per questo. E’ necessaria una forte azione istituzionale di moral suasion per favorire un’evoluzione positiva della vicenda, vista l’imminente scadenza del commissariamento e che sembrano emergere incertezze sulla volontà dei principali Istituti di credito bancari nazionali di partecipare all’operazione di salvataggio di Banca Marche attraverso il meccanismo del Fondo Interbancario».
Carloni chiede, in vista dell’incontro del 17 settembre, nell’ambito del Comitato di gestione del fondo di tutela interbancario, importate per il futuro dell’istituto, un impegno straordinario della Regione: «Come potremmo riuscire ad essere protagonisti di una ripresa economica qualora il più importante istituto bancario della nostra regione non fosse in grado di garantire credito al nostro tessuto produttivo?».
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A nome degli azionisti privati di bmarche ci tranquillizza che un nuovo politico( questa volta tocca a tale Carloni di tale Area Popolare) si sia accorto che la situazione di bmarche e’ seria e preoccupante.Altrettanto importante( e nuovo) e’ il concetto della territorialita’ di bmarche.da lui espressoMi dispiace deluderlo solo su un punto: per risolvere la situazione non serve la moral suasion a livello istituzionale per risolvere positivamente la vicenda,occorrono qualche migliaio di milioni di euro.Spacca aveva i beduini con i cammelli,Bassotti gli investitori russi,Carloni e Ceriscioli( oggi sferzato duramente dal Carloni) chi hanno come asso nella manica?
P.S. ultima annotazione per il Carloni: le fondazioni,grazie a banca marche,non hanno piu’ una lira,quindi e’ meglio che si attivi per evitare i tagli delle regioni,altrimenti il sociale fara’ la stessa fine della nostra banca del territorio,con la necessita’ di un’altra interrogazione urgente a Ceriscioli che dovra’ di nuovo essere disturbato.
Finalmente una voce fuori dal coro. Carloni, un nome da ricordare. Debutto strepitoso. Valido esempio di scollegamento terreno.