di Marco Ricci
Dopo l’amministratore delegato della Nuova Banca delle Marche, Luciano Goffi (leggi l’articolo), Roberto Nicastro, presidente delle quattro nuove banche nate sulle ceneri di Banca Marche, Carife, Popolare dell’Etruria e Carichieti commenta oggi il salvataggio dell’istituto. L’ex direttore generale di Unicredit, ha anch’egli espresso il concetto secondo cui, da un certo momento in poi, non ci sarebbero state altre strade per far proseguire l’operatività dei quattro istituti. “Dopo i paletti posti dalla Ue – ha dichiarato Nicastro all’Ansa – non c’era altra soluzione migliore di quella trovata”, oltretutto l’unica in grado di scongiurare il bail-in che entrerà in vigore dal primo di gennaio del prossimo anno. “Sono stati protetti un milione di depositanti e 200.000 Pmi in 4 territori fra i più vitali per la ripresa dell’economia”.
Nicastro ha poi spiegato quanto fosse diventata oltretutto seria la situazione per le quattro banche. “L’apertura delle banche lo scorso lunedì mattina non era scontata, così come pagare gli stipendi il 27”. Era noto come ormai gli istituti cominciassero ad avere problemi di liquidità a causa dei ritiri dei depositi che, negli ultimi giorni prima della messa in campo della soluzione, stavano diventando sempre più consistenti. Se Banca Marche, ad esempio, in tutto il periodo del commissariamento ha visto una diminuzione dei depositi di circa l’8%, buona parte dei ritiri è avvenuta proprio nelle ultime settimane, man mano che i tempi si allungavano e cresceva tra i clienti il clima di incertezza. Dunque l’avvio di una procedura di urgenza da parte dell’Unità per la risoluzione delle crisi in capo a Banca d’Italia, con l’operazione che di fatto avviene nell’arco di un fine settimana. Nicastro, come ieri Luciano Goffi, non ha eluso il problema drammatico degli obbligazionisti subordinati i quali hanno visto azzerato il valore dei loro titoli. “Comprendiamo il loro stato d’animo. Sono clienti importanti delle nuove banche”, aggiungendo come ci si muova però tra “tonnellate di vincoli anche Ue” e ribadendo, in qualche misura, il concetto espresso da Goffi su come ogni forma di ristoro sia incappata nei vincoli della Commissione europea. “I nuovi istituti di credito – ha concluso il passaggio – sono sensibili alla sorpresa e al disagio”.
Venendo al lavoro futuro e ai prossimi passi che attenderanno Nicastro e le quattro nuove banche, il nuovo presidente elenca per prima cosa le azioni di responsabilità contro gli ex vertici degli istituti coinvolti nei dissesti. Per Banca Marche, lo ricordiamo, gli ex commissari Feliziani, Terrinoni e Inzitari hanno già citato in giudizio al tribunale di Ancona Massimo Bianconi, due interi Cda, tre collegi sindacali e quattro ex vicedirettori della banca, oltre alla società che revisionò gli ultimi 8 bilanci dell’istituto di credito, la PriceWaterhouseCoopers. Risarcimento richiesto, oltre 280 milioni di euro. “Diverse azioni di responsabilità sono state già avviate e ben incardinate dalle amministrazioni straordinarie – ha detto Nicastro – Una volta avviato il processo di cessione, esso sarà un tema oggetto di attenzione. E’ necessario che per dissesti di questo tipo le responsabilità vadano accertate con energia e accuratezza”.
Il prossimo obiettivo è comunque la cessione dei quattro istituti, attualmente in capo ciascuno ad un ente-ponte il cui scopo è quello di traghettarli verso soluzioni di mercato. Dunque ci sarà il censimento delle attività e dunque la scelta di un advisor. “Abbiamo asset che si presentano senza sofferenze e andremo a vedere l’interesse del mercato”. Nelle quattro banche si sta comunque lavorando “pancia a terra da una settimana”, con la creazione di una task force, di un piano di azione e di dieci cantieri di lavoro. Domani, secondo il nuovo presidente della Nuova Banca delle Marche che ringrazia i dipendenti per la difficile transizione che si sono trovati a gestire – ci sarà l’avvio del piano.
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Invito tutti i correntisti a togliere i loro risparmi dalla banca delle Marche e depositarli in altre banche, prosciugate tutto.
Registriamo commossi anche la solidarieta’ di tale Nicastro,nuovo salvatore della banca ed ottimo rappresentante del nuovo che avanza.Vale per lui la stesa considerazione fatta per Goffi( altro nuovo che avanza):chissenefrega della sua solidarieta’.Adesso scopriamo che la banda delle marche non aveva piu’ i soldi neanche per gli stipendi,la colpa? dei giornalisti cattivi edei clienti stupidi che sono corsi a disinvestire.Ma dopo le dichiarazioni di Goffi tale Nicastro avevano ragione a farlo.Adesso fermata l’emorragia dei clienti impauriti inizia( anzi e’ gia’ iniziata) quella dei clienti/azionisti incazzati.I dipendenti lavorano ‘pancia a terra’per evitare ombrellate in testa e qualche sputo fastidioso.Intanto ricomincia il valzer degli advisor,dei presunti pretendenti ecc.ecc.,vediamo chi si compra una banca sputtanata in tutta europa e che ha fregato,come eravamo definiti ai tempi d’oro,l’asse portante della banca,i suoi azionisti.Il tempo e’ galantuomo,vedremo chi ha ragione e chi ha torto e che frutti portera’questa porcata avvallata da governo( porco peggio dei precedenti e neanche votato)da banca d’italia,consob,abi e relativi dirigenti( il famoso nuovo che avanza).Avrebbero potuto dissociarsi e dare le dimissioni,come si faceva una volta,ma cosa non si fa per una poltrona.Un sincero e cordiale ijn bocca al lupo ai nuovi?? vertici della nuova?banda delle marche,ne hanno proprio bisogno
La rovina del genere umano (e provocatori di guerre) sono quelli che amministrano il potere e quelli che amministrano i soldi… figuriamoci poi se li amministrano tutt’e due contemporaneamente… 🙁
@Nardino. Due pollici rossi, uno di Goffi, l’altro di Nicastro.
Ho tolto ogni centesimo dal mio conto già 4 anni fa, pago il mutuo in contanti mensilmente senza neanche un centesimo in più… sono almeno 5-6 mesi che mi chiedono il bilancio aziendale, ma io dico,ma che sei mio padre che vuoi sapere quanto fatturo? Accontentatevi del pagamento della rata
5 milioni di Euro di liquidazione per 18 anni di lavoro.Io per prenderli avrei dovuto iniziare a lavorare da prima di Cristo
D’accordo le tonnellate di vincoli anche Ue, ma come forma di ristoro almeno un alberghetto per dormire sotto l’ente-ponte lo si potrà pur fare.
Sauro Micucci,i pollici rossi sono 3, il terzo e’ dello scomparso( da cm ovviamente) e mitico PERSICHETTI,L’eroico difensore delle scelte di Gazzani e che sosteneva che ero io l’amico degli amici in combutta non si sa con chi e per che cosa.Pensa i pollici rossi se avessi scritto che di salvare cosi banda marche a me non me ne poteva fregare di meno,in tempo di crisi chiudono tante aziende,attivita’ se la ue voleva mandare un segnale deciso al mondo bancario la chiudeva ed amen.Tanto e’ piu’ o meno la fine che fara'( basta leggere tra le righe le parole di tale Nicastro e Goffi), la cruda e triste realta’ e’ vera per noi e per tutti,purtroppo.Per i dipendenti e solo per quelli incolpevoli,verso i quali forse ho avuto per colpa di qualcuno in alcuni casi la mano troppo pesante e me ne scuso in ogni caso ci sarebbe la cassa integrazione,noi abbiamo solo la solidarieta’ e comprensione di tale Nicastro( che non si degna neanche di venire ad Ancona il suo ufficio e’ a Roma) e dell’inossidabile e sempre in pista Goffi.
Basta chiudere tutti i conti e trasferire i pochi risparmi rimasti c/o un altro istituto. E mi raccomando… Ricordatevi di non votare piu PD!!!!
Basta chiudere tutti i conti e trasferire i pochi risparmi rimasti c/o un altro istituto. E mi raccomando…non votate piu PD!!!
Basta chiudere tutti i conti e trasferire i pochi risparmi rimasti c/o un altro istituto.
Chiudere immediatamente tutti i rapporti con banca marche!!!!