Via alla vendita di Nbm,
sei giorni per gli interessati

NUOVA BANCA MARCHE - Pubblicato il bando per presentare le manifestazioni di interesse per Nbm, Carife, Carichieti e Popolare dell'Etruria. Possibile la cessione congiunta dei quattro istituti, di una singola banca o di particolari partecipazioni o attività. Carilo potrebbe sganciarsi dal gruppo marchigiano. Banca d'Italia: “Processo aperto, trasparente, non discriminatorio e competitivo nei confronti di potenziali acquirenti”. I termini scadranno il 25 gennaio

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banca marchedi Marco Ricci

Entra nella fase finale il processo di salvataggio che, a novembre dello scorso anno, ha visto nascere dalle ceneri della vecchia Banca Marche il nuovo istituto di credito, tecnicamente un ente-ponte, oggi controllato dal Fondo Unico di Risoluzione sotto la supervisione della Banca d’Italia. Come prevede infatti la disciplina sulla gestione delle crisi bancarie, Via Nazionale – in qualità di gestore del Fondo Unico di Risoluzione – ha di fatto posto sul mercato non solo il nuovo istituto di credito marchigiano ma anche gli altri tre enti-ponte nati dai dissesti di Carife, Popolare dell’Etruria e Carichieti. Banca d’Italia ha pubblicato questa mattina l’invito a manifestare l’interesse per l’acquisto degli enti-ponte, un interesse che potrà concentrarsi sui singoli istituti di credito o sul complesso delle quattro banche. Il bando, emanato per verificare l’esistenza di soggetti interessati all’acquisto, prevede anche la manifestazione di interesse per particolari asset non-core delle quattro banche. Tra questi è elencata anche la Cassa di Risparmio di Loreto la quale potrebbe così sganciarsi dalle sorti di Nbm. Per Banca d’Italia, in ogni caso, costituirà un elemento positivo di valutazione la presentazione di offerte relative a tutti gli enti ponte nel loro complesso, insieme ad offerte che presentino “particolare attenzione agli ambiti territoriali di riferimento” delle quattro banche.

banca marche 2I tempi di questo primo passaggio della procedura di vendita saranno adesso molto rapidi. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire infatti a SoGen – l’advisor scelto per la cessione – entro le 18 del 25 gennaio. Una volta raccolte le disponibilità, ai soggetti interessati ammessi alla successiva fase della procedura di vendita verranno fornite maggiori informazioni sui numeri delle quattro banche in vendita. Scopo, avviare un “processo aperto, trasparente, non discriminatorio e competitivo nei confronti di potenziali acquirenti, a condizioni di mercato, al fine di massimizzare il prezzo di vendita”. Non è un mistero come il presidente dei quattro nuovi istituti, Roberto Nicastro, in questi mesi abbia presentato il dossier e raccolto informale interesse per gli istituti da parte di banche e fondi. e, da quanto si apprende da fonti finanziarie, anche per Carilo. “I pre-sondaggi effettuati in modo propedeutico alla presentazione delle manifestazione di interesse – si legge in un comunicato congiunto delle nuove banche – confermano che i quattro istituti rappresentano un target attraente per i potenziali acquirenti e sono una realtà strategica sul territorio”.

banca marche 3La Nuova Banca delle Marche, lo ricordiamo, è nata il 23 novembre scorso all’avvio della procedura di risoluzione resasi necessaria, in assenza di qualsiasi soluzione di mercato, per superare il dissesto del vecchio istituto di credito e per consentire il proseguire dell’attività precedentemente in capo a Banca Marche. La nuova banca è stata così patrimonializzata con un miliardo di euro dal Fondo unico per risoluzione delle crisi, mentre i crediti in sofferenza sono stati ceduti a una bad bank patrimonializzata sempre con risorse dello stesso Fondo. Se il vecchio istituto è ormai sulla via della liquidazione coatta amministrativa, con Bruno Inzitari nominato da Banca d’Italia in veste di commissario liquidatore, la Nuova Banca Marche ha ereditato tutti gli asset di Banca Marche – ad esclusione appunto delle sofferenze – ed è stata autorizzato da Via Nazionale a svolgere l’attività bancaria. La procedura di vendita avviata oggi si rende necessaria in quanto un ente-ponte è sostanzialmente una banca a termine destinata ad essere ceduta, così come prevedono le norme europee sulla gestione delle crisi bancarie.

Roberto Nicastro, presidente del Cda della Nuova Banca delle Marche

Roberto Nicastro, presidente del Cda della Nuova Banca delle Marche

NICASTRO INCONTRA GLI AZIONISTI – Si è svolto ieri, alla presenza di Luciano Goffi, un incontro tra il presidente di Nbm, Roberto Nicastro, e i rappresentanti degli azionisti della vecchia Banca Marche, tra cui il presidente dell’associazione Jesina, Bruno Stronati. Nicastro, durante l’incontro, si sarebbe detto disponibile a presentare nelle sedi opportune le istanze dei risparmiatori marchigiani, in buona parte azionisti ed esclusi al momento da qualsiasi forma di possibile ristoro in quanto l’accesso al Fondo di solidarietà varato dal governo Renzi è possibile solo per i possessori di obbligazioni subordinate. Nicastro, venendo alla cessione di Banca Marche, ha specificato che al momento di valutare le offerte non conterà solo il prezzo ma le caratteristiche del compratore e l’interesse per i territori di riferimento.



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