di Alessandra Pierini
Nuova accettata sulle filiali di Banca Intesa. In provincia di Macerata sono dieci gli sportelli chiusi da poco o destinati alla chiusura imminente, si parla del 13 dicembre. Tra questi spiccano le sedi di Villa Potenza e di Pollenza, destinata a rimanere senza alcuno sportello bancario (resterà solo uno sportello finanziario di Bper). Una manovra tranchant quella attuata dall’istituto che ha rilevato Ubi banca, la quale a sua volta aveva raccolto le ceneri di Banca Marche. Ulteriori tagli che gravano su una provincia che aveva già dato in termini di riduzioni, ma evidentemente non abbastanza. La politica dell’istituto piemontese, e a dire il vero comune ai grandi istituti, è quella di riduzione delle spese e di incoraggiare all’utilizzo di strumenti digitali e on line, assicurando il rapporto in presenza, quasi esclusivamente in occasione di operazioni di carattere finanziario. Il modello di filiale promossa è open space come quelle di corso Cavour e viale Don Bosco a Macerata. Il problema è l’impatto che queste scelte aziendali, legittime e senz’altro motivate, hanno su un territorio che dal punto di vista dei servizi bancari ha pagato già abbastanza e che conta su una popolazione non giovane e per lo più non avvezza all’utilizzo di strumenti informatici, vuoi per il gap infrastrutturale telematico (sono tante le zone che fanno ancora fatica ad avere un collegamento a internet).
Una filiale Intesa
L’ulteriore taglio stabilito da Intesa, ma non ancora ufficializzato, riguarda oltre la filiale di Pollenza che sarà trasferita a Casette Verdini (che gode anche della vicina filiale Bper di Sforzacosta) e a quella di Villa Potenza (da sempre gradita ai clienti per disponibilità di parcheggio e comodità) che, dalla frazione, traslocherà in corso Cavour a Macerata. Stesso destino per gli sportelli di Montecosaro, Trodica, Treia e Chiesanuova. A ottobre è rimasta una sola filiale a Tolentino che vedrà i battenti abbassati in piazza dell’Unità mentre in piazzale Peramezza resterà solo l’ufficio finanziario. Già chiuse le filiali di Fiastra e Valfornace confluite nella sede di Pieve Torina: in pieno cratere sismico, la scelta dell’istituto è stata accolta con amarezza, oltre che con inevitabile aumento dei disagi. L’azienda ha comunque deciso di supplire con degli Atm di tipo evoluto che consentiranno una serie di operazioni. E a proposito di uffici di prossimità, Intesa ha avviato ormai da tempo la rete Mooney che consente di operare sul proprio conto Intesa andando dal tabaccaio. In una serie, effettivamente numerosa, di esercizi convenzionati, infatti, è possibile effettuare prelievi di contanti in un numero importante di esercizi aperti anche in orari prolungati ma, soprattutto accedere in modo semplice, veloce e sicuro ad un’ampia gamma di operazioni di pagamento – come bollette, carte prepagate, ricariche telefoniche – e servizi come prelievi, bonifici e Mav. Trova invece casa nelle Marche, come già previsto, la direzione territoriale di Bper per Marche, Abruzzo e Molise. Sarà una delle nove previste dalla riorganizzazione dell’istituto. «Il nuovo assetto si propone, in coerenza con le best practice di mercato, di semplificare e rendere al contempo più efficiente il presidio del territorio. In particolare, la riorganizzazione della rete prevede che siano costituite 9 direzioni territoriali in luogo delle attuali 17 Direzioni Regionali, garantendo un’immutata attenzione alle economie dei territori serviti, anche attraverso un rinnovato ruolo delle strutture di Area». Si prevede che la riorganizzazione sarà operativa a partire da gennaio 2022.
Bene ottimizzare i servizi on line, soprattutto per risparmiare sui costi. L'altro giorno ho provato a pagare un bollettino con l'applicazione della mia banca. Risultato, commissioni sia per la banca, che per poste italiane. Costo bollettino pagato in maniera autonoma 2,50. Alla faccia del c.....
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
C’era una volta (forse con un numero eccessivo di dipendenti, ma si sa: nelle piccole realtà parenti ed amici andavano occupati) la Banca del territorio.
Poi ci sono state le fusioni (e non ho mai capito perché la dirigenza di banche più piccole, per importanza e sportelli, poi contasse come la nostra, se non addirittura di più) e già qualcosa ha cominciato a scricchiolare.
Poi abbiamo avuto il crack, la riorganizzazione, la separazione tra altre 2 grandi banche.
Ed ora le prime chiusure, con la scusa di migliorare e razionalizzare il servizio..
(tranquilli, e solo questione di tempo: non è escluso che altre ne arriveranno, magari con calma e vaselina)
.
.
.
Vorrei poter scrivere anche di coloro che, in mezzo a tutti questi caroselli, qualcosa in tasca gli è rimasto, ma purtroppo resteranno in gran parte impuniti
si comincia nel rimpiangere la prima repubblica, posti di lavoro con tanti assunzioni, tanti bandi di concorso ogni anno, per centinaia di posti per infermieri, Militari, Polizia, Vigili del fuoco, piccole fabbriche che davano i loro frutti mady in italia originali, la lira che aveva il suo valore, tanti operai alla fiat, alfa romeo, ecc. ecc. chi lavorava in fabbrica acquistava l’auto e la rivendiva dopo sei mesi, vi ricordate? Oggi mancanza di posti di lavoro, il costo dell’auto alle stelle, i grossi centri commerciali che hanno obbligato la chiusura di tanti negozi, piccole fabbriche in fallimento, Oggi tutto mady fuori Italia, l’euro la rovina di tutto questo, i politici italiani oggi cosa fanno, pensano solo esclusivamente alle loro tasche, le banche che fanno i loro interessi, se io faccio un prelievo presso sportelli della mia banca dovrò pagare 0,50 cent., per cosa? per prendere i miei risparmi, poi mi si chiede di andare a votare, per chi? paesi senza banche, senza bancomat, senza servizio sanitario per chiusura di ospedali, senza piccole caserme dei vigili del fuoco, tutto accentrato, paesi di montagna abbandonati nel periodo invernale. meditate gente meditate.