Solo la vecchia e la Nuova Banca Marche sono state ammesse come parti civili nel procedimento per corruzione tra privati, ancora in fase di udienza preliminare, che vede imputati ad Ancona Massimo Bianconi, ex dg di BM fino alla primavera 2012, e gli imprenditori Vittorio Casale e Davide Degennaro. Lo ha deciso il gup Paola Moscaroli accogliendo le richieste anche della Procura di Ancona. Non sono state invece ammesse altre 10 istanze di parte civile di soggetti non indicati dalla procura come parti offese: le Fondazioni Cassa di Risparmio di Jesi e di Pesaro e otto investitori privati, alcuni assistiti dal legale dell’Adusbef. Il gup ha ritenuto assente un nesso diretto tra le condotte contestate e i danni lamentati tra cui l’azzeramento del valore delle azioni. BM e NBM sono parti civili solo contro Casale e Degennaro per non sovrapporre la richiesta di danni in sede penale con l’azione di responsabilità civile da oltre 200 milioni di euro già avviata contro Bianconi.
Udienza aggiornata al 9 giugno.
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