Nuova Banca Marche rilascerà gratuitamente i documenti richiesti da investitori e risparmiatori per avviare eventuali azioni legali. E’ uno dei risultati ottenuti dall’associazione Dipendiamo Banca Marche che raccoglie lavoratori dell’istituto di credito marchigiano, ma anche altri, in un incontro con l’amministratore delegato Luciano Goffi, in cui si è parlato anche delle ricadute occupazionali dei futuri scenari per la banca e della possibilità di risarcire gli investitori danneggiati ricorrendo ai ricavi dei crediti inesigibili.
Il coordinatore di Dipendiamo Banca Marche Sandro Forlani valuta positivamente il faccia a faccia con Goffi. «Il rilascio gratuito dei documenti per azioni legali – spiega – non è una cosa da poco, finora si pagavano 4 euro a documento, c’è chi ha speso anche 100-120 euro». Bene anche sul fronte occupazionale, anche se ovviamente Goffi non ha potuto prendere impegni. «Il decreto salva banche prevede la vendita al migliore offerente e ovviamente non possiamo dire: ‘mantenete tutti i lavoratori al loro posto – spiega Forlani -, ma abbiamo chiesto alcune clausole di salvaguardia e attenzione su questo aspetto, per il quale Goffi ha mostrato “sensibilità». Ultima, ma non meno importante, la richiesta di «utilizzare i crediti inesigibili che le bad bank hanno in pancia, per risarcire obbligazionisti e azionisti danneggiati. Danni che ammontano a 5 miliardi di euro per Banca Marche, 8,5 miliardi in totale considerando anche Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti. C’è una valutazione di 1,5 miliardi, ma noi siamo convinti che si possa ottenere di più».
A Goffi è stato chiesto “un appoggio politico, che Banca Marche faccia sua questa posizione con Bankitalia e in tutte le altre sedi”. Intanto Dipendiamo Banca Marche ribadisce di essere a fianco degli azionisti e obbligazionisti danneggiati: «Siamo tutti sullo stesso carro – rimarca Forlani -, non abbiamo partecipato alla manifestazione dei giorni scorsi davanti alla sede di Jesi (leggi l’articolo) perché poteva essere percepita come una contestazione al personale, che invece è stato anch’esso danneggiato e si è trovato a vendere prodotti in base a materiale preparato dalla direzione. Un collega – insiste – mi ha raccontato di avere perso 70 mila euro: 20 mila di azioni e 50 mila di obbligazioni”. Dipendiamo Banca Marche ha aderito all’azione dell’Unione Nazionale Consumatori: “abbiamo 500 associati, ma solo 300 sono dipendenti, gli altri sono privati”.
Quanto ai tempi per la cessione delle banche, Forlani pronostica, in base solo alle procedure necessarie, che se ne parlerà “tra la fine dell’estate e la fine dell’anno”.
I RISPARMIATORI INCONTRANO I VERTICI DELLE NUOVE BANCHE, FUMATA NERA SUI RIMBORSI – Non sono previste al momento azioni a favore dei risparmiatori. Bisognerà attendere nuovi decreti da parte del governo. E’ quanto è emerso dall’incontro tra i vertici delle Nuove Banche e i risparmiatori . «Le banche hanno confermato anche in questa sede un’ampia disponibilità a confrontarsi su tutte le posizioni emerse, ribadendo la priorità nel voler supportare i risparmiatori più bisognosi, nel pieno rispetto delle responsabilità di ciascun attore coinvolto e del quadro normativo vigente”. Così i 4 istituti dopo l’ incontro tra alcuni rappresentanti dei vertici con i risparmiatori, che però restano delusi. “Non ci sono novità rispetto a quello che sapevamo. Il fondo di solidarietà rimane l’unica soluzione”. All’incontro che si è svolto oggi a Roma nella sede di Nuova Banca Marche presenti Maria Pierdicchi, consigliera indipendente delle 4 banche e Roberto Bertola, AD di Banca Etruria e i rappresentati dell’associazione Vittime Del Salva Banche, tra questi il presidente Carmen Letizia Giorgianni.
Pierdicchi ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di quest’incontro, abbiamo a cuore i risparmiatori. Risposte concrete sui criteri dei rimborsi saranno contenuti nel decreto interministeriale che il governo dovrà emanare quanto prima con l’obiettivo comune di accelerare sulla definizione delle norme per andare incontro ai risparmiatori. Da parte nostra garantiamo la massima collaborazione”.
“Non ci sono novità rispetto a quello che sapevamo. Il fondo di solidarietà rimane l’unica soluzione”. Lo ha detto la portavoce del comitato vittime Salva banche, Letizia Giorgianni. “Le banche non si spostano rispetto a quanto formalizzato dal decreto. Le banche si atterranno alle disposizioni della Ue e non potranno andare oltre le loro possibilità”. Il comitato chiede al governo di “modificare il decreto e nel frattempo la protesta continuerà nelle sedi contro il governo, Bankitalia e gli organi che non hanno vigilato”.
IL PRESIDENTE NICASTRO A CONFRONTO CON I SINDACATI – Intanto martedì 12 gennaio le organizzazioni sindacali incontreranno il presidente unico delle 4 Nuove Banche, Roberto Nicastro.“Fra le questioni su cui attendiamo risposte – scrive in una nota la Fisac/Ccgil Nuova Banca Marche – segnaliamo il ripristino di correnti relazioni sindacali nelle aziende; progetti e iniziative di rilancio e consolidamento delle 4 Banche e delle società controllate; condizioni e obiettivi di ricollocazione nel mercato che tengano conto prioritariamente dell’economia dei territori (piccole e medie imprese e famiglie); la gestione del recupero dei crediti in sofferenza che tenga conto del contributo professionale e di conoscenza degli addetti; indicazioni operative e orientamenti univoci nei riguardi della clientela e dei risparmiatori; garanzie per gli addetti, in primis per gli addetti agli sportelli sul versante della sicurezza e per quanto concerne la piena tutela della responsabilità professionale”.
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Mi dispiace fare sempre il gufo parlante ed il bastian contrario ma credo che sia giunto il momento di evitare almeno per una questione di dignita’ e decoro questi squallidi tentativi di allungare il brodo,confondere le acque,illudere i truffati camuffati da incontri,tentativi di dialogo ed altre amenita’.Forlani porta a casa quattro pezzi di carta gratis,Maria Pierdicchi si ritiene soddisfatta dell’incontro( soddisfatta di che non si capisce),e garantisce collaborazione( quale?),Goffi come un disco sconato assicura solidarieta’ e vicinanza( a chi?)BASTA CON IL DIALOGO,le persone con le quali lo si e’ cercato sono le stesse che ci hanno macellato un mese fa,non possono essere nostri alleati sono i nostri nemici e come tali vanno trattati e combattuti.Se vogliono veramente il dialogo devono fare solo una cosa : TIRARE FUORI I SOLDI,NON LE CHIACCHERE.Dato che non hanno nessuna intenzione di farlo,o dicono di non poterlo fare di che dialogo si tratta?L’ennesima presa in giro,intanto il tempo passa,l’eco dello scandalo si spegne e finisce tutto a tarallucci e vino.Alla manifestazione di Jesi ho provato quasi un senso di tenerezza nel sentire Stronati dichiarare ai giornalisti che…Goffi voleva parlargli…pensate un po’ e che si riprometteva nel pomeriggio..di chiamarlo.Notizia clamorosa e risolutiva di tutti i problemi.Infatti Goffi gli ha detto che non puo’ fare niente per gli azionisti( altra novita’ epocale).Dobbiamo invertire le posizioni,siamo noi con azioni concrete a dire a Nicastro,Goffi cosa stiamo facendo per fargli pagare la spregiudicatezza e la protervia di azioni criminali.Devono essere loro a cercare il dialogo e a chiedere di fermare le nostre azioni( quali le andiamo elencando e minacciando da mesi) e noi porteremo la nostra solidarieta’ e rincrescimento per avergli svuotato le ‘ nuove?’bande ad esempio.Stesso rincrescimento per avere portato banca d’italia e consob in tribunale ecc.ecc.Lo stesso consiglio che disperatamente cerco di dare ai truffati lo rivolgo ai dipendenti,non fate l’errore che abbiamo fatto noi di fidarci,leggete tra le righe le dichiarazioni( anche del vostro Forlani) e non rendetevi piu’ complici( ora consapevoli) di un progetto fallimentare che portera’ solo ad un risultato:REGALARE ALLA COMPAGNA DI PARTITO UNIPOL DOPO SAI FONDIARIA ANCHE BANCA MARCHE e CARIFE,vedrete come va a finire ed informatevi dei metodi usati da unipol per tagliare costi e personal,i prossimi agnellini da sgozzare siete voi.Qui ormai siamo in guerra ed in guerra oltre ad essere tutto lecito non si puo’ rispondere alle mitragliate ed alle bombe con incontri,dialoghi e dichiarazioni.Per fermare questo piano scellerato occorre rispondere con le loro stesse armi.I dipendenti scioperano ad oltranza,i truffati fanno il loro dovere unipol o chi per lei deve trovare solo un cumulo di macerie.A meno che Nicastro,Goffi e co scendono davvero a compromessi con truffati e sindacati,chiedono la sospensione delle ostilita’ con proposte concrete ed allora si valutera’ se terminare il bombardamento o continuare senza pieta’ .Se non lo facciamo noi lo faranno loro com’e’ nella logica di tutte le guerre.Se riusciamo a vincerla o perlomeno a fermarla avremo tempo e modo di ricostruire veramente la nuova banca marche,se soccombiamo non ci sara’ ne’ futuro ne’ speranza per nessuno,questi non hanno pieta’ e sono senza vergogna