di Marco Ricci
E’ di nuovo rimbalzata da Milano Finanza la possibilità che, insieme al fondo statunitense Beauport Financial, alla prossima ricapitalizzazione di Banca Marche possa partecipare anche un fondo degli Emirati Arabi. La notizia, già uscita sullo stesso quotidiano nell’aprile scorso, fa questa volta un esplicito riferimento all’emiro Bin Saeed al Mansouri, ministro dell’economia dello stato meridionale degli Emirati Arabi Uniti il quale, in qualche maniera, avrebbe preso visione del dossier. Sebbene l’ambasciata degli Emirati a Roma non ci abbia né smentito né confermato il coinvolgimento dell’emiro, la stessa fonte ha ricordato i legami tra Al Mansouri e il Governatore marchigiano. Il ministro, lo ricordiamo, è stato ospite della manifestazione equestre Conero Endurance Lifestyle (leggi l’articolo) ma già da diversi anni, grazie ai contatti con alcuni imprenditori locali, ha familiarità con il territorio. Un legame, quello con Spacca, che il governatore ha fatto subito rimbalzare su Twitter e Facebook, rivendicando, e in qualche modo confermando, la possibile iniziativa del fondo arabo. “Su Banca Marche, grazie alle opportunità create con Marche Endurance Lifestyle”, recita infatti il Tweet del Governatore, una comunicazione che in parte stona con il riserbo mantenuto fino a questo momento dai commissari di Banca Marche e dalla stessa Banca d’Italia,in un momento delicato in cui, con l’operazione di salvataggio e di rilancio dell’istituto ancora in via di perfezionamento, non appare molto sentita l’esigenza di toni da campagna elettorale. Anche su Facebook, infatti, sono subito rimbalzate le parole del Governatore: “Un’altra dimostrazione, qualora ce ne fosse ancora bisogno che alcune manifestazioni organizzate dalla Regione, come il Marche Endurance Lifestyle, non sono passerelle ‘tanto per’ ma occasioni importanti da cui possono nascere tante opportunità per la nostra comunità regionale e questo ne è soltanto un esempio”.
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Ah ah ah…ma ancora credete al novellatore di frotelle seriale? Il solito annuncio come quando i suoi amichetti del biogas dovevano salvare Banca Marche, salvo sparire pochi mesi dopo nell’oblio. E qui sarà la stessa storia, come per i cinesi e la Merloni….
Gli arabi avevano già investito (alcuni anni fa), 100 milioni di euro in Banca Marche (non in azioni, chiaramente). Conoscono la realtà dell’Istituto ancora prima che avvenissero i noti fatti di recente cronaca. Dubito che, se sono rientrati indenni del loro investimento, alla luce dei fatti, possano rischiare grandi capitali in un Istituto che si è permesso il lusso di infinocchiare con estrema facilità clienti, azionisti, dipendenti etc. Se lo fanno, hanno scopi diversi da quelli del buon Samaritano.
E poi Spacca che da buon politico, si prenderebbe il merito della cosa e la annuncia al popolino per prendere consensi……..nonsepòsentì.
Una gara di cavalli salvera’ banca marche….stupendo….con la benedizione di Spacca che finalmente ha trovato una buona ragione per giustificare una manifastazione che costa 450000 euro.Poveri noi,che finaccia abbiamo fatto.Continuo a sperare chebanca marche in un modo o nell’altro esca da questo pantano,ritorni ad essere la nostra banca e non il ricettacolo di fondazioni,presidenti improbabili,dirigenti incapaci e truffaldini,associazioni di varia natura e per non farci mancare niente,di politici in cerca di un po’ di notorieta’ e di consensi ( che pero’ difficilmente arriveranno loro). Grazie di tutto ma per favore approfittiamo di questo disastro per costringere ciascuno dei vari interpreti della tragedia a tornare a fare il proprio mestiere,se sanno farlo e ne sono capaci…esortandoli tutti,nessuno escluso almeno a tacere
Il popolo bue, senza saperlo, tira fuori i soldi per imbastire il circo esotico con cavalli, sceicchi, tende e politici nostrani con ventri dilatati, facce rubizze é sorrisi idioti preconfezionati per le foto da pubblicare sui giornaletti locali. Poi con un tweet il Breznev in salsa marchigiana annuncia “urbi et orbi” che la soluzione per Banca Marche verrà dal Golfo Persico. Et voila’, il cerchio e’ chiuso. Che tocca a fare per guadagnarsi una ricandidatura e magari altri 5 anni in quella idrovora di danaro pubblico che si chiama Regione!
Per Alexis De Toqueville
Stupenda la definizione di Spacca come “il Breznev in salsa marchigiana”, che ancora, con un’autoreferenzialità imbarazzante, si accredita inesistenti meriti e cerca di giustificare spese assurde a carico della collettività delle Marche.
Stia sereno Spacca, i marchigiani si ricorderanno benissimo i suoi “meriti”, a partire dal suo ruolo decisivo nella vicenda squallida ed inquietante del biogas speculativo, un vero e proprio marchio di infamia su di lui e su tutti i suoi sodali.
Sì, però un po’mi dispiace (per Leonìd Il’ìč).
Caro Avvocato,
“i marchigiani si ricorderanno….”. Speriamo, ma non ne sono sicuro!
Piuttosto che fare campagna elettorale su Twitter o fb il governatore si impegni per favorire ulteriori cordate di investitori per la banca. Abbiamo qualche dubbio che l’avv. tanoni abbia più tutta la cordata disponibile.
Non dubiti Visconte, perché i marchigiani (così come tutti gli italiani in genere) non dimenticano mai le lezioni ricevute, e son sempre ben pronti a cambiare facendo di esse tesoro. Nel pieno della rivoluzione nazionale attualmente in corso – quella del Cambiar Verso – vedrà che anche per loro dotarsi d’un bel Pardogatto regionale nuovo fiammante al posto dell’antiquato Gattopardo sarà facile come bere un bicchier d’acqua. E soprattutto niente più biogas scandaloso, casomai si passerà al gasbio.
Ben detto Giorgio Massimi!