Marchigiano doc, liceo classico a Senigallia, laurea in giurisprudenza a Bologna, poi incarichi direttivi e dirigenziali per molti anni in Bnl, Banco di Santo Spirito e infine Banca di Roma, Alberto Pirani segue da anni attraverso il suo blog le vicende di Banca Marche e quelle del sistema bancario italiano con tutti i suoi retroscena. Ormai da lontano, vive a Milano, ha dato sempre una lettura molto oggettiva – e a volte profetica – sul dissesto dell’istituto. Come analisi dei recenti fatti occorsi negli ultimi giorni – dal piano di salvataggio alle reazioni del territorio – riportiamo uno dei suoi ultimi interventi. Chi volesse seguire Alberto Pirani, può trovare il suo blog a questo indirizzo.
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di Alberto Pirani
Ho scritto gli ultimi due interventi su Banca delle Marche domenica scorsa, il primo prima del Consiglio dei ministri convocato in via straordinaria per varare il provvedimento legislativo per la sistemazione delle quattro banche commissariate. In questo intervento esprimevo la mia opinione in merito alla soluzione che secondo me sarebbe stata adottata e sulle conseguenze “pratiche” che avrebbe comportato. Il secondo l’ho scritto dopo, constatando come, purtroppo, avevo visto giusto. Ho lasciato trascorrere la giornata di lunedì per raccogliere le reazioni della regione che mi pervenivano – attraverso i sempre puntuali articoli di Marco Ricci su Cronache Maceratesi – i commenti sul quotidiano online a detti articoli, i commenti su Facebook dei miei amici marchigiani e alcune mail. Debbo dire che in alcuni casi le reazioni sono state veramente sorprendenti. Vediamole.
Dalla soluzione attuata escono con le ossa rotte gli azionisti e i sottoscrittori delle obbligazioni subordinate. I 40.000 piccoli azionisti hanno tutte le ragioni per essere inferociti, ma non lo avevano ancora capito che il loro capitale era perduto? Eppure il messaggio lanciato da Gros Pietro era stato chiaro, Giuliano Nardino lo ripeteva quasi ad ogni commento che faceva agli articoli di Ricci, questo blog – che ovviamente nelle Marche è letto da pochi intimi – l’ha sempre coerentemente detto. Le fondazioni tacciono, per carità di patria e per le evidenti inadeguadezze, manchevolezze, forse collusioni dei loro vertici. Ma ancora più massacrati escono i sottoscrittori di obbligazioni subordinate che perdono anch’essi tutto il capitale. Sfido chiunque a dimostrarmi che si fossero resi conto del rischio intrinseco del prodotto che veniva loro proposto e sono praticamente certo che il personale delle filiali che le hanno vendute non si sia minimamente sognato di farlo presente, spesso per mera mancata conoscenza. Potrebbe essere configurato anche il reato di truffa. I soli soci e gli obbligazionisti si sono visti distruggere ricchezza per circa 1,6 miliardi di euro.
Il governo ha tenuto a sottolineare che è stata salvata l’attività operativa della banca e i livelli occupazionali; i sindacati, che rivendicano questi anche come loro successo, farebbero bene a tacere visto l’assoluto silenzio che ha caratterizzato in tutti questi anni il loro comportamento. Mai una richiesta di chiarimenti ad una voce di bilancio, mai una critica, ma neanche mai una proposta costruttiva forte. Banca marche è la più grande azienda della regione, il sindacato dov’era durante gli anni della spoliazione? Il governo rivendica anche che non è stato impegnato nemmeno un euro di fondi pubblici. Dimentica, però, di dire che ciò è dovuto esclusivamente al fatto che l’Unione Europea ha bocciato l’ipotesi d’intervento nel capitale del Fondo Interbancario di garanzia che avrebbe configurato l’ipotesi di aiuto di Stato. Pertanto l’euforia del PD marchigiano è del tutto fuoriluogo. Il precedente governatore Spacca, a capo di una coalizione a guida PD, si è fatto notare per la assoluta mancanza di iniziative. Quello attuale, Cerescioli,dovrebbe essere più prudente anche per gli evidenti intrecci di Banca Marche con le vicende del Monte dei Paschi, intrecci di cui ho scritto in più occasioni e che sono tutti da chiarire. Le giovani deputatesse che nel corso del commissariamento sono intervenute più volte nella vicenda facendo figure barbine, di questa cose non capiscono quasi niente, per cui farebbero bene a tacere.
Così è fuorviante esprimere soddisfazione per il mancato coinvolgimento dei depositanti con somme superiori ai 100.000 euro. Basti considerare che se il fondo interbancario aveva deliberato un suo intervento diretto nel capitale della banca, sarebbe stato contraddittorio che l’avesse fatto in un contesto che richiedesse anche il sacrificio dei depositanti opulenti. L’unico che ha sempre capito tutto , gliene deve essere dato atto, è Giuliano Nardino che ha sempre commentato con competenza gli articoli di Marco Ricci su Cronache Maceratesi. A Marco Ricci i marchigiani dovrebbero fare un monumento, per l’equilibrio con cui ha seguito la vicenda, per la chiarezza con la quale ha sempre illustrato i fatti e per l’onestà intellettuale di giornalista serio e libero.
Mi riservo di seguire ovviamente gli ulteriori sviluppi. Debbo purtroppo con amarezza constatare che la mia regione è stata depredata da una banda di malavitosi che probabilmente, questo aumenta l’amarezza, pagheranno niente o molto poco i loro misfatti.Parlare infine con euforia di “salvataggio” è una offesa all’intelligenza di ciascuno, viste le ferite che la vicenda lascia aperte, oltre ad essere un insulto a chi ha perduto tutti i suoi risparmi, magari l’intera liquidazione percepita dopo una vita di lavoro
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Se questo signore dice la verità,e da come descrive i fatti con competenza e professionalità pare proprio di si, allora c’è da preoccuparsi. Ricordo uno slogan molto diffuso che diceva : LE MARCHE, L’ITALIA IN UNA REGIONE. Ecco, ora sembra decisamente appropriato. Tutti uguali !
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-cae823ae-8aa3-42b1-bc2d-9ceac79f2f2b.html#p=0
Giusti complimenti a Ricci
Parlando gegli accadimenti, degli ultimi anni, della BdM, l’autore del pezzo scrive: “… Debbo purtroppo con amarezza constatare che la mia regione è stata depredata da una banda di malavitosi….”
C’è solo da augurarsi che, velocemente, la Giustizia faccia il suo corso e che (dopo tutti i gradi di giudizio) gli eventuali colpevoli siano mandati nelle patrie galere (senza sconti di pena o altro) e si riesca a trovare dove hanno nascosto il malloppo e farselo restituire..
Che sia stata depredata B. Marche e di conseguenza azionisti e, sorpresa negativa, gli obbligazionisti subordinati è sotto gli occhi di tutti.
Non sempre però mi è parsa chiara la ricerca della responsabilità.
Certo si cercheranno le responsabilità di chi ha finanziato qualcuno facendo la cresta, di chi ha intrecciato rapporti nel mondo degli affari concedendo qualcosa per poter ottenere altro in cambio….
Ma non mi sembra sufficiente l’analisi dell’inizio della fine di BM.
Quando si sbandiera ai quattro venti che si vuole mantenere una banca regionale, cosa si pretende?
Si pretende di affidare i marchigiani anche se non meritevoli?
Oppure concedere a coloro che fanno parte di associazioni imprenditoriali sul territorio?
E’ più meritevole un pessimo imprenditore locale o un eccellente imprenditore di fuori regione?
Sono meritevoli di tutela i dipendenti se in esubero?
I marchigiani devono avere servizi peggiori e più cari per consentire a qualcuno di vantarsi di avere una banca regionale?
L’ultimo aumento di capitale ha mantenuto il 51% in capo alle Fondazioni, perché?
E’ necessario rispondere a questi interrogativi per capire perché un manager abbia avuto tanta libertà di manovra e l’azionista di maggioranza abbia smesso di adempiere al suo ruolo di controllo.
Parlare con euforia di salvataggio è opera di bene, utile ad evitare che nella psiche dei marchigiani (e non solo) prevalga un grave complesso di nicastrazione.
Aggiungo agli aggettivi positivi di Pirani verso Marco Ricci, un ulteriore aggettivo: coraggioso. Perché non era facile, soprattutto all’inizio, scrivere come ha fatto lui della cattiva gestione dei vertici di Banca Marche, mentre tutto e tutti intorno tentavano di nascondere la cenere sotto il tappeto.
Alberto Pirani,la soddisfazione di averci preso e’ ben magra,quanto avrei voluto sbagliarmi…Per chi non lo sapesse questo signore denunciava e diceva cose su banda marche quando ancora la stessa macinava utili ed elargiva dividendi.Ho detto tante volte nei miei commenti:se qualcuno avesse ascoltato Alberto Pirani…mi auguro di vederlo e conoscerlo alla tardiva ed ormai inutile assemblea del 3/12,ma non credo che per ovvie ragioni verra’ a perdere tempo.Si perche’tutto quello che si sta facendo ora a buoi scappati( assemblee,artico
li,trasmissioni,proteste,ritorsioni ecc) andavano fatte prima e non dopo la mattanza.Era chiaro da tempo come sarebbe andata a finire,forse il governicchio non votato e la banda d’italia avrebbero avuto qualche remora in piu’ a sgozzare 43000 agnellini indifesi e creduloni.Alle assemblee della sopita,allineata,assente associazione azionisti privati ad onor del vero c’erano mediamente 30 persone.Ora sono certo che giovedi’ la sala del Federico 2′ sara’ gremita di gente.Sappiate che se e’ per uno sfogo,un confronto con gli altri rapinati bene,ma per recuperare i soldi la strada e’ lunga,impervia,passa non attraverso fantasiose scorciatoie ma le aulee di tribunale( CIVILI E PENALI,l’una senza l’altra serve a poco / niente)), gli studi di avvocati con i relativi costi,tempi e rischi che tali iniziative necessariamente comportano.Senza considerare il fatto che tutti i truffati dovrebbero trovare ristoro dai sequestri agli indagati( credo siano rimasti a loro intestati in totale due scooter piaggio ed una bici,hanno fatto passare due anni e mezzo…) e dalla vecchia banda marche in liquidazione.Questa e’ la realta’,che a molti non piacera’ come non piacevano le parole profetiche di Alberto Pirani,ma come ho gia’ detto,chi vive sperando muore ca….,e cosi’ e’ andata,purtroppo.Chi e’ diciamo…arrabbiato con BANDA MARCHE ed usa facebook si iscriva al gruppo chiuso VITTIME DEL SALVA-BANCHE,decida in coscienza se dare una mano alla NUOVA??banca marche( prima che sparisca venduta nelle fauci dei soliti noti gruppi bancari amici degli amici) o boiccotarla insieme a parenti,amici,conoscenti chiudendo ogni tipo di rapporto,venga alla assemblea del 3/12 per far capire con un grande movimento di opinione e protesta a Renzi quanti voti perdera’ alle prossime elezioni,se mai ci saranno,a consob e banda d’italia il loro pressapochismo,complice tra l’altro dei soggetti che dovrebbero controllare,ai commissari,capaci soltanto di allungare l’agonia della banca( chi parla ancora di salvataggio e’ o in malafede o l’ennesimo…illuso..) di azzerare il capitale sociale dispensando nel tempo parole di conforto e positivita'(salvo poi sospendere non a tempo ma per sempre la quotazione del titolo,veramente bravi..complimenti..),a Goffi l’inossidabile e tale Nicastro che da Roma salvera’ la banca che tutto ha un limite e quindi dovrebbero almeno tacere per pudore e rispetto( loro certamente non sono ne’ azionisti ne’ obbligazionisti ne’ clienti di banda marche mica sono scemi..).Giovedi mattina 3/12 ale ore 10 su rai tre a MI MANDA RAI TRE si parlera’ della Banda delle Marche,vale la pena vederla,poi magari la discutiamo in assemblea nel pomeriggio,cosi’ tanto per fare qualcosa di utile,oggi purtroppo c’e’ ben poco altro da fare.
Alberto Pirani una supplica personale,non ci abbandoni,continui a seguire le nostre tristi vicessitudini….
Il mio consiglio e’ sempre quello…. Chiudere piu rapporti possibili con la bdm e non votare piu pd.
Sia a livello locale, sia a livello nazionale. Credo che questo sia il minimo che si possa fare.
Siamo tanti, possiamo dare fastidio.
Alberto Pirani,va smentita anche la profonda osservazione fatta da governo,Cerisciolino( che fa si con la testa) ed altri autorevoli commentatori sul fatto che non c’e’ stato intervento pubblico.Infatti hanno tutti tenuto ben segreto che nel famigerato decreto 180/2015(detto la maledizione) a garanzia del prestito ponte anticipato da Intesa se nascessero dei problemi in fase di restituzione del prestito sapete chi garantisce? LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI,ovvero lo stato,ovvero ancora una volta noi,con buona pace della UE,della banda d’italia,dell’abi ,Goffi,quell’altro di Roma e tutto il resto della combriccola.E pensare che sindacati e politici brindavano e facevano festosi il ruttino per festeggiare il ‘salvataggio’ di banda marche.Siamo o no un paese meraviglioso?Che cosa racconteremo ai nostri figli?Di non fidarsi di nessuno,sopratutto delle banche?A noi piu’ grandicelli avevano fatto bere che LE BANCHE IN ITALIA NON FALLISCONO.APPUNTO….
le banche non falliscono mai….certo fanno fallire gli altri al loro posto……Che vergogna.!
Ai capi furbi di banda marche,avendo venduto i loro averi x cautela e fatta vivere la banca ancora x due anni e mezzo…la dice lunga e chiara la frode, la legge glielo permette…fortunatamente non sono mai stata cliente della banca,ma se ero tra i derubati con tutta sincerità qualcuno lo avrei aspettato sotto casa e dargli tante di quelle botte da lasciargli un segno a vita…..tanto x non dimenticare. Le leggi non ci tutelano sarà il caso che ci tuteliamo da soli.
Consiglio di leggere sul suo blog gli articoli di Albero Pirani del 30/11 e 3/12( gli ultimi dei tanti).Come sempre le sue analisi sono lucide,sintetiche,realistiche e coraggiose.Ai truffati toglie molte delle speranze riposte in confuse ed accavallate iniziative giornalmente ( e ripeto tardivamente) proposte da avvocati,associazioni ecc.Tutto cio’ andava fatto prima e non dopo il decreto,si era capito da tempo dove e come si andava a finire,forse,e sottolineo forse la stessa pressione mediatica di questi giorni avrebbe fatto riflettere un po’ di piu’ i macellai sulla opportunita’ di fare la mattanza con quelle modalita’.Mi corregga se sbaglio e se sbaglio me ne scuso in anticipo,da’ dell’ingenuo e quindi inadeguato a Goffi,definito il ventriloquo dei commissari( un altro cagnolino sul lunotto posteriore che fa si si con la testa.Definisce Nicastro un perdente in cerca di poltrona( l’ha trovata,evviva!!), critica la incoerenza delle fondazioni che dovrebbero andare contro le persone da loro fortemente volute( Tardioli l’inadeguato in testa e giu’ con gli altri nomi tristemente famosi),consiglia ai politici di lasciare perdere di fare finta per puro opportunismo di questa triste vicenda.Ovviamente concordo su tutto,compresi i complimenti a Marco Ricci auspicando che il giorno in cui incontrera” Alberto Pirani possa avere anche io il piacere e l’onore di conoscerlo e confrontarmi con lui( ovviamente mie ospiti a tavola).