Il Tribunale fallimentare di Ancona si è riservato la decisione, che potrebbe arrivare nel giro di una settimana, sull’istanza per la dichiarazione dello stato d’insolvenza della vecchia Banca Marche, gravata da un buco di un miliardo di euro, commissariata da Bankitalia nel 2013 e fino al novembre scorso, quando l’istituto è finito il liquidazione coatta con il decreto salva banche. I giudici sono chiamati a decidere anche sulle questioni di costituzionalità sollevate dalle Fondazioni bancarie di Jesi e Pesaro che si oppongono alla richiesta d’insolvenza. L’udienza, davanti al giudice Francesca Miconi, è durata un’ora. «Abbiamo chiesto di dichiarare lo stato d’insolvenza – ha detto al termine il commissario liquidatore Bruno Inzitari -, non ci sono motivi per negarlo. Sono state già accolte le istanze per Banca Etruria e per CariFerrara, dovrebbe essere accolta anche questa».
In aula, oltre ai ricorrenti – il procuratore Elisabetta Melotti e il pm Andrea Laurino in rappresentanza della procura di Ancona, e il commissario liquidatore Bruno Inzitari – c’erano gli ex commissari straordinari di Banca Marche Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni. Si sono opposte all’istanza le Fondazioni Cassa di Risparmio di Jesi e Cassa di Risparmio di Pesaro, rappresentate in aula dagli avvocati Antonio Mastri di Ancona e Aldo Valentini di Pesaro, i quali hanno sollevato anche questioni di costituzionalità sui decreti di recepimento della direttiva Ue sulle ristrutturazioni bancarie e del ‘salva-banche’ che ha azzerato azioni e obbligazioni subordinate di Banca Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche.
Intanto questa mattina Bruno Inzitari, commissario liquidatore di Banca Marche, già commissario dal 2014 al 2015 della stessa banca, è stato ascoltato oggi dalla Commissione regionale d’Indagine presieduta dal Mirco Carloni, Area popolare, alla presenza dei Consiglieri Boris Rapa, Uniti per le Marche, Enzo Giancarli Pd eLuca Marconi, Udc.
Inzitari ha risposto alle molteplici domande formulate dalla Commissione in relazione all’attività svolta nella fase di commissariamento , alla gestione controllata di Banca d’Italia, ai criteri di svalutazione, agli accantonamenti fatti e ai vari scenari legati all’insolvenza della banca. La Commissione d’Indagine tornerà a riunirsi martedì 15 marzo per ascoltare Consob.
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