“Da soli o con le altre 4 banche? Siamo aperti a ogni soluzione. Anche ad una prospettiva stand alone”. Lo ha detto l’ad di Nuova Banca Marche Luciano Goffi, durante un convegno sul futuro dell’istituto organizzato da Fisac Cgil e Cgil Marche a Jesi.
“Dopo le turbolenze iniziali la gente ha capito cosa che cosa fa Nuova Banca Marche e che cosa può fare per il territorio – ha spiegato -. Stiamo erogando credito in maniera veloce, acquisendo nuovi clienti, assistendo clienti che avevano obbligazioni e azioni per aiutarli nei modi per noi consentiti. In attesa dei decreti sugli indennizzi, abbiamo già preparato tutte le carte per poter accompagnare gli obbligazionisti agli arbitrati”.
Quanto alla vendita, “il processo è avviato. A marzo consegneremo a chi ha interesse l’information memorandum, successivamente apriremo la data room per la due diligence. Il futuro – ha annunciato Goffi – sarà dentro un altro gruppo, in un contesto strategico che possa valorizzare questa banca sul territorio, questo almeno il nostro intento. Che poi il gruppo parli italiano o straniero – ha sottolineato – poco conta, l’importante è che possiamo negoziare condizioni di ingresso tali da permettere a questa banca che ha il 24% del mercato del credito regionale di continuare a fare credito alle imprese e alle famiglie”.
Goffi ha anche confermato l’azione di responsabilità contro i vertici della Medioleasing, annunciata nei giorni scorsi da Roberto Nicastro. Il provvedimento, avviato dal Commissario straordinario Maurizio Belloni e notificato in questi giorni agli interessati, riguarda 14 ex consiglieri, ex manager ed ex sindaci revisori in carica dal 2006 a parte del 2012. A loro e alla ex società di revisione PriceWaterhouseCoopers sono stati richiesti risarcimenti per danni accertati fino ad un massimo di 87 milioni di euro. La richiesta di danni agli ex vertici Medioleasing segue l’azione di responsabilità avviata lo scorso anno dagli ex commissari di Banca Marche, per un maxi-risarcimento di 100 mln di euro da 31 ex amministratori e manager e di 182,5 mln dalla ex società di revisione, la Prince WaterhouseCoopers, per 37 finanziamenti che sarebbero stati concessi senza adeguata valutazione di merito, istruttoria o garanzie.
Il segretario della Fisac Cgil Agostino Megale difende il decreto governativo che ha salvato Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e Carichieti, evitando “danni peggiori al territorio, in particolare a circa 6.000 lavoratori e altri 1.000 dell’indotto, alle imprese cui sono stati erogati crediti e mutui, a circa 1 milione di clienti”.
“Irresponsabili – secondo Megale – le Fondazioni che hanno fatto ricorso contro il decreto, quelle stesse Fondazioni che per anni hanno accompagnato la mala gestio degli ex manager come Massimo Bianconi. Bene dunque – ha aggiunto – da parte delle banche, l’avvio di azioni di responsabilità, ma serve anche una legge che preveda che i top manager che hanno condotto le banche al dissesto contribuiscano agli indennizzi per i risparmiatori danneggiati restituendo gli ultimi 5 anni dei loro compensi”.
Sempre in tema degli indennizzi alle vittime del “salva banche”, Megale ha chiesto che il fondo sia aumentato “fino a 200 milioni affinché almeno il 70-80% degli obbligazionisti subordinati non istituzionali vengano pienamente tutelato, e che parte delle plusvalenze della cessione delle sofferenze confluite nelle bad bank vadano ai danneggiati”.
Molti gli argomenti oggetto dell’incontro cui hanno partecipato anche Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche, Luciano Goffi, amministratore delegato Nuova Banca Marche, Bruno Bucciarelli, presidente Confindustria Marche, Giorgio Cippitelli, direttore Confartigianato Marche e Gianni Santori, presidente Federconsumatori Marche insieme a parlamentari marchigiani. Al centro del confronto, il risparmio, quale volano per l’economia e per l’occupazione e il rapporto di fiducia fra la banca, le imprese e le famiglie del territorio. Per il sindacato, il futuro di Nuova Banca Marche, Medioleasing, Cari Loreto e i criteri per la cessione sul mercato acquisiscono una valenza dirimente per l’economia e l’occupazione. Proprio per questo motivo, i sindacati hanno evidenziato la necessità di precise garanzie per l’economia e l’occupazione e per il rilancio delle aziende del gruppo Nuova Banca Marche. In tale senso, è forte l’attenzione sulla salvaguardia dell’occupazione degli addetti diretti e di quelli occupati nell’indotto. Comune, infine, l’apprezzamento per il contributo e l’apporto del personale delle aziende del Gruppo in una situazione straordinaria e difficile.
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Goffi: dopo le turbolenze iniziali la gente?? ha capito cosa fa nuova banda marche e che cosa puo’ fare per il territorio…..speriamo che la gente? l’abbia capito veramente
Sindacati: necessita’ di precise garanzie?per l’economia,l’occupazione e per il rilancio delle aziende del gruppo banca marche: arriveranno presto,giusto il tempo di venderla( regalarla) a qualcuno
Megale: difende il decreto salva?banche,critica le fondazioni che hanno osato fare ricorso al decreto,pero’ propone di portare a 200 milioni( perche’ non 300/400)l’importo degli indennizzi dei danni causati dal decreto da lui sostenuto e difeso.
Sorridete siete su scherzi a parte
C’è del romanticismo in una banca ch’è pronta eroicamente ad esser sola dopo esser stata sòla.
rinviamo un po’… procrastiniamo un po’… posticipiamo un po’… differiamo un po’… rimandiamo un po’… ritardiamo un po’… proroghiamo un po’… dilazioniamo un po’… aggiorniamo un po’… protraiamo un po’… la situazione è grave ma non seria.