«Entrare in maniera consistente nelle Marche per Bper è un sogno che si realizza. E’ un territorio di elezione, vicino alle caratteristiche economiche e sociali all’Emilia Romagna, ed è l’occasione per dare continuità alla nostra presenza nelle regioni che si affacciano sull’Adriatico, con Abruzzo, Molise e Puglia». Così l’amministratore delegato e direttore generale del gruppo bancario modenese, Alessandro Vandelli, ha definito l’acquisizione di 117 sportelli ex Ubi nelle Marche, ramo d’azienda ceduto da Intesa, e che porterà Bper dalle attuali 13 filiali a 130 filiali complessive. «Tra i manager che guideranno la crescita di Bper in regione ci saranno persone dall’accento marchigiano». Maceratese e precisamente di Civitanova è anche il manager dell’area Marche Maddalena Lepretti.
In una videoconferenza stampa dedicata esclusivamente all’impegno di Bper nelle Marche, l’ad Vandelli ha rimarcato le origini del suo istituto, «una ex banca popolare che ha nel dna la vicinanza alle piccole e medie imprese e alle famiglie ed un modello di fare banca che valorizza i territori, per questo arriviamo nelle Marche con l’intenzione di essere una presenza durevole, e con l’impegno forte di sostenere i progetti di sviluppo e le ambizioni delle famiglie e delle imprese marchigiane. Cercheremo di far diventare le Marche una delle regioni chiave della nostra attività nel Paese». Vandelli ha inoltre rassicurato che il passaggio di proprietà delle filiali non inciderà sui livelli occupazionali: «Non abbiamo intenzione di chiudere alcuna filiale e vogliamo tenerci molto stretto il personale che da Ubi entrerà in Bper» ha detto, anticipando l’intenzione di portare nelle Marche una direzione regionale dedicata alla sola regione. La direzione sarà realizzata nel centro di Ancona, quanto alla piena operatività in Bper della nuova rete di filiali dovrebbe decollare il 21 febbraio.
A Civitanova Intesa aveva già raggruppato tutto in un unico sportello, sarà difficile che manterranno 3 sportelli Bper identici nel raggio di 600metri.
Meno male, visti i trascorsi con Banca Marche sarà fondamentale avere gente che parla in modo simpatico, credo sia stata la prima causa del più grosso default nella storia della regione. Poi oltre alla skill "marchigiano parlante" cerchiamo anche competenti
"Voli 'no presdido, 'frà? Viene, che c'emo de le 'cassioni bone!"
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Ai clienti non interessa l’accento dei manager ma la competenza, la professionalità e le capacità.
Staremo a vedere…ci credo poco.. Da ex correntista Banca Marche ho vissuto il passaggio ad Ubi dove ho riscontrato solo chiusure di filiali di quartiere dopo i proclami udentici di questi di Bper.. Sono scappato a gambe levate x fortuna…
comunque inoltrerei ringraziamenti ed elogi da parte di tutti gli ex correntisti al signor bianconi e company per ciò che abbiamo ereditato dalla loro eneccepibile condotta ….li ricorderemo con rimpianto….