Il libro di Carloni su Banca Marche:
“Ho visto piangere cittadini e manager”

CONVEGNO - Il consigliere regionale e presidente della commissione d'indagine sull'istituto jesino ha presentato la sua pubblicazione durante l'inziiativa ad Ancona

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Il convegno ad Ancona

Il convegno ad Ancona

Mirco Carloni

Mirco Carloni


“Banca delle Marche: indagine sulla crisi e gli effetti sull’economia regionale”. Questo il titolo del libro, curato dal Consigliere regionale Mirco Carloni, presentato nei giorni scorsi nella sede della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche.

“La crisi che ha interessato Banca Marche – ha detto Mirco Carloni nel suo intervento – ha portato con se diversi effetti sul territorio cha ha fatto esperienza di una riduzione molto rilevante dell’erogazione del credito, non solo dell’intermediario, ma anche a causa del coinvolgimento delle Fondazioni che possedevano più del 50% del patrimonio della banca.” Mirco Carloni, che è stato il presidente della Commissione d’Indagine su Banca Marche, istituita dal Consiglio regionale, ha potuto seguire da vicino e nei particolari ogni aspetto della vicenda. “Un patrimonio di conoscenza – ha proseguito – che ho voluto sin dall’inizio condividere con tutti i marchigiani che avevano più di altri diritto a conoscere e comprendere quanto successo. Ora tutto questo è anche scritto in questo mio volume.”
Il libro curato da Carloni ha rappresentato il filo conduttore del convegno di presentazione che ha affrontato il tema della finanza d’impresa per lo sviluppo dell’economia regionale tra crisi bancarie e nuovi investimenti. Dal dissesto di Banca Marche, sprofondata sotto circa 1 miliardo di euro di ‘rosso’ derivante soprattutto da crediti deteriorati, è arrivato “un periodo di lacrime e sangue per la regione – ha detto il consigliere – ho visto piangere cittadini che hanno perso i loro risparmi ma anche i vecchi amministratori della banca perché è una vicenda che coinvolge gran parte della nostra economia”.
Edito dalla Clua, il volume, traccia a trecentosessanta gradi il tema attuale dell’economia marchigiana affrontando svariati aspetti: dai crediti deteriorati in Europa e in Italia agli effetti di questi sull’economia locale; dall’esame attento del dissesto di Banca Marche alla risoluzione della crisi.
Al Convegno sono intervenuti, come relatori, Stefano Marasca, Direttore del Dipartimento di Management della Facoltà di Economia, Gabriele Magrini, Direttore della sede di Ancona della Banca d’Italia, Alberto Manelli, Docente di Finanza aziendale sempre della Facoltà di Economia. Gabriele Magrini Alunno, direttore della sede di Ancona della Banca d’Italia, ha illustrato i cambiamenti redicali avvenuti nell’economia e nel credito durante la lunga crisi partita nel 2007: nelle Marche il numero di banche è passato da 81 a 67 (-14) e i prestiti che che crescevano del 7,9% ora calano del 3-4% ogni anno per le imprese con meno di 20 dipendenti. Le aziende che hanno retto – ha spiegato Magrini Alunno – sono quelle che avevano un più basso leverage (rapporto d’indebitamento). La media regionale di leverage è passata dal 60,8 del 2007 al 50,8 del 2014.



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