Banca Marche con la Popolare di Ancona,
Ubi prepara l’offerta

CREDITO - A poche ore dalla scadenza si prepara la soluzione per la vendita di Nbm. Il gruppo di Bergamo vicino all'acquisizione, timori dei dipendenti per la sovrapposizione di sportelli

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La scadenza è alle porte e si intensificano i contatti per la vendita di Nuova Banca Marche.  Ubi è sempre più interessata all’acquisizione da una a tre delle quattro good bank salvate per decreto. Nei giorni scorsi una delegazione di funzionari della Ubi sono stati nella sede della direzione generale di Nbm a Jesi per analizzare i crediti deteriorati non assorbiti nei mesi scorsi dalla Rev Gestione Crediti, la spa costituita ad hoc per prendere in carico il peso delle 4 bad bank (Etruria, Carichieti, Cariferrara e Banca Marche). Si attende un”offerta in queste ore che punta a realizzare una banca unica marchigiana insieme con la Popolare di Ancona.

Lavoratori dunque con il fiato sospeso in attesa della formalizzazione del piano. Si tratta di una cessione che avrebbe un forte impatto sui dipendenti per la sovrapposizione sul territorio di Nbm e Banca Popolare di Ancona  con circa 200 filiali ciascuna, spesso una accanto all’altra, in particolare nel Maceratese e nell’Anconetano. Quindi il piano di chiusura già avviato di 20 sportelli potrebbe risultare insufficiente. L’offerta che si attende a ore servirebbe a sbloccare la scadenza del 30 settembre. La Ue  dovrebbe concedere una proroga tecnica di un  mese per formalizzare l’operazione. Il presidente Nicastro lo ha scritto ai dipendenti annunciando di essere vicino alla chiusura della trattativa.

 

 



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