Reazioni diverse nelle Marche dopo il piano di salvataggio che ha portato alla nascita della Nuova Banca delle Marche (Nbdm), un istituto di credito adeguatamente patrimonializzato e libero del fardello delle sofferenze miliardarie. Se da una parte c’è euforia per aver scampato il bail-in e il superamento dello stato di crisi, dall’altra c’è l’amarezza e la rabbia di azionisti e obbligazionisti subordinati i quali hanno visto il sostanziale azzeramento del valore dei loro titoli (leggi l’articolo). Ma se la rabbia è probabilmente giustificata, l’euforia completa sembra esserlo molto meno e gli elogi al governo e alla sua presunta tempestività appaiono francamente fuori luogo.
LE FONDAZIONI – Comprensibile il silenzio quasi totale in cui si sono chiusi i presidenti delle Fondazioni, scioccati dalle perdite causate alle istituzioni dal dissesto Banca Marche. Solo per Pesaro, Macerata e Jesi il danno complessivo arriva a sfiorare il mezzo miliardo di euro. “Non posso che ringraziare il mio predecessore – ha dichiarato il presidente di Fondazione Carima, Rosaria Del Balso – per non aver sottoscritto nel 2013 il prestito subordinato”, un rifiuto da parte di Franco Gazzani che, alla luce dei fatti, ha permesso a Macerata di risparmiare una decina di milioni di euro e di continuare ad avere bilanci in attivo.
GLI AZIONISTI – Che ci sia poco da giubilare – anzi quasi per nulla – lo pensano senza mezzi termini Sandro Forlani e Bruno Stronati, presidenti rispettivamente dell’associazione DipendiamoBanca Marche e di quella dei piccoli azionisti jesini. “E’ andata malissimo – ci ha dichiarato Stronati che parla di vero e proprio assassinio degli azionisti – bene che la banca sia salva, ma l’abbiamo salvata noi con il nostro sangue. E’ da ieri sera – ha proseguito – che raccolgo i pianti e la rabbia dei miei associati. L’intervento ha sancito l’atto di morte degli azionisti i quali dubito rimarranno clienti della Nuova Banca delle Marche”. Contrariato, come Stronati, dal clima di giubilo che si respira è anche Sandro Forlani il quale – per prima cosa – parla di una soluzione inaccettabile dal punto di vista umano ed economico. “E’ la peggiore soluzione possibile – ha detto – e non capisco perché si sia traccheggiato per oltre due anni per arrivare a questo punto. Non vorrei che qualcuno avesse voluto proprio che le cose andassero così”.
LA POLITICA DI MAGGIORANZA – Diverse le reazioni da parte della politica, con addirittura i complimenti – onestamente piuttosto gratuiti – al governo Renzi da parte del presidente della Regione Luca Ceriscioli, e della senatrice Pd Camilla Fabbri. “Attraverso il forte impegno del Governo – dice la Fabbri dopo il decreto legge approvato ieri – si tutelano il credito di impresa, le famiglie, i risparmiatori, i correntisti. Si tratta di un decreto perfettamente in linea con quanto avevamo auspicato fin dall’inizio, che garantisce la continuità creditizia e salvaguarda anche i posti di lavoro”. La senatrice replica poi al grillino Cecconi, ben poco soddisfatto della soluzione, arrivando a parlare di senso di responsabilità del governo che, con il suo decreto, avrebbe evitato il “panico tra i risparmiatori”. Che il salvataggio sia una vittoria del governo lo pensa anche Luca Ceriscioli, parlando di “un decreto tempestivo arrivato dopo un lavoro importante da parte dell’esecutivo nazionale, in particolare per Banca Marche, che in 48 ore ha dovuto approntare un nuovo percorso per evitare la bocciatura da parte dell’Ue che avrebbe avuto conseguenze molto più gravi per il tessuto economico marchigiano”.
Più equilibrato, nell’ambito dei politici di maggioranza, il giudizio della parlamentare maceratese Irene Manzi la quale in passato aveva più volte spronato il governo ad intervenire e ad accelerare l’approvazione della Brrd. “Da un lato – ci ha dichiarato – non posso che esprimere soddisfazione per qualcosa che tutela i correntisti, i lavoratori e offre un futuro alla banca. D’altra parte, però, bisogna riconoscere come da questa soluzione i più colpiti siano stati i tanti piccoli incolpevoli azionisti. Purtroppo – ha concluso – credo che un certo momento in poi non ci sia stato più spazio per nessun altro tipo di soluzione”.
L’OPPOSIZIONE – Per certi versi non troppo diverso dal giudizio di Irene Manzi è quanto espresso dal segretario regionale della Lega Nord, Luca Paolini. “Banca Marche è stata salvata, bene per i correntisti e i dipendenti, anche se un taglio a medio termine sarà inevitabile. Male per i territori, con quattro fondazioni messe in ginocchio e decine di migliaia di persone che hanno perso i propri soldi”.
“Sono sbigottito davanti all’entusiasmo del PD che, per bocca dei suoi deputati eletti nelle Marche, si congratula per l’esito dell’operazione di salvataggio di Banca Marche – scrive invece il consigliere regionale di Ap, Mirco Carloni – dimostrando di non ha capito la gravità delle conseguenze che questa situazione provocherà nel nostro territorio come sto denunciando da mesi in consiglio regionale”. Carloni, rincarando la dose, elenca alcune delle inevitabili conseguenze di quanto accaduto. “In primo luogo, da oggi possiamo dire ufficialmente che le Marche hanno perso la loro banca regionale, che i cittadini marchigiani si sono impoveriti e che è scomparso dal territorio oltre 1 miliardo di risorse dei piccoli risparmiatori, delle imprese e delle Fondazioni. Gli entusiasmi del PD su questa operazione – conclude Carloni – sono assolutamente fuori luogo. Avevo ragione ad essere preoccupato.”
Di ennesimo scandalo nel sistema bancario italiano parla invece Davide Ditommaso, coordinatore regionale di Forza nuova, aggiungendo come “grazie ad una classe politica asservita alla grande finanza speculativa, vengono castigati i piccoli azionisti che si ritrovano in mano pezzi di carta straccia. 1,5 miliardi di euro andati in fumo, 43000 piccoli risparmiatori truffati con la benedizione del governo e di Ceriscioli, che senza pudore , alcuno hanno il coraggio di spacciare come grande vittoria un’operazione dai contorni a dir poco squallidi, dove non sembrano esserci responsabili ma solo capri espiatori”.
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come vogliamo definire chi ha causato tutto questo? Ladri? Troppo poco. Farabutti? Troppo poco. Mi viene in mente solo Assassini della povera gente che paga per affidare i suoi risparmi ad una banca e poi se li vede rubare come se niente fosse da gente spregiudicata che pensa solo ai suoi malaffari con la complicità di chi controlla solo chi e quello che gli pare. E quale soddisfazione si può esprimere per l’esito del salvataggio visto quello che è costato in termini sociali oltre che economici. La delusione più grande è che nessuno degli irresponsabili pagherà purtroppo.
Il PD sempre dalla parte dei deboli eh. Andatelo a dire a chi ha perso migliaia di euro di risparmi che è andata bene……
Alla signora. Irene manzi. Di aiutare di più le persone in difficoltà malate, pensionati, disoccupati,sono queste persone che le danno lo stipendio e come lei sa il vitalizio a breve.
Che bella fiducia, che i cittadini possono avere delle banche. Ma gli organi di controllo costituiti dalla Consob e banca d’Italia, sono organi scritti solo sulla carta o hanno anche un minimo di responsabilità.
Per me Banca Marche è defunta da ieri 22/11/2015. Impossibile avere fiducia dopo tutto ciò!!!
R.I.P.
Non resta che augurarsi che alla luce di questo dissesto finanziario che ha causato danni a tanti piccoli risparmiatori e pesanti conseguenze a tutto il territorio marchigiano, coloro che sono stati individuati come i responsabili del crack siano adeguatamente perseguiti dalle istituzioni sia sotto l’aspetto economico che penale.
Dietro la complessita delle procedure in un modo o nell’altro è sempre pantalone che paga. In questo caso tutto a carico del pubblico che utilizza il sistema bancario e dei poveri titolari di azioni e convertibili della banca.
Escono gli zombi dai sarcofaghi: esce la Del Balzo che ringrazia Gazzani,ha capito quanto sono costate alla sua fondazione le scelte del suo illustre panettiere?A seguire Ceriscioli e la Fabbri che non hanno capito un c…di quello che e’ realmente avvenuto( per entrambe le tipologie di zombi di cui sopra vale la regola che non essendo soldi loro chissenefrega).Vaneggiano di soluzioni auspicate,di panico evitato,tempestivita’ del governo,si commentano da soli…
A grande richiesta ecco ricomparire Stornati e Forlani,indignati e delusi,ma di che cosa visto che non hanno fatto niente per evitare quanto accaduto?Ora di che e con chi si lamentano?
Carloni e Ditommaso( categoria zombi politici) per lo meno hanno capito che cosa e’ successo.Visti pero’ i loro interventi tempo addietro ed i risultati ottenuti sono la dimostrazione vivente della impotenza ed inutilita’ della politica tutta( destra,sinistra,centro) nell’affrontare e minimamente interferire in certi tipi di decisioni
Ora per cortesia e per pudore rientrino silenziosi nei loro sarcofaghi in attesa del prossimo scandalo,basta aspettare la seconda parte della mattanza banda marche prossimamente su questi schermi.Buona visione
Vi auguro a voi che avete trovato questa soluzione cosi poco democratica e molto discutibile di essere delle persone odiate da tutti coloro che vi circondano. Vi auguro che nessun componente delle vostre famiglie vi rispetti vi dia il buon giorno o vi faccia un gesto carino o gentile. Vi auguro che nessuna persona del mondo possa più sorridervi o esservi amica…soli vi auguro con il cuore di essere soli da oggi e per sempre!
Non ci salviamo più in Italia da sta gente qui oh
Nel lontano 1972 la storia della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata è stata l’argomento della mia tesi di laurea. Una banca solida, potente, ricca e molto ben strutturata in tutto il Centro Italia. Una potenza che insieme alla Cassa di Risparmio di Perugia gestivano il ricco Medio Credito Umbro-Marchigiano.
Da quel tempo è passata molta acqua sotto i ponti.
Il disastro della Cassa di risparmio di Macerata data dalla maledetta politica economica del Governo Craxi (ministro del Tesoro quel genio malefico di Amato che negò l’incorporazione della moribonda Cassa di Risparmio di Ancona). Da quel periodo è cominciata la lenta ed inesorabile agonia della Cassa che si avventurò in scellerate fusioni il cui unico risultato fu quello di spostare il baricentro della Cassa da Macerata a Pesaro ed Ancona e poi a Jesi.
Con molta freddezza e lucidità si dovrebbero chiamare alla sbarra tutti i responsabili di un tale disastro e chiedere loro conto dell’enorme danno arrecato alla nostra Provincia e all’intero territorio marchigiano.
Una Cassa, quella di Macerata, che al tempo della fusione con quella di Pesaro era tanto avanzata rispetto a quest’ultima che, per rendere un paragone comprensibile, era come far guidare un’astronave a degli uomini ancora immersi nella preistoria.
Purtroppo interessi di parte e persone incompetenti e, forse, prezzolate hanno fatto il resto: ridurre una solida realtà economica in un groviglio di pessima gestione di discutibili interessi con l’inevitabile conseguente distruzione di una ricchezza comune che era vanto del territorio.
Ma, come per la crisi del 2008 e quella dell’Alitalia alla fine non pagano i responsabili ma gli anonimi piccoli azionisti ed obbligazionisti che restano con un pugno di mosche in mano.
Cosa ha da festeggiare il PD?
«Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere il tuo entusiasmo.»
(Winston Churchill)
Purtroppo la memoria corta farà si che anche chi ci ha rimesso tornerà a credere nella NBM (fino alla prossima batosta, poiché la cosa non è affatto finita). Una considerazione: se fallisce un’impresa non trova più uno straccio di banca che gli faccia credito, ma se fallisce una banca allora tutte le altre corrono in soccorso. Care imprese ed impresari: ricordatelo!!!
quale sarebbe stata secondo voi una soluzione accettabile?
Come sempre quelli del PD parlano a sproposito e in ogni occasione di un intervento di un esponente del PD torna alla mente il famoso aforisma di Oscar Wilde. “ A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”.
Ma dagli ex Dc cosa ci si può aspettare? Capisco perché le persone veramente di sinistra soffrono di nausea al cospetto del partito democratico.
Salve Sono un ex azionista oramai!!!!!!!.
Con questo commento vorrei soltanto ringraziare chi circa un anno fa disse NO a gran voce alla vendita di Banca delle Marche alla banca francese BNP Paribas. Grazie sindacati di esservi opposti cosi tanto da far ritirare la proposta di acquisto alla banca Francese. Forse era meglio far perdere qualche posto di lavoro che svendere i risparmi di noi poveri risparmiatori. Vi ricordo che ieri sono svaniti nel nulla circa 1.500.000.000,00 di euro vedete quanto è lungo questo numero (erano i risparmi di più di 43.000 risparmiatori). GRAZIE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Era il settembre 2014: quando i politici marchigiani si esaltavano per l’operazione FONSPA per il salvataggio di Banca Marche (operazione affondata prima di partire) “qualcuno” diceva che alla fine a pagare sarebbero stati il Fondo Interbancario e i piccoli azionisti che avrebbero visto azzerato il valore delle loro azioni. Se avete tempo rileggete. Così… tanto per…
Banca Marche, Mercorelli: “Anche le fondazioni si assumano le loro responsabilità”
Gian Mario Mercorelli, M5S Riceviamo da Gian Mario Mercorelli portavoce del Movimento 5Stelle di…
CRONACHEMACERATESI.IT
Hanno bruciato i risparmi di migliaia di famiglie ed il PD è entusiasta… meditate gente, meditate
Chi li ha bruciati? Prendetevela con loro.
Ma come si fa’ a gioire di questo salvataggio?!!?! Branco di incompetenti ! Avete spento ogni flebile speranze a noi piccoli azionisti .. Ci siamo fidati dalla banca e abbiamo investito i nostri sudati risparmi e ora abbiamo perso tutto. Non ci avete tutelato! A ragione il signor @Massimo Cionco x me banca Marche è defunta. Io toglierò il conto corrente e mi AUGURO che anche altri lo facciano!!!
Andrea Melchiorri, una soluzione accettabile sarebbe stata quella di rispettare come si era sempre detto il 34% della banca ovvero gli azionisti privati,gran parte dei quali anche clienti.In che modo?Se avessero dato alle azioni un valore simbolico anche di un centesimo di euro,avrebbero consentito agli azionisti di rimanere in pista,di partecipare ai sicuri aumenti di capitale futuri e quando la banca fosse venduta( molto presto) l’acquirente avrebbe potuto convertire ogni 10/100/1000 azioni banca marche in 1/10/100 azioni della banca acquirente.Allora si che azionisti e clienti sarebbero stati ben motivati a fare crescere e prosperare la nuova banca marche,in quanto direttamente coinvolti nelle sue sorti.Nel tempo e con tanta pazienza gli azionisti oggi delusi sarebbero stati messi in grado di recuperare almeno in parte le perdite,facendo tra l’altro il bene della banca.La scelta dei geni,governo compreso con Ceriscioli che fa si si con la testa come i cagnolini dietro i lunotti delle macchine,va contro ogni logica di mercato,contro ogni etica,in parole povere trattasi di UNA RAPINA e neanche tanto bene organizzata,stupida spregiudicata ed inutile( fra qualche mese capiranno tutti il perche’)Gli azionisti sono stati estromessi da tutto,banca buona,cattiva,birbona e quant’altro.Scrivanie,locali,insegne e i clienti che masochisticamente rimaranno sono della vecchia bmarche,non della nuova e nessuno ce li ha pagati( trattasi di esproprio forzoso).Se i sequestri passati e futuri nei confronti dell’altra parte della banda andassero a buon fine quelli sarebbero soldi nostri,non di nuova bmarche.Pertanto la maledizione che incombe sulla neonata( nata focomelica)il comportamento indegno di tutti gli attori di questa tragicommedia,gli stessi che da ieri dovrebbero essre corretti con i clienti,dipendenti ecc.( senza nessuna credibilita’ ) non consentira’ a nessuno di godere i miseri frutti del maltolto.Provare per credere….
In galera i piromani. Dopo aver restituito il mal tolto, ma perché dovrebbero rimetterci tutti?
http://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/documenti/info-banche-it.pdf
Leggete il punto 2
Hanno fatto fallire 4 banche e bruciato soldi dei risparmiatori perchè erano 1-2 mld. Fossero stati 20 facevano come MPS.