di Laura Boccanera
Sono 40mila i risparmiatori che corrono il rischio di veder annullati i sacrifici di una vita. Il 32% del capitale sociale di Banca Marche che hanno visto crollare il valore delle loro azioni dopo il crac che ha coinvolto l’ente finanziario ora commissariato. Si parla spesso delle vicende penali e delle responsabilità degli autori del tracollo più pesante avvenuto nelle regione negli ultimi anni, molto poco invece dei consumatori e risparmiatori. Fra loro ci sono pensionati, piccoli imprenditori, giovani e meno giovani, donne e uomini, laureati e gente comune. Tutti uniti dallo stesso destino: aver investito diverse migliaia di euro in azioni e che ora temono per quel piccolo patrimonio accumulato e attualmente depauperato. Per questo l’Adiconsum ha chiamato a raccolta tutti i risparmiatori e in questi giorni sta informando tutto il territorio di possibili strategie da adottare. Oggi l’associazione alla presenza del presidente nazionale Pietro Giordano, ha fatto tappa a Civitanova: piena la saletta del Cosmopolitan, tanti anche in piedi per capire che fine faranno i loro soldi. L‘Adiconsum ha chiesto a Banca Marche di aprire un tavolo di trattativa nel quale poter conciliare le varie posizioni dei risparmiatori: «Si ma dobbiamo essere tutti a farlo, Adiconsum agisce su richiesta e a nome dei consumatori, aderire significa dimostrare ai commissari e alla Banca d’Italia che i risparmiatori ci sono e non stanno fermi – ha detto Silvana Santinelli di Adiconsum Marche – più lettere arrivano e più siamo forti». Tra i consigli dati ai risparmiatori la via della conciliazione appare quella più agevole perché rapida, efficace e meno costosa, la via giudiziale invece dovrebbe essere l’estrema ratio. A spiegarlo bene agli intervenuti Loredana Baldi, esperta finanziaria di Adiconsum. «La situazione è complessa e variegata – ha spiegato – in alcuni casi è più facile dimostrare di essere stati vittime della mala gestione, in altri più complesso. Resta il fatto che tutti sono stati danneggiati dal momento che le azioni hanno subito un crollo verticale. Nel 2012 Banca d’ Italia teneva sotto controllo BM da anni e aveva già erogato delle sanzioni per cui l’aumento di capitale e l’offerta di azioni nel 2012 doveva essere considerata sospetta. La semestrale a giugno del 2012 presentava un utile di 40 milioni, a dicembre 2012 una perdita di 500 milioni. E chi aveva comprato azioni a marzo si è ritrovato con azioni che valevano meno».
Da qui il messaggio di Adiconsum ai consumatori ad esserci per scongiurare un azzeramento del capitale sociale nella fase di ristrutturazione. La strada principe secondo Adiconsum è quella di aprire il tavolo della contrattazione allo scopo di evitare la via giudiziale costosa e lunga. Dalle ultime voci che circolano e che Adiconsum ha illustrato appare che vi sia una cordata di imprenditori capeggiata da Francesco Merloni, il gruppo Guzzini, fondi americani e anche l’Emiro Al Maktoum intenzionata a risollevare le sorti della Banca.
L’altra via, qualora la contrattazione non fosse praticabile, è quella di fare un ricorso in sede civile e non penale come illustrato dall’avvocato Diomede Pantaleoni. «La parte penale è importante da un punto di vista etico – ha sottolineato il legale – ma non riguarda i risparmiatori se non come costituzione in parte civile anche se chiedere risarcimento in sede penale non è auspicabile e fra 10 anni saremo ancora qui a parlarne. Al di là della questione di principio sui reati l’azionista per recuperare i suoi soldi dovrebbe avviare un’azione civile presso il tribunale di riferimento in base alla propria residenza. In questo modo i tempi si accorciano e anche i costi da sostenere sarebbero minori. Credo che in sede civile si possa ottenere un buon risultato, sopratutto per chi ha comprato azioni nel 2012 dove c’è un falso prospetto risultato fasullo e il testo unico delle finanze stabilisce che se un ente emittente emette azioni sulla base di un prospetto falso deve risarcire il danno.
Chi è azionista della Banca in epoca precedente deve invece dimostrare che la cattiva gestione degli amministratori ha causato una perdita del valore azionario ma è una prova complicata». Rassicura in parte, ma non conforta il presidente nazionale Pietro Giordani che sollecita i risparmiatori ad unirsi. «La via penale è l’estrema ratio – ha detto – con la conciliazione in casi simili abbiamo ottenuto dei risultati, ovvio che occorre poi trovare una soluzione che si avvicina, impossibile recuperare il 100%». Nel convegno è stata spiegata anche la differenza e le diverse posizioni fra azionisti e obbligazionisti.«Gli azionisti sono soci, gli obbligazionisti invece pesano di più – ha continuato Giordano – attualmente hanno più speranze gli obbligazionisti che gli azionisti di recuperare capitale. L’anello debole è chi ha investito cifre minori perché si e fidato del direttore che conosceva da una vita o dall’impiegato».
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Io credo sarebbe più giusto che intervenissero i carabinieri, sia presso l’istituto di credito che la CONSOB. E una volta individuati i responsabili, sarebbe sufficiente farli marcire in galera.
Non voglio proprio pensare che tutti questi “azionisti” non fossero a conoscenza del rischio insito nella compravendita di titoli azionari !!!
Eccolo qua..43000 stupidi ed un fenonemo.una cosa e’ comprare delle azioni ed accollarsi il rischio di una perdita,un’altra cosa e’ taroccare i bilanci,nascondere delle perdite,dichiarare utili inesistenti.
Passando ad argomenti piu’ seri,magari si potesse risolvere il problema con una conciliazione….e cambiando argomento adesso che cronache maceratesi pubblichera’ solo commenti di lettori con un nome e cognome certificato e verificato e non con pseudonimi piu’ o meno fantasiosi,vediamo quanti ne spariscono e quanti continueranno a scrivere su queste pagine( difensori delle cause perse e di qualche fondazione scassata con presidenti annessi sono attesi con impazienza…)
Credo che da una parte c’è chi ha investito pensando che, essendo una eccelleza, i soldi investiti potessero fruttare abbastanza… E si è fidato.
Dall’altra parte c’è chi ha giocato con questa eccellenza, combinando disastri
Certo che i Merloni (che hanno svenduto una città per diverse centinaia di milioni), i Guzzini (che se perdono per 3 anni di fila, liquidano le aziende che possiedono) o tutti i salvatori della Patria, italiani o arabi che siano, non possono piú incantare chi non ha di certo bisogno dell’ennesimo incantesimo. AZIONE PENALE E BASTA! Azione contro tutti, amministratori e dirigenti negligenti e ladri. Come si fa a capire chi? Semplice, basta calcolare il numero delle azioni Banca Marche possedute dai soggetti incriminabili ed il loro valore prima della disfatta, in rapporto al reddito dichiarato, facendo leva sul fatto che quelle azioni rappresentavano il valore del proprio lavoro svolto. Chi non ne ha in numero sufficiente, in base a semplici parametri, subito in galera. . Semplice no?
L’ho detto ieri all’incontro promosso da Audiconsum…la via della mediazione e’ condizionata dalla difficile situazione della banca e dal fatto che la controparte nella mediazione non interviene per conto proprio ma per conto del sistema bancario italiano.
Nonostante ciò al momento è l’unica via ragionevole da tentare magare cercando di coinvolgere maggiormente il fondo interbancario nella ricapitalizzazione in cambio della rinuncia di azioni legali e a pressioni commerciali sulla nuova entità.
Ora un pensiero a voce alta. Nella proroga di un anno del commissariamento sono l’ unico a vedere la possibilità che la nuova banca veda la luce dopo le prossime elezioni regionali?
tutto ok purche’ si cerchi di tutelare chi tutele,fino ad ora, non ha mai avuto,su questa scellerata vicenda,ossia i ca 43000 piccoli azionisti di bancamarche di cui ci si e’ accorti solo recentemente,soprattutto a livello mediatico. Quindi bene le iniziative di Adiconsum (su cui peraltro abbiamo qualche perplessità) e bene anche tutte le altre iniziative che potranno essere intraprese al riguardo. Ma dato che si tenta di salvare il salvabile e recuperare quanto ci possa essere rimasto da recuperare (forse molto poco e non solo per colpa della precedente gestione), non si capisce perche’ non si RIVOLGA L’ATTENZIONE laddove ci possa essere rimasto ancora qualcosa ossia: NEI FONDI DI RETTIFICA RISCHI SU CREDITI DELLA BANCA ,dove sono stati accantonati,come più volte significato, FONDI IN ECCESSO, E CHE POTREBBERO ESSERE RECUPERATI AL PATRIMONIO DELLA BANCA E PERTANTO DI TUTTI I SUOI AZIONISTI COMPRESI I PICCOLI,FORSE PER CENTINAIA DI MILIONI DI EU.. Ci si ostina a non valutare questo importantissimo aspetto della faccenda, nonostante tutti i numerosi commenti sull’argomento. Come può avvenire il recupero? Lo abbiamo ormai detto tantissime volte. Facendo recuperare quei crediti non performanti ,garantiti in via ipotecaria, dalla stessa banca che in tantissimi reputano(soprattutto rumors interni)POSSA RIUSCIRE a realizzare importi nettamente più elevati(per centinaia di milioni di eu.)rispetto a quanto presuntivamente previsto(a nostro avviso scelleratamente)dalla nuova gestione dell’Istituto. QUANDO QUEI CREDITI SARANNO STATI CEDUTI (AL FONSPA?),CON L’AZZERAMENTO DI QUEI FONDI RISCHI, NON CI SARA’ PIU’ NULLA DA FARE e IL BISCOTTO,come oramai ritenuto da molti, SARA’ SERVITO. Sull’argomento abbiamo scritto molto nei commenti precedenti(a cui rimandiamo) e non intendiamo ripeterci ancora nell’occasione né,TANTOMENO IN SEGUITO . Tanto non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E COMUNQUE, CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO!!!!! SVEGLIATEVI!!!!!!
MMmmmmmmmmm….
Stavo riflettendo.
Ma tra tutti i vari soggetti (al vertice) qualcuno, oltre che i piccoli azionisti, è rimato con il cerino acceso in mano??
Oppure sarebbe interessante sapere quanti dei vari soggetti in causa (amminstratori, controllori, verificatori) hanno (casualmente, ovviamente) ceduto i loro pacchetti azionari prima del tarcollo…..
@Gianfranco Cerasi
di certo quante azioni hanno oggi persone in precedenza con responsabilità dirette ed indirette in BM non è possibile saperlo. Possiamo però sapere quante azioni avevano al momento dell’ultimo aumento di capitale. Nel prospetto era presente la lista di Amministratori e Manager di primo livello e la loro quota azionaria.
Già dall’elenco si poteva capire che era meglio non acquistare azioni.
Per quanto riguarda invece l’ipotesi di Gianni Sargenti di mantenere in BM i crediti inesigibili dico che di certo è stata una delle prime ipotesi sul tavolo.
Si è scontrata con l’esigenza di un aumento di capitale Monstre, se oggi serve 1 mld in quel caso ne servirebbero 2,5 o 3 o forse più.
Altro aspetto: se fosse cosi facile fare soldi con i crediti di dubbia esigibilità il fondo interbancario non avrebbe prestato la sua garanzia ma anzi si sarebbero fatti avanti altri attori disposti ad offrire di più.
La verità è che per capire qual’è la reale situazione è necessario capire quanti di quei crediti sono verso privati, io direi quasi 0 e quanti verso aziende diciamo il 99%. In quest’ultimo caso pensare di realizzare dalle vendite all’asta importi maggiori di quanto oggi in carico a BM è utopistico. Pensate che un capannone realizzato nel 2005 per il valore di 1 mln di € vuoto da anni perchè l’azienda finanziata è nel frattempo fallita, molto probabilmente sarà stato svuotato da ladri anche degli impianti elettrici, oggi potrebbe valere 100-200.000 €.
Vorrei fare una precisazione che a mio avviso ritengo fondamentale.
Il titolo dell’articolo parla di risparmiatori ma io in questo caso credo sia d obbligo specificare che i soggetti in questione sono azionisti, cioè persone che hanno deciso di investire nel capitale di rischio della banca, andando incontro ai rischi insiti ad ogni titolo azionario.
Quindi pregherei la redazione di cronache maceratesi di essere più chiara, soprattutto per non creare allarmismi tra i veri clienti risparmiatori.
Steve Scop, il suo scoop è “giornalistico”!
La categoria dei risparmiatori, comprende chi decide di risparmiare i propri soldi derivanti dalle entrate personali.
Chi gestisce i propri risparmi con strumenti finanziari (più a rischio e meno a rischio, è indifferente), può essere chiamato investitore.
Chi invece trae profitto dalle variazioni dei prezzi di mercato di beni e servizi e lo fa professionalmente, potrebbe essere definito speculatore.
L’investitore deve avere risparmi o propri o di terzi per svolgere il proprio ruolo, quindi viene identificato come risparmiatore e può investire in azioni, fondi, obbligazioni, titoli di Stato indifferentemente. Ogni tipo di investimento ha un suo grado di rischiosità, nessuno escluso.
Se lei pensa che gli azionisti di Banca Marche siano, invece speculatori, beh mancano alcuni elementi fondamentali, la professionalità (cioè fare questo di professione) ed il profitto derivante dalla sola variazione di prezzo (i piccoli azionisti cassettisti, solitamente traggono profitto dal dividendo annuale concesso in sede di Assemblea).
A parte tutto questo, però, NON RIUSCITE A CAPIRE che i piccoli azionisti di Banca Marche, hanno subito un danno derivante da mancate o mistificate comunicazioni aziendali. SONO STATI RAGGIRATI DALLA VECCHIA GOVERNANCE DELLA BANCA, Capito??? Lasciate perdere sostantivi ed aggettivi e concentratevi sul nocciolo della questione!
Caro Voltoloni,cerchiamo di non divulgare inesattezze e coprire,così, le scelleratezze perpetrate dai guru della nuova gestione della banca. I capannoni venivano,si dice, finanziati principalmente con Medioleasing(ma è anche logico). Molti invece sarebbero i cantieri edilizi per costruzioni residenziali e moltissimi anche i mutui a privati finiti tra i crediti non performanti della banca(almeno da quanto trapela da numerosissimi rumors interni) Quindi quanto da Lei asserito non fa altro che creare solo fumo su un grande arrosto che consumeranno altri. Con la cessione dei crediti deteriorati delle banche non si fanno affari? Sono decenni che la finanza speculativa internazionale si fa grassa con queste transazioni,a tutti i livelli,acquistando tutto il malloppo a prezzi stracciati(come si vorrebbe fare in bancamarche), e realizzando lautissimi guadagni. Ora costoro sono tornati all’attacco perché il momento parrebbe essere tornato estremamente favorevole. La garanzia fitd,tanto sbandierata? E’ solamente un’altra presa in giro ai danni degli azionisti. Ma su un cespite residenziale ceduto al 42% del suo valore e su uno commerciale ceduto al 35% del suo valore(con l’azzeramento dei fondi rischi su credito in essere),come si dice,che garanzia si dovrebbe fornire? Forse solo quella che assicuri un guadagno non inferiore a una certa cifra,e comunque superiore a quanto ipotizzabile nel migliore delle ipotesi plausibili. Questi signori sono abituati ad acquistare questi crediti al di sotto di un terzo del loro valore. Nel caso saremmo un pò sopra. Altri disposti ad offrire di più? Forse ci potrebbero anche essere se si fosse cercato un pò meglio,ma non è questo il punto. Ancora continuiamo a fare confusione. E’ certo che se si persegue,scelleratamente,questa strada si troveranno sempre dei cani famelici pronti a tuffarsi sull’osso. Sarebbe un’ulteriore presa in giro e si farebbe lo stesso giochino che ora si sta facendo con Fonspa. Invece si dovrebbe chiedere a fitd,come stiamo già dicendo da tempo a una platea di sordi(o finto tonti), che lui stesso dovrebbe prestare quel 1.5 mld di eu. alla banca facendoseli garantire nei modi ritenuti più opportuni con la parte migliore di quei crediti deteriorati e di tutte le garanzie immobiliari ad essi connesse, compresi fondi rischi come attualmente allocati. La banca,secondo molti ma soprattutto secondo tantissimi rumors interni, sarebbe invece in grado di recuperare tanto di più di quanto ricaverebbe da quella scellerata cessione al Fonspa sia pure con la presa in giro della garanzia fitd. Va solo rammentato al riguardo(dato che questa soluzione non piacerà) che fitd in caso di liquidazione di bancamarche rischierebbe di sborsare non meno di 6 mld di eu. per rimborso depositanti,mentre ha già sborsato 265 mli. di eu,a fondo perduto, per salvataggio Tercas(altro gioiello di bankitalia e dei suoi commissariamenti). Comunque per vedere come stanno realmente le cose e poter quindi avere informazioni attendibili su tutta la questione si pretenda la pubblicazione: 1) dell’importo e della natura dei cespiti a sostegno di quei crediti deteriorati che si vorrebbero cedere 2)la loro valutazione di mercato e l’importo della svalutazione imputata a fondo rischi 3)Quanto vorrebbe offrire Fonspa per l’acquisizione di quei crediti e quale dovrebbe essere la garanzia fitd. POI CON QUESTI DATI CERTI(E NON MANIPOLATI)SE NE DISCUTERA’. PER ORA TUTTE LE SUE CONGETTURE NON DICONO UN FICO SECCO,PORTANO SOLO ACQUA AL MULINO DI CHI NON DOVREBBERO PORTARE. GLI UNICI TARTASSATI DA QUESTA INCREDIBILE SITUAZIONE SONO SOLO GLI AZIONISTI E I DIPENDENTI DELLA BANCA,OLTRE ALLE COLLETTIVITA’ MARCHIGIANE NEL LORO COMPLESSO E NON CERTO FONSPA E TUTTI I SUOI COMPARI.
Caro Sargenti, non sono abituato ad entrare in contraddittorio quindi solo alcune precisazioni.
Come può dire che ho scritto inesattezze…..lo dimostri, oppure consideri le mie ipotesi di pari valore delle sue.
Si vanta di aver molti rumors che provengono dall’interno…..forse alcuni saranno attendibili altri meno, quando io consigliavo di non aderire all’ultimo aumento di capitale i suoi rumors cosa dicevano?
Sostiene che i fondi accantonati sono in eccesso rispetto al potenziale di recupero poi però chiede che vengano resi noti i dati sui crediti inesigibili, sulla loro valutazione e sulle possibilità di recupero.
Non le passa in testa che rendere pubbliche queste informazioni potrebbe causare la fuga dei clienti della banca, se la situazione fosse florida come sostiene l’avrebbero già fatto.
Caro Furio e basta, le precisazioni che lei ha tenuto fare non sono del tutto corrette ma non voglio stare qui a far polemica su questo.
Nel post precedente ho tenuto a sottolineare che il titolo “crac banca marche, 40000 risparmiatori a rischio, interviene adiconsum” è fuorviante. Mi dica lei cosa deduce leggendolo? Si sta parlando di azionisti, obbligazionisti, depositanti o di cosa?Io non saprei.
A parte questo vado al punto che lei mi dice che non sono riuscito a capire. So benissimo che gli azionisti di banca marche sono stati raggirati dal vecchio C.d.a e dalla governance. Mi dispiace per questo e sicuramente spero che chi ha sbagliato pagherà.
Comunque conoscendo il mondo della finanza fin troppo bene, so che situazioni del genere sono vecchi come le colline. Quello Bdm non è un caso eccezionale, ma una fatto già visto nel tempo. (vedi i più conosciuti: parmalat, cirio, enron, worldcom, freddie mac, Aig, etc…)
Se un agente economico fa un investimento azionario deve essere consapevole che esiste una probabilità ache piccola che si verifichi ciò. Se non lo sa, consiglierei al tale di studiare prima di fare investimenti azionari.
Caro Steve Scop, non condivido le sue tesi.
Credo anche che Lei non conosca bene ne la finanza ne come avvengono, non sempre ma molto spesso, le operazioni di acquisto titoli, siano essi azionari che obbligazionari, in banca.
Le posso assicurare che avendo lavorato in banca per più di un decennio e occupandomi di finanza da quasi 30 anni, molto spesso chi compra titoli poi diventati carta straccia non si rende conto di cosa compra e si mette nelle mani del suo interlocutore abituale chiedendo consigli.
Se poi questo avviene all’interno delle mura di una banca i risparmiatori acquisterebbero anche il più rischioso e costoso dei derivati….tanto me l’ha consigliato Banca x.
Così è avvenuto purtroppo anche per BM, migliaia di risparmiatori, alcuni con conoscenze adeguate altri completamente digiuni hanno acquistato azioni della loro banca abituale perchè consigliati a diversificare da impiegati e funzionari a loro volta “spronati alla vendita” da manager incapaci o in male fede. Come ho scritto sopra sarebbe bastato vedere quante azioni avevano i manager prima dell’ultimo aumento di capitale.
E’ vero, e qui concordo con Lei, che in queste situazioni cercano di trarre profitto, magari evitando perdite, anche quei risparmiatori più evoluti e speculatori che hanno continuato a comprare azioni anche quando i prezzi scendevano e le notizie si erano diffuse.
In questo caso se dovessero avere qualche forma di risarcimento si aggiungerebbero a quanti pur consapevoli dei rischi hanno fatto causa alle banche e le hanno vinte dopo aver tentato azzardate speculazioni finite male.
Ma sa….siamo italiani e conosciamo l’arte di arrangiarci!
Caro Voltolini. Anch’io(anche noi) non intendo fare alcuna polemica certamente non opportuna,in quanto si porterebbe acqua laddove non si vorrebbe portare,E INOLTRE si impegnerebbe il sito forse in maniera non ortodossa. Vorremmo,peraltro, fare qualche ulteriore precisazione. Dell’ultimo aumento di capitale condividiamo perfettamente quanto divulgato da questo giornale e apprezzato da tanti commentatori,ma dato che abbiamo incominciato ad interessarci di questa sciagura solo all’inizio del 2013(l’aumento di capitale e’ d’inizio 2012) non abbiamo cercato riscontri al riguardo. Sulla faccenda mi pare ci sia,comunque, poco da discutere. Stessa cosa dicasi per quanto concerne le gesta della vecchia scellerata gestione. Quello che non condividiamo affatto e’ invece il sistema di cura coniato da bankitalia per la banca(CHE A NOSTRO AVVISO AVREBBE POTUTO ANCHE RICAMINARE CON LE PROPRIE GAMBE SE CURATA DA ALTRI MEDICI) e dai guru della nuova gestione(ricordiamo, uno dei quali ora anche rinviato a giudizio) circa l’auspicato recupero dell’istituto(SI E’ CURATO IL MALATO AFFETTO DA GRAVI EMORRAGIE CON SALASSI IN LUOGO DI TRASFUSIONI) che ne ha ancor più distrutto l’azienda(dopo la devastazione della gestione precedente) ingessandone completamente l’operatività( e i suoi margini operativi)e di conseguenza il necessario e indispensabile supporto all’intera economia regionale AGGRAVANDONE IN MODO RILEVANTE LA DEVASTANTE CRISI GIA’ IN ATTO.. Un disastro che trova il suo fulcro proprio nell’imputazione di quegli accantonamenti stratosferici(NESSUN’ALTRA BANCA DEL PAESE E’ STATA TRATTATA IN QUESTO MODO!!!! PERCHE’ CON MPS E CARIGE E/O BANCHE DEL NORD-EST CI SI E’ COMPORTATI IN MODO DIVERSO?) formalizzati con l’approvazione del bilancio 2012(SU CUI I PICCOLI AZIONISTI,RICORDIAMO,HANNO ESPRESSO VOTO CONTRARIO) e nella vergognosa semestrale 2013(su cui nessuno ancora ha indagato seriamente) che hanno spalancato anche le porte del commissariamento della banca, con tutte le conseguenze,mediatiche,pubblicitarie e operative(forte contrazione del margine d’intermediazione) negative che ne sono poi scaturite. Di pubblicità negativa pertanto la banca ne ha già ricevuta a josa, pagandone amaramente le conseguenze,anche, con l’esborso di centinaia di mil. di eu. in più(130/150?) per cercare di mantenere il pù possibile i propri depositi( TASSI CORRISPOSTI DALLA BANCA A BREVE – PUBBL. TOCCO MAGICO- 2,25% …ATTUALE TASSI BTP 10 ANNI ,POCO SOPRA 2,30%- TANTO PER FARE UN RAFFRONTO). Si dice il doppio di quanto corrisposto dalla concorrenza. =Ora vorremmo la pubblicazione di quei dati concernenti,i parametri utilizzati per gli accantonamenti a fondo rischi,e di tutto il contesto crediti deteriorati, non perché si abbiano dubbi al riguardo, ma in quanto,si dice, ci sia una certa reticenza a fornirli da parte dell’azienda, che avrebbe ,invece,il dovere,a nostro avviso, di procedervi con sollecitudine, soprattutto nei confronti di tutti gli azionisti, che devono poter essere sempre informati di come sono stati e di come si stanno gestendo i loro soldi. Ossia se si sta procedendo,al riguardo, correttamente o se si sta ,come qualcuno sospetta, GIOCANDO AL MERCANTE IN FIERA CON I LORO RISPARMI!!! E CIO’ ANCHE SE TRATTASI DI BANKITALIA E DEI SUOI COMMISSARI . TRA L’ALTRO NEI , COMMENTI PRECEDENTI(A CUI SI RIMANDA), ABBIAMO,ANCHE, AUSPICATO L’INTERVENTO DELLE AUTORITA’ COMPETENTI,QUALORA QUESTI DATI NON VENISSERO FORNITI(ALMENO AGLI AZIONISTI!!!!! E NON SOLO AI MEDIA, COME SIN ORA FATTO, PER TUTTE LE NOTIZIE, SI DICE,- DI PARTE- CHE SI VOLEVANO DIVULGARE, ……….UNA VERGOGNA!!!!)
Caro voltolini,
Forse avrò meno esperienza di lei, ma la finanza un po la conosco, l’ho studiata sui libri all’università ma soprattutto faccio trading ogni giorno e seguo i mercati da anni.
Sono a conoscenza dei meccanismi poco onesti di compravendita di azioni che avvengono in banca, e sono dell’opinione che banca d’Italia e la consob dovrebbe far qualcosa a riguardo.
Questo però non vuol dire che la colpa è solo della banca o delle autorità, non si può acquistare qualcosa ad occhi chiusi solo perché me lo ha detto il tizio della banca.
Investire non è un hobby, se lo si prende come tale si perde! questo vale anche per gli azionisti bancamarche
Eccone un altro….
Al sig. Sargenti che si batte per dimostrare una congiura, ordita da “Bankitalia” a danno degli azionisti marchigiani, chissà perchè BI dovrebbe essere così rancorosa con i nostri corregionali?
Ecco il link dell’ultimo aumento di capitale…. per chi vuol leggere un po.
http://www.bancamarche.it/aumento_capitale_sociale_2012_banca_delle_marche_spa#prospetto_informativo
Si trovano molte notizie interessanti…. a pag. 188 l’elenco delle azioni detenute dai consiglieri, dai sindaci, dagli amministratori principali.
Dall’elenco e dalle azioni possedute dai singoli non sembra evidenziarsi particolare fiducia nei confronti dell’istituto.
Ma???? sig. Voltolini, quello che lei produce non c’entra un bel tubo su quello che stiamo dicendo. Pardon,”forse” …….non siamo stati in grado di farci comprendere!!!!! Abbiamo sempre condannato le malefatte della vecchia gestione, ma questo non significa dover assolvere chi avrebbe dovuto cercare di recuperare il salvabile in una situazione di estrema criticità che invece ne ha decretato il “de profundis” con le sue scelte scellerate e dei suoi asserviti. Non stiamo qui ad elencare tutte le malefatte di costoro(in aggiunta a quelle della vecchia gestione- lo abbiamo già fatto tante volte nei precedenti commenti),peraltro perpetrate non solo nei confronti della banca, ma di conseguenza dei suoi soci(soprattutto piccoli azionisti),dei suoi dipendenti e dell’intero territorio e sistema economico marchigiano. Chieda ai suoi amici di Bankitalia perche’ con banche della caratura di MPS ,Carige e altre del nord-est non ha adottato gli stessi provvedimenti tenuti con bancamarche. MPS è STATA SALVATA ADDIRITTURA CON L’INTERVENTO STATALE(4 MLD EU. MONTI-BOND)! C’E’ STATO POI UN AUMENTO DI CAPITALE DI 5 MLD E ORA BISOGNERA’ RICAPITALIZZARE PER ULTERIORI 2,5 MLD, SEMPRE CHE NON BISOGNERA’ RIMETTERCI POI ANCORA MANO,COME TANTI TEMONO. SE HA VISTO REPORT IERI SERA AVRA’ ASCOLTATO AZIONISTI DI MPS CHE VOGLIONO TRASCINARE IN GIUDIZIO BANKITALIA PER GRAVI IRREGOLARITA’ GIA’ RILEVATE NEL 2006 E PORTATE ALLA LUCE,COSI’ DICONO, SOLO NEL 2012.OLTRE A TANTE ALTRE FACCENDE CARICHE DI OPACITA’…….. COME IN BANCAMARCHE? PERCIO’ LASCIAMO PROPRIO PERDERE, E’ SENZ’ALTRO MEGLIO.