di Marco Ricci
Un decreto del ministro dell’Economia Padoan ha prolungato, su richiesta della Banca d’Italia, l’amministrazione straordinaria di Banca Marche. Il decreto, emesso il 13 ottobre, ha allungato di un anno i termini del commissariamento. Banca Marche, dopo due mesi di gestione provvisoria, era stata posta in amministrazione straordinaria dal Mef a fine ottobre del 2013 per gravi perdite patrimoniali e gravi irregolarità amministrative, con Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni incaricati da Banca d’Italia di guidare l’istituto. Ai due commissari, nei primi giorni di giugno di quest’anno, si è affiancato Bruno Inzitari, presumibilmente per seguire gli aspetti normativi e contrattuali legati alla risoluzione della crisi.
La proroga del primo periodo di commissariamento, scaduto il 25 ottobre, era già stato anticipato da Giuseppe Feliziani davanti ai circa trecento responsabili delle filiali convocati nella sede centrale di Fontadamo di Jesi. La lunghezza del periodo di proroga, alcune voci prive di riscontri avevano parlato di sei mesi, possono indicare da una parte la complessità dell’operazione in corso, ma dall’altra l’intenzione dell’istituto di via Nazionale di proseguire nella strada già tracciata, ovvero quella di portare Banca Marche fino alla ricapitalizzazione. L’esigenza di mantenere una banca del territorio preservando l’autonomia dell’istituto, la tutela – entro i limiti del possibile – sia degli azionisti che dei dipendenti, l’estrema importanza di Banca Marche per il tessuto produttivo della regione, circostanza ben presente a via Nazionale, tutti questi paletti hanno per forza di cose reso necessario individuare una soluzione complessa da mettere in campo, una soluzione fatta di tanti e diversi pezzi del puzzle che dovranno andare ad incastrarsi assieme. L’ulteriore anno di commissariamento lascia appunto pensare come l’intenzione originaria di Banca d’Italia non sia affatto venuto meno, garantendo all’istituto quel periodo di calma necessario al raggiungimento degli obiettivi preposti.
Nulla esclude, in ogni caso, che qualcosa possa muoversi prima, come alcuni segnali sembrano indicare (è possibile che entro una quindicina di giorni alcuni ci sarà maggiore chiarezza). Gli stessi commissari avevano indicato nei primi giorni di novembre le ultime ore della notte di BM, e con i primi mesi del 2015 il ritorno della luce. La soluzione, in via di definizione, vede al momento l’intervento di Fonspa e del Fondo interbancario di tutela dei depositi, con Banca Marche che, oltre a cedere una parte consistente dei propri crediti non performanti, andrebbe ad aprire un aumento di capitale il cui importo oscilla tra gli 800 milioni e il miliardo di euro, numeri che fanno del dissesto Banca Marche il dossier più spinoso al momento sul tavolo della Vigilanza.
L’ottimo esito dell’asset quality review condotto sui principali istituti di credito italiani, così come i discreti risultati che le banche hanno ottenuto dagli stress test, illustrano un quadro rassicurante sulla tenuta del sistema bancario nazionale, circostanza questa che non può che favorire anche l’afflusso di quei capitali necessari a ripatrimonializzare la banca marchigiana. Gli stessi stress test, mirati più che altro sulla tenuta dell’economia reale, hanno però indicato come al di là del quadro finanziario sia proprio l’economia reale il tallone d’Achille per la banche italiane, un’economia che nelle Marche negli ultimi cinque anni non è andata affatto bene, con una perdita del Pil doppia rispetto alla media nazionale. Da qui anche l’ingente immissione di capitale fresco e la necessità di disfarsi dei crediti in default, crediti le cui valutazioni non possono non tener conto dello scenario onestamente difficile che sta vivendo la Regione Marche.
Il procuratore di Ancona Elisabetta Melotti che sta conducendo le indagini sulla vicenda Banca Marche
Venendo ad altre scadenze, nella seconda metà di ottobre è terminato il periodo di proroga delle indagini chiesto in primavera dalla Procura di Ancona, un fascicolo che vede indagati tra gli altri Massimo Bianconi, tre ex vice presidenti e tre ex vice direttori di Banca Marche, con reati che vanno dall’associazione per delinquere, al falso in bilancio, alla corruzione tra privati, all’appropriazione indebita.
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L’ho sempre detto, contrariamente a quanto sostenuto da Feliziani, che su questa vicenda non si farà mai giorno. ?………
Caro Furio, non si farà mai giorno….. Ma la storia è sempre quella. Si tratta di fare i casi propri con i soldi degli altri. Ed in questo paese troppi maneggiano i soldi degli altri: in primis lo Stato con le sue infinite diramazioni dirette o indirette – Fondazioni incluse -. Poi se ci mettiamo che lo Sceriffo nel migliore dei casi dorme, mentre nella maggioranza è nominato da quelli che quei soldi li gestiscono, allora il risultato è quello che vediamo. D’altra parte, ci siamo ridotti così, come Paese intendo, mica per un caso della sorte!
Caro Alexis, leggendo il tuo commento, mi è venuto in mente questo capolavoro di italica fattura:
https://www.youtube.com/watch?v=-jbk6NlFe78
Il Marchese del Grillo è un trattato di antropologia dell’italiano che oggi vale più di ieri. Per fare un traslato tra la nostra amata banchetta ed il film di Monicelli si potrebbe ricordare la scena nella quale il Commissario papalino libera il Marchese del Grillo con tanto di scuse e porta in gattabuia tutti gli altri giocatori di azzardo. Ed il grande Albertone di fronte alle altrui rimostranze se ne esce con una frase memorabile ” mi dispiace, ma io so’ io e voi nun siete un c….zo!. Chissà quanti appartenenti alla Banda delle Marche oggi staranno pensando la stessa cosa!
https://www.youtube.com/watch?v=7MDY-8DVqjs
Della serie: la storia infinita…infinito il commissariamento,infinite le trattative,infinite le indagini.Oggi Mussari e co.( mps,non la banca di qui,quo,qua) si sono presi la loro bella condanna,in bmarche,invece,le indagini vengono prorogate,hanno bisogno sempre di nuovi accertamenti,i pareri di uno studio legale come Erede si dissolvono nel nulla( ma anche loro se ben ricordo avevano bisogno di approfondimenti non ben chiariti) e la nostra banca del territorio( e indipendente,mi raccomando,e’ importante) continua a galleggiare in un pantano melmoso.Dimenticavo le varie minacce di azioni di responsabilita’,anch’esse regolarmente proclamate ma solo a parole,poi ci sono varie class action ,minacciate,presentate in roboanti conferenze stampa indirizzate,se con molta calma partiranno,contro persone che dopo tutto questo tempo non hanno piu’ intestato a loro nome neanche uno scooter.E per chiudere in bellezza qualcuno sa o ricorda qualche intervista,presa di posizione dell’ormai eroica associazione azionisti privati?Pensate l’unica iniziativa intrapresa con coraggio e senso di responsabilita’ e’ stato chiederel’incontro con le menti eccelse dei presidenti delle fondazioni,ovvero zombi contro morti che camminano.Una certezza pero’ ed e’ l’unica,ce la abbiamo,che tra ritardi,minacce al vento e proroghe Fonspa si prendera’ banca marche per un piatto di lenticchie,altro che indipendenza,territorialita’ ed altre amenita’ varie.Questo avverra’e se avverra’ a scapito degli azionisti privati saremo noi a commissariare la banca e Fonspa potra’ utilizzare le varie filiali e Fontadamo per farci sale bingo ed un bel casino’,magari utilizzando i vari inquisiti come croupier ( si dichiarano tutti innocenti,anche a loro va data una seconda opportunita’)
Capolavoro!
É di oggi la notizia delle prime tiepidi condanne dei vertici MPS per un filone di inchiesta “secondario” rispettoai reati maggiori! Chissá se anche noi che non contiamo niente, potremo sperare di vedere spezzata la favola del Re Bianconi de’ Sola Romani e dell’Imperatrice CostAnzia d’AltaVillaPotenza.?
Per “dovere di cronaca”, il commento n. 6 lo avevo scritto ieri 31 Ottobre. Solo che, parafrasando il film, i cui spezzoni sono stati ripresi da me e da Alexis, avevo scritto “che non contiamo un c..zo”. Non mi sembrava una volgaritá, visto che riporta fedelmente una frase del film, ma la Redazione, dopo una notte insonne, ha modificato il sostantivo maschile per eccellenza (quando funziona bene), in una terribile esclamazione di impotenza e disperazione (quando non funziona affatto). C’esr la vie….
proroga del commissariamento? un altro pataracchio che i più parrebbero non cogliere, continuando a seguire, senza alcun lecito dubbio, quello che anche questi signori , che amministrano ora l’istituto ,stanno ancora perpetrando ai danni della banca. E’ più di un anno che stiamo tentando di far comprendere, suffragati anche da numerosissimi rumors interni, che le cose poi non starebbero proprio cosi’ come ci viene e ci è stato continuamente propinato da una stampa di parte che si è ben guardata,tra l’altro, di cercare l’intera verità su questa scellerata vicenda. La vecchia scellerata gestione ne’ ha combinate un pò di tutti i colori, però le sue eventuali malefatte sono ora sotto la lente d’ingrandimento degli organi inquirenti, ma della nuova gestione e delle sue altrettante malefatte( accantonamenti a fondo rischi iniqui – d’importo stratosferico e non certo necessario, gestione inadeguata etc) che hanno letteralmente, dopo la devestazione precedente, distrutto l’istituto e depredato i risparmi di tanti piccoli risparmiatori azionisti, oltre che delle collettività locali presenti nelle varie fondazioni, chi se ne occupa? Tutti sordi e ciechi? Non avete ancora capito che se risponde a verità il fatto che gli immobili detenuti in garanzia di quei crediti deteriorati(poi di questi quanti potevano essere comunque seguiti e riportati in bonis?) sono stati valorizzati(come copertura di quei crediti) nel 42% per quelli residenziali e nell 35% per quelli comm.li mentre la differenza è stata prelevata dal patrimonio della banca e pertanto dalle tasche dei suoi soci per essere accantonata in quei maledetti fondi rischi. Ossia ” ammesso che sia stato concesso un mutuo di 150000 eu per l’acquisto di un appartamento pagato 200000,00 eu. e che questa posizione poi sia finita tra i crediti non performanti i nuovi guru ,con l’aiuto di Bankitalia hanno valorizzato quel cespite solo 84000,00 eu(il 42% del suo valore determinato nel modo seguente “valore d’acquisto-confermato da atto notorio e da perizia tecnica- meno 30% per criticità del mercato = 140000,00 e meno ulteriore 40% x deterioramento posizione ossia 140000-560000 84000,00 eu.) accantonando poi a fondo rischi la differenza tra esposizione 150000 e valorizzazione del cespite 84000, ossia 150000-84000= 66000 importo accantonato tutto d’un fiato dai nuovi guru che amministrano la banca. Ancora più rilevante e più iniquo l’accantonamento per il non residenziale. Non finisce qui perché anche gli accantonamenti generici(sui crediti in bonis) sono stati effettuati con parametri doppi a quelli del sistema. Questo pataracchio, che credo possa avere anch’esso dei risvolti anche penali(sono stati depredati senza pudore soldi dei soci), ha prodotto perdite (peraltro presunte- la certezza dell’entità si avrà solo al momento del recupero e della malaugurata cessione di quei crediti(?????)) in eccesso per parecchie centinaia di milioni di eu. che hanno portato all’ingessamento dell’istituto(con fortissime ripercussioni sull’economia locale e la conseguente perdita di decine di migliaia di posti di lavoro) e anche al suo non necessario commissariamento con tutti i deprecabili risvolti negativi conseguenti. NESSUN’ALTRA BANCA NAZIONALE E’ STATA TRATTATA COSI’……..UNA VERGOGNA!!!!!!! Ora la speculazione è pronta all’abbuffata finale con l’acquisizione di quei crediti cosi’ detti deteriorati che verranno acquisiti a prezzi di saldo a danno e con i soldi dei soci della banca e in particolare con i risparmi di tanti poveri corregionali indifesi. Ripetiamo, nonostante i nostri continui commenti sull’argomento nessuno si è mai degnato , anche gli stessi altri commentatori anche filosofi come dice Nardino(dato che non hanno soldi investiti in questa sciagura) di cercare la verità su questa questione perché se le cose stessero veramente come si dice davvero saremmo difronte a una rapina senza precedenti perpetrata ai danni della collettività marchigiana. Prima che i giochi siano fatti pertanto crediamo sia ultramodo necessario verificare e riscontrare quanto precede affinché poi non ci possa pentire per non aver fatto quanto dovuto e aver rimesso un fottio di danari a vantaggio della(cosi’ dicono) più becera speculazione. Come si giustamente indagando sulla precedente scellerata gestione, riteniamo sia anche necessario che le autorità competenti verifichino accuratamente se quanto trapelato corrisponda o meno a verità, perchè altrimenti prenderebbe sempre più consistenza quanto fatto ventilare al riguardo circa l’esistenza,da tempo, di un vero e proprio biscotto miliardario nei confronti della banca e dei suoi soci. Qualcuno fa anche notare che ci sarebbero varie circostanze ad alimentare queste insinuazioni,” il bilancio 2012,la semestrale 2013,le dare coincidenti del commissariamento definitivo e di acquisto di Fonspa da parte di Tages” . Solo fantasie? I parametri iniqui utilizzati x gli accantonamenti e tutta la conseguente gestione deve essere a nostro avviso,almeno x equità,debbono essere sottoposti a rigorosa verifica degli organi deputati(non di bankitalia) per avere un quadro chiaro su tutta la situazione che fin dall’inizio è stata caratterizzata da forte opacità e forse solo da verità di parte e da menzogne. Si invitano ancor più i piccoli azionisti(mentre gli ignavi delle fondazioni dormono) a vigilare con attenzione su questa incredibile vicenda che non parrebbe avere riscontri di sorta in altre situazioni pregresse. RICHIEDIAMO INFINE, PER UNA NECESSARIA E TARDIVA TRASPARENZA, CHE VENGANO DIVULGATI I PARAMETRI CON CUI SONO STATI APPLICATI GLI ACCANTONAMENTI A FONDO RISCHI(nel modo da noi effettuato)PER VERIFICARE UFFICIALMENTE SE QUANTO TRAPELA DA PIU’ PARTI CORRISPONDA O MENO A VERITA’. SE QUANTO RICHIESTO,A BENEFICIO DEI SOCI CHE DEBBONO ESSERE COMUNQUE MESSI AL CORRENTE DI COME VENGONO GESTITI I LORO SOLDI, NON VENGA ESPLETATO, SI SPERA CHE VENGA FATTO(data la sua importanza) CON L’ INTERVENTO DELLE AUTORITA’ PREPOSTE, A TUTELA DI TANTI PICCOLI AZIONISTI DELLA BANCA CHE RAPPRESENTANO OLTRE IL 3% DI TUTTA LA POPOLAZIONE REGIONALE!!!
Gianni Sargenti pone all’attenzione di tutti un problema non da poco,ovvero che troppo concentrati sul passato di bmarche,correre( inutilmente ormai) dietro a Bianconi e co.aspettando le indagini infinite della procura non poniamo la giusta attenzione su quello che commissari e la ‘ nuova..dirigenza’ stanno facendo.In pratica potrebbe avvenire che mentre aspettiamo pazienti e fiduciosi che qualcuno tuteli indipendenza,territorialita’,occupazione e diritti degli azionisti,nascondendosi dietro a questi slogans ad effetto qualcuno depreda quel poco che e’ rimasto della banca dopo averla ulteriormente depredata attraverso accantonamenti,svalutazioni ed altre diavolerie.A questo punto occorre verificare con dei legali che cosa e’ possibile e lecito fare per costringere la procura a controllare l’operativita’ attuale e che i ‘salvatori della patria’ Tages compresa diano conto agli azionisti ed alle povere fondazioni del loro operato.Va fatto e subito prima che sia troppo tardi,non e’ possibile che tutto passi sopra le nostre teste e nessuno possa fare niente,io lo faro’ e le tentero’ tutte sperando che anche qualc’un altro( non certo i filosofi) facciano altrettanto.Mai come oggi l’unione fa la forza,senza paura di certo non siamo noi quelli che dobbiamo averla
@GIANNI SARGENTI tramite cronache maceratesi o Marco Ricci che ha il mio indirizzo email mettiamoci in contatto per uno scambio di idee.Grazie
gianni sargenti …..santo subito !!! ma io dico se questi ragionamenti li fa gianni cosa azzo ragionano i presidenti delle fondazioni??? persichetti sveglia il tuo amico , non deve solo aspettare lo stipendio faccia qualcosa!!!!
Cari Sargenti e Nardino, sono d’accordo anche io sulle attuali pseudo politiche della Banca e sulla loro efficacia. I Commissari sembrano dei cuochi che stanno preparando un bel piatto per un affamatissimo commensale che vuole mangiare bene e spendere poco.
Rilevo purtroppo, che, se fino ad ora e con prove indiscutibili, non si é ancora riusciti a “smazzolare adeguatamente” i Controllati, figuriamoci cosa possiamo sperare che succeda ai Controllori (in caso di scorretti comportamenti)?
Io spesso ci scherzo su (e cerco di farlo utilizzando degli espedienti vari per fare interessare il maggior numero di persone possibile), ma, in verità, sono molto preoccupato del presente e del futuro dell’economia marchigiana senza più una banca di riferimento e senza più un terminal di fiducia e sicurezza da essa rappresentato.
@sargenti. Le ipotesi rappresentate sono verosimili. Sulla banca si sono scatenati appetiti perversi, prima e dopo. Ma la responsabili più grande ce l’hanno quegli sciacalli che, non rassegnato le dimissioni per tempo, hanno ‘costretto’ la Vigilanza ad intervenire. Ora, chi avrebbe interesse a compiere un ‘salvataggio’ del genere senza avere prospettive di forti-fortissimi guadagni già nel medio termine? Si faccia memoria di ciò che accadde al banco di Napoli e che ‘balza’ fece la società che acquisì i crediti in sofferenza…
Caro Nardino apprezzo,anzi apprezziamo i tuoi interventi , il tuo forte impegno e la ferrea volontà profusi per cercare di tirar fuori qualche ragno dal buco di questa incredibile vicenda. Peraltro riteniamo che si debba,eventualmente, trovare qualche altro modo di contatto in quanto non intendiamo veicolare tramite questo giornale, e in particolare tramite il suo cronista,alcuna informazione di sorta tenuto conto che,all’infuori degli articoli iniziali(che hanno avuto il nostro apprezzamento) non godono più della nostra considerazione, in relazione alla faziosità e alla parzialità informativa con cui si è poi proseguito. Si è preferito,tra l’altro, tutelare(chissà poi perché) chi non ne aveva alcun bisogno a discapito di tanti piccoli risparmiatori corregionali da sempre soci e affezionati clienti di bancamarche. UNA VERGOGNA!!!! Ci limiteremo pertanto a inoltrare,come di consueto, qualche nostro commento sulla situazione con lo scopo di stimolare l’interesse di chi potrebbe avere eventuali possibilità d’intervento su questa incredibile sciagura. Nell’occasione,pertanto, cercheremo di ESTERNARE qualche ulteriore considerazione a completamento del commento precedente e di tutti quelli già continuamente inoltrati. Nel precedente commento abbiamo esposto il problema degli accantonamenti(soprattutto su posizioni garantite da cespiti immobiliari) e cercato di spiegare, ammesso che ciò trovi poi conferma nelle verifiche, il loro scellerato parametro d’ imputazione che ha comportato(come da più parti sostenuto) il prelevamento di parecchie centinaia di miioni di eu. in più del necessario (rispetto a quanto già codificato e tra l’altro,si dice,già approvato anche da bankitalia). Lo sconquasso che questo fatto ,che parrebbe non avere altri riscontri nel sistema, ha prodotto(in aggiunta alla devastazione della precedente gestione) il totale ingessamento dell’istituto che, non ha più fornito,poi, il necessario supporto all’economia territoriale, caratterizzatasi quindi nel default di centinaia di piccole e medie imprese regionali e nella perdita di decine di miglia di posti di lavoro. Ora a bocce ferme ci si chiede! Ma come mai è stata fatta una simile operazione così scellerata e chi l’ha autorizzata? Perché queste transazioni sono certo possibili, ma in aziende floride e dove l’importo accantonato (anche se in eccesso e in via ultraprudenziale, e approvato dall’assemblea dei soci) fa riferimento unicamente a margini operativi disponibili(autofinanziamento), ma certo non dovrebbe essere consentito laddove,come in bancamarche,si va a penalizzare(come avvenuto) il patrimonio sociale a tutto discapito dei soci della banca. Ora quanto fatto(dai nuovi guru) potrebbe evidenziare, a nostro avviso, anche qualche aspetto di legittimità giuridica in quanto una simile decisione(accantonamenti eccessivi e non imposti da nessuno) dovrebbe essere suffragatA non da una delibera assembleare ordinaria(come avvenuto x il bilancio 2012 approvato con il voto delle tre fondazioni mc-ps-jesi e di intesa ,contrari piccoli azionisti ,astenuta Fano),ma bensì da maggioranza qualificata, in quanto va ad intaccare il patrimonio sociale che con parametri ordinari avrebbe avuto,INVECE, un notevole minore impattoi. Per quanto riguarda poi l’ulteriore sciagurata della semestrale 2013(una vergogna per come divulgata concepita e poi deliberata), non esiste alcuna deliberazione assembleare a sostegno e pertanto quegli accantonamenti risulterebbero essere ancor più illegittimi( tenuto conto dei parametri arbitrari ,non codificati e non imposti da nessuno, applicati),che oltre all’ulteriore penalizzazione del patrimonio della banca e dei suoi soci ha determinato anche il commissariamento della stessa. MA E’ MAI POSSIBILE CHE NESSUNO DEI DIRETTI INTERESSATI SI SIA OPPOSTO A QUESTO SCEMPIO CHE, SI DICE, STIA CONSEGNANDO LA BANCA E IL SUO PATRIMONIO(con la cessione di quei crediti deteriorati ) NELLE MANI DI SPECULATORI SENZA SCRUPOLI ?COME TANTE VOLTE GIA’ COMMENTATO? Noi tutti ,comunque,siamo stati spesso interessati e fagocitati(giustamente) circa le eventuali malefatte della precedente scellerata gestione(ora al veglio degli organi inquirenti), e questo giornale l’ha fatta da padrone circa la divulgazione di notizie caratterizzate,quasi sempre(tranne all’inizio),a nostro avviso,da verità parziali e contraddistinte da forte opacità e strenua difesa della nuova gestione e di bankitalia contribuendo a creare,in tal modo, fumus e scarsa attenzione da parte degli interessati e dei lettori circa l’eventuali malefatte, anche dei nuovi amministratori. Riteniamo peraltro che vada verificato con attenzione se quanto fatto,di negativo, in questi ultimi due anni di nuova gestione, faccia riferimento principalmente a incapacità,incompetenza,smania di apparire,esaltazione del proprio io,presunzione,spocchia,pierinaggio( sempre possibile almeno in principio),oppure,come sostengono alcuni,alla preparazione un biscotto miliardario(con la cessione di quei crediti deteriorati) ai danni dei soci della banca e a vantaggio della solita più becera speculazione. A nostro avviso riteniamo che anche la prima ipotesi possa avere una certa rilevanza,almeno da quanto trapelato da numerosissimi rumors interni e anche da esternazioni sindacali(fabi). Comunque a questo punto ,e in relazione a quanto già espresso nel commento precedente, riteniamo opportuno che tutte queste considerazioni debbano essere verificate (insieme alle altre esposte precedentemente) affinchè ,alla fine della fiera, non si verifichi quanto paventato da molti, ossia il più volte ventilato pacco miliardario ai danni della banca e dei suoi soci,con particolare riferimento ai piccoli soci che perderebbero in tal modo anche i loro risparmi di una vita. A tal riguardo va considerato,inoltre, che il capitale sociale di bancamarche è in mano, quasi esclusivamente(tranne poco più del 5% d’Intesa), a soggetti che potremmo identificare(un pò impropriamente) quasi come pubblici risparmiatori in quanto facenti riferimento a Fondazioni Bancarie(che rappresentano le varie collettività locali) e a tantissimi piccoli risparmiatori(43000) che hanno da sempre considerato l’investimento in azioni della loro banca (non quotate sui mercati regolamentari), come una forma di risparmio sicuro. Anche in relazione a quanto precede e per la tutela di costoro(piccoli azionisti abbandonati al loro destino anche dai media) riteniamo, con convinzione, che una verifica degli organi deputati anche sulle ultime vicende bancamarche ( ultimi due anni) sia ultremodo necessaria affinché non vengano perpetrate ulteriori porchette. SI SPERA,NEL FRATTEMPO, CHE GLI ORGANI INQUIRENTI ARRIVINO ANCHE A QUALCHE DETERMINAZIONE DEFINITIVA, CIRCA LE VICENDE DELLA VECCHIA GESTIONE, IN MODO DI POTER RASSERENARE TUTTO IL CONTESTO DI RIFERIMENTO. AL MOMENTO TUTTO PARREBBE COMPRESSO SOTTO UNA FORTE ATMOSFERA D’ATTESA. MENTRE L’UNICO RINVIO A GIUDIZIO DECRETATO RISULTEREBBE ESSERE QUELLO IN CAPO ALL’ATTUALE DG GOFFI(PER VICENDE RELATIVA ALLA BANCA DI PROVENIENZA), CHE NONOSTANTE CIO’ RICOPRIREBBE ANCORA QUELLA POSIZIONE. ANCHE I COMMISSARI DI BANKITALIA,NONOSTANTE TUTTO,AVREBBERO RITENUTO OPPORTUNO SEGUIRE QUANTO GIA’ FATTO(DAL CDA DELL’EPOCA) NEL 2007,IN ANALOGA SITUAZIONE, CON L’ALLORA DG BIANCONI, MAH? TENUTO CONTO CHE L’APPLICAZIONE DI PARAMETRI CORRETTI SUGLI ACCANTONAMENTI AVREBBE COMPORTATO UN MINOR IMPEGNO DI CAPITALE E PERTANTO DEL PATRIMONIO DEI SOCI X PARECCHI CENTINAIA DI MIL. DI EU. E’ ESTREMAMENTE NECESSARIO CHE IL TUTTO VENGA RIVISTO,ANCHE CON LE MOTIVAZIONI SUESPOSTE E NON VENGA,PERTANTO, PORTATA A TERMINE QUESTA SCELLERATA CESSIONE DEI CREDITI AL FONSPA,SE NON CONDIVISA DA TUTTI GLI INTERESSATI E ,COMUNQUE,CON UN RICAVATO FINALE CHE SIA NETTAMENTE PIU’ ELEVATO DI QUELLO CHE SI DICE. SE COSI’ NON FOSSE ALL’ASSEMBLEA CHE VERRA’ INDETTA X L’APPROVAZIONE DI QUEST’OPERAZIONE(CHE POTREBBE LEGITTIMARE ANCHE QUELLA SCELLERATA SEMESTRALE 2013) BISOGNERA’ VOTARE CONTRO E NON FARLA APPROVARE , PERCHE’ COMUNQUE LA BANCA NON POTREBBE ESSERE ABBANDONATA AL SUO DESTINO . LA SUA EVENTUALE LIQUIDAZIONE COSTEREBBE AL FITD NON MENO DI SEI MLD DI EU. X RIMBORSO DEPOSITI A CLIENTI.. COMUNQUE,A NOSTRO AVVISO, SI POTREBBE ANCHE CERCARE DI RECUPERARE UNA BUONA FETTA DEL PATRIMONIO ORA PRESENTE(IMPROPRIAMENTE)IN QUEI FONDI, FACENDO GESTIRE IL RECUPERO DEI QUEI CREDITI PROPRIO ALLA STESSA BANCA,CHE COSI’ BENE L’HA FATTO IN PASSATO, MENTRE PER QUANTO RIGUARDA IL FABBISOGNO DI CAPITALE IMPELLENTE,VI SI POTREBBE SOPPERIRE CON UN PRESTITO FITD DI ALMENO 1,5 MLD ,A CONDIZIONI DI FAVORE, CHE LA BANCA POTREBBE GARANTIRE PROPRIO CON I SUOI MIGLIORI CREDITI NON PERFORMANTI, ASSISTITI DALLE GARANZIE IPOTECARIE E DAI FONDI RISCHI(ANCHE SE ECCESSIVI) AD ESSI AFFERENTI. SI RITIENE CHE COSI’ FACENDO,NEL GIRO DI QUALCHE ANNO,FORSE ANCHE CON L’AIUTO DI UN RISVEGLIO DEL MERCATO IMMOBILIARE(QUALCHE BARLUME PARREBBE AFFACCIARSI GIA’ NELLE GRANDI CITTA’)SI POTREBBE RECUPERARE ANCHE PARECCHIO DI QUANTO ORA DATO PER PERDUTO. IL TUTTO ANDREBBE COMUNQUE CONIATO ALLA PERFEZIONE E TRA L’ALTRO IL FITD AVREBBE DELLE GARANZIE NON DI POCO CONTO CHE POTREBBE SEMPRE NELL’EVENTUALITA’ ESCUTERE(QUALORA SI RENDESSE NECESSARIO),CON POSSIBILITA’ DI IMMEDIATO REALIZZO DELLE SOMME . QUESTA CERTAMENTE NON E’ UNA POSSIBILITA’ CHE PIACEREBBE MOLTO AL FITD PERCHE’ L’ALTERNATIVA GIA’I ACCETTATA E’ QUELLA DI FORNIRE SOLO GARANZIA(OSSERVIAMO SOLO FORMALE E SENZA,PRATICAMENTE, PLAUSIBILI POSSIBILITA’ DI DOVER INTERVENIRE, DATA L’INIQUA VALUTAZIONE DI QUEI CESPITI 42% RESIDENZIALE E 35% NON RESIDENZIALE)AL FONSPA CIRCA L’EVENTUALE MANCATO RECUPERO DI QUEI CREDITI DETERIORATI CEDUTIGLI DELLA BANCA. SE SI CONDIVIDONO MINIMAMENTE QUESTE PROPOSTE SAREBBE IL CASO DI POTERLE PORTARE AVANTI,CON CELERITA’, NELLE SEDI OPPORTUNE E FAR VERIFICARE DAGLI ORGANI COMPETENTI TUTTO QUANTO SOPRA SIGNIFICATO E LE POSSIBILITA’ TECNICHE PER UNA SIMILE OPERAZIONE(NON CERTO DAI GURU). POI ALLA FINE DELLA FIERA , SE TUTTO COMUNQUE DOVESSE AVERE RISVOLTI POSITIVI, SI DOVRA’ FARE IN MODO DI MANDARE A CASA TUTTO L’ATTUALE TOP MANAGMENT DELL’ISTITUTO, PER SOSTITUIRLO ALL’ISTANTE CON ALTRO DI PIU’ AMPIA VEDUTA E DI PIU’ ELEVATO BAGAGLIO TECNICO-PROFESSIONALE. FONSPA SE VORRA’ POTRA’ EVENTUALMENTE PARTECIPARE ALL’AUMENTO DI CAPITALE PREVISTO(EVENTUALMENTE PER IMPORTI MOLTO PIU’ CONTENUTI) OPPURE SE NE VADA A SPECULARE ALTROVE MA NON ALLE SPALLE DI TANTI NOSTRI POVERI RISPARMIATORI CORREGIONALI.