In dirittura d’arrivo la cessione di Nbm (insieme alle altre good bank Etruria e Caririeti) al gruppo Ubi. Domani dovrebbero riunirsi i cda dei tre istituti in cessione per deliberare la vendita di un pacchetto di crediti deteriorati al Fondo Atlante. L’operazione servirà a ripulire il portafoglio in vista delle ‘nozze’ con Ubi. L’Autorità di risoluzione sta cercando di chiudere l’operazione entro il 31 dicembre (con i consigli di Ubi che potrebbero deliberare sabato) ma gli ultimi tasselli da sistemare potrebbero far slittare l’intesa all’inizio del 2017. Al momento non si conoscono i termini concreti dell’accordo. L’incertezza preoccupa le parti sociali che questa mattina a Palazzo Raffaello hanno incontrato il presidente Luca Ceriscioli. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, le associazioni di categoria Confindustria, Cgia, Cna e Confcommercio hanno espresso preoccupazione. L’assenza di tavoli di informazione e confronto con le istituzioni locali e le associazioni economiche e d’impresa, le associazioni sociali del territorio che non permette di valutare i potenziali effetti della cessione sull’economia reale, così come le ricadute sull’occupazione diretta e indiretta. Insieme hanno condiviso un documento.
«Il territorio delle Marche – si legge nel documento congiunto – nonostante la crisi economica e produttiva, costituisce una importante opportunità per qualsiasi soggetto creditizio e finanziario, a cominciare dalle potenzialità della raccolta. Inoltre avere una banca ancorata alle esigenze del territorio è un’opportunità per la regione stessa. La Nuova Banca delle Marche, risanata e ripatrimonializzata, ha tutte le condizioni per diventare una importante infrastruttura creditizia del territorio ed un volano per l’economia – spiegano – Occorrono, però, certezza e stabilità sia negli assetti proprietari che in quelli societari. Nella cessione di Nuova Banca Marche porte aperte a chi dimostri di avere un piano di impresa e un progetto industriale mirati a sostenere le piccole e medie imprese, la miriade di operatori economici, le famiglie. Ciò è tanto più ineludibile in questo periodo, in cui le Marche devono misurarsi con le gravi conseguenze dei recenti eventi sismici che hanno colpito molti comuni e con la sfida di ricostruire prospettive per un nuovo sviluppo socio-economico.
L’acquisizione a “prezzo scontato” della Nuova Banca Marche di cui si legge quotidianamente sulla stampa e le condizioni dirimenti che vengono poste, potrebbero suscitare il dubbio che la possibilità di occupare quote di mercato a basso costo prevalga sul progetto per il territorio, avvalendosi , inoltre, di crediti di imposta e altre facilitazioni fiscali. La Nuova Banca ha indubbiamente bisogno di importanti processi di ristrutturazione e riorganizzazione per il suo rilancio e consolidamento, in una logica di continuità della compagine aziendale e di focalizzazione all’economia del territorio. Ma ciò richiede un piano di impresa e un confronto che coinvolga istituzioni locali, associazioni d’impresa, organizzazioni sociali del territorio, anche per fugare il dubbio che l’acquisizione di Nuova Banca Marche preluda ad un suo drastico ridimensionamento, una volta che l’acquirente avrà occupato le relative quote di mercato e di prodotto. Per questo ribadiamo l’urgenza di un coinvolgimento di tutti gli attori da parte della proprietà e del presidente; è necessario che i potenziali acquirenti mettano al centro impegni per l’economia reale e l’occupazione, diretta e indiretta, attraverso un piano industriale sostenibile e proiettato al rilancio».
Inoltre Regione e parti sociali concordano di costituire una cabina di regia per monitorare sul sistema del credito regionale, nell’ottica di promuovere prospettive di sviluppo ed occupazione del territorio.
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Confesso di essere sempre più stanco di continuare a leggere proclami, proposte, minacce da parte sindacale, associazioni di categoria, regione Marche che in oltre quattro anni nulla di concreto hanno posto in essere per porre fine allo scempio di Banca Marche.
In questi anni abbiamo visto amministrazione straordinaria, doppio commissariamento, risoluzione (!) con prima e finora unica applicazione in Europa del bail in, scadenze via via prorogate per la vendita della ‘banca ponte’, l’ultima delle quali è riportata nell’articolo dove si paventa l’ulteriore rinvio con il passaggio a nuovo anno.
Tutte le diverse sigle sindacali, la pletora delle associazioni di categoria e la debolissima classe politica locale hanno a più riprese pontificato su come si sarebbe dovuto operare per salvare oltre 170 anni di storia del risparmio marchigiano ma nulla di concreto è seguito alle parole se non ulteriori pontificazioni, l’ultima delle quali è quella che leggo nell’articolo.
A nessuno sfugge che ciò che finora è accaduto a Banca Marche rappresenta già un disastro economico per il territorio marchigiano (e non solo) e la sua popolazione ma questi continui rinvii senza nemmeno l’ombra di un’idea di soluzione comincia a diventare anche un incubo per gli oltre 2500 attuali dipendenti (che non sono più i privilegiati del solito stereotipo bancario) con famiglia da mantenere e mutuo casa sulle spalle.
Si sta concedendo al probabile (presunto ?) acquirente il possibile e l’impossibile nella speranza di metter fine prima possibile (ma il tempo lavora a favore dell’acquirente) a un imbroglio così grande dal quale si rischia di rimanere stritolati; spero (pochissimo) che dietro questa continua messe di chiacchere ci sia anche una gestione diplomatica riservata della cosa che consenta di portare a casa almeno qualche risultato come LIMITE INVALICABILE DELLA VENDITA: salvaguardia dell’occupazione (ma UBI sta già trattando con le sue banche per ‘liberarsi’ degli esuberi) e sostegno all’economia locale (anche se oltre quattro anni di disimpegno in attesa del principe bianco fanno temere che il credito locale sia stato acquisito da altre banche con interessi ben lontani da quelli del territorio).
In ambito privato la soluzione sarebbe stata solo una, il fallimento. Personalmente aggiungo anche che sarebbe stata la soluzione migliore!!!!