di Marco Ricci
Si è svolto nel primo pomeriggio di oggi l’incontro tra i commissari Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni con i presidenti delle quattro Fondazioni azioniste dell’istituto, Pesaro, Macerata, Jesi e Fano. Un incontro a lungo sollecitato dalle Fondazioni è che è stato definito sereno e cordiale, anche se non sono emerse quelle novità da più parte sperate. E’ comunque positivo, secondo quanto ha dichiarato il presidente della Fondazione jesina, Alfio Bassotti, il riscontro sull’attività della banca, uno dei pochi punti su cui i commissari si sarebbero esposti. «Da quanto abbiamo appreso – ha dichiarato Bassotti – l’attività di Banca Marche sta procedendo con buoni risultati, segno che l’istituto, se non fosse per quanto accaduto in passato, oggi produce buoni numeri. Tutto questo è davvero molto confortante».
Feliziani e Terrinoni, per la riservatezza dovuto al loro incarico e alle trattative in corso, non sono entrati nel merito della soluzione che porterà Banca Marche fino all’auspicato aumento di capitale. L’impressione di Bassotti, però, un’impressione maturata prima dell’incontro ma che non sarebbe stata scalfita dal collloquio di oggi, confida che la soluzione non sia poi così lontana. «La mia personale opinione è che la situazione stia evolvendo e che i tempi non siano lontani. Credo che tutti stiano lavorando per una rapida conclusione, in particolare Fonspa, e con grande intensità».
Se dunque Bassotti, oggi il portavoce dei quattro presidenti, è fiducioso sul buon esito del piano di rilancio e salvataggio, allo stesso tempo, come presidente della fondazione jesina, è deciso, insieme a Gianfranco Sabbatini, Franco Gazzani e Fabio Tombari, a difendere il più possibile l’attuale patrimonio degli azionisti e quindi delle Fondazioni. «Vogliamo difendere il patrimonio – ha spiegato – garantendone, alla fine di questa vicenda, il massimo possibile. Ovviamente – ha concluso ricordando implicitamente che qualsiasi soluzione dovrà essere approvata dall’assemblea dei soci dove le quattro fondazioni sono maggioranza – decideremo come comportarci dopo aver visto il piano industriale». Questa posizione, nelle parole di Bassotti, sarebbe condivisa da tutte le Fondazioni.
SINDACATI – Proseguono intanto le trattative tra i sindacati del gruppo e i vertici dell’istituto sulla contrattazione integrativa. Una trattativa serrata che vede i rappresentanti dei lavoratori molto critici nei confronti dell’istituto di credito per una rivisitazione del contratto che considerano poco meno di uno smantellamento (leggi l’articolo). Nella giornata di ieri Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Fabi, Uilca e Dircredito avevano rilasciato un comunicato molto duro nei confronti dell’azienda che, entro sabato, vorrebbe chiudere il tavolo. Una posizione, questa, che i sindacati hanno considerato come un vero e proprio ultimatum, una sorta di prendere o lasciare che non equivale unicamente a una questione di denaro.«A un’azienda finora sorda abbiamo rappresentato le nostre posizioni e la disponibilità a negoziare ma abbiamo dovuto prendere atto che non è solo una questione di soldi. La forte iniquità delle ricette proposte e l’assenza pressoché totale di volontà negoziale dimostrano che l’obiettivo non è solo il risparmio economico ma la distruzione di un impianto di regole e tutele che impatterà pesantemente sulla vita di tutti i lavoratori».
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Buone notizie su tutti i fronti: i commissari dicono che la banca produce buoni numeri( peccato quelli del passato ma e’ un dettaglio),i presidenti delle fondazioni sono usciti dai sargofagi e mettono di nuovo a disposizione della banca tutta la loro esperienza,professionalita’ e lungimiranza,Bassotti addirittura,dopo le anticipazioni su una banca russa interessata a bmarche,vede e prevede una rapida soluzione( e se lo dice lui ci si puo’ fidare).Dulcis in fundus tutti e quattro i magnifici presidenti,con determinazione ed autorevolezza,sono coesi udite udite NEL DIFENDERE IL PIU’ POSSIBILE L’ATTUALE PATRIMONIO DEGLI AZIONISTI E DELLE FONDAZIONI( QUALE?) e VALUTERANNO CON ATTENZIONE IL PIANO INDUSTRIALE ( necessario se non fondamentale il loro parere)Qualcuno spieghi al portavoce delle fondazioni( Bassotti,nominato portavoce da chi?) e agli altri tre strateghi che sono morti che camminano(anche se’ rilasciano interviste e fanno premonizioni oltre che partecipare a feste e banchetti), che per difendere il patrimonio degli azionisti( il loro) e’ un po’ tardi e bastava scollare le loro terga dalle poltrone nel 2007 quando bmarche era ambita e contesa,non ora che nessuno la vuole neanche gratis.Siamo felici che l’incontro con i commissari sia stato cordiale,ma cosa c’e’ di cordiale in un incontro farsa inutile,tardivo,con i commissari abbottonati( giustamente) e costretti dopo mesi a ricevere questi quattro qua?Riguardiamo tutti il video shock di Gazzani assemblea carima e l’intervista sempre dello stesso dove da banchiere stratega spiega con parole ‘semplici’ cosa e’ successo a bmarche.Pochi concetti,chiari,ineccepibili,tecnici che da soli giustificherebbero incarichi ancora piu’ prestigiosi.La camera di commercio di Macerata non ha bisogno di altre eccellenze oltre il conte/commendatore/agricoltore?
Dimenticavo,e me ne scuso,un plauso per l’attivismo ritrovato ed anch’esso fondamentale,dei sindacati.
Ma le fondazioni che anche nel caso MPS hanno solo fatto i loro affari, xché non vengono abolite e messe sotto inchiesta ??? Dov’era sta gente quando venivano commessi reati??? Se non se ne sono accorti allora sono inutili, se invece hanno visto sono collusi quindi in galera.
Mario Rossi,vuoi sapere dove erano le fondazioni mentre bmarche veniva letteralmente sbudellata?Erano,attraverso i loro presidenti a fare anticamera da quello che oggi dicono essere diventato il loro piu’ acerrimo nemico( Bianconi),partecipavano a covegni inutili,rilasciavano interviste deliranti.Nessuno ha fermato nessuno,tutti d’amore e d’accordo( basta ricordare le ultime assemblee degli azionisti) adesso urlano alla luna ma nessuno fara’ niente.Ci dicano questi signori,invece di organizzare gite turistiche dai commissari con il pulmino a che punto sono le loro tanto minacciate azioni legali.Ma non c’era piu’ nessun dialogo e profondo disaccordo tra le varie fondazioni( o quello che resta di loro)?Adesso,scoprendo che c’era,sottolineo c’era un patrimonio da difendere si svegliano e vanno a perdere tempo dai commissari?Adesso che il patrimonio non c’e’ piu’ si preoccupano di difenderlo.Ma queste persone ci sono o ci fanno?Tra l’altro questo improvviso risveglio provochera’ un altro risveglio,quello della associazione azionisti privati( qualcuno ricorda la sua esistenza?Qualcuno ricorda qualcosa che sia assimilabile alla difesa dei poveri azionisti?).Stronati come ultima coraggiosa iniziativa ha incontrato non gli avvocati,non i commissari ma….i presidenti delle fondazioni.Adesso gli consiglio un bell’incontro con i sindacati e poi anche lui entrera’ a pieno diritto tra gli eroi che hanno scritto la storia di bmarche.Nell’incontro concorderei con loro e con i presidenti delle fondazioni e con tutti gli ex dirigenti di baracca marche l’affitto di un charter privato per qualche paese lontano,sparendo cosi definitivamente dalla scena.Offriamo noi azionisti volo e permanenza
Ormai è inutile andare ad elemosinare briciole in nome del popolo e del territorio marchigiano, non dovevate approvare quello sciagurato ed autolesionistico bilancio nel 2012 che ha consegnato BDM nelle amorevoli e sapienti mani di Bankitalia. Se volete preservare il vostro patrimonio ormai l’unica soluzione è nazionalizzare BDM, nulla è impossibile basta avere i contatti giusti nella capitale.
Tanta corda!!!
…dite a Bassotti che il patrimonio le fondazioni lo avrebbero difeso se…avessero fatto le fondazioni…già, Tremonti aveva proprio ragione…
Mi par di capire che al Banda Bassotti della Disney sia già passata a Macerata….