La Corte d’appello
«Farò ricorso in Cassazione, la Corte d’Appello ha ritenuto illegittimi i motivi del tribunale di Macerata, la responsabilità di Gazzani è stata dallo stesso riconosciuta quando sentito al processo di Banca Marche». Così l’avvocato Massimo Camiciola in merito alla sentenza della Corte d’appello di Ancona che ha respinto il ricorso presentato in seguito ad una sentenza del tribunale civile di Macerata che dove aveva intentato una causa ritenendo calunniosa la denuncia per diffamazione sporta verso di lui da Franco Gazzani e la Fondazione Carima (di cui Gazzani era presidente). La Corte d’appello ha disposto che il legale paghi le spese di lite a Gazzani e alla Fondazione.
L’avvocato Camiciola
«La Corte d’appello di Ancona ha ritenuto illegittima la sentenza emessa dal Tribunale di Macerata – dice l’avvocato Camiciola – già pubblicata da questo giornale che aveva respinto in primo grado la domanda del sottoscritto su motivi formali. I motivi del Tribunale di Macerata sono stati ritenuti illegittimi dalla Corte di Appello di Ancona in quanto contrari alla giurisprudenza della Corte di cassazione. In secondo luogo la responsabilità di Gazzani (il riferimento è alla vicenda di Banca Marche, ndr) è stata dallo stesso riconosciuta quando sentito come teste nel processo Banca Marche dinanzi al Tribunale di Ancona ha affermato che la crisi di Banca Marche ha avuto come causa le riserve eccessive e la chiusura dei finanziamenti alle imprese. In terzo luogo sempre nel processo Banca Marche, Massimo Bianconi ha riferito di una riunione richiesta dal Gazzani presso l’hotel Claudiani di Macerata (presente Costa Grassano) nella quale Gazzani e Grassano hanno chiesto che venissero aumentate le riserve senza alcuna motivazione e senza alcuna legittimazione. Infine lo stesso Lauro Costa nel processo Banca Marche (udienza Dicembre 2021) ha indicato ruoli, comportamenti e responsabilità del Gazzani (basta leggerle per capire) che la magistratura deve ancora vagliare. La giustizia richiede pazienza e pertanto sarà proposta avverso la sentenza della Corte di Appello di Ancona sia la revocazione che il ricorso in Cassazione».
Dissesto Banca Marche, la Corte d’Appello: «Camiciola non è stato calunniato»
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