NBM, Goffi ammonisce
le associazioni consumatori:
“Il boicottaggio è incomprensibile”

L'ad dell'istituto jesino delinea gli obiettivi: "Stiamo lavorando per assicurare una storia lunga nel tempo. Togliere i conti correnti non è un modo per risolvere i problemi, casomai è il contrario"

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Luciano Goffi, direttore di Banca Marche

Luciano Goffi, direttore di  Nuova Banca Marche

«Stiamo lavorando per assicurare alla banca una storia lunga nel tempo». Questo l’obiettivo per la Nuova Banca Marche tratteggiato dall’amministratore delegato Luciano Goffi che ritiene non corrette le posizioni delle associazioni dei consumatori. «Siamo ovviamente rammaricati per quanto successo ad azionisti e obbligazionisti e ne capiamo la durezza dei risvolti, ma l’atteggiamento delle associazioni che invitano al boicottaggio non è comprensibile. Togliere i conti correnti non è certo un modo per risolvere i problemi, casomai è il contrario, se si vuole aiutarli si deve continuare a lavorare insieme».
Goffi fa riferimento alla campagna di boicottaggio lanciata dal Codacons per portare alla chiusura di massa dei conti correnti e al trasferimento dei depositi da parte dei clienti di Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife. «Se l’esecutivo non sarà in grado di garantire rimborsi integrali di azioni ed obbligazioni subordinate in favore dei piccoli investitori delle 4 banche salvate, cui sono stati venduti titoli inadeguati al loro profilo, sarà inevitabile una risposta durissima» aveva annunciato ieri il presidente Carlo Rienzi. Oggi intanto è stato approvato il decreto salva investitori che ha creato un Fondo da 100 milioni di euro riservato agli obbligazionisti (leggi l’articolo).

L’amministratore Luciano Goffi invita a guardare alla realtà della banca e a cosa si può costruire per il futuro. «Abbiamo oltre 200 sportelli presenti in ogni angolo della regione, con uomini che conoscono benissimo il territorio, una bella area di mercato». L’istituto si sta muovendo per migliorare l’operatività della banca. «Lanceremo presto iniziative per le imprese, inizieremo a rivolgerci al settore dell’agricoltura e siamo lavorando al restyling dei prodotti per i privati. Abbiamo insomma i presupposti per tornare sul mercato in maniera competitiva». D’altronde la base da cui partire è solida: «I conti correnti sono passati alla nuova banca che oggi ha un patrimonio di oltre un miliardo, con una situazione di liquidità invidiabile, senza sofferenze. Abbiamo poi circa un quarto del mercato del credito e della raccolta dell’intera regione. Dal punto di vista della tranquillità quindi non c’è altra banca che possa garantire tale livello».
Agli imprenditori e alle famiglie Goffi chiede fiducia: «Con loro c’è una storia lunghissima. Non dimentichiamo che questa banca ha finanziato lo sviluppo della regione degli ultimi 30 anni. E il nostro obiettivo ora è quello di farla arrivare sul mercato in modo tale da garantire altri anni di sviluppo e benessere».



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