Il presidio di lunedì organizzato dall’Associazione Vittime del Salva – Banche e con la partecipazione dell’Associazione Azionisti Privati Banca Marche (leggi l’articolo) davanti ad una filiale dell’istituto a Jesi non avrà l’adesione dell’associazione “Dipendiamo Banca Marche” che, invitata, risponde con una nota del presidente Sandro Forlani: “Non aderiamo all’iniziativa ritenendo la stessa, per come impostata, assolutamente inutile a risolvere le problematiche che si sono aperte con il decreto. Fatto ancora più grave, un presidio organizzato davanti ad una Agenzia, rischia di fare apparire responsabili di ciò che è avvenuto i Dipendenti di Banca Marche, quando essi stessi sono le prime vittime, avendo perduto, oltre che le azioni e le obbligazioni subordinate, importanti quote di stipendio legate ai risultati della banca. Vogliamo inoltre ricordare che qualche centinaio di dipendenti ha dovuto anticipare il pensionamento con una riduzione notevole dell’assegno e ben 200 giovani precari hanno perduto il posto di lavoro. Dipendiamo Banca Marche ha già partecipato a numerose assemblee pubbliche e trasmissioni televisive mettendo in evidenza, ed è stata tra le prime a farlo, che oltre all’azione penale intentata nei confronti di coloro che saranno rinviati a giudizio, la fonte più importante per il recupero dei risparmi perduti da azionisti ed obbligazionisti è costituita dai ricavi derivanti dalla vendita dei crediti inesigibili e delle nuove banche. In questi ultimi giorni abbiamo avuto modo di rilevare che è sempre più consistente il numero di personaggi di rilevanza nazionale a livello economico che sta concordando con la nostra posizione. Come sostenuto quindi in tante occasioni, oltre a continuare la nostra azione legale contro gli ex vertici di Banca Marche, punteremo tutta la nostra attenzione, in termini giuridico/legali, anche sull’operato di Bankit e della gestione commissariale. Cercheremo inoltre di mantenere vigile l’opinione pubblica attraverso l’organizzazione di una iniziativa nel corrente mese di gennaio che veda insieme azionisti, obbligazionisti e dipendenti di Banca Marche ma non daremo mai il nostro consenso a chi cercherà di fomentare dannose divisioni tra tutti coloro che da questa vicenda sono stati pesantemente danneggiati”.
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E i poveri risparmiatori non sono vittime ….vergogna
Ma per favore….
Ma annate a quel paese ce le avete proposte voi le super azioni BM abbiate almeno il coraggio di stare zitti
Che sfacciati ! , almeno imparate a stare zitti .
Questi sono i risultati di una ‘comunella’ tra una associazione di azionisti privati( ovvero risparmiatori ed investitori dei loro soldi) con una associazione che tutela i diritti nonche’ i privilegi dei suoi associati( i dipendenti di banda marche e il loro posto di lavoro).La scusa ufficiale e’ che alcuni dipendenti sono anche investitori,ebbene si iscrivano all’altra associazione.Salutiamo con affetto Forlani,smettiamocela con queste iniziative umanitarie( Forlani deve fare qualche intervento populista in giro noi dobbiamo recuperare i soldi persi) e cominciamo ad affollare le aulee dei tribunali per far valere i nostri diritti di truffati attraverso una associazione a delinquere.Se poi magari tante lodevoli iniziative le avessimo fatte preventivamente e non a decreto approvato oggi forse non ci troveremmo tutti in questa situazione.SVEGLIA,IL TEMPO NON GIOCA A NS FAVORE,OCCORRE ALZARE I TONI DELLA PROTESTA ED AGIRE,ALTRO CHE INCONTRI CON GOFFI E COMUNELLE CON FORLANI.CHIUDERE I CONTI,BOICOTTARE ED IMPEDIRE OGNI ATTIVITA’ DELLA NUOVA BANDA MARCHE E DENUNCIARE I RESPONSABILI DEL DISASTRO( vecchia e nuova banda marche,societa’ di revisione,banca d’italia e consob).Una volta ottenuta giustizia ( e soldi) saremo i primi a far tornare grande e forte la nostra sul serio banca del territorio.E con questo commento( veramente l’ultimo) auguro a dipendenti,azionisti,obbligazionisti tutti un sincero in bocca al lupo
Nardini@ La previsione che hai fatto su questa Banca nell’altro commento, mi sembra più verosimile. Questa Banca non andrà da nessuna parte e se adesso i più coinvolti sappiamo chi sono, giocoforza poi lo saranno anche i dipendenti, ( dall’ articolo, qualche avvisaglia già l’hanno avuta ), poi toccherà a loro e quindi non mi sembra il caso di fare tanto gli indipendenti. Certo, per mantenere il posto stanno studiando la strategia apparentemente più opportuna. Ma navigando con mare ” Forza 9: mare tempestoso (altezza delle onde oltre i 14 metri)”, per rientrare in porto non è facile.E qui stiamo parlando di una barchetta che seppur appena costruita, neanche il Capitano Achab, quello di Moby Dick, avrebbe molte probabilità di portare i marinai in salvo.
«Una dose di vittimismo è indispensabile per non galvanizzare gli avversari.»
(Umberto Eco)