Il Consiglio comunale compatto sulla tutela dei piccoli azionisti di BM
La giunta, in piedi il sindaco Romano Carancini
di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Il caso Banca Marche finisce in consiglio comunale a Macerata. Una lunga e articolata discussione sulle conseguenze del decreto salva banche che ha portato migliaia di risparmiatori, di cui molti maceratesi, a perdere i propri investimenti. Ben due gli ordini del giorno approvati all’unanimità – portati dai consiglieri Anna Menghi e dal capogruppo del Pd Maurizio Del Gobbo – e tre emendamenti in merito sono passati al vaglio dell’assise. «E’ inaccettabile che il governo permetta che le azioni dei soci restino insieme al credito – ha detto Menghi – La Cassa di risparmio di Macerata ha avuto un ruolo fondamentale per la costituzione di Banca Marche e quindi normale che le perdite più pesanti si rilevino proprio sul nostro territorio. Facciamo qualcosa per la difesa del territorio invitando la Regione ad intraprendere tutte le misure possibili per tutelare i piccoli azionisti e risparmiatori. Chi ha sbagliato deve pagare. In tutto questo ampio merito va riconosciuto a Cronache Maceratesi e al lavoro di Marco Ricci esempio di giornalismo d’inchiesta di cui tutti dobbiamo andare fieri».
Diverse le proposte suggerite dall’ex sindaco dall’ attivazione di portali di comunicazione per venire a conoscenza delle condizioni economiche degli investitori alla sollecitazione del governo tramite la conferenza delle regioni per minimizzare gli effetti del decreto. Non ultima la possibilità di sollevare la questione di legittimità del decreto alla Corte Costituzionale. «Proposte condivisibili ma non nell’ultimo punto – ha risposto l’assessore al Bilancio Marco Cardarelli – che potrebbe portare più danni che vantaggi se il decreto fosse giudicato incostituzionale. Ribadisco il merito che va attribuito al giornalista di Cronache Maceratesi Marco Ricci che ha seguito la vicenda con un metodo di indagine certosino». Sulla stessa linea l’intervento di Del Gobbo: «Si invita l’amministrazione ad intervenire in fase di riconversione del decreto per recuperare il capitale di azionisti e obbligazionisti riservando priorità a chi è caduto in indigenza o in gravi difficoltà economiche».
Andrea Marchiori
Via libera con 27 voti favorevoli e 3 astenuti (Menghi e gli Udc Ivano Tacconi e Marco Foglia) all’ordine del giorno presentato dal consigliere di Fi Andrea Marchiori sottoscritto, tra gli altri anche dagli esponenti di maggioranza David Miliozzi (Pensare Macerata), Gabriella Ciarlantini ed Enzo Valentini (Macerata bene comune) sulla riqualificazione del bosco urbano di Collevario e sull’ avvio di un piano di collegamento dei parchi. «Macerata vanta un patrimonio naturalistico significativo con almeno un parco attrezzato in ogni quartiere – ha detto Marchiori – il bosco urbano di Collevario rappresenta il connubio perfetto tra natura e insediamenti abitativi. L’intero patrimonio ambientale, integrato con percorsi dedicati potrebbe incentivare la mobilità pedonale e ciclistica. Un intervento che si potrebbe avviare proprio nel bosco urbano attraverso la manutazione dei percorsi esistenti e e la creazione di nuovi tracciati».
Il consigliere Bruno Mandrelli
Approvato (con 28 sì e l’astensione di Anna Menghi) anche l’ordine del giorno proposto dal consigliere Pd Bruno Mandrelli sulla ricognizione del complesso delle fonti storiche, la possibilità di un recupero e l’eventualità di una pubblicazione documentale dei reperti. «Un argomento – ha detto Mandrelli – nato su un rinnovato interesse per le fonti, le vie acquatiche e i sotterranei cittadini sulla scorta di molti articoli interessanti come quelli di Silvano Iommi ( la rubrica “Macerata Sommersa” di CM ndr). Da lì viene lo spunto per suggerire all’amministrazione di investire sulla riscoperta di questi luoghi. Con il fine di individuare quelle associazioni capaci di offrire contributi in materia e a valutare, sulla base di una compatibilità di bilancio, un intervento anche pluriennale volto al concreto recupero di tutto o parte del complesso delle strutture esistenti e alla costruzione di percorsi ciclo pedonali esistenti per la riscoperta anche turistica di queste opere».
L’assessore all’Ambiente Mario Iesari
In apertura l’interrogazione del M5S sulla divergenza dei dati tra il rapporto Legambiente 2013 sulle città sostenibili in merito alle installazioni di impianti fotovoltaici nelle scuole (leggi l’articolo). In base ai rilievi dei grillini il rapporto fornisce un numero più alto di impianti fotovoltaici nelle scuole rispetto a quelli reali. «Ho scritto personalmente all’impiegata che ha firmato il rapporto – ha detto il consigliere Roberto Cehrubini – e ha riferito che loro riportano quanto riferito dalle amministrazioni. Ma a Macerata invece di 7 impianti su altrettante scuole ce ne sono solo due per due strutture per un totale di 4Kw invce di 64». La risposta all’assessore all’Ambiente Mario Iesari: «E’ un errore di Legambiente, perché hanno messo insieme sia le installazioni già fatte nel 2012 che quelle inserite nei bandi che poi non sono stati aggiudicati. In ogni caso è un rapporto che non ha portato nessun vantaggio né economico, né di immagine al Comune perché non ha valenza nelle graduatorie per i fondi».
Finale al sapore di Natale con un brindisi a base di panettone, pandoro e spumante «rigorosamente offerto dal presidente del Consiglio Luciano Pantanetti e non oneroso per le casse comunali» ci tengono a sottolineare i consiglieri che si sono scambiati gli auguri dandosi appuntamento al 2016.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
C’è de peggio
E le scedole a fu ppoco strapazzo?
Pare a ddí ggnente a tté, dde punt’in bianco
annà ar Corso o a li Cancelli in ner banco
pe sbarattalle, e nun trovacce un ca.zzo?!
Mi’ padre a mmé mme n’ha llassate un branco,
ma stanno llí a ddormí tutte in un mazzo,
che tte ggiuro da povero regazzo
ner caso mio m’arifarebbe un fianco.
Oggi avé cendoquarandamila scudi,
eppoi domani diventatte marva,
tratanto che a ccampà ffatichi e ssudi!
Ma pperò ssi nun pagheno sta sarva
de scedole che ccià aridotti iggnudi,
bbuggiarà sto Governo si sse sarva.
Gli ordini del giorno
Questo fantascentifico, stupendo, incredibile, favoloso, straodinario, eccezzzzzzzzzzzzzzzzzionale “strumento” (inutile) NON VINCOLANTE che però mette a posto la coscienza e salva l’anima…..
Se poi, gli ordini del giorno, sono “condivisi” e magari votati all’unanimità da tutta l’assise allora si guadagnano anche punti-paradiso…
.
.
Si possono votare strabilianti e meravigliosi (inutili) ordini del giorno: per la Pace, contro l’inquinamento, per il volersi bene dei popoli….
Addirittura si possono usare ordini del giorno (inutili) dove poter chiamare in causa Ministri, Presidenti, Oganizzazioni Internazionali in cui si raccomanda, si consiglia, si chiede, si esorta…
Insomma, con l’Odg ci si raccomanda, si esorta, ci si inalbera, ecc.…
Ma non è detto che qualcuno (fuori da Macerata) li legga o se ne interessi…