Settecento uscite di dipendenti tra il 1 settembre 2017 e il 31 marzo 2018, ricambio generazionale con l’ingresso di 250 giovani entro il 2018 e l’armonizzazione in un unico contratto degli 8 contratti integrativi aziendali ancora in essere per Banca Marche. Sono questi gli aspetti salienti dell’accordo sindacale sottoscritto da Ubi banca con tutte le Rappresentanze sindacali. L’Accordo che disciplina la seconda parte del piano di esodo anticipato di Risorse correlato agli efficientamenti e alle sinergie definiti nell’ambito del Piano Industriale 2019/20 di UBI “stand alone”. L’accordo che completa il percorso avviato per la realizzazione del progetto Banca Unica è stato reso noto da Ubi Banca. Prevede l’accoglimento di ulteriori 700 domande di ingresso al Fondo di Solidarietà di Settore presentate in occasione del precedente piano di esodo anticipato, attivato col Protocollo di Intesa ddi dicembre, in base al quale erano già uscite circa 600 risorse entro il mese di febbraio 2017, in anticipo rispetto alle previsioni di Piano. Le ulteriori uscite sono previste nel periodo compreso tra il 1 settembre 2017 e il 31 marzo 2018, anch’esse in anticipo rispetto alle previsioni prudenziali di Piano. Come noto, i costi di tutti gli esodi (circa 1.300 risorse) erano già stati totalmente spesati nei risultati al 30 giugno 2016. L’accordo conclude inoltre l’armonizzazione – in un unico contratto – degli 8 contratti integrativi aziendali ancora in essere per i dipendenti delle Banche incorporate in Ubi oltre che di Ubi/UBIS e, in prospettiva, dei contratti di tutte le Società del Gruppo, con particolare valenza sul piano sociale e del welfare (ad es. “piano giovani”, maternità/paternità, part-time, orari di lavoro, disabilità, ecc..). Infine, il piano di ricambio generazionale correlato principalmente all’iniziativa di esodo consentirà, a sostegno anche dell’occupazione giovanile, l’ingresso di 250 nuove risorse entro il 2018, nonché la conferma delle posizioni a tempo determinato attualmente in essere nel Gruppo (circa 105 risorse, di cui circa 85 con contratto in scadenza nel 2017).
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Non mi pare eccessivamente … entusiasmante!!
Quindi gli esuberi che si dicevano non erano veri? Pagheranno tutti i creditori che sono stati derubati? Una azienda che rileva un altra ditta normalmente dovrebbe accollarsi anche i debiti oppure con le banche non funziona così. Le banche sono la rovina dell’economia e i nostri politici (mafiosi) le appoggiano