di Marco Ricci
l più grande disastro bancario italiano dopo i casi Calvi e Sindona del secolo scorso, come scrissero i legali di Banca Marche al momento di richiedere oltre 280 milioni di euro di risarcimenti all’ex dg Massimo Bianconi, a due consigli di amministrazione, a tre collegi sindacali, oltre che ad altri massimi dirigenti e alla società di revisione, la Pwc, (leggi l’articolo), rischia di finire alle calende greche. Il tribunale di Ancona ha infatti deciso di fissare la prima udienza per il 16 ottobre del 2016, cioè tra dieci mesi esatti. Nel provvedimento emesso ieri, il giudice incaricato – a fronte delle molteplici richieste di differimento di udienza e di chiamate in causa di terzi – ha lasciato così il tempo necessario per consentire a tutti i convenuti per provvedere alla chiamata dei soggetti indicati negli scritti difensivi.
I commissari alla guida di Banca Marche, lo ricordiamo, dopo aver analizzato solo 37 operazioni considerate anomale e dopo aver ottenuto l’autorizzazione della Banca d’Italia, nel luglio scorso hanno citato in giudizio gli ex vertici di Banca Marche e la PriceWaterhouseCoopers per complessivi 282 milioni di euro, chiedendo il risarcimento non solo dei danni stimati in 264 milioni di euro a seguito dei 37 finanziamenti, ma anche la restituzione di tutti gli emolumenti ricevuti dagli ex dirigenti e amministratori dell’istituto di credito. Tra le pratiche contestate, quelle relative al gruppo Lanari, alla Polo Holding di Fano, ai gruppi Casale e Degennaro, Ciccolella, Mazzaro Canio, affidamenti di cui avevamo parlato più dettagliatamente in un altro articolo (leggi qui).
Nel particolare, 100 milioni di euro di danni sono stati richiesti agli ex vertici e altri 182 milioni alla Pwc. La società di revisione, secondo i legali di Banca Marche, è stata citata in giudizio per “non aver rilevato o denunciato” le gravi irregolarità che sarebbero emerse fin dall’esercizio 2007 e dunque, con il proprio operato, per essere stata causa di ulteriori danni avendo impedito l’emergere di segnali di allarme. Secondo i legali dell’istituto di credito – gli avvocati Franco Bonelli, Angelo Bonetta e Giuseppe Rumi – i rilievi non espressi dalla società di revisione avrebbero “ragionevolmente indotto gli amministratori a ravvedersi” o la Banca d’Italia a intervenire sulla gestione dell’istituto.
E se a Massimo Bianconi, così come all’ex direttore generale Stefano Vallesi, vengono contestate tutte le trentasette pratiche in esame, ammontano a 250 milioni di euro le perdite derivanti dai finanziamenti alla cui erogazione avrebbero partecipato l’ex presidente Lauro Costa e i consiglieri Giuliano Bianchi, Bruno Brusciotti, Tonino Perini e i sindaci Piero Valentini, Franco D’angelo e Marco Pierluca. Sui 200 milioni viaggiano invece l’ex presidente di Banca Marche, Michele Ambrosini e l’ex vice direttore Claudio Dell’Aquila, mentre sono più di una dozzina gli amministratori e i sindaci che avrebbero contribuito, secondo l’istituto, a provocare un danno patrimoniale compreso tra i 100 e i 200 milioni di euro.”La singolarità di questo disastro – scrissero sempre i legali della banca – sta da un lato nella pluralità di violazioni commesse e, dall’altro, nell’incredibile crescendo di irregolarità degli amministratori e sindaci che – seppure pesantemente censurati e sanzionati da Banca d’Italia e invitati a porre rimedio alle carenze riscontrate nel 2006 e nel 2008 – hanno ciononostante, come prima e più di prima, continuato nelle irregolarità, carenze e violazioni”. Per l’eventuale risarcimento, dunque, ci sarà da aspettare il prossimo autunno.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma quelli che sbraitano tanto contro al banca e vanno a fare le gite a Roma, perchè non cercano invece i giudici di Ancona? Ce li hanno a due passi, basta prendere la linea urbana…
Un altro rinvio…ed il tempo passa..ed i colpevoli restano impuniti…che spettacolo!!
Di rinvio in rinvio si corre il rischio di arrivare, ad un prossimo Natale, con il regalo sotto l’albero della prescrizione??
.
.
.
.
Visto che siamo in Italia non mi meraviglierei (se e quando finirà tutto l’iter giudiziario, sempre che la prescrizione o qualche leggina ad-hoc non intervenga prima) che gli eventuali colpevoli (che sarebbero richiamati a ripagare gli eventuali danni) non si scoprissero poi, magicamente, indigenti….
Ottima sciolina, da portare anche a Cortina.
Massimo Giorgi,bisogna sentire Crognaletti se organizza dopo Roma ( visita alla basilica di Bianconi di proprieta’ del vaticano,dio li fa’ e poi li accoppia..) un pulman per Cortina,cosi’ andiamo a salutarlo con il suo cagnolino in Corso Italia.Pero’ sarebbe carino anche cercare per le campagne marchigiane il Cav.Costa( quello che ha lasciato la banca in sicurezza e che ha consentito licenziamento e riassunzione del cardinal Bianconi con doppia buonauscita milionaria.)C’e’ qualcuno che mette a disposizione dei trattori per andarlo a cercare?