“Forti perplessità e dubbi sulle presunte soluzioni della annosa vicenda Banca Marche, ad opera del salvator della patria Fonspa (ex Credito Fondiario, oggi di controllato da Tages Groups)” sono espresse dal Movimento 5 Stelle di Jesi in un post sul blog di Beppe Grillo (leggi). Il M5S annuncia due interpellanze, una in Parlamento dell’onorevole Donatella Agostinelli ed una al Comune di Jesi, dove la banca ha sede.
Il comunicato inizia linkando un articolo di Cronache Maceratesi del 14 agosto (leggi) sull’operazione Fonspa: “Sembrerebbe che Fonspa voglia rilevare i crediti deteriorati, in incaglio o sofferenza, di Banca Marche, alleggerendo quindi la banca di tale carico, per un valore nominale che risulterebbe di circa 5 miliardi di euro ed un valore al netto degli accantonamenti che parrebbe attorno a circa 3 mld di euro. Ciò permetterebbe l’uscita dal commissariamento di Banca Marche, trasformata così in una sorta di “goodbank” alleggerita dei “crediti tossici”. Se confermate le notizie stampa, i rischi per Fonspa sarebbero in qualche modo “mitigati” dall’ intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, cioè il consorzio obbligatorio riconosciuto da Banca d’Italia cui aderiscono, fornendo anche le risorse finanziarie necessarie, tutte le banche italiane (ad eccezione di quelle di credito cooperativo) allo scopo di garantire i depositanti delle banche consorziate: in buona sostanza, se Fonspa riuscisse a far rientrare i crediti rilevati per un importo superiore ai circa 3mld con cui pare dovrebbe prenderli in carico, otterrebbe dei guadagni; in caso contrario parrebbe esserci una quota di copertura da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Risulta ad oggi presumibile, poi, che con la prossima ricapitalizzazione di BM per quasi un miliardo di euro, la stessa Fonspa diventerebbe primo azionista della banca, diventandone di fatto “padrona”, mettendo sempre più fuori gioco non solo le fondazioni bancarie che attualmente detengono la maggioranza (CaRis-JESI, CaRi-MACERATA e CaRi-PESARO) ma anche i piccoli azionisti, specie se risultassero fondati i dubbi su possibile azzeramento del valore nominale delle quote (caso TERCAS docet),
Sorgono spontanee molteplici domande: come verrà costruita l’operazione? Quanti crediti verranno effettivamente acquisiti direttamente da Fonspa? Se BM non riesce a far rientrare i crediti deteriorati, come e perché ci dovrebbe riuscire Fonspa? Forse questi crediti, seppur deteriorati, varrebbero in effetti molto più del valore per il quale verrebbero rilevati? Oppure è possibile che Fonspa li possa inserire in qualche fondo o strumento finanziario ad alto rischio da rivendere poi a clienti ed operatori?
Oppure Fonspa potrebbe iniziare a riscuotere le ipoteche, immettendo così un patrimonio enorme nel mercato immobiliare (questione che pare sia stata sollevata persino dallo stesso Governatore Spacca in Consiglio Regionale lo scorso 8 luglio)? Ed in tal caso, con che effetti sul mercato stesso, specie per quel che riguarda il nostro territorio, jesino e regionale? E perché il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi non può garantire direttamente BM anziché girare ad un terzo soggetto le proprie coperture? E’ previsto o prevedibile, prima o poi, un intervento dello Stato o, più in generale, del pubblico, per coprire in qualche modo con soldi dei cittadini i “disastri” passati emersi nella loro gravità in quest’ ultimo anno?
Come già accennato, Fonspa, soggetto esterno ed estraneo al territorio, controllato dal gruppo internazionale Tages Group di Panfilo Tarantelli, ne uscirebbe quasi certamente azionista di maggioranza di BM, con buona pace di Spacca e del PD che da anni si fanno grandi con quella che oggi si configura una “favola della banca del territorio”.
Cosa ne sarà quindi del personale, dei precari storici che da anni lavorano in Banca Marche (circa 180 unità), della rete di filiali, del rapporto con la nostra PMI, fondamentale per l’economia locale? Qual è il piano industriale che ha intenzione di proporre questo nuovo probabile “padrone” della banca? Quali garanzie ha chiesto la politica in tutta questa situazione?
Proprio su questi aspetti, la partnership di Fonspa renderebbe più che legittima qualche preoccupazione: nota è la vicenda che ha visto in difficoltà circa un centinaio delle precedenti 142 unità lavorative proprio nel passaggio da Credito Fondiario a Fonspa e che ha evidenziato una prevedibile attenzione prioritaria del management di Tages group alle attività della Banca, non certo alle tutele occupazionali.
Altrettanto noto è il ruolo di gestione degli “esuberi” cui è stato chiamato l’ attuale presidente dei Fonspa, Piero Gnudi (ex ministro del Governo Monti, ex presidente di IRI ed ENEL, considerato da alcuni una sorta di ministro ombra al MISE del Governo Renzi) con la nomina a commissario dell’ ILVA.
Il silenzio delle Fondazioni bancarie che controllano attualmente BM e soprattutto, della politica, dei sindaci dei territori coinvolti e del presidente Spacca a tal riguardo è assordante.
Con le due interpellanze sopracitate chiederemo in sede istituzionale tutte le possibili delucidazioni ed i possibili chiarimenti sulla vicenda, anche in nome di quella trasparenza sempre decantata da tutti e troppe volte non attuata.
Chiediamo inoltre di conoscere quali garanzie sono state richieste dalla politica e dal Governo per tutelare, oltreché i pur legittimi interessi di banche e cosiddetti imprenditori, anche e soprattutto l’economia del territorio, legata a doppio filo con gli esiti della vertenza BM”.
Riteniamo inoltre opportuna una nuova pubblica audizione nella competente Commissione Consiliare a Jesi del Presidente di CaRisJ come già avvenuto negli scorsi mesi.
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L’operazione Fonspa non sta in piedi. Bene fanno i grillini considerando l’immobilismo politico e delle Istituzioni, in una vicenda così importante per l’economia e la società marchigiana. Non dimentichiamoci dei responsabili del casino e di vigilare su chi deve punirli. Capito?
Cari M5S, FONSPA non ‘pagherà’ quei crediti più di 7-800 milioni, quindi i guadagni attesi sono molto molto maggiori di quanto ipotizzate. Nella prossima Vs interpellanza fatevi dire quanti, di quei crediti, sono garantiti da ipoteche, poi fatevi due conti e capirete che i giochi sporchi non sono finiti con l’era Bianconi. Il ‘siatema italia’ funziona così, anche per le aziende private che vanno in mano ai curatori fallimentari o di analoghe procedure…Fatemelo dire da quegli imprenditori che ci sono caduti dentro…
Se banca marche si trova nel disastro: il merito, senza ombra di dubbio va agli ottimi amministratori che ha avuto.
Seppure io abbia una forma di allergia acuta a tutto cio’ che viene dalla politica devo condividere quasi tutti i dubbi e le problematiche evidenziate dai 5stelle riguardo alla operazione Tages/fonspa/bmarche.Lo ripetero’ all’infinito,nessuno pensi,tages e fonspa compresi, di calpestare di nuovo i diritti degli azionisti privati.Tanto,e mi rivolgo ai commentatori ‘ altruisti e sensibili’ Tages ha gia’ dimostrato come intende effettuare i salvataggi ed a spese di chi( in primis i dipendenti che nel salvataggio fonspa sono stati piu’ che dimezzati senza tante storie),a loro di concetti nobili come territorialita’,autonomia poco o niente importa,per cui se pensano di fare a meno degli azionisti e dei dipendenti di bmarche,se la gestiscano loro e se li trovino loro ( se ci riescono) i clienti.Riguardo al silenzio assordante di sindaci,Spacca e fondazioni che altro devono dire e quante altre figure barbine devono fare?le fondazioni….per poter dire la loro dovrebbero avere presidenti con la faccia,la credibilita’e gli attributi per farlo,poi dovrebbero avere i soldi per poter contare in un futuro prossimo.Non hanno nessuno dei due,pertanto tacciono,d’altra parte hanno parlato,fatto e disfatto anche troppo,i guai e le castronerie che potevano fare le hanno fatte tutte nessuna esclusa,si sono spartiti poltrone,incarichi poteri,non hanno piu’ una lira( con buona pace di chi avrebbe dovuto godere dei loro patrimoni milionari), hanno veramente ben poco da dire.E comunque,nonostante tutto,hanno ancora qualche fans sfegatato che li difende e clicca orgoglioso il pollice verso su chi osa,pensate,criticarle.I loro presidenti,forti di questi supporter( a cui evidentemente promettono qualcosa in cambio delle brutte figure e delle teorie strampalate che sono costretti a sostenere )nel frattempo partecipano alle feste,vanno a qualche cena,minacciano improbabili azioni legali ed attendono impassibili di essere travolti dagli eventi e dalla dura realta’.RIP
@PERSICHETTI: ogni riferimento e’ puramente casuale ed il mio commento non e’ riferito ne’ a te,ne’alla fondazione carima ne’ tantomeno al presidente Gazzani bensi’ alle tante ,illuminate ed efficenti fondazioni in generale.Non vorrei rovinare di nuovo i buoni rapporti tra noi,cosi’ faticosamente ricuciti.Un cordiale e sincero saluto
Era ora che qualcuno ne parlasse. Mentre tutta l’attenzione è catalizzata su quello che è successo, qui qualcuno sta facendo un’operazione molto discutibile.
E in tanti articoli e commenti, ci fosse uno, dico uno, che avesse guardato avanti. Chiedo attenzione anche a questa testata, perchè se è vero che BM è una banca fortemente legata al territorio, questa operazione con il FONSPA avrà un pesante impatto nei prossimi anni, e proprio per questo, per il futuro che ci aspetta, è importante l’informazione. Non c’è alcuna percezione di quello che si sta prospettando, proprio perchè non se ne parla.
E se dal passato si deve trarre insegnamenti, questo è proprio il caso: non aspettiamo che succedano certe cose, per poi recriminare come sempre: parliamone prima, e fermiamole come possiamo quando sono negative per la comunità.
Errare è umano, perseverare è diabolico.
Il movimento 5 stelle da mesi ha acceso un faro sulla vicenda. Nello scorso Maggio la senatrice Fucksia ha presentato un’interrogazione in senato, che peraltro qua io ho anche link ato, per la quale non ha ancora risposta. Oggi dopo che la notizia e’ sul blog, e ce ne sono molte altre sull’attività del movimento, dato che interessa perché tocca le tasche degli azionisti, allora si comprende quanto il movimento faccia sia sul territorio che a livello nazionale. Grazie ed un plauso a CM, ma se la stampa tutta non fosse “schierata” dovrebbe aver la faccia di scrivere quanto i ragazzi in parlamento e quanto,i consiglieri comunali del movimento producano e portino a galla su questioni che ci riguardano che invece vengono spacciate sia sui Tg, che sui giornali per altro. Siate curiosi e vedrete che quanto il movimento fa per tutti gli italiani non è IL NIENTE tanto sbandierato, ma il MOLTO rispetto alle armi a disposizione.
oltre che percepire mensilmente un generoso stipendio e altrettanti generosi rimborsi spese almeno, ogni tanto, fa finta di fare qualcosa
http://www.tirendiconto.it/trasparenza/rendicontazione.php?mese=15&user=1&tipo=D
ma in mezzo a tutto questo casino torna una vecchia domanda: se tutti hanno paura che chi compra faccia una montagna di utili dalla gestione dei crediti deteriorati di BM (che ad effetto si continuano a chiamare tossici) non è che questi crediti non erano poi cosi tossici e gestendoli bene si poteva fare meglio di quello che è stato fatto negli ultimi due anni??? ferme restando le responsabilità passate non è che si è buttato il bambino con l’acqua sporca??
Michel De montaigne MA RENDITI CONTO TU DI CHE PAESE DE MIERDA VIVIAMO …ci rimane niente solo mierda.
Ma questi commissari sono qui per salvarla la banka oppure ……….
Le fondazioni dopo che le banche sono state trasformate in SPA, dal tanto”amato” Amato, qualcuno voleva rifarlo ministro, dovevano garantire “il pubblico” ovvero tutti i cittadini. Invece sono diventate centri di potere dove girano sempre “gli stessi”. Vengono nominati sempre dai poteri forti, e pensate per entrare, occorrono almeno 20 persone che ti “presentano”. Ma non sarebbe il caso che i cittadini chiedano una modific dello statuto delle fondazioni, ADESSO, ovvero prima di qualsiasi altra manovrina, così da permettere che nelle stesse entrino persone di indubbia capacità, ovvero dottori commercialisti, avvocati, consulenti finanziari iscritti debitamente agli albi di appartenenza ed estratti a sorte? Perché non è che chiunque vada al potere, mette “i suoi”, BASTA, senza competenze niente carica.
perche’ ci voleva il blog di grillo per capire che la bad bank e’ un concetto che non funziona???o meglio,funziona,perche’ I titoli tossici saranno reinseriti in portafogli da appiccicare agli investitori meno informati….che magari avevano gia’ comprato azioni bdm a due euro!!!!!….anche qui ci sarebbe molto lavoro per la magistratura…e forse anche per le forze dell ordine!!!
Sono stato tra i primi a scrivere che nell’ipotesi di cui si parla ci sono molte incongruenze e lati oscuri.
Ma non mi autolinko!!!
A chi scrive che ci voleva il blog di Beppe Grillo rispondo che, si è vero, questo articolo a messo al centro questioni importanti e da analizzare, ma non mi sembra di leggere nello stesso ipotesi migliori per azionisti, dipendenti e territorio che non quello di istituire nuove commissioni per prendere tempo.
Di tempo ne è stato perso fino troppo, da prima dell’ultimo aumento di capitale.
A chi invece crede che la situazione non sia complessa e che sia tutta una montatura per “fregare” azionisti, dipendenti e regione intera rispondo che non mi sembra di vedere la fila per fare questo affare, quindi, forse, tutta questa montatura gli investitori non la vedono.
Sul ruolo delle Fondazioni mi sono espresso anche troppe volte, di positivo in questa vicenda, trovo che il loro ruolo sarà fortemente ridimensionato a causa del loro stesso operato.