di Marco Ricci
La cordata locale alza il sipario e si presenta al pubblico. Con una conferenza stampa indetta per la giornata di domani ad Ancona, gli imprenditori che nei giorni scorsi hanno dato la loro disponibilità alla sottoscrizione dell’aumento di capitale hanno deciso di venire allo scoperto. I nomi più importanti sono quelli di Francesco Merloni e Adolfo Guzzini, verosimilmente gli unici in grado di sottoscrivere somme davvero importanti. A fare da “regista” , come noto, l’avvocato recanatese Paolo Tanoni, presumibilmente incaricato dallo stesso Governatore Spacca di chiamare a raccolta le forze economiche della regione. Esperto di operazioni bancarie, Tanoni conta inoltre tra i clienti del suo studio imprenditori importanti molti dei quali sembrano interessati alla sottoscrizione. Un’uscita pubblica che potrebbe stemperare le voci recenti di un progressivo disimpegno da parte di molti di coloro che avevano partecipato al primo incontro con Spacca e al successivo a Jesi con Goffi, Spacca e Masera.
Nel frattempo in Banca delle Marche c’è un certo “allarme” per la probabile comparsa dell’ex-dg Bianconi sulle sponde dell’Adriatico. Seppure è difficile avere conferme dirette, sia in Bdm che in ambienti economici la notizia viene data per certa. Numana, Portonovo, non sono gli ombrelloni a preoccupare quanto un pranzo o una cena dove a far compagnia al Massimo di Norcia pare ci fossero diversi uomini legati alla passata gestione della banca. Vera o falsa che sia la notizia, seppure le voci a tal proposito siano sempre più insistenti, è palpabile negli ambienti il timore che il manager possa ancora essere in qualche modo della partita. E la consapevolezza che all’interno e all’esterno della banca, forse anche tra le fila della “cordata locale”, molti attori di primo o secondo piano siano ancora legati a doppio filo con Bianconi fa tenere alta la guardia e sembra davvero infastidire la nuova dirigenza di Banca delle Marche. Oltre a indispettire molti che sono rimasti scottati dagli esiti nefasti della passata gestione. Solo ieri, lo ricordiamo, l’uscita del Segretario Regionale della Fiba-Cisl Gianuario che ha invitato senza mezzi termini a far piazza pulita dei dirigenti che furono più vicini all’ex direttore generale. Uno scenario quindi che lascia intravedere le difficoltà, le pressioni, i blocchi di potere che girano ancora attorno alla vita dell’istituto di credito e i timori che sono in grado di creare. Intrecci che di certo non agevolano nè la nuova dirigenza nè la trasparenza, manovre magari improvvisate ma chissà se davvero incapaci di qualche ultimo colpo di coda.
Oggi nel frattempo si sono riuniti a Jesi anche i piccoli azionisti. In un direttivo allargato a cui ha partecipato ovviamente il Presidente Stronati, l’associazione Azionisti Privati di Jesi ha deciso di indire per lunedì prossimo una conferenza stampa per far sentire pubblicamente la propria voce. Alcuni degli associati pare non hanno infatti gradito il silenzio in cui si è chiusa nelle ultime settimane l’associazione stessa. Seppure i responsabili abbiano riportato durante l’incontro di oggi dei loro colloqui con Banca delle Marche, si vorrebbe rendere pubblica la trattiva con Bdm e le richieste fatte a Goffi per sottoscrivere l’aumento di capitale. Tra queste la garanzia di almeno un membro nel futuro Cda ma più che altro un ruolo effettivo da giocare nella prossima gestione della banca. Ricordiamo che l’Associazione rappresenta circa il 3,5% dell’attuale capitale azionario di Banca delle Marche, su un totale del 32,7% in mano ai privati. L’intenzione quindi di un’azione pubblica anche per sollecitare la direzione di Bdm a presentare la relazione interna affidata allo studio legale Bonelli eredi Pappalardo e fin’ora mai vista. Quello delle responsabilità infatti è un punto molto sentito tra gli associati, alcuni dei quali potrebbero autonomamente muoversi e presentare esposti in Procura.
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DUE CONSIDERAZIONI: -non credo affatto che gli imprenditori citati abbiano voglia (e denaro disponibile!) di far fronte alle esigenze della banca che vanno ben al di làdei 300/400 milioni. Infatti dopo l’aumento di capitale il problema è far “girare” la banca con i suoi 18 miliardi di impieghi. Cosa che puo’assicurare un grande istituto di credito e non “quattro” imprenditori marchigiani,molti dei quali indebitati proprio con Banca Marche.Secondo me stanno facendo un po’ di “scena” per accontentare il presidente Spacca nel suo ruolo di gran salvatore di Banca Marche ( a questo proposito invito a guardare il link http://www.fondazionemarche.it/soci.asp ; -credo che per l’avvocato Tanoni essere presentato come coordinatore e punto di riferimento di tutti gli imprenditori marchigiani sia una gran bella pubblicità professionale a costo zero , che lo rilancia mondato dai guai attraversati con la sua società produttrice di biogas
della valle pensaci tu!!!
Bello…tutto molto bello.
ma ci rendiamo conto? il presidente della regione che sollecita x una banca? mah !!!
voglio proprio vedere come andremo a finire…. secondo me la banca sarà acquistata da qualche altro istituto per 4 soldi e quello che stiamo vivendo è un siparietto per “salvare” la faccia ….. spero comunque di sbagliarmi
Siamo alla frutta sciroppata.
Ma poi: Merloni non è quello che licenzia gli operai perché la sua azienda è in crisi? Com’è, per salvare la Banca delle Marche è nuovamente in floridezza economica?
Io sbigottisco: questa operazione serve per fare beneficenza ai ricchi e coprire il furto dei furbi, ma ci rendiamo conto di quant’è grave??
Ma le azioni della BdM sono doppio velo, così non irritano??
Totale accordo con il commento del sig.castellani….una storia vecchia che si ripete ogni volta che accadono queste vicende, fatela finita, siete patetici, lucrare sopra una situazione tanto grave che ha e avrà delle conseguenze gravi per tutta l’economia della regione, per non parlare della preoccupazione legittima dei dipendenti di essere licenziati.Gli avvoltoi, i corvi, ricordate nei film, il cadavere che viene subito assalito da questi uccelli per ricavarne pranzo, qui….la stessa cosa, si fanno nomi, cognomi, cordate presunte, di cordate ci sono solo quelle dei rocciatori e di corde purtroppo bastano quelle utilizzate da quei poveri cittadini stanchi che decidono di farla finita… come sarebbe bello fare una cordata in certi ambienti…. .Anche Lei sig.Spacca…basta, la politica non ha mai risolto un problema, solo demagogia per far vedere un “impegno” chiacchiere, ma cosa potrebbe fare la politica ormai è tardi, quindi ..niente… o forse qualcosa di importante sig.Spacca potrebbe farla, Lei non è la magistratura ..vero, ma potrebbe prendersi l’impegno che i colpevoli del disastro vengano puniti come meritano…. ed ora il “colpevole” torna sul luogo del delitto…è sempre così nei romanzi “Gialli” ma questa volta non finirà con l’arresto dei colpevoli, ma il finale sarà tipo romanzo “Rosa” E vissero felici e contenti. ….”CRISI BANCA MARCHE” il popolo organizza una cordata per il rispetto dei suoi diritti dignità e la messa a dimora perenne degli…. “Amici di merende”
apprendiamo in maniera inequivocabile che Ricci partecipa al team di giornalisti che anche a livello nazionale sta cercando di affossar qualunque soluzione al problema della banca. Richiamare gli spettri di Bianconi e i suoi e dire che sarebbero legati alla cordata di imprenditori (ancora tutta da capire) mette sospetti pesanti sull’unica possibilità di sottoscrizione dell’aumento di capitale che oggi sia in piedi. Se Ricci o chi per lui pensa che Merloni (che per chi non l’avesse capito è quello della Ariston Thermo e non della Indesit) a 88 anni si fa dettare l’agenda da Bianconi allora smettiamo di leggere cronachemaceratesi e leggiamo solo dagospia. Se Goffi si siede al tavolo con la cordata non penso che dietro ci sia Bianconi e soprattutto non penso che la Banca d’Italia accetterebbe questa cosa. Dato che ci sono diversi milioni di euro da raccogliere retail sarebbe bello che i giornalisti si limitassero a dare le informazioni mentre se vogliamo leggere del gossip estivo andiamo su altri siti…
Da wikipedia:
I massoni sono spesso accusati di costituire una potente lobby[43], teatro di scambio di favori e raccomandazioni tra persone potenti allo scopo di favorire in ogni modo i propri membri, arrivando in taluni casi a costituire una rete parallela, clandestina o comunque occulta rispetto ai poteri dello stato, talvolta – secondo alcuni critici – con il coinvolgimento in operazioni illegali. I sostenitori di questa teoria considerano una loggia massonica unasocietà di mutuo soccorso, nella quale persone consapevoli di scopi comuni (anche il semplice arricchimento, ad esempio) e mezzi per raggiungerli si aiutano l’un l’altra nell’ambito delle proprie rispettive disponibilità.
“La Cordata”: oggetto utilizzato negli ultimi 10 anni da Fondazioni e Consigli di Amministrazione per “appendere”, clienti, soci di minoranza, dipendenti e, più in generale, tutti noi cittadini visto che le Casse di Risparmio sono cosa nostra.
@ Fede Cesarini
Ha perfettamente ragione; difficilmente a 88 anni Merloni si farebbere dettare l’agenda…
Però è altrettanto verosimile che la famiglia, nel suo insieme e con tutte le sue ramificazioni, sia molto impegnata in vari versanti, da quelli “classici” dei termosanitari e degli elettrodomestici fino a finire, sembrerebbe, pure nel settore energia, eolico e biogas.
Così come, scherzando ma non troppo, in tanti dicono che la Regione Marche si diriga e si governi da Fabriano e non da Ancona…
Ma glimoltre 350 milioni di euro del gruppo di imprenditori Lanari e Camiciola o chi per lui che sono stati affidati che fine faranno? Come rientrano da tanto? Perchè non se ne parla piu di tanto? Chi li sta proteggiendo?
vergognatevi!!!