BdM, si presenta la “cordata locale”
E Bianconi ricompare in Adriatico

L'avvocato recanatese Paolo Tanoni coordina il gruppo di imprenditori interessati all'aumento di capitale (Merloni e Guzzini i capofila). La comparsa dell'ex dg suscita inquietudine in Banca delle Marche. I piccoli azionisti si sono riuniti a Jesi

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L'avvocato Paolo Tanoni

L’avvocato Paolo Tanoni

di Marco Ricci

La cordata locale alza il sipario e si presenta al pubblico. Con una conferenza stampa indetta per la giornata di domani ad Ancona, gli imprenditori che nei giorni scorsi hanno dato la loro disponibilità alla sottoscrizione dell’aumento di capitale hanno deciso di venire allo scoperto. I nomi più importanti sono quelli di Francesco Merloni e Adolfo Guzzini, verosimilmente gli unici in grado di sottoscrivere somme davvero importanti. A fare da “regista” , come noto, l’avvocato recanatese Paolo Tanoni, presumibilmente incaricato dallo stesso Governatore Spacca di chiamare a raccolta le forze economiche della regione. Esperto di operazioni bancarie, Tanoni conta inoltre tra i clienti del suo studio imprenditori importanti molti dei quali sembrano interessati alla sottoscrizione. Un’uscita pubblica che potrebbe stemperare le voci recenti di un progressivo disimpegno da parte di molti di coloro che avevano partecipato al primo incontro con Spacca e al successivo a Jesi con Goffi, Spacca e Masera.

L'ex direttore generale di Bdm, Massimo Bianconi

L’ex direttore generale di Bdm, Massimo Bianconi

Nel frattempo in Banca delle Marche c’è un certo “allarme” per la probabile comparsa dell’ex-dg Bianconi sulle sponde dell’Adriatico.  Seppure è difficile avere conferme dirette, sia in Bdm che in ambienti economici la notizia viene data per certa. Numana, Portonovo, non sono gli ombrelloni a preoccupare quanto un pranzo o una cena dove a far compagnia al Massimo di Norcia pare ci fossero diversi uomini legati alla passata gestione della banca. Vera o falsa che sia la notizia, seppure le voci a tal proposito siano sempre più insistenti, è palpabile negli ambienti il timore che il manager possa ancora essere in qualche modo della partita.  E la consapevolezza che all’interno e all’esterno della banca, forse anche tra le fila della “cordata locale”, molti attori di primo o secondo piano  siano ancora legati a doppio filo con Bianconi fa tenere alta la guardia e sembra davvero infastidire la nuova dirigenza di Banca delle Marche. Oltre a indispettire molti che sono rimasti scottati dagli esiti nefasti della passata gestione. Solo ieri, lo ricordiamo, l’uscita del Segretario Regionale della Fiba-Cisl Gianuario che ha invitato senza mezzi termini a far piazza pulita dei dirigenti che furono più vicini all’ex direttore generale. Uno scenario quindi che lascia intravedere le difficoltà, le pressioni, i blocchi di potere che girano ancora attorno alla vita dell’istituto di credito e i timori che sono in grado di creare. Intrecci che di certo non agevolano nè la nuova dirigenza nè la trasparenza, manovre magari improvvisate ma chissà se davvero incapaci di qualche ultimo colpo di coda.

Oggi nel frattempo si sono riuniti a Jesi anche i piccoli azionisti.  In un direttivo allargato a cui ha partecipato ovviamente il Presidente Stronati, l’associazione Azionisti Privati di Jesi ha deciso di indire per lunedì prossimo una conferenza stampa per far sentire pubblicamente la propria voce. Alcuni degli associati pare  non hanno infatti gradito il silenzio in cui si è chiusa nelle ultime settimane l’associazione stessa. Seppure i responsabili abbiano riportato durante l’incontro di oggi dei loro colloqui con Banca delle Marche, si vorrebbe rendere pubblica la trattiva con Bdm e le richieste fatte a Goffi per sottoscrivere l’aumento di capitale. Tra queste la garanzia di almeno un membro nel futuro Cda ma più che altro un ruolo effettivo da giocare nella prossima gestione della banca. Ricordiamo che l’Associazione rappresenta circa il 3,5% dell’attuale capitale azionario di Banca delle Marche, su un totale del 32,7% in mano ai privati. L’intenzione quindi di un’azione pubblica anche per sollecitare la direzione di Bdm a presentare la relazione interna affidata allo studio legale Bonelli eredi Pappalardo e fin’ora mai vista. Quello delle responsabilità infatti è un punto molto sentito tra gli associati, alcuni dei quali potrebbero autonomamente muoversi e presentare esposti in Procura.



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