Sono già al lavoro i due commissari insediati venerdì scorso da Banca d’Italia a seguito del provvedimento che ha posto Banca Marche in gestione provvisoria per due mesi (leggi l’articolo).
Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni hanno incontrato nel pomeriggio i titolari delle agenzie che presiedono alle 300 filiali di BM nelle varie regioni del centro Italia. In serata si terrà invece un nuovo confronto del direttore generale Luciano Goffi con i sindacati per discutere l’applicazione del nuovo piano industriale, un piano che prevede il taglio di 700-800 addetti tra vendita di asset (Carilo e una cinquantina di filiali BM), l’ipotesi di esternalizzazione del Ced di Piediripa, la riduzione dei costi di funzionamento di circa 120 milioni di euro.
Nonostante la notevole adesione allo sciopero dello scorso 30 agosto, indetto da Fisac Cgil, Fiba Cisl e Dicredito, fonti interne indicano l’intenzione dei commissari di procedere con l’attuazione del piano industriale nel rispetto della delibera adottata dal Cda dello scorso primo agosto.
Intanto Dircredito, Fiba Cisl e Fisac Cgil ringraziano i lavoratori di Banca Marche che hanno aderito alla manifestazione di venerdì scorso.
«La partecipazione allo sciopero – si legge in una nota – è la chiara dimostrazione della consapevolezza che il piano industriale non è orientato allo sviluppo e al rilancio della Banca ma, così come formulato, è soltanto liquidatorio e finalizzato allo smantellamento progressivo della stessa. Come affermato nelle Assemblee della scorsa settimana, invitiamo le altre sigle sindacali, che non hanno voluto proseguire nella gestione dello sciopero, a impegnarsi nella ricerca dell’unità sindacale e per adempiere alla volontà dei Lavoratori che hanno manifestato la contrarietà a questo piano industriale e alla chiusura Aziendale in merito al confronto.
I dipendenti Banca Marche non hanno scioperato per corporativismo ma a difesa della propria Azienda, dei Clienti e di tutti i Cittadini che si relazionano con la Banca. Chiediamo pertanto alla Azienda che venga rivisto il piano industriale e che questo non sia un semplice e banale esercizio di tagli ma diventi finalmente strumento di stabilizzazione e rilancio di Banca Marche anche confrontandosi nel merito con le Istituzioni.
La Gestione Provvisoria Bankitalia intervenuta in questi giorni è un provvedimento di carattere straordinario e temporaneo: l’impegno e la credibilità profusi, ogni giorno, dai lavoratori dimostrano che noi crediamo fortemente nella nostra Azienda. Chiediamo che la decisione dell’Organo di Vigilanza sostenga il processo di ristrutturazione positiva della Banca, il mantenimento dell’occupazione e la ricerca delle responsabilità gestionali passate e presenti».
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Dai mie trascorsi toscani in gioventù, mi sovviene un motto, sempre più attuale e calzante nei riguardi di quanto sta accadendo…
“Senza lìlleri, e’ ‘un si lallera”, ovvero senza soldi, i lilleri appunto, non si fa nulla….
Qui si sono già quantificati il gap da ripianare e le azioni conseguenti da effettuare, 120 milioni di euro, in vecchi lire fanno più o meno 232.352.400.000 (duecentotrentaremiliarditrecentocinquantaduemilioniquattrocentomila)…….
Questi sono i numeri e non si tratta di budget o target… ma di tagli, dismissioni, alienazioni, alleggerimenti, prepensionamenti, dimissionamenti, in una parola risparmi di costi…..
Pensate forse che qualche altro sciopero potrà evitare evitare la carneficina che 7/800 dipendenti subiranno???
Certo non useranno il SARIN, ma l’effetto sarà lo stesso…..
DISCORSO ALLA CAMERA DEI COMUNI, 13 MAGGIO 1940
di Sir Winston Churchill
“Dico (omissis), che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo di fronte a noi la più terribile delle ordalìe. Abbiamo davanti a noi molti, molti mesi di lotta e sofferenza.
Voi chiedete: qual è la nostra linea politica? Io rispondo: fare la guerra per terra, mare, aria. Guerra con tutta la nostra potenza e tutta la forza che Dio ci ha dato, e fare la guerra contro una mostruosa tirannia insuperata nell’oscuro e doloroso catalogo del crimine umano. Questa è la nostra linea politica.”
Continuano le dichiarazioni, i comunicati, le prese di posizione…insomma le chiacchiere! Cari amici del sindacato smettiamola di far finta di non capire! Quello che sta avvenendo è anche colpa vostra! O almeno colpa di alcuni uomini del sindacato che hanno fatto, dietro l’apparente concertazione con i vertici aziendali , biechi accordi d’interesse per qualcuno a loro più vicino. Alcuni esempi: la CISL pesarese molto vicina al presidente Sabbatini con un ex -sindacalista inserito nel consiglio di amministrazione precedente che andrà sotto azione di responsabilità; la CGIL maceratese con i suoi iscritti nel Centro di Elaborazione sotto l’ala protettrice del presidente Costa ,le carriere di tanti iscritti ora passati dalla CISL ad un altro sindacato……i mancati interventi per non disturbare i vari Bianconi, Cavicchia, Giorgi, Vallesi …….BASTA!!!! Denunciate chiaramente le responsabilità passate e quelle attuali!!!! FATE PULIZIA ANCHE AL VOSTRO INTERNO !!!
Apprendo che i lungimiranti ed efficienti sindacati hanno una formula magica per rilanciare banca marche salvaguardando occupazione,filiali e garantendo addirittura il rilancio della stessa.Ma invece di proclamare scioperi prendano loro in mano il piano industriale,lo propongano agli imprenditori interessati,ovviamente per coerenza e credibilita’ partecipino dirigenti,parenti,conoscenti al prossimo a.c.,costringano i dipendenti che loro stessi hanno salvato da tagli e licenziamenti ad investire risparmi e liquidazioni nella banca del territorio,sarà’ per tutti un ottimo affare.Scopro inoltre che oggi i sindacati hanno a cuore anche il destino dei clienti,azionisti e chi più’ ne ha più’ ne metta e che gli scioperi sono finalizzati anche alla loro tutela.Quando finirà’ questo incubo?Ci siamo o ci stiamo finalmente liberando da cialtroni,fornai,anestesisti e adesso arrivano i sindacati!Riuscira’ mai banca marche ad essere gestita da professionisti che sappiano cos’è’ un bonifico,un affidamento,come si crea valore per gli azionisti?BASTA!La pazienza e’ finita,finora si è’ giocato con la pelle degli azionisti,ora qualcuno pensa di farlo con quella dei dipendenti,nel frattempo la Concordia affonda con capitan Schettino che in questo caso nn ci pensa a lasciare ad altri il comando della nave.
PS: sempre per non dimenticare YOUTUBE INTERVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA può’ essere utile la visione a sindacati e dipendenti
Da Il sole 24 ore di oggi:
PARTERRE: Quelle banche locali sotto tutela
Con il commissariamento (pur temporaneo e per due mesi) di Banca Marche di pochi giorni fa, sale a 12 il numero delle banche sotto la tutela della Banca d’Italia, o meglio dei suoi commissari.
Per lo più piccole banche cooperative locali (da quella di Monastier a quella di Alberobello) epoi banche medie del territorio: dalla Popolare di Spoleto; alla Cassa di Ferrara alla Tercas di Teramo.
Eppure si è detto apiù riprese che le banche locali erano meno a rischio dei grandi big bancari.
Peccato che quasi in tutti i casi il copione sia stato lo stesso: raccolgo sì sul territorio ma poi impiego (male) i soldi altrove.
A Ferrara la banca è finita ko per crediti dissennati a immobiliaristi in quel di Milano e le sofferenze di Banca Marche sono su grandi clienti fuori dai confini locali.
Locale è bello, ma dipende da dove finiscono i soldi dei correntisti.
( pag. 25 Il sole 24ore 03/09/2013 articolo a firma Fa.P. )