di Marco Ricci
I drammatici effetti della situazione di Banca Marche arrivano a investire il territorio. L’organo di indirizzo della Fondazione Carima ha deciso infatti un drastico taglio delle erogazioni per i prossimi cinque anni a partire dal 2014. Questo alla luce della grande situazione di criticità di Banca Marche a cui la Fondazione deve una percentuale altissima delle sue prospettive reddituali. Nel 2012 infatti ben 9 milioni di euro sui 12.3 di attivo della Fondazione sono stati dovuti ai dividenti dell’istituto di credito. Al netto degli accantonamenti e dei costi, tale utile aveva permesso una media di erogazione sui territori di circa sei milioni di euro l’anno. Dal 2014 questa quota sarà ridotta ad un milione di euro, con un taglio di oltre l’80% di quanto distribuito in media negli ultimi 10 anni sul territorio provinciale.
Con una lettera inviata a tutti i sindaci della provincia, per non creare aspettative in fase di programmazione non solo alle amministrazioni ma anche alle associazioni e alle istituzioni normalmente interessate ai contributi, l’istituzione maceratese ha ufficialmente comunicato che il prossimo bando biennale 2014-2015 non verrà aperto. Saltano dunque buona parte degli interventi di Fondazione Carima diretti verso i progetti di terzi. Non solo una una quantità di piccole erogazioni sparse sull’intero territorio provinciale, ma anche i più importanti contributi alle principali manifestazioni che si svolgono in provincia di Macerata. Tra cui ad esempio Macerata Opera Festival e Musicultura che nel 2012 avevano beneficiato rispettivamente di 150.000 e 30.000 euro, ma anche Civitanova Danza. Alla luce di questa drammatica situazione è ipotizzabile che i progetti propri della Fondazione, che andavano a pesare per circa il 36% delle erogazioni complessive, saranno tagliati o fortemente ridimensionati. Dunque si presume che anche Herbaria, che si sarebbe dovuta svolgere il prossimo anno con un investimento di almeno 300.000 euro, non verrà organizzata.
L’organo di indirizzo della Fondazione, pur riducendo considerevolmente i contributi data la situazione emergenziale, non ha però bloccato del tutto le erogazioni, stabilendo un fondo di circa 2 milioni di euro per i prossimi due anni. Confermando così quanto affermò il 22 luglio il presidente Franco Gazzani durante la cerimonia di consegna delle ambulanze, le erogazioni ricadranno sul sociale, per supportare le categorie sociali deboli in questo momento di crisi. E’ ipotizzabile che la Fondazione, stante i complessivi 3 milioni di euro dovuti al costo di gestione e agli accantonamenti dovuti, per mantenere questa pur ridotta possibilità erogativa vada ad intaccare il fondo per la stabilizzazione delle erogazioni attualmente consistente in circa 8,5 milioni di euro, fondo che è stato prudenzialmente accresciuto negli ultimi anni (leggi qui), anche con l’ulteriore contenimento di circa 687.000 euro delle erogazioni già messe a bilancio nel 2012 e a valere nel 2013.
Ricordiamo che le erogazioni di Fondazione Carima erano principalmente suddivise in cinque settori: Salute pubblica e medicina riabilitativa; Arte, attività e beni culturali; Sviluppo locale ed edilizia locale popolare; Educazione, istruzione e formazione; Volontariato, filantropia e beneficienza (leggi qui). A questi cinque settori si aggiungono quelli dell’Assistenza agli anziani e la Crescita e formazione giovanile, oltre al cosìdetto progetto speciale, la realizzazione di una casa protetta per cui erano già stati messi da parte circa 4.5 milioni di euro. Una miriade di erogazioni quindi, dalle sovvenzioni agli oratori, passando per i contributi alle due università fino agli aiuti per gli interventi dei piccoli comuni, che a causa della crisi di Banca Marche saranno azzerrati, con notevolissime ripercussioni economiche e sociali.
LO SCONCERTO DEL SINDACO CARANCINI – Raggiunto al telefono negli Stati Uniti durante la presentazione della Stagione Lirica, il sindaco Carancini, non ancora informato della missiva della Fondazione Carima, pur rimanendo prudente per non aver letto il contenuto della lettera, ha immediatamente esternato tutta la sua preoccupazione. “Se fosse così”, ha commentato, “sarebbe gravissimo per il territorio maceratese anche perché alcuni contributi, come ad esempio quelli per lo Sferisterio, producono una grande ricaduta occupazionale. Tagliare questi fondi”, ha proseguito, “è davvero tagliare le gambe alla provincia e al lavoro. Mi auguro”, ha concluso, “che si possa procedere con attenzione nei tagli, andando a selezionare quei progetti, appunto come la stagione lirica, che generano lavoro”.
La decisione assunta dall’Organo di Indirizzo della Fondazione Carima, proprio alla luce di come è strutturato il bilancio sociale dell’istituzione maceratese, era ampiamente prevedibile. Non ci si attendeva forse un sostanziale blocco delle erogazioni per i prossimi cinque anni, il che rimarcherebbe un certo pessimismo a Macerata non solo per le immediate possibilità di distribuire reddito da parte di Banca Marche ma anche per la presa d’atto che il 23% di partecipazione nell’istituto di credito si andrà in futuro molto ad assottigliarsi in seguito dell’imminente aumento di capitale dell’istituto di credito. Dunque la situazione difficilissima in cui è stata condotta Banca Marche produrrà un ulteriore durissimo colpo ai territori e all’economia marchigiana.
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Sanno benissimo che, nei prossimi anni, dalla BdM non arriverà una lira e quindi gli interventi sul territorio nei prossimi anni saranno ridotti al lumicino.
E’ fallita e la politica ancora vuole soldi per il carrozzone Sferisterio???
NO COMMENT SINDACO!!!!
…ma lo stipendio di gazzani non si puo’ devolvere al tanto amato territorio???
Il Sindaco Carancini saputa la notizia ha esternato la sua preoccupazione……
IO invece sono avvilito dalla costernazione del Sindaco che anche questa volta sembra essere fuori da mondo.
Ma ha capito qualcosa di quanto sta succedendo tra le fondazioni e banca marche o vive come ora in altro paese?
ancora una volta Ricci fa terrorismo: e’ vero che la fondazione del grande Gazzani non ha piu’ una lira da investire nel sociale( l’unica ragione di esistere per una fondazione) ma ha salvato con una scelta controccorrente,assurda,demenziale e dagli esiti scontati,LA TERRITORIALITA’E L’AUTONOMIA DI BMARCHE.Altro che vendere la banca a 3 euro( TRE EURO NON TRE CENTESIMI) riempiendo le casse di euro. la decisione e’ stata la sua e solo la sua,certo avvallata dalle altre lungimiranti fondazioni,ma sono sue parole,IL MERITO DI QUESTA SCELTA E’ STATA DI GAZZANI.Ovviamente oltre allo stupore del sindaco,attendiamo lo stupore o lo sdegno di qualche politico di turno,con qualche sindacalista che gli faccia eco.Allo stesso tempo chiedere le dimissioni di Gazzani significa avercela con lui per fatti personali per cui non lo faccio,pero’ guardate VIDEO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA e ditemi alla luce dei fatti odierni cosa ne pensate di lui e delle sue scelte che a mio modo di vedere hanno condizionato fortemente il destino delle fondazioni ma anche della banca,dei dipendenti e degli azionisti
Gli errori della BDM investono anche chi l’ha voluta e di contro anche della Fondazione! Detto questo ribadisco un vecchio pensiero: è ora che venga tassato anche il capitale finanziario! Non capisco per esempio che un povero pensionato che i risparmi di una vita li abbia messi per la propria casa abbia dovuto pagare l’IMU e le proprietà della Fondazione ne siano state esenti anche se ne formano il capitale.
Se oltretutto perde l’unica ragione di ente benefico in quanto non risponde alle necessità del territorio, rafforza un mio convincimento: è ora che venga messa per legge la urgenza di una efficace tassazione, i cui risultati debbano essere investiti sul territorio e gestiti tra Enti pubblici e forze sociali per il rilancio dello stesso con programmi certi e verificabili.
D’altronde il capitale delle Fondazioni sono nate dai risparmi della gente che le Banche pagavano una miseria e rivenduti a costi elevatissimi.
Tale capitale è nato nei luoghi di appartenenza e nel momento difficile una parte necessita che vi ritorni.
Altri giochi di potere e di errori non sono ne auspicabili ne graditi dai risparmiatori!
indotto che fa mangiare un sacco di gente. Ohibò !
visto il video. Che dire, strano che ancora non si sia dimesso. Capisco che in Italia la poltrona piace ma qui e proprio lui ad avere la responsabilita’ della scelta.
Allora bisognava ridurre il numero dei lingotti nella cassaforte del fotomontaggio.
“Raggiunto al telefono negli Stati Uniti durante la presentazione della Stagione Lirica…”
Caro Sindaco, data la difficile situazione economica e in virtù del taglio dell’erogazione fondi 2014 da parte della Fondazione Carima, si rende necessario analizzare questa presentazione della stagione lirica 2014 negli USA per la quale Lei è assente dalla città.
Ci fa sapere qualcosa su questa missione?
Si stanno prendendo contatti per favorire l’incremento del turismo culturale americano nel nostro territorio per il 2014?
Si stanno prendendo contatti con imprese di turismo locali?
Ci fa sapere quali sono le sinergie con il mondo imprenditoriale del nostro territorio per far sì che lo Sferisterio sia il nostro biglietto da visita all’estero?
Ci fa sapere quali “frutti” prevede di raccogliere da questo viaggio? N° di spettatori-turisti americani che visiteranno il nostro territorio nel 2014; n° di imprese locali contattate per avviamento sinergie con il tessuto economico del nostro territorio; n° di associazioni, gruppi, fondazioni americane contattate per promuovere l’immagine dello Sferisterio e della sua stagione lirica, nell’anno del 50°, all’interno degli USA ecc.
Attendiamo fiduciosi che al suo rientro convochi una conferenza stampa per raccontarci che cosa ha proposto agli americani.
PERCHE’ NON CHIUDE.HA DATO SEMPRE I SOLDI A CHI NON LI HA RESTITUITI, DI COSA CI
MERAVIGLIAMO?
sindaco..E FINITAAAAAA !!…..faccia ritorno da marte..
Non si può continuare a farsi grandi con i soldi sottratti ai piccoli azionisti. Anche quel milione deve servire a risarcire chi ci ha rimesso i i risparmi di una vita per la sciagurata gestione di persone incapaci sia nella banca che nelle fondazioni che dovevano vigilare attraverso le loro persone nel cda
L’anno prossimo il viaggetto negli USA Carancini dovra’ pagarselo di tasca propria…… capisco le sue preoccupazioni……attendiamo ansiosi il suo ritorno per poter conoscere i frutti di tale viaggio.