di Marco Ricci
Il governatore Gian Mario Spacca e il presidente del consiglio regionale, Vittoriano Solazzi, sono stati ricevuti nel tardo pomeriggio di oggi dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Ad accompagnare i due rappresentanti marchigiani, il sottosegretario al ministero dell’economia, l’onorevole Giovanni Legnani, il quale non ha però partecipato all’incontro richiesto dall’assemblea regionale per parlare del dossier Banca Marche, l’istituto di credito prima posto in gestione provvisoria e quindi in amministrazione straordinaria, al pari delle due controllate Medioleasing e Carilo. Banca d’Italia, che si è assunta la responsabilità di traghettare il gruppo verso una soluzione, ha posto da fine agosto 2013 ai vertici dell’istituto i commissari Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni a cui si è da poco aggiunto un terzo commissario, Bruno Inzitari, incaricato di seguire gli aspetti tecnici e legali legati alla futura soluzione. Un sintomo questo di come per Banca Marche si stia profilando la fase finale del commissariamento.
Stato dell’istituto, obiettivi del commissariamento, possibilità di mantenimento di una banca locale e degli attuali livelli occupazionali, queste le domande che hanno accompagnato verso Roma il governatore Spacca il quale, solo pochi giorni fa, aveva parlato a proposito di Banca Marche “di un problema molto più grave di quanto noi immaginassimo”, senza però lasciare del tutto cadere la possibilità di un intervento locale.
Un incontro lungo, cominciato intorno alle 17 e terminato quasi due ore più tardi, durante il quale Spacca e Solazzi hanno lungamente esposto ad Ignazio Visco le note istanze che la politica marchigiana porta avanti da tempo, con il governatore Visco che avrebbe preso atto delle esigenze del territorio le quali, in ogni caso, sono note da tempo. Tra gli auspici di Spacca e Solazzi, ovviamente, quello di mantenere una banca del territorio. Per quanto riguarda la soluzione del dossier, come si evince anche dalla lettera di Carmello Barbagallo ai precari (vedi di seguito) la competenza rimane dei commissari Feliziani, Terrinoni e Inzitari. Dunque durante l’incontro non si sarebbe sceso nel dettaglio di numeri i quali era difficile venissero discussi oggi, sia per il ruolo politico di Spacca e Solazzi, sia per il ruolo istituzionale dello stesso Governatore della Banca d’Italia.
Sebbene la compagine regionale abbia rimandato i dettagli del colloquio di oggi e ne riferirà alla seduta del Consiglio Regionale prevista per martedì 8 luglio, da fonti vicine alla politica marchigiana si apprende che dall’incontro sarebbe in ogni caso emerso come per Banca Marche ci si possa attendere una soluzione in tempi brevi, così come lasciava già intendere la nomina di Bruno Inzitari, di solo poche settimane fa, come terzo commissario alla guida dell’istituto di credito. E se la banca sarebbe ormai pronta a mettersi sul mercato e ad aprirsi a partner industriali, questa una conferma che si è avuta oggi, è evidente che qualora il territorio volesse proporre una propria iniziativa, questa iniziativa non potrebbe che farsi avanti a brevissimo. Perchè se una conclusione della vicenda si può immaginare anche per la fine dell’anno, è chiaro che le ipotesi di soluzione dovrebbero emergere in tempi ristretti.
BANCA D’ITALIA RISPONDE AI PRECARI – La Banca d’Italia, con una mossa non del tutto scontanta e forse prima nel suo genere, ha risposto giovedì scorso ai precari di Banca Marche, quei circa centocinquanta giovani rimasti senza lavoro, le prime vittime del dissesto dell’istituto e delle cattive gestioni passate, molto soddisfatti dell’attenzione ricevuta da Via Nazionale. “Spettabile Comitato Precari Banca Marche – ha scritto Carmelo Barbagallo, responsabile della Vigilanza, riferendosi alla lettera dei giovani marchigiani indirizzata ai primi di giugno al Governatore Visco dove, tra gli altri temi, venivano sottolineate le preoccupazioni dei precari per l’assenza di qualsiasi prospettiva occupazionale, “la lettera è stata tempestivamente trasmessa ai Commissari, pregandoli di svolgere un esame attento. Dai contatti intercorsi successivamente, si è avuta conferma del fatto che il dott. Feliziani, il dott. Terrinoni e l’avv. Inzitari sono pienamente consapevoli delle questioni rappresentate da codesto Comitato. La situazione economico-patrimoniale della banca che essi ci hanno rappresentato richiede tuttavia varie iniziative, inclusa un’azione di contenimento dei costi di struttura che non potrà prescindere da interventi sugli organici della banca anche a motivo delle politiche adottate nelle passate gestioni. In questo difficile quadro, i Commissari sono stati comunque invitati a continuare a seguire con la massima attenzione la questione occupazionale della Banca delle Marche”.
Nelle parole del responsabile della Vigilanza emerge certamente un’attenzione, in qualche modo già nota, nei confronti dei precari rimasti dopo anni senza lavoro, non solo da parte di Banca d’Italia ma sopratutto da parte dei commissari che sono incaricati di guidare la banca, senza che però Via Nazionale sembra potersi più di tanto sbilanciare sul futuro occupazionale dei precari. Barbagallo chiarisce infatti come, anche per “le responsabilità delle passate gestioni”, ci si trovi davanti a un “difficile quadro”, lasciando il sospetto che, per contenere i costi di struttura, gli interventi sugli organici possano non essere terminati con le uscite volontarie dal gruppo, le prime delle quali sono avvenute alla fine di giugno.
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LA MONTAGNA CHE HA PARTORITO UN TOPOLINO !!! Praticamente Spacca e Solazzi non hanno combinato nulla! Come era da aspettarsi in una situazione drammatica com’e’ quella di banca marche occorrono fatti concreti e non chiacchiere. Se non si trova il sistema di mettere sul piatto i milioni di euro che servono per tamponare l’enorme buco creato dai malfattori che hanno guidato la banca, sara’ un sogno mantenere “la banca del territorio”. La domanda di sempre e’ : DOV’E’ FINITA LA CORDATA DEGLI IMPRENDITORI DELL’AVV. TANONI ?
La cordata degli imprenditori, se mai decidesse di investire, lo farebbe al traino dei un soggetto forte che avrebbe l’onere di mettere la faccia nelle azioni impopolari.
Credete veramente che qualcuno in regione sia disposto a mettere i soldi per far comandare Spacca, le fondazioni o i Sindacati?
……..troppe persone per soli 300 sportelli , bisogna mandare a casa altre 1200 persone, solo se il risanamento passa da qui si puo’ pensare di salvare bm, e non vedo perche i lavoratori di bm devono essere trattati in maniera diversa da qualsiasi altra azienda, dove non si guarda in faccia a nessuno senza tanti scrupoli, non vogliamo che bm continui a essere il ricettacolo della politica marchigiana !!!
@ voltolini
concordo con le sue osservazioni. Il mio commento era per mettere in evidenza che al capezzale della banca si sono affacciati , millantando interesse, politici, sindacati, faccendieri ecc, solo per il proprio tornaconto d’immagine. NESSUNO CHE SI SIA SOFFERMATO AD APPROFONDIRE LA REALE SITUAZIONE DEL BUCO (e delle responsabilita’) PER CAPIRE CHE LA BANCA RISCHIA IL FALLIMENTO E CHE SERVE UN INTERVENTO PESANTISSIMO DI UN ALTRO ISTITUTO DI CREDITO, CON BUONA PACE DEL NOSTRO TERRITORIO !
MPS… 3 cessioni su derivati da JPMORGAN a DEUTSCHEBANK e da questa a NOMURA, una REALE perdita sulla cui quantificazione non si è mai fatta chiara luce (personalmente stimo una cinquantina di miliardi di euro – lo dico visto che in carriera mi è capitato di studiare e correggere i technical document della jpmorgan), perdita inoltre di SOLA NATURA FINANZIARIA. — BANCA DELLE MARCHE perdita dichiarata in bilancio per crediti deteriorati 800 milioni di euro, perdita di natura REALE concentrata sul credito all’edilizia per il 99% garantito da ipoteche di primo grado (il patrimonio immobiliare di marche)… causata dagli obblighi di accantonamento a patrimonio di vigilanza..! La crisi del gruppo locale è totalmente VOLUTA e di natura POLITICA, fanno gola le partecipazioni detenute dall’istituto su Db’I, la fidelizzazione storica della clientela, le potenzialità in termini di POLITICA MONETARIA (visto che il bancario sembri l’unico canale ormai usato dalla BCE per le politiche di questo tipo, di qualche giorno fa la notizia di usarlo esclusivamente (invece di stampare) per il BILIONE di euro che verrà immesso dicono contro la crisi, non ci credo tanto visto che le banche rifinanziate allo 0,15% “IMPRESTANO” AL 9% )… questa banchetta, malgrado tutto e malgrado la campagna denigratoria, fa gola e disturba i grandi gruppi internazionali e nazionali, se per questi ultimi ad esempio si usasse la metà della solerzia usata per disciplinare la nostra avrebbero da tempo chiuso i battenti. Ma nessuno si è accorto che il gruppo Banca delle Marche al momento sostiene 5 (CINQUE) COMMISSARI, vi sembra normale…? Ma l’istituto LOGICO/GIURIDICO del COMMISSARIAMENTO non si dovrebbe basare sulla singolarità del soggetto ? Gli altri potevano benissimo essere collaboratori del COMMISSARIO… No ? DAI TERREMOTI ALLE CRISI DETERMINATE AD ARTE TUTTO SERVE PER MUNGERE LA VACCA ITALIA.
Kampf Wagen hai perfettamente ragione purtroppo è una realtà che viene mascherata e sporcata dalle presunte porcherie perpretate da chi ha fatto parte della plancia di comando e li c’erano seduti anche quelli che oggi urlano . I crediti di BM non erano più sopravvalutati di altre banche del territorio ma sono stati penalizzati molto di piu. La realtà è che c’è un’intera regione che è collassata negli ultimi tre anni. E’ collassato il sistema Marche e la struttura economica che ne derivava. Quanto le Marche hanno distrutto la banca e quanto la banca ha distrutto le Marche?? difficile dirlo quanto è difficile dire se viene prima l’uovo o la gallina, ma di sicuro è stato buttato via il bambino con l’acqua sporca.