di Marco Ricci
Fondazione Carima, acquisito un parere legale, ha proceduto verso un’azione risarcitoria nei confronti della società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers che certificò il bilancio semestrale e quello consolidato di fine 2011, nonché l’ultima semestrale chiusa in attivo da Banca Marche prima dell’emegere, dalla seconda metà del 2012, delle ingenti perdite. La Fondazione Carima ha dunque inviato una lettera alla società di revisione per avvisarla della propria intenzione, passaggio preliminare prima di rivolgersi alle sedi competenti.
Durante il Cda svoltosi ieri a Macerata, si sono così rotti gli indugi nel portare avanti un’azione che era nell’aria. Concretizzata al momento unicamente sulla società di revisione c’è ancora qualche giorno per decidere se e come procedere anche nei confronti del collegio sindacale di Bdm. La richiesta risarcitoria si basa non solo sul complesso delle perdite emerse nell’ultimo anno. Ma anche sulla fondatezza di quei numeri approvati dalla PricewaterhouseCoopers quando la Fondazione maceratese, insieme con gli altri azionisti, decise nel 2011 di investire ulteriormente nell’istituto di credito sottoscrivendo l’aumento di capitale.
Numeri sui quali, quelli del 2011, venne deliberato dalla banca prima e sottoscritto poi nel 2012 l’aumento di capitale per complessivi 180 milioni. Fondazione Carima nella primavera del 2012 acquistò 48 milioni di nuove azioni pari a un controvalore di 41 milioni di euro. Nel primo semestre 2011 Banca Marche aveva chiusocon un utile netto di 52.8 milioni di euro, per arrivare addirittura ai 133 milioni di euro di fine anno. E un Total Capital Ratio, a dicembre 2011, dell’11.6%.E solo dopo qualche mese, a luglio del 2012, avvenne l’allontanamento del dg Bianconi e cominciarono ad emergere quelle pesanti criticità che hanno già portato la banca a perdere quasi 800 milioni di euro in un anno solare e ad avere un Total Capita Ratio sotto la soglia di vigilanza dell’otto per cento.
Secondo Fondazione Carima la PricewaterhouseCoopers avrebbe potuto far emergere le criticità almeno già dal 2011. Ai revisori dei conti – e questa sembrerebbe essere una delle motivazioni che hanno spinto all’azione – è dato dalla legge non solo il compito di verificare la correttezza formale del bilancio ma anche la sua adeguatezza con la situazione reale. Anche tramite ispezioni, richieste di informazioni e loro verifica. La PricewaterhouseCoopers, che revisiona i conti Bdm dal 2008 sarebbe responsabile, secondo la Fondazione Carima, per le sue negligenze e gli omessi controlli del danno subito dall’istituto maceratese
In merito all’operato delle società di revisione si era già espresso l’ex Vicepresidente Ambrosini nella comunicazione inviata a Rainer Masera nel giugno scorso. “Con riferimento all’esistenza o meno di elementi segnaletici dai quali si sarebbe potuta evincere una situazione allarmante”, spiega l’avvocato pesarese nel suo scritto richiamando le relazioni annuali della società PricewaterhouseCoopers al collegio sindacale, “nonché dalle segnalazioni mensili di tale organo relativamente ai rischi e ai controlli effettuati, da tali relazioni nulla ebbe mai a emergere, così come né Deloitte, né Groupama né Cardif espressero mai riserve dopo le due diligence effettuate.”
Rimane sempre il dubbio di capire se gli azionisti – e cioè principalmente le fondazioni – e i membri del Cda potessero effettivamente non essersi accorti di cosa stesse accadendo. O se qualcuno fosse nelle condizioni di farlo e altri no. Di certo chi era incaricato dei controlli aveva probabilmente in mano gli strumenti migliori per valutare la situazione reale, ma in merito alle responsabilità della governance sappiamo essere incorso una seconda ispezione della Vigilanza di Banca d’Italia. Una prima ispezione si è già conclusa in primavera, anche se i tempi per l’erogazione e la diffusione pubblica di eventuali sanzioni potrebbero ancora non essere maturi. E nel frattempo, per rimanere nel tema delle responsabiità, è sempre in corso l’indagine della Fiamme Gialle di Ancona dopo l’apertura di un fasciolo di indagine da parte della Procura della Repubblica.
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che la società di revisione conoscesse gli imprenditori clienti della banca meglio degli azionisti di riferimento o meglio degli amministratori sembra surreale…… sarà che la miglior difesa è l’attacco???
in questa fase di delicato lavoro dei commissari e in ottica di salvaguardare il valore delle azioni della banca risulta corretta una strategia di fare ulteriore confusione?? non lo so.. saranno scelte oculate ma forse sarebbe meglio aspettare cosa dicono i commissari…e soprattutto non essere sui giornali tutti i giorni..
eppur si muove!!!! finalmente un’azione concreta!!! E’ evidente che i misfatti siano stati compiuti con l’acquiescenza generale come è lapalissiano a chi siano imputabili le responsabilità, che ovviamente non ricadono solo sulla società di revisione. Ora è il momento di chiamare a rispondere del loro operato consiglieri, collegio sindacale e comitato esecutivo, che non possonon non aver visto ma che hanno continuato a negare fino all’ultimo. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi pur conoscendola la chiama bugia , è un delinquente. (B.Brecht).
Ma quali sono i motivi per cui hanno taciuto? QUeste metastasi sociali che hanno tradito il dovere, il diritto e la dempocrazia a favore della cleptocrazia, rubando il futuro di famioglie e dipendenti??
Attenzione: la veritò sta venendo a galla….. ha ha ha ha ha
vista la “giovane eta” dei consulenti Price che venivano inviati in Bdm…… non si puo’ fare a meno di domandarsi quale fosse la loro “pre-parazione” (!!!!)
Sacrosanta l’azione risarcitoria nei contronti della Società di revisione ma…..il Cda e i Sindaci della Bdm e il Cda della Fiondazione Carima (e delle altre Fondazioni) cosa hanno letto, o leggevano, quando hanno approvato i Bilanci ?
E’ solo “fumo negli occhi” e un tardivo tentativo di chiamarsi fuori. Dove era la Fondazione ( egli uomini piazzati in CDA) quando venivano fatti tutti quei bilanci eccezionali ? Erano in giro a vantarsi e ad incassare i dividendi. Ora chiedono i danni. Non credibili.
inutile chiudere la stalla… I buoi sono ormai tutti in Sudamerica, Svizzera, Cayman…
Sig moschetti si informi meglio.. Non hanno firmato tutti: Grassano e cesarini si sono astenuti… e li hanno fatti passar per pazzi!!!! ma ha ragione chi dice che la verità sta affiorando… Per bdm e per medioleasing!!!!
Max Franceschetti dato che ti vanti di essere un consulente saprai che le società di consulenza sono fatte di vari livelli di anzianità, tutte senza eccezioni, e rispondono a procedure consolidate, non ci sono ragazzini lasciati soli di operare..salvo qualche “cane sciolto” che si muove da solo e che millanta competenze infinite. Poi se ci vuoi far credere che la colpa del fallimento della banca sarebbe da rintracciare nell’età dei protagonisti (ben ambientato nella società geriatrica italiana) allora ti informo che l’età media dei consiglieri era di 70 anni…dei sindaci anche di più…conta l’esperienza???I fatti Franceschetti, contano i fatti..altrimenti dopo tutto sto polverone i veri responsabili saranno tutti salvi, all’italiana!!! e chi agita il polverone sarà corresponsabile..
Hai ragione cesarini, allora se non mancava l’esperienza mi tocca pensar male!!! Perché è’ vero il problema e’ proprio icone hanno fatto a certificare il bilancio!!! Grazie per la spiegazione ora abbiamo Tuttiitipi le idee chiare!!! Nulla quaestio …
«Segavano i rami sui quali erano seduti.
E si scambiavano in gran voce le loro esperienze
di come segare più’ in fretta,
e precipitarono
con uno schianto,
e quelli che li videro scossero la testa segando
e continuarono segare.»
(Bertolt Brecht)
Ritengo che l’azione di responsabilità intrapresa dalla Fondazione verso gli organi di revisione sia non solo un atto dovuto che trova fondamento nella legislazione vigente ma anche una forma di trasparenza che qualifica la Fondazione Carima. Purtroppo la scelta degli organi di controllo avviene il più delle volte sulla base di indicazioni soggettive:ciò conduce alla conseguenza che si guarda solo all’aspetto formale del bilancio e non alla legittimità dei vari atti sulla base di controlli a campione ,che devono essere compiuti.Penso che dopo quello che è accaduto ocorre ristabilire,a tutela degli azionisti,dei risparmiatori nonché del territorio, un sacrosanto principio contabile:il controllo,che deve avvenire senza condizionamento alcuno.Qui penso che si giochi il futuro del sistema bancario.
Forse non ho capito bene!!! Ma per caso vogliono dire che…….ma cacchio!!!! perché non ci avete avvisato prima che ci stavamo sputtanando la banca???? Non immaginavo proprio che la societa’ di revisione servisse per crearsi un alibi!!!!
ho solo fatto notare che non è l’età il problema dato che anche tutte le altre società di revisione funzionano allo stesso modo. E’ polemica sterile, magari perchè ne hai visto uno giovane non significa che il lavoro si basasse solo su quello e un consulente dovrebbe saperlo. Il tema vero è se quello che è successo è responsabilità dei revisori, degli amministratori, del management o dei sindaci. Esistono le leggi che assegnano a ciascuno i compiti e responsabilità, un tecnico dovrebbe saperlo (se poi parliamo al bar è un altro discorso), ci sono dei commissari di banca d’Italia a lavoro, c’è la magistratura a lavoro e c’è chi sta cercando i capitali per non distruggere il valore delle nostre azioni (per quel che è rimasto). Chiedo: adesso a chi giova alzare i toni prima che le autorità preposte facciano il loro lavoro??
Avevo già citato in uno dei tanti commenti passati il fatto che la società di revisione, intascando feespiù o meno cospicue, avesse a più riprese certificato numeri senza una dignità oggettiva.
Il sospetto c’era e ora si procede per le vie legali: qualcuno nelle sedi appropriate appurerà la verità…
Ora l’analisi che ne scaturisce e’ ex post, ovvero a danni fatti, se ricordo bene anche i sindacati stessi di BdM affermavano che la “casta” teneva stretti stretti dati veri in un ‘ottica di mancanza completa di condivisione delle informazioni, attuando una gestione diciamo omertosa ….quindi chissa’ cosa certificavano i succitati ragazzi, ragazzetti, esperti o meno non so…. ( cito i post precedenti…) ….
Io non so e credo che pochi sappiano come stanno veramente le cose, ma a mio avviso, giunti a questo punto, il giocattolo e’ rotto, il sistema pesantemente incrinato, il territorio paurosamente depauperato, i risparmiatori impoveriti e le imprese abbandonate al loro destino a cercare credito altrove….
Questi sono i fatti su cui riflettere, nient’altro che questi !!!
Ma di che andiamo parlando, di responsabilita’, l’uno che incolpa l’altro, controllori che dovevano essere controllati e controllati intrecciati con i controllori stessi che li avevano nominati….. ADESSO CE NE ACCORGIAMO ????
Ricordate il memoriale di Ambrosini ?? 51 fidi di alta direzione al vaglio del CDA deliberati in una serata !!!
Nemmeno se fossero stati prestiti personali per acquisto mobilio, anziché fidi di importo suppongo elevato, data la sede deliberativa, ci sarebbe voluta una serata: a dedicargli 10 minuti ognuno ( bastanti solo a leggere nome, importo, linea di credito e guardare due numeri di bilancio) si sarebbe arrivati all’alba successiva …
Ma chi li ha messi li quei signori ???
Quale sistema se non una mera autoreferenziazione li ha portati ad occupare scranni per i quali la preparazione tecnica, il rigore e l’onestà intellettuale erano requisiti principe, se non assolutamente indispensabili e non la semplice nomina di stampo politico o criteri di ripartizione da manuale Cencelli ?!?
A parte il solito purtroppo trito e ritrito paragone con i capponi di Renzo di manzoniana memoria, visto quello che si legge su queste pagine, mi viene da pensare una cosa, mi assilla una idea, un pensiero che diviene per me certezza, che TUTTI, indistintamente, sono responsabili, a vario titolo a vario livello, ognuno per la sua parte, ognuno con la sua specifica colpa: CDA, amministratori, Fondazioni, Bankitalia, Società varie di revisione, Alta Direzione e Capi settore…. e chi più ne ha più ne metta !
Qualcuno nei post precedenti suggerisce di non alzare i toni, ma credo che non sono certo le esternazioni o le dichiarazioni che riporteranno in utile una banca, così come certamente non saranno le carte bollate che daranno spessore agli aumenti di capitale….
Riflettiamo solo che nel futuro di BDM devo entrare 400 milioni di euro o non potrà continuare a chiamarsi banca……
il pistola pistolero propio non vuole andarsene senza procurare altri casini, ora serviva solamente un’ attimo di calma per dar modo agli ispettori di capire bene come sta la situazione, tanto pistola sei colpevole tanto quanto i revisori percio e’ inutile che cerchi di fare belle figura…..te ne devi da annaaaaaa
Ma che fine ha fatto lo studio Erede,il più’ caro d’Italia ,ed il suo parere su cosa e’ successo realmente in bmarche?Come mai lo stesso incarico in MPS ha prodotto dopo poco più’ di una settimana azioni legali,chiarito responsabilità’ e provocato addirittura arresti?Forse giova a tutti gli artefici di questo colossale pasticcio tenere la verita’ sotto la cenere e lasciare che tutti si azzannino contro tutti,con un bel gioco al massacro che crea confusione ma che non vede ad oggi colpevoli conclamati e qualche manetta che scatta ai polsi.La responsabilità’ delle società’ di revisione va inserita in un contesto più’ complessivo,e comunque una responsabilità’ non esclude o giustifica le altre.Nella vicenda banca Italease,una volta accertate le colpe,eseguiti gli arresti e fatta piazza pulita del vecchio management,la Deloitte,tirata in ballo in sede civile dagli azionisti,ha chiesto di transarre,offrendo un risarcimento se pur parziale agli azionisti.ma se in bmarche dopo mesi ancora non si è’ capito se qualcuno e’ responsabile di qualcosa…In Italia ci sono due incubi dai quali non riusciamo a liberarci:i politici e le persone da loro nominate in banca marche
@orville: “Ma chi li ha messi li quei signori ???”
@nardino: “In Italia ci sono due incubi dai quali non riusciamo a liberarci:i politici e le persone da loro nominate in banca marche”
Risposta esatta, ma non basta. Tutto il sistema poteva tenersi in piedi per così lungo tempo da solo, oppure, forse, si è avvalso di qualche altro appoggio…esterno?
Bankitalia, presente dal 2010 con ispezioni continuative, come mai ha atteso il 30 agosto 2013 per decretare un frettoloso commissariamento estivo?
Infine, attendiamo con ansia l’esito delle indagini poi, sicuramente forse, avremo il quadro completo. Speriamo che nel frattempo non sia troppo tardi!
Ma banca d’Italia in troppe occasioni ha chiuso le stalle con i buoi ormai scappati.Complicita’,incapacita’,boh,tanto in Italia funziona tutto così’..La prova provata della necessità’ di azzerare i vertici della ns banca’del territorio’ e’ che nessuno di questi signori spinge o accelera i tempi sulle indagini e sulle relative conseguenze.Fondazioni,cda,tutti sono complici,ricattabili uno con l’altro,tutti hanno avuto vantaggi e favori reciproci,se non tutti in galera,almeno se ne vadano spontaneamente…a casa.Adesso fanno finta di abbaiare,ma can che abbaia non morde.Ripeto,con MPS c’è’ voluta una settimana per accertare responsabili e responsabilita’,noi ancora non sappiamo da Goffi che ce lo aveva promesso in assemblea,se Bianconi ha avuto una lettera di manleva e quanto ha preso di seconda buonauscita.E Goffi rappresenterebbe il nuovo e l’incontaminato pensate un po’ poveri noi…