Difesa dell’autonomia di Banca delle Marche e del suo ruolo a sostegno dell’economia del territorio regionale: Regione Marche e sindacati d’accordo al termine dell’incontro di oggi, a Palazzo Raffaello, tra il presidente Gian Mario Spacca e l’assessore al Bilancio Pietro Marcolini da una parte, e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Fabi e Dircredito dall’altra.
Regione e sindacati hanno condiviso la forte preoccupazione per la situazione che sta attraversando l’istituto di credito. “Non possiamo nasconderci – ha dichiarato al termine dell’incontro il presidente Spacca che già ieri aveva annunciato la vicinanza all’istituto (leggi l’articolo) – che la strada sia in salita. L’importante è non perdere di vista l’obiettivo, che deve essere la difesa dell’autonomia di Banca delle Marche e il suo ruolo a sostegno dell’economia del territorio marchigiano, e per il quale tutti siamo chiamati a lavorare: proprietà, management della banca, sindacati, imprenditori e anche le istituzioni”. Spacca ha sottolineato la necessità che Banca delle Marche definisca un piano industriale, coerente con l’obiettivo dell’equilibrio di bilancio e che sia convincente in termini di tempo, di forza e strategia.
Di “autonomia quale valore irrinunciabile” dell’istituto di credito hanno parlato i sindacati, che hanno concordato sulla necessità di “un’azione comune tra tutte le forze in campo”. La richiesta è di creare “una compagine territoriale forte e stabile a difesa e a garanzia dell’autonomia della banca”. C’è preoccupazione, tra i lavoratori, per il tema dell’occupazione: secondo i sindacati, “Banca delle Marche ha tutti i mezzi per mantenerla intatta, ma bisogna agire subito affinchè le condizioni che ci sono oggi, di autonomia, radicamento sul territorio, con stabile e buona occupazione, non vengano a mancare”. Con i suoi 3.300 dipendenti, Banca Marche rappresenta un’importante fonte occupazionale per la regione.
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Ma come, con uomini impregnati di economia e finanza come Costa ( un cognome un programma), Bianchi & Co, come è potuto succedere? Sono 24 anni che per lavoro frequento le banche, anzi , si lavora in pratica per loro, e devo dire che nelle nostre zone ci sono allo sportello e al back office persone alla mano, competenti e simpatiche che hanno resistito come hanno potuto alle direttive imposte dall’alto di rispettare solo rating, Basilea e quant’altro: loro conoscono le persone, le attività che fanno e se è opportuno o no dare credito. Devono poi rimediare agli sbagli fatto dalla direzione, dai tromboni che vengono regolarmente….trombati ( Narrant di 4-5 grandi debitori che hanno messo in difficoltà la banca..) . Della citazione “Promoveatur ut moveatur” toglierei decisamente le prime due parole e auspico un ritorno alle sue tante terre del Cincinnato locale ( almeno Cincinnato vinceva) e un ritorno alla marchigianità della banca , altrimenti potrebbe essere denunciata per …..appropriazione indebita di nome territoriale.
forse le responsabilità vanno cercate nella presidenza precedente ????????