di Marco Ricci
Dal Forum di Cernobbio rimbalzano più notizie su Banca Marche di quante ne vengano prodotte in regione. Ieri dal Forum Ambrosetti sono arrivate ad esempio le parole di Francesco Merloni che ha confermato non solo il proprio impegno a sottoscrivere l’aumento di capitale ma si è detto oltretutto certo della presenza nella cordata locale anche di Diego Della Valle. Che però, da parte sua, non ha mai fino ad ora confermato né mai smentito il proprio impegno per Bdm. E sempre ieri, sempre da Cernobbio, l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha escluso una possibile operazione su Banca delle Marche. Oggi è stato il turno di Intesa-San Paolo. A margine del Forum il consigliere delegato Enrico Cucchiani ha escluso qualsiasi interessamento del gruppo bancario in future acquisizioni, riferendosi in particolare a Banca delle Marche. Che l’intervento di Intesa e di Unicredit non fosse scontato era noto da tempo. Entrambi i gruppi sono già molto esposti non solo in Italia ma anche nelle Marche. Il che, in caso di acquisizione, avrebbe non solo fatto correre il rischio di incorrere nelle maglie dell’antitrust ma anche di produrre un’eccessiva concentrazione di sportelli su una regione, le Marche, attualmente in forte crisi economica.
E’ evidente che dopo la semestrale il quadro stia cambiando. E si stia dimostrando non solo più complesso ma anche meno certo di quanto si percepisse qualche mese fa. Con ancora un quasi un 25% di crediti a rischio che – al di là delle perdite già registrare dalla semestrale – stanno ad indicare un futuro ancora incerto per via di possibili ulteriori rettifiche. Viene allora anche da domandarsi se l’aumento di capitale per 300 milioni sia sufficiente a tenere la banca lontana da brutte sorprese. Nella sua analisi relativa al downgrade di Bdm, l’analista di Moody’s mette in evidenza questo. Ovvero come l’aumento di capitale, ai numeri attuali, non possa far altro che riportare il Total Capital Ratio della banca appena un poco oltre i limiti di vigilanza. Senza così garantire quel “cuscinetto” di garanzia in caso di nuove evenutuali perdite. Secondo Moody’s dunque l’aumento di capitale è oltremodo urgente. Ma per il futuro, almeno a queste cifre, potrebbe non bastare.
“Al momento le variabili sono troppe. Quale sarà l’aumento di capitale, a quali che prezzi verranno emesse le nuove azioni, quale il futuro dei crediti”, queste le parole dell’avvocato Paolo Tanoni che, in uno scenario così incerto, si rende perfettamente conto di non riuscire ad ottenere in alcuni casi altro che intenzioni di massima da parte degli imprenditori. Un quadro incerto in cui i possibili sottoscrittori non riescono ad esprimere con certezza la quantità di capitale che potrebbero sottoscrivere. “A volte ottengo un intervallo tra 1 e 5 milioni, altre tra 1 e 10. Ma è ovvio che in questa situazione non posso dare sicurezze.” L’avvocato recanatese, nonostante queste difficoltà, ha confermato la propria volontà e quella degli imprenditori nel tentativo di non far finire Bdm in mani lontane dalle regione. Proseguiranno dunque “gli incontri e i contatti”, ma senza nascondersi come sia “un’assunzione di responsabilità” il chiarire che – con numeri così poco certi – neppure la cordata locale riesce a offrire numeri certi. Notiamo per inciso che, a differenza di quanto affermato ieri da Merloni, secondo dichiarazioni passate dello stesso avvocato Tanoni, non tutti accetterebbero di “fare la stampella di qualcuno.” Il ruolo della cordata locale, infatti, sarebbe quello di sostituirsi alle Fondazioni. Fondazioni che negli anni passati avevano garantito un impegno cospicuo negli aumenti di capitale, lasciando ai piccoli risparmiatori il compito di coprire il resto.
Paolo Tanoni ha anche espresso la propria convinzione che, qualora non si chiudesse a breve l’aumento di capitale, la banca possa eventualmente essere commissariata. Ricordiamo a questo punto che la gestione straordinaria ha una durata massima di due mesi. Un eventuale commissariamento garantirebbe invece tempi più lunghi e forse azioni più incise. E la presenza di Banca d’Italia, finché i livelli patrimoniali non torneranno adeguati, sarà fondamentale in caso del perdurare di un Total Capital Ratio inferiore all’8%. Solo la presenza forte di Via Nazionale sarà infatti in grado di evitare, con valori dei coefficienti patrimoniali sotto i limiti di vigilanza, la restituzione di quei quasi 4 miliardi di prestiti ottenuti da Banca Marche a tassi molto bassi dalla Bce. Eventualità, quella della restituzione dei prestiti, che avrebbe ripercussioni importanti sul conto economico dell’istituto. Poiché Bdm dovrebbe allora alimentarsi con i prestiti interbancari a tassi superiori di quelli attuali. E l’attività di base di una banca, in fin dei conti, non è altro che prendere denaro ad un tasso ed impiegarlo ad un altro. E se i valori dei due tassi si avvicinano il ricavo conseguentemente si riduce.
Uno scenario incerto quindi. Uno scenario di cui anche gli imprenditori locali devo prendere atto e dove, molto probabilmente, sarà sempre più Banca d’Italia a stringere nelle proprie mani le redini della situazione.
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CONTINUA L’AVVOCATO TANONI A FARLA DA MATTATORE !!!!!! Possibile che non si voglia capire che è tuttoun bluff? Non ci saranno mai imprenditori disponibili a mettere un euro. Non ci saranno perchè ,sia esso imprenditore, sia semplice cittadino , nessuno è disponibile ad investire denaro se non c’è un vantaggio e quindi un ritorno dell’investimento. In Banca Marche tutto cio’ non sarà possibile per un bel po’ di anni!!! Vedrete ne Della Valle ,ne Merloni faranno alcunchè!!!!!! Il problema che chi è in Banca Marche conosce è che oltre ai 300-400-500 milioni (ma quanti saranno veramente?) occorre garantire l’attività futura e per questo occorreranno spalle molto piu’solide di quelle di un gruppetto di sgangherati industriali amici di Tanoni!!
Le principali banche italiane si sono dichiarate non interessate, la cordata potrebbe non riuscire, azionariato popolare di difficile realizzazione, gestione straordinaria dei commissari a termine…..
Un futuro fatto più di ombre che di luci, la disfatta del commissariamento sempre più vicina….
E’ una sconfitta pesante, per tutti, per il sistema, per il territorio, per i colleghi, per i clienti, per i risparmiatori e per le imprese locali.
Serviranno davvero anni a ridare smalto alla Banca, ma altro non c’è da fare che arrivare alla fine del percorso, per capire da dove ripartire!
Castellani ha ragione,basta con questi’sgangherati’ come li ha definiti lui di Tanoni e compagni.Trovi lui però’ la soluzione al problema,o meglio ancora una banca di non sgangherati disposta a comprare bmarche.Ad oggi, caro Castellani,gli unici che ancora( ma nn so per quanto) almeno dicono di voler investire e credere in bmarche sono proprio loro,brutti o cattivi che siano dobbiamo farceli piacere.Altrimenti vedremo a nostre ulteriori spese qual’e’ la soluzione che ci imporrà’ la banca d’Italia ,allora si che ci sarà’ da ridere.E Gazzani nel frattempo rilascia deliranti interviste e disegna strategie per Carilo( poveri dipendenti..) A proposito di fondazioni,sono d’accordo con gli investitori che pongono come condizione l’AZZERAMENTO e la scomparsa definitiva delle,quelle si,sgangherate fondazioni.E sempre per nn dimenticare YOUTUBE VIDEO INTERVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA
Io spero solo che della valle ci metta le mani……tutto il resto non conta!!!
Una banca di un pugno di privati servirà solamente per i loro propri interessi e fra qualche anno ci troveremo come Alitalia che ora ha bisogno di un’altra robusta iniezione di denaro
Azionariato popolare, espulsione delle fondazioni dalla governance, qualcuno da mandare dietro le sbarre…
Visto che i commenti sul l’articolo di Gazzani che gira armato sono stati disabilitati (Chissà perché o forse il motivo e’ fin troppo e evidente) provo a metterlo qui. Volevo dire a Gazzani che le persone per bene non hanno bisogno di girare armati ne di avere un porto d’armi
http://www.youtube.com/watch?v=2AMZrm0qB_Q
Ma come si può pensare che si possa trovare ancora persone tanto incoscienti da voler investire i propri risparmi in BM? D’accordo per i vecchi responsabili: debbono finire i loro giorni o in galera o sotto i ponti, come barboni o come Calvi.
Tranquillizzerei Giammario,banca marche al momento non la vuole neanche un pugno di privati,magari ci fosse,ma pare proprio che non sia cosi’.Continuiamo a parlare di questa banca come se fosse una Ferrari,ma ad oggi e’ una panda con scritto occasione e che sta li’ invenduta anche con lo sconto.Giammario ha qualche soluzione più’ accattivante?Non è’ polemica nei suoi confronti,ma continuiamo a parlare nn avendo ben chiaro il quadro della situazione.Per intenderci,anche Intesa( quella che implorava Gazzani a suo dire di venderla a suo tempo a 3.euro YOUTUBE INTRVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA) ha detto no grazie banca marche non ci interessa…
leggere in altro articolo che Gazzani ha solo il conto aziendale in banca marche…..mi fa riflettere un po’ !!!
Caro Giuliano, non sento alcun bisogno di essere tranquillizzato in quanto io mi sono allontanato prudentemente da tempo da BM, ma in quanto maceratese ne seguo le vicende. Non ho, ovviamente, una soluzione ( circa 20 anni fa fui promotore di una fusione tra l’allora banca popolare di Ancona e Carima ma non andò a buon fine per, secondo me, alcune uttosita delle allora dirigenze). Lasciamo che sia Banca d’Italia a risolvere il problema. Ha sicuramente più esperienza di tutti noi è troverà la migliore strada percorribile. Un conto e’ fare l’industriale e un altro il banchiere.
Fermarsi a Gazzani è fuorviante. Chi ha tentato di nascondere le responsabilità del disastro ci gode in silenzio. Finché la banca non attiva la magistratura per perseguire gli autori del massacro non potrà esserci alcun rilancio. Nessuno sarà disposto ad investirci se la ‘greppia’ è sempre lì pronta a riapparecchiare la tavola.
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Cari Signori mi domando come fate ancora a credere a Tanoni…. gli stessi imprenditori di cui si fa tronfio lo hanno mandato a quel paese già da un pezzo, dicendogli chiaramente che non sono interessati a un’operazione in cui l’unico a guadagnarci forse sarebbe lui (vedi Pop Ancona e Carifac)….
Per il Sig Giammario: In Italia saremo costretti tutti ad andare in giro armati fra un po’, finchè i delinquenti rimarranno impuniti e gli altri sotto minaccia perchè chiedono la loro condanna.. dal mio canto aspetto di vedere la lettera al Wall Street del 2009 prima di dare giudizi
Cara Giulia, mi auguro che non creda veramente a quello che ha scritto e che sia solo una battuta. Io sono del parere di ritirare tutti i porti d’armi. Abbiamo quasi giornalmente sotto gli occhi cosa succede in America dove tutti possono possedere armi con estrema facilità.
Giulia Possanzini,se ho ben capito tiriamo giu’ dalla torre Tanoni,l’unico almeno a parole interessato a salvare bmarche( ed ovviamente guadagnarci) e salviamo Gazzani,aspettando lo scoop del wall street del 2009.Bene,posizione condivisibile come tutte,peccato che la fondazione di mc si sia rovinata dietro alle scelte del suo protetto,il quale oggi non si capisce perche’ proclama ai giornali di girare armato.Mi viene da dire : e chi se ne frega.La differenza tra Tanoni e Gazzani e’ una sola Tanoni ci mette i soldi e se ci guadagna e’ merito suo,Gazzani ci ha messo i soldi della fondazione e l’ha portata alla rovina.Le consiglio la visione su YOUTUBE INTERVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA.Ascolti il suo idolo incompreso,faccia un po’ di conti e me lo saluti con affetto lei che le e’ così’ vicina.Se poi ha qualche risparmio da investire lo dia a lui,vuole comprare gli sportelli carilo,dopo i successi di bmarche vedrà’ che risultati strepitosi,lui è’ un banchiere nato prestato alla panificazione,altro che…
Gazzani ridimensiona con la polizia le minacce ricevute e non sporge denuncia…da oggi continuerà’ a girare con la pistola,ma ad acqua,così chi lo minaccia riceverà’ lo spruzzo in faccia.Un giorno tutto ciò’ andrà’ su scherzi a parte,ma oggi nn c’ e’ proprio niente da ridere.Cittadini maceratesi,ma a chi avete messo in mano i soldi di una fondazione antica e gloriosa( ed una volta Florida) fondazione?Guardatevi su YOUTUBE INTERVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA e sentite di che cosa si vanta il vostro illustre concittadino.Fate un po’ di conti e…meditate..
Ha ragione signora possanzini… È comunque tanoni non è’ l’unico che si è’ fatto avanti, ma piuttosto l’unico che si è’ fatto pubblicità e quello che ha allontanato molti ‘ sani’ imprenditori che avrebbero investito se la cordata non fosse stata guidata da lui …. Senza peraltro mandar glielo a dire
Egregio sig nardino, il fatto che lei stia portando avanti una guerra personale con gazzani non mi tange, ma soprattutto non significa che chi non la pensa come lei vuol idolatrare l’altro. Dico solo che “carta canta,villan dorme”e,finora ,se qualcuno ha parlato dati alla mano, che mi riservo sempre e comunque di verificare per onor del vero, e’ Mc. Mi chiedo però perché lei attacchi solo gazzani e non costa o bianchi o Valentini e tutta l’allegra brigata… Comincio a pensare che lei abbia problemi personali con gazzani che le tolgono lucidità di giudi zio, visto che lo tira sempre in ballo anche in post in cui non c’entra nulla…. Il mio idolo??? affatto … Ma credo che anche se la sua opinione egregio signore fosse corretta, dovrebbe usare un peso e una misura maggiore per i compagni di merende del cda e del collegio sindacale…. Che hanno rovinato bdm… perche è’ di bdm che si parla e non del patrimonio della fondazione
Gent.sig.ra Giulia,la prova che non ce l’ho solo con Gazzani’ ma anche con l’allegra brigata e’ che aprirò’ a titolo personale un fascicolo in procura contro queste persone.Ritengo altrettanto responsabili di questo disastro le altre fondazioni,che ritengo TUTTE IL MALE ASSOLUTO PER UNA BANCA.Detto cio’poiché’ non ho ne’ fornì ne’ pasticcerie ma azioni bmarche credo fermamente che la madre di tutti i problemi sia stata la incomprensibile e frutto della assoluta incompetenza decisione di chiudere qualsiasi porta o spiraglio alle banche a suo tempo interessate a bmarche,scelta avvallata o comunque non osteggiata dalle altre fondazioni,dai sindacati( o parte di essi) dai politici di cui non ricordo l’attivismo ed il presenzialismo di oggi,peccato che ora il latte sia già’ versato.Poiche’Gazzani si è’ assunto nel video famoso la completa paternita’ della scelta,vantandosene pubblicamente,e’ ovvio che me la prendo con lui,ma non per guerre personali,non lo conosco e dio me ne scampi ma perché’ in bmarche grazie al contributo di tutti questi incapaci presuntuosi oltre ai soldi delle fondazioni( e se sta bene a loro..) sono stati dilapidati anche i miei risparmi.Lei dice inoltre che mc avrebbe il merito di avere parlato,le rispondo che lo ha fatto tardi e quando la frittata era fatta.Grassano,persona onesta e competente( infatti se ne è’ andato sbattendo la porta) Gazzani avrebbe dovuto chiamarlo ai tempi della possibile vendita,i guai se pur ben celati,c’erano gia’ed oggi non saremmo nessuno in questa situazione.Prima non si è’ accorto di niente nessuno,adesso tutti urlano e strepitano,però’ si documenti quanti centinaia di milioni di eurscodelle fondazioni e degli azionisti sono stati bruciati.Detto tutto ciò’ mi piacerebbcasa pere se e’ lecito che cosa ne pensa Lei di Gazzani,la mia posizione mi sembra chiara,lei come lo considera quel signore li’?Un cordiale saluto e mi creda senza rancore
Se Max Franceschetti potesse indicare i ‘ buoni imprenditori’ interessati a bmarche e scappati per colpa di Tanoni gliene saremmo grati.La mia impressione e’ che non ci sono imprenditori ne’ Buoni ne’ cattivi interessati ad oggi finché’ non si fa un po’ di chiarezza e fin quando non finisce questo clima di caccia alle streghe,mi correggo,di caccia a Tanoni.Ribadisco che nella situazione in cui versa attualmente bmarche chiunque metta i soldi e non le chiacchere,e’ un buon imprenditore.Se poi torniamo alla demagogia di tanti politici ancora di più’ sono curioso di conoscere i nomi di questi imprenditori buoni ed illuminati.Se non li vuole dare a noi,contatti subito banca d’Italia,prima che sia troppo tardi,sono informazioni preziose.Se poi queste persone,oltre che buone,vedono favorevolmente il prezioso contributo finora dato dalle fondazioni,gli faccia vedere suYOUTUBE VIDEO GAZZANI INTERVENTO CARIMA,lo stratega e’ Gazzani,ma le altre fondazioni,i sindacati,ed i politici quelle scelte le hanno avvallate e non osteggiate,così nessuno potrà’ dire che c’è l’ho solo con il fornaio di macerata