Dalla Banca delle Marche riceviamo una nota sulla rivalutazione di Moody’s riguardo ai covered bond emessi dall’istituto di credito, la cui valutazione è stata alzata a Baa3, due settimane dopo la notizia sul declassamento che ha riguardato i covered mortgage bonds (leggi l’articolo) e il rating generale della banca, su cui era intervenuto anche il presidente Goffi dicendo che “il declassamento non condiziona Banca Marche” (leggi l’articolo).
“L’agenzia di rating Moody’s ha migliorato di due livelli – da Ba2 a Baa3 – il giudizio sui covered bond emessi da Banca Marche. Nel report dell’8 febbraio Moody’s scrive che la decisione di migliorare il rating deriva dalle modifiche delle emissioni di covered bond, che hanno esteso la durata delle garanzie costituite da mutui cartolarizzati. Grazie al recente “upgrade”, i covered bond di Banca Marche tornano perciò ad essere pienamente finanziabili (“eligible”) dalla Banca centrale europea. I covered bond sono obbligazioni bancarie garantite, caratterizzate da un profilo di rischio inferiore rispetto a un bond tradizionale. Infatti, la restituzione del capitale e degli interessi ai sottoscrittori dei covered bond viene garantita attraverso il vincolo di una parte dell’attivo patrimoniale della banca – in questo caso i mutui – destinato esclusivamente alla remunerazione e al rimborso del bond”.
*** Intanto restano ancora senza risposte gli interrogativi posti dalla nostra testata nei giorni scorsi sulla situazione di Banca Marche (leggi l’articolo).
LA RICOSTRUZIONE – Il buco di oltre 300 milioni preoccupa e troppi interrogativi restano senza risposte dopo il duro intervento di Bankitalia e il conseguente divorzio dal d.g. Bianconi e dai suoi vice Cavicchia, Giorgi e Vallesi
GIORNI CALDI PER L’ISTITUTO DI CREDITO – Con Goffi per ora resta solo Armando Palmieri. Cessazione del rapporto di lavoro con il maceratese Stefano Vallesi, direttore generale della controllata Carilo. Al suo posto Andrea Carradori
Situazione complessa per l’istituto tra riassetto strutturale, declassamento di Moody’s e bilancio del 2012 in passivo. Domani l’incontro con i sindacati
L’istituto di credito annuncia il ritorno ad un risultato positivo già nel 2013: “Abbiamo gettato le basi per un naturale ricambio della squadra di direzione”
L’agenzia di rating declassa il rating da Ba1 a B3, con outlook negativo. Tagliata la valutazione anche dei covered mortgage bonds da A3 a Ba2: “L’istituto ha una bassa capitalizzazione e una minore capacità di coprire le sofferenze bancarie”
Contratti Conclusi – Internalizzatore Sistematico Azioni Banca Marche
Informativa al pubblico ed al mercato, ai sensi dell’art. 33 della delibera Consob N. 16191 del 30 Ottobre 2007 “Adozione del regolamento recante norme di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 in materia di mercati”.
Tipo strumento finanziario: azioni ordinarie Banca Marche S.p.A. COD. IT0001063707Giorno di negoziazione 11/02/2013
Numero Contratti Conclusi
54
Quantità Trattate
128.596
Prezzo d’asta di conclusione di tutti i contratti
0,531 €
Da Borsa Italiana, rilevo e posto per conoscenza di tutti gli utenti. ——————————————————-
Con Covered bond (tradotto obbligazioni garantite) ci si riferisce ad un’obbligazione bancaria caratterizzata da un profilo di rischio molto basso e da un’elevata liquidità. Questa tipologia di obbligazioni rappresenta nel nostro Paese una novità piuttosto recente, disciplinata per la prima volta dall’art.7 bis della Legge 30 aprile 1999, n. 130 introdotta dal decreto sulla competitività del maggio 2005.
A differenza delle normali cartolarizzazioni i covered bond garantiscono la restituzione di capitale ed interessi grazie al vincolo di una fetta dell’attivo patrimoniale della banca destinato esclusivamente alla remunerazione ed al rimborso del bond.
L’iter di emissione è costituito principalmente da tre fasi:
1) nella prima fase la banca cede alcune attività (titoli o crediti) ad una società veicolo; 2) successivamente la società veicolo per l’acquisto degli asset chiede un finanziamento alla banca cedente che ottiene il capitale necessario attraverso l’emissione di obbligazioni; 3) la separazione patrimoniale degli asset bancari ceduti alla società veicolo infine permette di ottenere una garanzia destinata al soddisfacimento degli obbligazionisti garantiti e non attaccabile da terzi creditori. Proprio grazie a questa garanzia aggiuntiva i covered bond offrono maggiore sicurezza rispetto alle obbligazioni tradizionali. La doppia garanzia offerta sia dalla banca che dal portafoglio crediti permette ai covered bond una maggiore liquidità, accompagnata da rating più elevati e rendimenti più contenuti connessi alla maggior certezza dell’investimento effettuato e offre agli investitori più cauti una buona opzione di investimento.
Utilizzati in 22 paesi europei, in Germania i covered bond sono stati istituiti da oltre 100 anni, mentre in altri, come la Gran Bretagna e l’Olanda si è provveduto solo ultimamente alla preparazione di un testo normativo essendo, fino a tempi recenti, ogni emissione definita sulla base di veri e propri accordi contrattuali.
Ai minori rischi tuttavia corrispondono rendimenti più bassi in quanto l’alea connessa all’investimento e più bassa, in altri termini gli obbligazionisti sono disposti a chiedere un rendimento minore rispetto ai titoli obbligazionari non garantiti e questo costituisce un indubbio vantaggio per la banca emittente che riesce a ottenere capitale dovendo supportare costi bassissimi.
Infine un’ulteriore garanzia è rappresentata dalle Istruzioni della Banca d’Italia la quale prevede che, durante l’intera durata dell’operazione e con cadenza semestrale:
1) il valore complessivo delle attività cedute sia rimasto alterato e non abbia subito svalutazioni;
2) il valore complessivo degli assets sia almeno pari al valore complessivo delle obbligazioni garantite emesse sul mercato;
3) gli interessi maturati dalle attività cedute costituenti patrimonio separato netto siano sufficienti a coprire gli interessi dovuti dalla banca emittente sui covered bond.
Con cadenza annuale, gli organi di amministrazione dovranno poi sottoporre a revisione le totali procedure di controllo e valutazione, al fine di valutarne l’attualità e l’attendibilità. Inoltre l’emittente dovrà nominare un “Asset Monitor”, un organo esterno e indipendente, avente il compito di effettuare una relazione annuale sull’operazione da sottoporsi al vaglio del Collegio Sindacale della società emittente
“Secondo gli esperti le perdite sarebbero fortemente condizionate dalle rettifiche di valore che sono in sostanza somme da mettere in bilancio a fronte di un rischio nelle concessioni di crediti. Banca delle Marche avrebbe finanziato importanti gruppi immobiliari che per motivi vari tra i quali anche la crisi sono in grossa difficoltà e con i quali dovrà rivedere le condizioni di credito.”…..Quando saranno resi noti i beneficiari delle linee di credito?
Contratti Conclusi – Internalizzatore Sistematico Azioni Banca Marche
Informativa al pubblico ed al mercato, ai sensi dell’art. 33 della delibera Consob N. 16191 del 30 Ottobre 2007 “Adozione del regolamento recante norme di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 in materia di mercati”.
Tipo strumento finanziario: azioni ordinarie Banca Marche S.p.A. COD. IT0001063707Giorno di negoziazione 11/02/2013
Numero Contratti Conclusi
54
Quantità Trattate
128.596
Prezzo d’asta di conclusione di tutti i contratti
0,531 €
Controvalore
68.284,48 €
…..tappi da una parte ed esce dall’altra……
Da Borsa Italiana, rilevo e posto per conoscenza di tutti gli utenti.
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Con Covered bond (tradotto obbligazioni garantite) ci si riferisce ad un’obbligazione bancaria caratterizzata da un profilo di rischio molto basso e da un’elevata liquidità. Questa tipologia di obbligazioni rappresenta nel nostro Paese una novità piuttosto recente, disciplinata per la prima volta dall’art.7 bis della Legge 30 aprile 1999, n. 130 introdotta dal decreto sulla competitività del maggio 2005.
A differenza delle normali cartolarizzazioni i covered bond garantiscono la restituzione di capitale ed interessi grazie al vincolo di una fetta dell’attivo patrimoniale della banca destinato esclusivamente alla remunerazione ed al rimborso del bond.
L’iter di emissione è costituito principalmente da tre fasi:
1) nella prima fase la banca cede alcune attività (titoli o crediti) ad una società veicolo; 2) successivamente la società veicolo per l’acquisto degli asset chiede un finanziamento alla banca cedente che ottiene il capitale necessario attraverso l’emissione di obbligazioni; 3) la separazione patrimoniale degli asset bancari ceduti alla società veicolo infine permette di ottenere una garanzia destinata al soddisfacimento degli obbligazionisti garantiti e non attaccabile da terzi creditori. Proprio grazie a questa garanzia aggiuntiva i covered bond offrono maggiore sicurezza rispetto alle obbligazioni tradizionali. La doppia garanzia offerta sia dalla banca che dal portafoglio crediti permette ai covered bond una maggiore liquidità, accompagnata da rating più elevati e rendimenti più contenuti connessi alla maggior certezza dell’investimento effettuato e offre agli investitori più cauti una buona opzione di investimento.
Utilizzati in 22 paesi europei, in Germania i covered bond sono stati istituiti da oltre 100 anni, mentre in altri, come la Gran Bretagna e l’Olanda si è provveduto solo ultimamente alla preparazione di un testo normativo essendo, fino a tempi recenti, ogni emissione definita sulla base di veri e propri accordi contrattuali.
Ai minori rischi tuttavia corrispondono rendimenti più bassi in quanto l’alea connessa all’investimento e più bassa, in altri termini gli obbligazionisti sono disposti a chiedere un rendimento minore rispetto ai titoli obbligazionari non garantiti e questo costituisce un indubbio vantaggio per la banca emittente che riesce a ottenere capitale dovendo supportare costi bassissimi.
Infine un’ulteriore garanzia è rappresentata dalle Istruzioni della Banca d’Italia la quale prevede che, durante l’intera durata dell’operazione e con cadenza semestrale:
1) il valore complessivo delle attività cedute sia rimasto alterato e non abbia subito svalutazioni;
2) il valore complessivo degli assets sia almeno pari al valore complessivo delle obbligazioni garantite emesse sul mercato;
3) gli interessi maturati dalle attività cedute costituenti patrimonio separato netto siano sufficienti a coprire gli interessi dovuti dalla banca emittente sui covered bond.
Con cadenza annuale, gli organi di amministrazione dovranno poi sottoporre a revisione le totali procedure di controllo e valutazione, al fine di valutarne l’attualità e l’attendibilità. Inoltre l’emittente dovrà nominare un “Asset Monitor”, un organo esterno e indipendente, avente il compito di effettuare una relazione annuale sull’operazione da sottoporsi al vaglio del Collegio Sindacale della società emittente
“Secondo gli esperti le perdite sarebbero fortemente condizionate dalle rettifiche di valore che sono in sostanza somme da mettere in bilancio a fronte di un rischio nelle concessioni di crediti. Banca delle Marche avrebbe finanziato importanti gruppi immobiliari che per motivi vari tra i quali anche la crisi sono in grossa difficoltà e con i quali dovrà rivedere le condizioni di credito.”…..Quando saranno resi noti i beneficiari delle linee di credito?