BdM, la Fondazione Macerata passa all’attacco e chiede l’azione di responsabilità
Oggi il Consiglio di Amministrazione avrebbe dovuto approvare il bilancio consolidato del gruppo ma la riunione è stata rinviata all'ultimo minuto. Preoccupa la posizione della proprietà di Macerata e i dubbi di Bankitalia sull'attuale assetto
Quando si tratta di Banca delle Marche, nulla può essere dato per scontato. I cambiamenti dell’ultimo minuto sono, non solo all’ordine del giorno, ma di solito anche esplosivi e determinanti. In passato per ben due volte è stata rinviata l’approvazione del bilancio e nonchè per mesi si sono rincorse voci sull’importo della perdita di bilancio per finire poi a spiazzare tutti con una cifra, molto significativa di 518 milioni di euro. Oggi l’ennesimo colpo di scena, anche se l’aria tesa e il fermento nei corridoidell’istituto, come annunciato (leggi l’articolo), erano tangibili già da ieri. La riunione del Consiglio d’Amministrazione per l’approvazione del bilancio consolidato del gruppo che poteva sembrare una innocua formalità, si è trasformato invece nell’ennesimo momento esplosivo di grande imbarazzo. A svelare in parte il retroscena di quanto si è consumato oggi nel quartier generale di Fontedamo è la comunicazione diffusa dalla stessa Banca delle Marche, obbligata tra l’altro a rendere pubblico tutto ciò che avviene nell’istituto.
La sede di Banca Marche di Fontedamo a Jesi
«Si comunica – si legge nella nota – che la riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del bilancio consolidato si terrà. non oggi come originariamente programmato, bensì il prossimo 3 aprile 2013. In tale sede. il Consiglio di Amministrazione procederà anche alla convocazione dell’assemblea degli azionisti. e terrà a tal fine conto della richiesta recentemente pervenuta dall’azionista Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Macerata avente ad oggetto l’inserimento all’ordine del giorno della promozione di un’azione di responsabilità e, comunque, di un’azione risarcitoria ai sensi del codice civile nei confronti dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Banca delle Marche S.p.A. in carica al 31/12/2011 nonché dell’ex Direttore Generale di quest’ultima, salvo altri».
Proprio la richiesta della Fondazione maceratese, in un clima già piuttosto teso, sembra essere stata la causa scatenante del rinvio. La Fondazione Carima aveva già preannunciato l’intenzione di procedere con un’azione di responsabilità, prevista dal codice civile, e per avanzare la quale presupposto fondamentale è detenere almeno il 20% della proprietà. In questi giorni ha chiesto formalmente di far decidere ai componenti l’assemblea, con una votazione, se la Banca delle Marche stessa debba promuovere o meno un’azione di responsabilità nei confronti di tutti coloro che hanno avuto un ruolo nel danneggiamento dell’istituto del territorio.
In particolare, oltre al buco milionario registrato nell’ultimo bilancio, la Fondazione avrebbe scelto questa strada anche per fare chiarezza sulle ormai famigerate pratiche di rilascio di crediti e per accertare eventuali ipotesi di reato che si siano consumate. La Fondazione di Macerata sarebbe l’unica ad aver preso questa direzione, diversamente da quelle di Jesi e Pesaro.
Ad aggravare la situazione già complessa ci sarebbero i dubbi di Bankitalia sull’attuale assetto del CdA e in particolare sui tre componenti, il presidente Lauro Costa, il suo vice Michele Ambrosini e Giuliano Bianchi che facevano parte anche del consiglio precedente. La Banca d’Italia imputerebbe tra l’altro a Lauro Costa una lettera di manleva rilasciata all’ex direttore generale Massimo Bianconi in cui lo avrebbe sollevato da ogni responsabilità sul suo operato.
Il presidente dell’associazione Bruno Stronati chiede un accordo firmato prima dell’adesione alla proposta. L’ingresso dei privati presuppone il rinnovo del Consiglio entro breve, molto prima della scadenza del mandato
Il presidente dell’istituto ha rotto il silenzio commentando in conferenza stampa la perdita in bilancio di 518 milioni di euro e annunciando il mandato allo studio Bonelli Erede Pappalardo che ha assistito la Monte dei Paschi. Sul passato ha commentato: “In caso di anomalie, le presenterò io alla Procura, qui è tutto alla luce del sole e le azioni di responsabilità sono solo sciocchezze”. Ai risparmiatori: “Non rischiano niente”. Agli azionisti: “Guardino ai mercati europei” (GUARDA IL VIDEO)
Dopo due rinvii, il Consiglio di Amministrazione ha oggi reso noti i risultati. Rettifiche di credito per oltre 811 milioni. Il direttore Goffi: “Patrimonio di vigilanza al di sopra dei limiti ma intendiamo conseguire margini di ulteriore sicurezza attraverso un serio Piano Industriale”
In attesa dell’approvazione di bilancio, l’Istituto procede con lo stanziamento. La Fiba Cisl scrive ai consiglieri: “”Il sindacato e i dipendenti sono pronti, ma qualcuno ancora deve fare un passo indietro per il bene di tutti e del territorio”
Conferenza stampa fiume del direttore generale che, pur lanciando messaggi rassicuranti , ha più volte sottolineato la necessità di trasparenza e verità, ha presentato i punti salienti del nuovo Piano Industriale e illustrato le azioni da mettere in campo per superare la crisi. Nel mirino una decina di operazioni a rischio di cui otto nel settore immobiliare. “Abbiamo affidato ad uno studio legale l’incarico di analizzare le situazioni dubbie”
MACERATA – Si sono riuniti questo pomeriggio il CdA e l’organo di indirizzo i cui componenti hanno dibattuto a lungo sul percorso da compiere. Avviata anche la procedura per eleggere chi prenderà il posto di Roberto Massi
In attesa del bilancio 2012, la segreteria del sindacato ha scritto al presidente Costa e al direttore Goffi per esprimere perplessità e chiedere cambiamenti
Impiegati e quadri hanno rinunciato a una mensilità mentre il direttore Bianconi è stato liquidato con una cospicua buona uscita. Incontro dei sindacati e dei lavoratori con l’assessore regionale Marcolini e la candidata Irene Manzi (Pd)
Lo spostamento è motivato dalla volontà di approvare le linee guida del nuovo piano industriale 2013-2015. Ufficializzato Andrea Carradori nuovo direttore Carilo
Un potenziale investitore avrebbe chiesto un analisi dei costi e previsto un esubero di 400 dipendenti. Ciccioli: “Occorre un tetto di credito per i grandi clienti e la liquidità per i piccoli”. Acquaroli: “Una proposta di legge per separare banche commerciali e di investimento”
E’ attesa per i prossimi giorni la relazione di Bankitalia, mentre il bilancio sarà discusso il 25 febbraio. Poche le informazioni che trapelano verso l’esterno ma il direttore generale ha spiegato la situazione in una lunga lettera
LA RICOSTRUZIONE – Il buco di oltre 300 milioni preoccupa e troppi interrogativi restano senza risposte dopo il duro intervento di Bankitalia e il conseguente divorzio dal d.g. Bianconi e dai suoi vice Cavicchia, Giorgi e Vallesi
GIORNI CALDI PER L’ISTITUTO DI CREDITO – Con Goffi per ora resta solo Armando Palmieri. Cessazione del rapporto di lavoro con il maceratese Stefano Vallesi, direttore generale della controllata Carilo. Al suo posto Andrea Carradori
Situazione complessa per l’istituto tra riassetto strutturale, declassamento di Moody’s e bilancio del 2012 in passivo. Domani l’incontro con i sindacati
L’istituto di credito annuncia il ritorno ad un risultato positivo già nel 2013: “Abbiamo gettato le basi per un naturale ricambio della squadra di direzione”
L’agenzia di rating declassa il rating da Ba1 a B3, con outlook negativo. Tagliata la valutazione anche dei covered mortgage bonds da A3 a Ba2: “L’istituto ha una bassa capitalizzazione e una minore capacità di coprire le sofferenze bancarie”
No…non ci credo!! Non credo che Gazzani fara’ una richiesta di risarcimento danni contro i suoi amici Costa e Bianchi!!! Tutta una manfrina per calmare la rabbia di noi piccoli azionisti !!
A proposito ma Bianchi non si era dimesso???
“Tanto tuonò che piovve”
Azionisti, Fondazioni, BdI, risparmiatori, insomma in molti sono stufi ……..
Speriamo solo che, mutatis mutandis, si ridia un significato ed una concretezza alla Banca.
Venghino signori venghino: non c’è trucco non c’è inganno….
L’occhio è veloce, ma la mano lo è ancora di più….
…..Stasera si terrà un esibizione sul tappeto elastico….. ….Sopra uomini e cavalli, cerchi e giarrettiere…. …Infine attraverso una botte di vero fuoco… ….In 10 salti mortali che affonterà sulla nuda terra…
Sono accettate scommesse: chi si mangerà la Banca?
Sarà un gruppo italiano o straniero?
Verremo riempiti di petrodollari o di microchip dell’estremo oriente?
Venghino signori venghino: non c’è trucco non c’è inganno….
L’occhio è veloce, ma la mano lo è ancora di più….
Forse si vorrebbero immedesimare, con la fondazione del MPS, ifatti ne hanno ingaggiato anche gli avvocati.
Non pensano che dovrebbero essere i clienti ad esigere, che vengano giudicati tutti coloro che di Banca Marche
sono stati a vario titolo i responsabili. Certo una bella trovata quella di avere creato le fondazione, proprio per
raziare le banche.
Secondo il modesto parere se la Banca vuole riacquistare un minimo di fiducia nei confronti dei propri clienti
c’è bisogno di un’operazione verità: tutti i responsabili dovrebbero essere messi sotto processo, si faccia
piazza pulita, altrimenti di Banche a Tolentino ora ce ne sono anche troppe, e offrono oggi come oggi
servizi migliori. Chi ha causato lo sfascio non può passarla liscia, chi ha negato finanziamento alla piccola
impresa ed alle famiglie, a favore dei pesci grossi (che non restituiscono nulla) non può passarla liscia.
Le azioni ora hanno meno valore della carta igienica.
No…non ci credo!! Non credo che Gazzani fara’ una richiesta di risarcimento danni contro i suoi amici Costa e Bianchi!!! Tutta una manfrina per calmare la rabbia di noi piccoli azionisti !!
A proposito ma Bianchi non si era dimesso???
Non facciamo scherzi è i miei risparmi sono da voi!!!
sara’ la solita buffonata dei soliti attori????
“Tanto tuonò che piovve”
Azionisti, Fondazioni, BdI, risparmiatori, insomma in molti sono stufi ……..
Speriamo solo che, mutatis mutandis, si ridia un significato ed una concretezza alla Banca.
http://www.youtube.com/watch?v=vCiG7xoEb2Y
Venghino signori venghino: non c’è trucco non c’è inganno….
L’occhio è veloce, ma la mano lo è ancora di più….
…..Stasera si terrà un esibizione sul tappeto elastico…..
….Sopra uomini e cavalli, cerchi e giarrettiere….
…Infine attraverso una botte di vero fuoco…
….In 10 salti mortali che affonterà sulla nuda terra…
Sono accettate scommesse: chi si mangerà la Banca?
Sarà un gruppo italiano o straniero?
Verremo riempiti di petrodollari o di microchip dell’estremo oriente?
Venghino signori venghino: non c’è trucco non c’è inganno….
L’occhio è veloce, ma la mano lo è ancora di più….
Concordo con Cerasi…è iniziato il siparietto per affossare la banca e favorire la vendita…
LE PAROLE TROVERANNO “CREDITO” QUANDO I FATTI DARANNO CERTEZZE. (Socrate) Mai parole furono piu’ adeguate.
Forse si vorrebbero immedesimare, con la fondazione del MPS, ifatti ne hanno ingaggiato anche gli avvocati.
Non pensano che dovrebbero essere i clienti ad esigere, che vengano giudicati tutti coloro che di Banca Marche
sono stati a vario titolo i responsabili. Certo una bella trovata quella di avere creato le fondazione, proprio per
raziare le banche.
Secondo il modesto parere se la Banca vuole riacquistare un minimo di fiducia nei confronti dei propri clienti
c’è bisogno di un’operazione verità: tutti i responsabili dovrebbero essere messi sotto processo, si faccia
piazza pulita, altrimenti di Banche a Tolentino ora ce ne sono anche troppe, e offrono oggi come oggi
servizi migliori. Chi ha causato lo sfascio non può passarla liscia, chi ha negato finanziamento alla piccola
impresa ed alle famiglie, a favore dei pesci grossi (che non restituiscono nulla) non può passarla liscia.
Le azioni ora hanno meno valore della carta igienica.