BdM, slitta l’approvazione del bilancio
Lo spostamento è motivato dalla volontà di approvare le linee guida del nuovo piano industriale 2013-2015. Ufficializzato Andrea Carradori nuovo direttore Carilo
di Alessandra Pierini
Continua per Banca delle Marche una delle fasi più delicate della sua storia. Proprio ieri l’istituto ha annunciato lo slittamento del bilancio, il primo in rosso della sua storia (si parla di oltre 350 milioni di perdite) e si è così preso altro tempo per le valutazioni, necessarie in questo momento (leggi l’articolo). Nella stessa comunicazione sono state escluse trattative con nuovi partner aziendali che potrebbero essere invece la soluzione necessaria per ripianare la situazione economica. Nel frattempo l’ispezione di Bankitalia va avanti e potrebbe prolungarsi più del previsto, oltre il mese di febbraio.
Mentre si prendono le decisioni fondamentali per il futuro dell’istituto gli stakeholders in diverse sedi mostrano malessere, tra questi gli azionisti, i clienti e non ultimi i dipendenti.
Nello scorso mese di dicembre, infatti, le associazioni sindacali hanno firmato un accordo con i vertici dell’istituto con il quale sono stati pesantemente rivisti i premi aziendali di competenza per l’esercizio 2012.
«Il premio aziendale 2012 – si legge nel documento- viene definito in termini di “prodotto bancario per dipendente” che alla data del 31 dicembre dovrà superare il valore di 9 milioni». Rispetto all’anno precedente sono cambiati i parametri di calcolo e i premi sono stati legati alla produttività, questo vuol dire che i dipendenti, impiegati e quadri, hanno dovuto rinunciare ad un importo lordo corrispondente più o meno ad una mensilità rispetto al 2011. In più i dipendenti possono anche decidere di versare il premio, per intero o in parte, nel fondo pensioni di banca delle Marche. Per quanto riguarda i dirigenti, anche per loro si prevede una forte riduzione del premio aziendale.
Quindi nonostante la produttività ci sia stata, in qualche modo i lavoratori saranno penalizzati. Alla luce di questa decurtazione non si può fare a meno di tornare a chiedere a Banca delle Marche, come Cronache Maceratesi ha fatto in passato senza avere risposte (leggi l’articolo), come mai l’ex direttore Massimo Bianconi il cui lavoro ha dato tutt’altro che buoni risultati sia stato premiato con una cospicua buona uscita.
Si torna quindi a parlare di responsabilità che devono essere accertate. Sulla questione interviene la Fiba Cisl regionale che auspica rapidità e risolutezza nel’accertamento della precedente gestione, sia a livello manageriale che all’interno del CdA, prima di proseguire con il piano industriale.
«La Fiba/Cisl delle Marche denuncia l’inaccettabile “tritacarne” mediatico a cui è sottoposta quotidianamente Banca Marche, i suoi lavoratori e la sua clientela. Ricordiamo l’insostituibile cardine economico rappresentato da questa Azienda di credito non solo per le Marche, ma anche per tutti i territori limitrofi.
Una realtà che vale una importante quota del PIL marchigiano, che occupa 3200 lavoratori, con un importante indotto, che annovera oltre 40.000 soci privati e che assiste il 54% delle famiglie ed imprese marchigiane merita senz’altro rispetto.
Soprattutto, non servono “farneticanti esternazioni” e “parole in libertà’’ fatte dal politico di turno in campagna elettorale, ma rapidità e risolutezza nell’accertamento delle responsabilità della precedente gestione, sia a livello di amministratori che di classe dirigente, che ha portato Banca Marche all’attuale situazione.
Solo così il necessario “piano industriale”, che deve essere serio e realistico, potrà sfruttare le componenti positive, comunque presenti, per rilanciare la banca in una prospettiva di autonomia e stabilità, tutelando, così i lavoratori, i soci, i clienti e le comunità marchigiane tutte».
Al tempo stesso i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL delle Marche si rivolgono alla Banca, alle Fondazioni, che ne detengono la maggioranza del capitale, e alle Istituzioni Locali affinché qualsiasi soluzione che sarà necessario adottare sia orientata a mantenere l’autonomia, a consolidare il radicamento nel territorio e a valorizzare le professionalità dei lavoratori.
«Le attuali difficoltà di Banca Marche – insistono – sulle cui responsabilità occorre fare la necessaria chiarezza, non possono ricadere né sul personale, la cui professionalità va considerata come una risorsa per il rilancio dell’azienda, né sul sistema economico e sociale rendendo ancora più critico l’accesso al credito. Le scelte necessarie per ricondurre ad equilibrio la gestione del credito da parte di Banca Marche dovranno conciliare il rigore con il sostegno al territorio e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, che comprenda anche la stabilizzazione dei tanti giovani lavoratori a tempo determinato».
Di necessarie assunzione di responsabilità si parla anche nella lettera che la Fondazione Carima ha inviato, qualche settimana fa, al presidente Lauro Costa e al collegio sindacale per stimolare l’attuale Cda ad adempiere alle richieste di Bankitalia ma anche a determinare i responsabili dell’attuale situazione. La lettera è stata discussa nell’ultima seduta del Consiglio.
***
Anche Irene Manzi, candidata alla Camera dei Deputati per il Partito Democratico, si è interessata alla vicenda e ha incontrato una rappresentanza di lavoratori ed esponenti sindacali del mondo del credito di Macerata. «Nel corso dell’incontro, a cui ha preso parte anche Pietro Marcolini, Assessore alle Finanze della Regione Marche – si legge in una nota – si è svolta una accurata disamina della situazione creditizia delle Marche con particolare riguardo a Banca Marche. L’Assessore Marcolini ha evidenziato come la situazione, pur essendo indubbiamente difficile, va meglio approfondita, senza cedere al panico ma operando concretamente per far si che la banca possa risollevarsi dall’attuale momento per tornare ad essere protagonista nel campo del credito, a sostegno dell’economia locale. L’incontro ha posto particolare attenzione anche alle dinamiche dell’occupazione, mettendo al primo punto la salvaguardia dei circa 3.000, qualificati, posti di lavoro e la tutela di insediamenti di eccellenza presenti a Macerata, tra cui il Centro Elaborazione Dati di Piediripa, un gioiello tecnologico che è condizione essenziale per il mantenimento dell’autonomia della banca.
“Grande è l’attenzione del Partito Democratico su questo tema – ha precisato Irene Manzi – Compito della politica è far si che si realizzi una democratizzazione dell’economia che si concretizzi nella rotazione dei ruoli, nel miglioramento e nell’attivazione di controlli efficaci affinché il credito svolga la sua funzione di volano di un tessuto economico sano che guardi con fiducia al futuro. Riguardo a Banca Marche, in particolare, è necessario approfondire al meglio la situazione economica effettiva per mettere in campo, insieme alle istituzioni, alla proprietà, al management e alle forze sindacali, le possibili, concrete soluzioni”.
Lo spostamento è motivato dalla volontà di approvare le linee guida del nuovo piano industriale 2013-2015. Ufficializzato Andrea Carradori nuovo direttore Carilo
Un potenziale investitore avrebbe chiesto un analisi dei costi e previsto un esubero di 400 dipendenti. Ciccioli: “Occorre un tetto di credito per i grandi clienti e la liquidità per i piccoli”. Acquaroli: “Una proposta di legge per separare banche commerciali e di investimento”
Dopo il direttore generale Goffi, anche la Fisac ha scritto ai dipendenti assicurando la tutela degli attuali livelli occupazionali
E’ attesa per i prossimi giorni la relazione di Bankitalia, mentre il bilancio sarà discusso il 25 febbraio. Poche le informazioni che trapelano verso l’esterno ma il direttore generale ha spiegato la situazione in una lunga lettera
Il movimento attacca la maggioranza politica e denuncia il fallimento del Modello Marche
Le obbligazioni tornano ad essere pienamente finanziabili dalla Banca Centrale Europea
LA RICOSTRUZIONE – Il buco di oltre 300 milioni preoccupa e troppi interrogativi restano senza risposte dopo il duro intervento di Bankitalia e il conseguente divorzio dal d.g. Bianconi e dai suoi vice Cavicchia, Giorgi e Vallesi
GIORNI CALDI PER L’ISTITUTO DI CREDITO – Con Goffi per ora resta solo Armando Palmieri. Cessazione del rapporto di lavoro con il maceratese Stefano Vallesi, direttore generale della controllata Carilo. Al suo posto Andrea Carradori
Si è svolto questa mattina l’incontro tra il governatore delle Marche e i sindacati che hanno condiviso la preoccupazione per l’istituto
Situazione complessa per l’istituto tra riassetto strutturale, declassamento di Moody’s e bilancio del 2012 in passivo. Domani l’incontro con i sindacati
L’istituto di credito annuncia il ritorno ad un risultato positivo già nel 2013: “Abbiamo gettato le basi per un naturale ricambio della squadra di direzione”
L’agenzia di rating declassa il rating da Ba1 a B3, con outlook negativo. Tagliata la valutazione anche dei covered mortgage bonds da A3 a Ba2: “L’istituto ha una bassa capitalizzazione e una minore capacità di coprire le sofferenze bancarie”
Il sindacato ribadisce l’importanza del sistema creditizio per superare la crisi
Il presidente Lauro Costa sta facendo il possibile per far cambiare idea al presidente della Camera di Commercio di Macerata
Il vice presidente è stato eletto lo scorso maggio. Nel mirino anche due consiglieri della cassa di Risparmio di Loreto
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Ogni notizia è buona per fare campagna elettorale per il Pd e per la sua Fanciulla , peccato che ormai è troppo tardi , molti cittadini hanno gia’ scelto la giusta direzione ………………..da soli , con il nuovo navigatore .
ma quali premi dovrebbero prendere i dipendenti di un azienda che produce
perdite ?????????
Fondazione e Cda sempre i soliti e peggio dei politici!
Se, nel pubblico, nonostante nessuna produzione maggiore, si elargiscono dei premi e delle pesanti buonuscite: perchè nel privato non dovrebbe essere lo stesso???
Tanto c’è sempre qualcuno che paga, e non sono mai loro….
Eccerto hanno fatto il buco de bilancio damoglie pure i premi!!!!
…in questo contesto socio economico, i premi non ci dovevano propio esse!!!!
cosi come i dividendi alle fondazioni!!!! e questi che continuano a farsi belli in nome del territorio..mah..
Proprio ‘gné se fa eh? Qualsiasi sia l’argomento di un articolo, l’importante per alcuni è che si faccia la solita trita e ritrita polemicuccia da campagna elettorale.
Mi pare che l’argomento principale dell’articolo di CM è (sintetitizzato e “spero semplificato”):
dal momento che i dipendenti si SONO RIDOTTI (per chi legge in fretta o è un po’ “distratto”: rileggere bene l’articolo) la retribuzione ( premi, incentivi ecc. ecc.), domandano ( attraverso i propri rappresentanti sindacali) come mai il Direttore appena “dimesso” e responsabile degli “ottimi” risultati conseguiti si è preso per intero la sua lauta liquidazione ( milionaria o lì vicino ) compresi incentivi e premi vari???????
Domanda semplice semplice e qualcuno dovrebbe fornire risposte invece che “divagare”.
Io la commento così:
non sarà che il caro “direttoruccio” che non stava li per grazia divina ma probabilmente “grazie a qualcuno” ha “restituito qualche piaceruccio” a qualche “pezzo grosso” che ce lo ha messo, tipo concessione di “grossi” finanziamenti con garanzie fasulle, concessione di “fidi agli amici” nonché figli degli amici degli amici” mentre gli altri “che si arrangino !”.
E alla fine come al solito pagano esclusivamente quelli che “stanno sotto” (poracci senza santi in paradiso che non hanno aperture di cerdito e CHIUDONO le proprie attività, coppie che NON possono comperare casa perché “il mutuo non è garantito” e dipendenti dell’Istituto che si “tagliano gli stipendi mensili) No ehhh???
E diciamola su, invece di starci sempre a preoccupare della “manza”. Sarà il caso di incominciare a scoperchiare il “santuario” pistacoppese della “Fondazione BdM ? Sarà un tantino più importante delle varie “manze” ????
Le banche ….HAHAHA, mi faccio una gran risata. Anno 2004 …3 nbanche mi dicono no ad un rifinanziamernto della mia azienda….che andava bene, Perchè? Mi viene rispostp che il settore è in decadenza…….ho chiuso con i debiti e non gli ho restituito più niente neanche a loro……bravi complimenti, ora tocca a voi a non mangiare.!
Le banche ….HAHAHA, mi faccio una gran risata. Anno 2004 …3 banche mi dicono no ad un rifinanziamernto della mia azienda….che andava bene, Perchè? Mi viene rispostp che il settore è in decadenza…….ho chiuso con i debiti e non gli ho restituito più niente neanche a loro……bravi complimenti, ora tocca a voi a non mangiare.!
Anzi, una bella “inchiesta” sulla “fondazione e la banca pistacoppese”, magari a partire da certe operazioni immobiliari “dell’ Università pistacoppese” dei decenni scorsi no eh?
Mi ha scritto un esponente del Comitato contro il Biogas, permesso dal PD in Regione, che M5S avrebbe in serbo uno scherzo da prete per le banche, dopo che il Prodi le ha inguaiate con i derivati. Non so se sia vero, ma si parlerebbe di una banca nazionalizzata del dare fonbdi alle piccole imprese…
Mi piacerebbe invece sapere se l’Onorevole Manzi e l’assessore Marcolini si ridurranno lo stipendio come faranno i parlamentari “grillini”, accantonando in un fondo di solidarietà i soldi che gli Italiani danno loro. Conosco Marcolini dall’epoca del PCI, e mi piace, e della Manzi so che è una persona positiva. Però, ormai la dote che gli Italiani vogliono dai politici è il non attaccamento alla poltrona e al grisbì.
…..anzi lo vigliamo dire che una fetta del rosso di bdm e’ stata fatta nel lazio??? .tanto c’e lo scudo del territorio………
Mi ricorda tanto quella storiella..Hai fatto fallire la tua banca……BENE,BRAVO,BONUS….Ma guarda un pò..ora il PD si preoccupa della Banca…in che senso…mi auguro che non sia come il caso Unipol-Bnl—ricordate la famosa intercettazione…”siamo riusciti a portare a casa una banca?”ad ognuno il proprio commento…Ancor peggio la dichiarazione del sig.Monti riguardo Monte Paschi..”I clienti della banca possono stare tranquilli, ormai il maggior azionista è lo Stato, il debito è garantito dallo Stato”Ma che bella notizia sig.Monti, lo stato sarà garante e gli Italiani pagheranno i danni dei banchieri senesi, ora ho capito ….lo stato sarà garante nel depredare ancor più il popolo con un’altra Imu, per garantire i debiti della banca..Equitalia è già in azione….un fulmine di correttezza…Sig. Monti, Lei pensa come tanti altri politici che le Vs. parole siano sempre rivolte agli indigeni della foresta nera…Sig.Monti…gli schiaffi anche i sordi li sentono…il popolo si è rotto i c…di prendere gli schiaffi…..e non siamo neanche ….sordi.
SE PARLANO DI 350 MILIONI DI PERDITA, bisogna aspettarsi che saranno sicuramente 700, visto
con quale grado di certezza stanno conducendo l’operazione.
Vogliono tagliare i premio ai dipendenti, più che giusto, non si comprende come un operaio che sputa
sangue da mattina a sera per 365 giorni l’anno, debba vivere con 1300 euro al mese (quando va bene, e ci sono una infinità di altra gente che intasca il triplo, con 14/15 mensilità
Ma i tromboni, coloro che hanno causato il disastro, cosa e quando pagano, si intascano milioni
poi si lavano le mani di quanto hanno causato.
E per gli azionisti, che fino a poco tempo venivano convocati per potergli appioppare altre azioni
come si difendono. Le azioni B.M. da oltre 2 €, ora non valgono più neanche 50 centesimi, chi ne
risponde di tutto questo.
Poi magari qualcuno si offende, se viene assimilata al MPS, ma qui la situazione è peggiore.
E per finire, siamo alle solite.
Le fondazioni che in MPS è unica, in Banca Marche, ce ne sono tre, e tutte foraggiate dalla banca,
che magari nega alle famiglie, agli imprenditori (agevolano i— p r e n d i t o r i) un aiuto, come se
fino a ieri la banca si è retta con l’apporto dei tromboni, che si sono intascati milioni.
Ripeto quando si farà un serio accertamento su queste tre fondazioni, che si sono occupate di
tutto fuorché di fare Banca nel senso letterale della parola. La BANCA MARCHE ex Cassa di Risparmio, aveva funzioni primarie di interagire e promuovere il territorio, ora con la mania di
grandezza, si sono allargati fuori dall’ambito regionale, e questi sono i risultati.
Una BANCHETTA che si atteggia ad internazionale, che sgancia ai totem fior di Milioni, e lascia
in un mare di emme i clienti. Ecco cosa sono riusciti fare, trasformare 3 Casse di Risparmio
altamente produttive in un carrozzone ad uso e consumo di politici, di dipendenti, e di consigli
di ammininastrazione e fondazioni. Ma i clienti ?
Ai voglia a cità la “manza”. la questione non cambia: mi sa che il “maneggio” della Fondazione, nonché della banca pistacoppese, è riservato ( da sempre) ai fedelissimi e agli amici “sicuri”. Diciamo così: una specie di riserva indiana ( ricca, mooolto ricca) in un territorio “circondato dai rossi che mangiano i bambini”. Così tutto pare più “normale” no?
Tipo: vabbè mangiabambini, ve famo amministrà il comune “de Maria” (orrore) e pure la provincia (se ci arrivate – e comunque mai da soli ma sempre “ben accompagnati”) però lo “sministramento” degli sghei rimane esclusivamente a noi.
Vogliamo reclamarla ‘st’inchiestina sui maneggi “Fondo/banco – universitari” ( Fondo= fondazione; banco= BdM) ) dei bei tempi passati, cioè quando Berta filava ??????
Voglio rispondere ai vostri commenti in generale e sopratutto a NICO.
Se una Banca,qualsiasi essa sia,non e’ stata gestita bene,cosa centrano i dipendenti?
Se gli operai guadagnano di meno e lavorano tanto cosa centra?
Attualmente con i nuovi contratti un’impiegato di Banca guadagna 1.350 euro al mese senza ne quattordicesima ne quindicesima,pero’ deve avere la laurea con un punteggio da 107 a 110 e lode.Siete rimasti a tanto tempo fa’!!Poi se i vertici di una Banca,sono corrotti,incompetenti,sponsorizzati da politici,massoni,etc etc……e’ giusto che vengano imputati,cacciati e processati,infine se responsabili condannati.Le leggi ci sono basta applicarle.Vedo tanto accanimento attorno al mondo Banca,ma porto a vostra conoscenza che circa l’85% delle imprese italiane sono in mano alle Banche,quindi qualcosina anche tra gli imprenditori non funziona,quindi tutti possono avere l’accesso al credito se hanno i giusti requisiti.La Banca delle Marche non e’ una banchetta anzi il contrario,se si parla di 400 esuberi per banca marche il Sig. Nico si documenti sugli esuberi di Banca intesa,Unicredit Mps,etc……penso che superano tutte e tre 30/40.000 dipendenti e le rispettive azioni sono scese di molto di piu’.Non vi augurate sciagure per le BANCHE altrimenti penso che per mangiare neanche la zappa vi e’ buona.
Il Monte dei Paschi delle Marche? Questi bravi manager che giocano con i soldi degli altri, le vincite se le spartiscono, le perdite le scaricano a chi viene dopo. Voglio giocare anch’io.