Marco Ferracuti (Cisl)
Grido d’allarme della Cisl per quanto riguarda il settore creditizio. Da Marco Ferracuti, segretario della Cisl Macerata e da Giovanni Carlini, segretario della Fiba Cisl riceviamo: “La crisi economica continua a colpire con forza la realtà produttiva ed occupazionale locale. Uno dei settori strategici per uscire dal tunnel è quello creditizio. Gli istituti bancari possono e devono svolgere un ruolo forte di sostegno all’economia, finanziando imprese che investono, che assumono e che puntano su produzioni innovative e di qualità. In particolare è importante il ruolo delle banche locali. Istituti autonomi, strettamente legati al territorio, in grado di conoscerne caratteristiche e potenzialità e di orientare al meglio i finanziamenti a supporto delle imprese più virtuose e di prospettiva. Un compito decisivo attende Banca Marche, istituto di credito che nasce dalla fusione di tre aziende di antica tradizione e che negli ultimi venti anni ha rappresentato un punto di riferimento ineludibile dal punto di vista finanziario, sociale e culturale. Un vero e proprio patrimonio per l’economia maceratese che nella scorsa estate ha vissuto un cambio al vertice con la nomina di un nuovo Direttore generale. Pur non volendo entrare nel merito delle ragioni che hanno reso necessario il rinnovamento, la Cisl e la Fiba (Categoria dei Bancari Cisl) – come già fatto in più di un’occasione – ribadiscono la necessità di fare massima chiarezza sulla reale situazione dell’Istituto e sulle responsabilità da imputare per eventuali operazioni finanziare sbagliate. Responsabilità che vanno individuate anche per evitare che le conseguenze di una gestione avventata si ripercuotano sui lavoratori dell’Istituto, sui cittadini risparmiatori e sulle imprese locali, specie in un momento di grande difficoltà quale quello che tutti stiamo vivendo. Proprio a partire da Banca Marche la Fiba Cisl esprime la propria disponibilità a fornire un contributo diretto per elaborare strategie di gestione aziendale che valorizzino la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’Istituto. In particolare, per il prossimo piano industriale, la Fiba è già al lavoro per proporre all’azienda alcune linee di indirizzo orientate a sviluppare efficienza, coesione ed equità. Un confronto vero, aperto e trasparente, attraverso il quale sviluppare l’occupazione, garantire il turn over generazionale, riequilibrare le politiche retributive e valorizzare il patrimonio di professionalità che costituisce il punto di forza di Banca Marche.”
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ci sono parole molto preoccupanti nell’articolo, messe per di più in neretto…… Dobbiamo preoccuparci per un altro caso di cattiva gestione come quello del Monte dei Paschi??
Alcune analogie ci sono, cambio al vertice recente, rumors negli ambienti degli addetti ai lavori, calo del valore del titolo (anche se quello della banca locale non e’ quotato), raccolta diretta pagata il doppio di quanto fa il resto del sistema, sindacati che lanciano grida di allarme preoccupati di piani di ristrutturazione con esodi forzosi, facce scure in filiale……..
Spero vivamente che sia un film diverso, che la chiarezza necessaria sarà palesata dagli amministratori e che sia fatta una adeguata comunicazione che porti serenità a tutti gli stakeholders, in primis i clienti.
…una banca in difficolta come puo’ aiutare il territorio?? chi l’ha portata in queste condizioni deve pagare anche con il carcere se e’ necessario!!!!
programmi??? organizzazione?…turnover?valorizzare?….parole, parole, parole…che vuoi che ne sappiamo di queste cose?…alcuni dopo aver fatto 30 mesi di tempi determinati e lasciati a casa un anno vengono richiamti con contratti di 2 mesi?…che programazzione e valorizzazione è???..io capisco le aziende che fanno contratti a seconda delle commesse che hanno, ma la banca proprio no! quanto tempo ci vuole per capire se una persona è valida o no? se serve ad un servizio o no?. potrei dilungarmi ma finisco per evitare problemi.
p.s.: i soldi li metto sotto il materasso piuttosto che in banca!
Dov’eri nel periodo dell’ultimo aumento di capitale?
Ora metti le mani avanti per avere rassicurazioni per il personale… ma il personale si tutela controllando sempre l’operato del management, non solamente quando improvvisi cambi di rotta espongono a cambiamenti e possibili disagi.
Certo per ottenere risultati per i propri iscritti è comodo farsi vedere benevoli verso le scelte dei vertici ma senza lungimiranza e capacità critica si fanno solo interessi di breve termine.
Ma che problema c’è. è rientrato Bianchi! Ma quanto ci Costa questa banca? Ritornassero i frati che nel medioevo fondarono le prime forme di Cassa di Risparmio!
Bisogna sopprimere tutte le fondazioni bancarie, strumenti politici di sottogoverno.
Ho letto di sfuggita fuori dall’edicola, che hanno licenziato 3 manager: qualcuno mi sa confermare?
Grazie