Banca Marche, Spacca:
“Non possiamo permetterci un indebolimento”

Situazione complessa per l'istituto tra riassetto strutturale, declassamento di Moody's e bilancio del 2012 in passivo. Domani l'incontro con i sindacati

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Luciano Goffi

di Alessandra Pierini

Le banche, specie da un anno a questa parte, sono sotto i riflettori di istituzioni, aziende e consumatori. Il fenomeno si accentua in caso di banche locali e strettamente legate al territorio. Sta accadendo ad esempio per Banca Marche che sta attraversando una fase particolarmente delicata della sua storia, per la prima volta dall’istituzione, infatti chiuderà il bilancio del 2012 in perdita, nonostante il primo semestre dell’anno fosse stato chiuso con un utile pari a 42,7 milioni di euro. Si parla infatti di conti in rosso per 300 milioni di euro. I vertici sono comunque convinti di poter tornare a performance positive già nel 2013.
In effetti gli ultimi sei mesi del 2012 sono stati tutt’altro che semplici per l’istituto che, dopo la dipartita del direttore generale  Massimo Bianconi su pressione di Bankitalia. Al suo posto Luciano Goffi che si è trovato ad affrontare una fase di particolare difficoltà.

Domani sarà la politica a prendere in esame la questione: il presidente della Regione Gian Mario Spacca incontrerà  i sindacati dell’istituto di credito. Il confronto avverrà prima del consiglio regionale ed è stato chiesto a gran voce dai sindacati (leggi l’articolo). Entro fine febbraio gli ispettori di Bankitalia dovrebbero poter fare un quadro della situazione, a quel punto si saprà effettivamente quale sarà il percorso da intraprendere. Molto probabile la richiesta di ripulire il portafoglio rischi  e quindi di ridiscutere le condizioni di credito con alcuni imprenditori edili in difficoltà
Le strade da percorrere potrebbero essere ora  quella indicata dalla società di rating Moody’s che ha declassato l’istituto da Ba1 a B3 (leggi l’articolo) e cioè di farsi affiancare da un partner che dia un supporto significativo o quella di un nuovo aumento di capitale ma le Fondazioni che detengono al momento la maggioranza potrebbero non essere d’accordo. In effetti la Fondazione di Pesaro ha già fatto sapere  che vuole ridimensionare la sua partecipazione. Bisognerà ora capire cosa vorranno fare Macerata e Jesi.
Dall’arrivo del nuovo direttore Luciano Goffi, sta andando avanti, il riassetto del management: i tre vicedirettori Franco Giorgi, Armando Palmieri e Leonardo Cavicchia lasceranno il posto che sarà affidato ad un unico soggetto.

Gian Mario Spacca durante l'incontro di oggi a Macerata

Gian Mario Spacca durante l’incontro di oggi a Macerata

«Non possiamo permetterci un indebolimento  – ha detto questa mattina il governatore Gian Mario Spacca – che deve rimanere a fianco del territorio. La Regione sarà vicina all’istituto di credito per processi che mirano a questa strategia di permanenza territoriale».
Dello stesso avviso il sindaco Romano Carancini: «Siamo attenti all’evolvere della situazione, l’impressione è che vi siano presupposti per riportare una nuova positività. Non vorremmo che in questi passaggi, si portasse avanti l’idea di cedere o vendere a soggetti non del territorio. Nel passato banca delle Marche ha dato un sostegno strategico alle istituzioni per il sociale, quindi ora le istituzioni saranno vicine a banca delel Marche».

 



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