Nel toto nomi del futuro presidente di Banca Marche, dopo quelli di Rainer Masera e Paolo Savona, circola da qualche giorno anche quello dell’economista maceratese, ex viceministro dell’Economia e delle finanze, Mario Baldassarri, socio autorevole della Fondazione Carima. Un nome che potrebbe rispondere alle caratteristiche richieste da Bankitalia – alto profilo tecnico ed esperienza nel settore – e insieme mettere d’accordo le Fondazioni bancarie proprietarie, con Fondazione Carima che vorrebbe una figura del territorio e Fondazioni Pesaro e Jesi schierate per un presidente di garanzia. Ma da Roma il prof. Baldassarri dice: «Non ne so nulla». «Non mi occupo di Banca Marche da almeno dieci anni – aggiunge -. Una situazione molto difficile, quella di Bm, così mi dicono, con circa 300 milioni di euro da raccogliere per l’aumento di capitale». C’è in ballo l’autonomia dell’istituto di credito marchigiano, alle prese con un deficit da 518 milioni di euro, ma per Baldassarri una riflessione è d’obbligo: «Occorre interrogarsi se nell’attuale situazione la proprietà di Bm sia davvero del territorio. Perchè se è vero che il 70% degli impieghi fatti sono stati nel settore immobiliare e solo il 30% a favore delle attività produttive e delle famiglie, bisogna chiedersi a favore di quale territorio la banca abbia fino ad oggi operato».
L’assemblea ordinaria degli azionisti, chiamata a deliberare la sostituzione dei dimissionari Lauro Costa e Michele Ambrosini, già Presidente e Vice presidente di Banca Marche, è convocata per il 27 giugno alle ore 10.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ottima considerazione che altri non hanno fatto.
Forse i precedenti hanno gestito
il 70% degli impieghi per far
passare il territorio da verde a grigio …….
E adesso vorrebbero chiamare Baldassarri perché sono al VERDE :::::
e tutti noi sempre più grigi ….
Ma riusciremo mai ad avere in Italia una cosa — dico una cosa — e ridico solo una cosa
che funziona ???????
propio di oggi la notizia del passo indietro delle fondazioni che non hanno i soldi per l’aumento……la fine di banca marche e’ gia scritta e nessuno puo fare piu niente…….. nemmeno mago merlino…….la banca sara svenduta per 30 denari……..chi vuol capire capisca
Costa ci è costato,
ma Bianconi quanto ci ha sbancato!
Il Territorio la Banca Sua ha finanziato,
e poi quegli zecchini un lontano approdo hanno trovato.
Stiamo apposto ! Se ben ricordo a Macerata nelle Politiche 2006, nella lista del PdL, il Professore fù scartato a favore di un Calzolaio. Ultimamente poi è divenuto un fedelissimo di Fini, coordinatore regiionale del FLI o di quello che ne è rimasto.Fa bene il professore a smentire le voci che lo vorrebbero alla guida della Banca Marche . Non è tempo Natalizio, ed il ruolo di ReMagio , anche se il nome inganna , con queste lune e non comete ,non è il caso. Auguri di buon lavoro e di godimento del vitalizio pensionistico di Parlamentare .
di male in peggio.
Non credo proprio che Baldassarri sia la persona più adatta per assumere la presidenza di Banca Marche, spero che tale incarico sia assunto da Rainer Masera, personaggio di altissimo spessore ben inserito ai piani alti di ambienti economici anche internazionali. Inoltre spero, non influenzabile da certi ambienti dei soliti speculatori sempre in agguato. A proposito, dove è la Magistratura ? Sta verificando se nella gestione passata della Banca Marche era tutto regolare ? La Banca d’Italia ha controllato tutto ?
…chi ci ha guadagnato? perche non e’ stata venduta nel 2007 quando valeva 3 miliardi e mezzo di euro?perche si vende ora che vale 500 milioni? chi ci si e’ riempito le tasche oltre la moglie di bianconi? perche non partono i primi avvisi di garanzia?