L’inadeguata politica creditizia di Banca delle Marche sarebbe, secondo quanto si legge nelle 18 pagine di verbale che Bankitalia ha consegnato alla procura della Repubblica di Ancona, una delle cause principali dell’attuale difficilissima situazione dell’istituto jesino. In particolare gli ispettori hanno puntato il dito su 50 posizioni che assorbivano il 13 % dell’erogato. «Permangono elevati rischi di credito – si legge nel verbale – associati ai gruppi Lanari (principale affidato con 236 milioni), Casale, Ciccolella, Minardi-Polo Holding e Foresi per i quali i tentativi di ristrutturazione non hanno dato esiti positivi. Anzi per i primi due le condizioni si sono aggravate sfociando in insolvenza con maggiori previsioni di perdita (32 milioni contabilizzati a giugno 2013)».
Pietro Lanari, amministratore delle società del gruppo, però, respinge le ipotizzate responsabilità e dice la sua: «Il gruppo,come sempre avvenuto in oltre 100 anni di storia ha presentato alla banca un progetto denominato “Le Marche che cambiano” in cui erano previsti importanti interventi di trasformazione nelle più importanti zone turistiche della Regione (area Santa Cristiana di Numana,ex cementificio Sacelit di Senigallia ed altri 2 villaggi turistici in comune di Numana e Potenza Picena permettendo in questi ultimi 2 casi,di evitare pesanti perdite alla banca.). Il valore degli interventi finiti sarebbe largamente sufficiente per ripianare i debiti col sistema bancario. La casa ha un valore quando viene terminata e non a metà dell opera,come ogni normale essere umano può facilmente intuire. Come per prassi il Cda della Banca ha valutato positivamente l’operazione pensando che quei progetti rappresentassero l’interesse della Banca e del territorio».
Non tutto, però, è andato come previsto: «Ritirate le autorizzazioni sono iniziati i lavori e sono partite le vendite ai prezzi di circa 5300 euro/mq.per Numana Santa Cristiana e circa 6mila euro/mq per Senigallia. Poco dopo l’ inizio dei lavori la dirigenza di Banca delle Marche è stata sostituita e la nuova ha ritenuto di revocare ogni linea di credito ritenendo che i valori degli immobili fossero prossimi allo zero.Questi sono i termini della questione ed è compito della magistratura verificare se su tali presupposti debba essere distrutto chi ha fatto la storia dell’edilizia nelle Marche e che sino a dicembre 2012 non ha mai mandato insoluta una sola ricevuta bancaria pagando ogni anno alla Banca milioni di euro di interessi arricchendone i bilanci. Ogni finanziamento è stato garantito con il rilascio di fidejussioni personali da parte dei soci e rispettive famiglie, ipotecando anche ogni proprietà personale. Nel tempo i nostri cantieri hanno sempre superato ogni problema e si sono rivelati di successo. A breve la verità su questa vicenda verrà accertata e la responsabilità non sarà addebitata al nostro gruppo.
Sono cliente della Banca delle Marche e non dei vari direttori generali e Cda succedutisi nel tempo. Non intendo essere mescolato con sporchi giochi di potere, vicende e vendette personali che nulla hanno a che vedere con l’interesse della Banca e del territorio e che mirano solamente alla loro rovina. Chiedo solamente di poter fare il mio lavoro e di non dover più passare intere giornate negli studi di avvocati e commercialisti.
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Ma quanti ce n’abbiamo, in Italia, di costretti a vivere come gli ebrei sotto Hitler?!
Una volta si onoravano tutti i debiti, si pianificavano iniziative commerciali o immobiliari seguendo criteri di prudenza e di programmazione, oltre che di profittabilita’: mi chiedo se si pianifica di vendere a 6000 euro al mq. sia da considerarsi prudente….
L’operazione e’ senz’altro profittabile, ma poi se gli immobili rimangono a metà e non si vendono, allora, al di la’ di chi comanda o guida una banca, quale che sia il CdA che ha ritenuto l’iniziativa imprenditoriale positiva per la banca e per il territorio, tutto l’impianto scricchiola, vacilla fino a cadere rovinosamente e l’effetto domino fa il resto….
Se il fido in questione e’ passato sotto la scure della vigilanza, allora piu’ che di incaglio si tratta di sofferenza e il danno e’ fatto, e dai numeri citati il danno e’ quasi più della metà dei soldi che servono a rimettere in sesto BdM……
Per cui ritengo che era meglio se il CEO in oggetto avesse argomentato con altri temi……..Perché sembra anche in questa fattispecie nessuno abbia colpe, mentre appaiono ancora una volta tutti come vittime!
Un’ultima annotazione, pagare gli interessi al creditore, non è un’ azione virtuosa, e’ un dovere ben preciso del debitore, un obbligo sancito anche dal codice civile, libro IV, . Se poi si pagano milioni di euro di interessi, forse è’ perché si è avuto in prestito centinaia di milioni di euro di capitale, capitale di terzi che si doveva restituire, ma così non sembra sia accaduto……
Il progetto “Le Marche che cambiano” ha funzionato….. Nulla sarà più come prima in Banca Marche!
mi faccia il piacere!Questo signore ci vuol far intendere che ha preso tutti qui soldi per ” le Marche che cambiano”?Chi erano quegli scenziati che hanno condiviso e finanziato questo progetto! Li stessi che sono stati censurati dalla Banca d’Italia!Sicuramente le Marche cambieranno,si….in peggio.Forza Gazzani non mollare ci sei rimasto solo tu…….
La speculazione edilizia è una delle cause della crisi economica e finanziaria più lunga e incisiva nel tessuto sociale dal dopoguerra.
Nel 2012, secondo il centro studi economici Nomisma, erano 694 mila gli alloggi vuoti e 328 mila quelli in costruzione (fonte Ance), inoltre si contano 15 mila aree industriali dismesse da riconvertire che, con questa crisi economica senza fine, prevedibilmente aumenteranno.
Peccato però che in Italia il mercato sia ancora saturo. L’80 per cento delle famiglie italiane possiede una casa, il restante 20 per cento vive in affitto o una casa di proprietà non potrà mai permettersela. Negli ultimi anni il mercato immobiliare è cambiato assestandosi su un doppio paradigma: chi ha fame (di casa) non viene saziato, chi ha la pancia piena non vuole più mangiare.
Secondo Federcasa sono 583 mila le famiglie che ambiscono a un alloggio popolare ma non si costruisce per loro considerato che appena il 7,5 per cento del parco case in costruzione è rivolto a loro. Ecco dove agire. Ecco dove c’è fame. Anziché gettare legna nuova nel circolo ormai logoro casa-mutuo-banca si evade questa forte domanda sociale ed economica.
«Il presidente Clinton sta visitando la FIAT accompagnato naturalmente da Agnelli. Ad un certo punto della visita Clinton scorge un piccolo tornio, in un angolo, e un operaio che ci sta lavorando. Si avvicina al tornio, l’operaio tornitore si volta, alza la maschera, guarda sbigottito, e “Bill! Quanto tempo!” e Clinton:” Persichetti! Ma dov’eri finito? Se passavi alla Casabianca ti avrei dato un posto!” e baci e abbracci. Agnelli naturalmente è sbigottito. Una volta partito il Presidente, Agnelli fa chiamare il Sig. Persichetti e gli chiede: “Mi scusi, ma lei conosce il Presidente degli USA?”.
“Sa, avvocato, abbiamo fatto le elementari assieme… un simpaticone…”.
“Signor Persichetti, lei adesso è promosso a Operaio Qualificato”.
Circa un mese dopo, Yeltsin viene in visita alla FIAT e, passando per il capannone del Controllo Catene di Montaggio, scorge un operaio intento nel suo lavoro. Gli si avvicina, questo si volta: “PERSICHETTI! Quanto tempo!” e lui: “Vecchio matto! Cosa ci fai qui?”.
E baci e abbracci a non finire. Una volta partito il Presidente, Agnelli chiama il Signor Persichetti e.. “Ma come? Lei conosce anche Yeltsin ?”.
“Eh, sa, l’università assieme…”.
“Basta, basta. Lei ora è promosso a Dirigente”.
Il mese dopo viene in visita alla FIAT Arafat. Mentre visita la fabbrica ad un tratto scorge un volto familiare “PERSICHETTI! Quanto tempo!”.
“Arafat! Ma sei proprio tu? ” e anche qui baci e abbracci. Agnelli fa chiamare nel suo ufficio il Signor Persichetti e gli dice: “Conoscevi anche Arafat?”.
“Sa, avvocato, un viaggio negli Emirati Arabi… ci siamo persi assieme nel deserto.. e siamo diventati amici!”.
“Ora basta. Persichetti, sei il mio braccio destro. Chiamami Giovanni”.
E così la vita di Persichetti cambia radicalmente. Viaggio d’affari dopo l’altro, sempre con Agnelli. Un giorno capitano a Roma, e una volta concluso un convegno, Agnelli dice “Ascolta, Persichetti, io devo andare a comperare un ricordino per mia moglie” e Persichetti: “Ecco, e io invece, devo andare a trovare un amico… troviamoci tra un ora in Piazza San Pietro!”.
Così, dopo un’ora, Agnelli arriva in Piazza e la trova affollata, in quanto il Papa sta per uscire a dare la benedizione. Ecco, si aprono le finestre, e ne esce il Papa con, al fianco, PERSICHETTI, vestito di bianco. Agnelli sta per avere un mancamento. Non crede ai suoi occhi. Ad un tratto si sente tirare per la giacca, si volta, e c’è un giapponese che chiede: “Mi scusi, potlebbe mica dilmi chi è quel signole vestito di bianco vicino a PELSICHETTI?”.»
(fonte http://www.boimma.com/il-signor-persichetti/persone/)
LE MANI SULLA CITTA’
(film del 1963: 50 anni fa e nulla è cambiato)
Per lunghissimi anni, decenni e decenni, il mercato mobliare ha reso quanto/più della droga, ed era anche legale, sebbene drogato…
Costruivi (mica con i soldi tuoi ma con i soldi dei clienti: avanzamento lavori) una palazzina di 16 appartamenti.
Se eri fortunato, sulla carta, già ne avevi venduti 9 prima ancora di fare le fondamenta (e già avevi guadagnato).
I restanti appartamenti sfitti li impegnavi per avere le linee di credito per aprire un altro cantiere.
Altro cantiere dove costruire una palazzina di 16 appartamenti di cui, se eri fortunato, sulla carta ne avresti venduti subito 9 (e ci avresti già guadagnato), per poi impegnare i restanti vuoti per avere altre linee di credito… e così via
Appartamenti che all’impresa (compreso tutto) costavano appena un milione al mq venivano venduti a 3, addirittura a 4 o 5 milioni al mq, se erano vicini alla spiaggia o in qualche posizione privilegiata.
(poi con l’euro, sebbene spesso la qualità costruttiva fosse la medesima di prima, i prezzi sono magicamente raddppiati)
Questa infinita catena di sant’antonio (che mi ricorda tanto le finanziarie albanesi, poi scoppiate) è stato un castello di carte dove, stuprando spesso il territorio, si sono fatte immense fortune…
Se solo avevi il pezzo di terreno di patate giusto, bastava un tratto di penna e diventava un terreno più ricco di una miniera d’oro
Se eri nei giri giusti (con la tessera giusta in tasca, con gli amici giusti nelle amministrazioni, con gli amici giusti con la croce sul petto, ecc.) edificavi ed edificavi e tutto il sistema girava ben oliato.
Difficilmente i costruttori si facevano la guerra, ben attenti a non starsi troppo vicino…
Se io cominciavo a costruire qui, tu (che avevi la possibilità di costruirmi di fianco, quindi farmi concorrenza, quindi abbassare i prezzi a tutto vantaggio di chi acquistava) ti guardavi bene dal cominciare a costruire la tua palazzina, preferendo inziarla in un altro quartiere dove io (che avevo la possibilità di costruirti di fianco) mi guardavo bene dal venire a pistarti i calli
Tutto filava liscio come l’olio, tutti gli ingranaggi erano ben oleati, se serviva scappavano fuori anche variazioni del piano regolatore, mezzetematiche, magici piani di sviluppo urbano, lottizzazioni di completamento ecc. ecc ecc. (quanta fantasia, in Italia, per 40 anni di speculazioni edilizie!!)…
Ed il castello di carta saliva e saliva, fino quasi a toccare il cielo…
Poi la catena di sant’antonio si è spezzata e tutti si son ritrovati con il fondoschiena per terra, con decine e decine di immobili non finiti, locali sfitti, esposizioni bancarie…
… Ma tranquilli, non vi preoccupate e non avete pena: i soliti noti hanno avuto sempre il popò all’asciutto e i soldi (a palate) li hanno fatti (e fatti fare ai loro amici e amanti) prima del crack…
mi piace,complimenti, nella vita bisogna sdrammatizzare e vivere felici e contenti.
a parte le omissioni di questo signore sulle reali condizioni del suo gruppo c’è da dire una cosa: Lanari, Mulazzani, Foresi (ma è lo stesso che siede nel cda della fondazione Carima???), Minardi non sono degli sconosciuti banditi provenienti dalla luna… sono imprenditori che da decenni rappresentano il settore edile/immobiliare nelle Marche. Il problema non è dare i soldi a loro che fino a qualche tempo fa erano affidabili, ma credere in progetti faraonici con prezzi di vendita non allineati ad un mercato in caduta libera…. Il problema è forse di natura puramente gestionale: un banchiere deve valutare i progetti e decidere se accollarsi il rischio, beh, in Banca Marche hanno cannato completamente la valutazione dei progetti e del rischio d’impresa in un mercato edile stravolto…(le truffe e i raggiri non sono cosi determinanti sui numeri) poi i nuovi grandi manager hanno reagito bloccando tutto e prendendo decisioni sbagliate (per gli azionisti di sicuro)come i precedenti. Ma favorire il termine almeno di alcuni progetti e favorire il frazionamento dei mutui sugli acquirenti (e quindi frazionamento del rischio di credito) con tassi variabili molto bassi (ci sono i soldi raccolti dalla BCE all’1%)non poteva essere una soluzione?? ma no…. continuiamo a parlare con la pancia come fatto nell’ultimo anno… tanto la testa, quando si vuole uccidere una banca, non serve… grande lavoro…peccato che a errori e omissioni precedenti si sono aggiunte decisioni di pancia che un vero manager di una banca importante non avrebbe preso….la gestione del credito oggi come prima è privilegio di pochissimi dirigenti che non ammettono voci contrarie, tutti a incaglio e sofferenza, con % di svalutazione bulgare e nessuno che pensa a come risolvere le crisi d’impresa, dove andiamo a finire?? ma questa domanda che è la normalità in tutte le banche quando si prendono decisioni, in banca marche non importa a nessuno..ed infatti a furia di dire c’è il burrone..c’è il burrone ci siamo finiti dentro senza neanche provare a salvarci…e poi questo schifo dei verbali buttati sui giornali che da un anno infesta la situazione.. Carige, Etruria, Veneto Banca e altri hanno gli stessi problemi ma sui giornali non c’è nulla…perchè il bene primario è salvare la banca, non gridare alla luna…ma la pancia vince sempre…la testa non serve..
Il gruppo Lanari se avesse sempre onorato i dediti con BDM non credo la stessa banca non concedesse nuovi crediti. Se i progetti del gruppo Lanari erano credibili in giro ci sono molte altre banche a dare credito , evidentemente in ambito del credito Lanari non era affidabile. Come si può pensare di mettere sul mercato im mobiliare appartamenti a 6000 euro al metro quadro quando il valore effettivo è a meno di 3000 euro? infatti a Porto Recanati le mitiche TORRI D AVVISTAMENTO sono stati venduti pochissimi appartamenti,in zona CINQUE CAMINI stessa storia.
Questo Persichetti! Sarà un nome di fantasia o un nome reale? Una persona che, ancorato ai nobili valori della amicizia, vuole difendere l’onorabilità del banchiere di San Marone? Siamo di fronte ad uno schizofrenico degno dei migliori film di Hitchcock oppure a qualche oscura scrivano trasformato in Ufficio Stampa dell’ultimo ora? Manifestati Persichetti.
Fede Cesarni,parli di decisioni di pancia che un vero manager di una banca non avrebbe mai preso,hai ragione,ma tu riesci a rrovare un vero manager di spessore e reale competenza bancaria tra i ‘beoti’ di bmarche?Pensa alla loro provenienza,chi l’ha voluti(ci sono interviste recenti su cm di questi maghi improvvisati della finanza) e dimmi come possono essere in grado di partorire qualcosa di sensato e non demenziale.Sono stati schizofrenici nell’erogazione del credito e lo sono ora nel chiudere i rubinetti,ormai almeno i cantieri in stato avanzato d’opera andrebbero ultimati e solo cosi’ anche svendendo a prezzi stracciati si potrebbero liimitare i danni.Basta guardare il cantiere Santa Cristiana( Lanari) e l’Umberto primo ex ospedale di An( Santarelli)
Nel frattempo,mentre disquisiamo di strategie bancarie,ci chidiamo qual’e’ la vera identita’ di Persichetti e per par condicio quali sono o non sono i miei presunti amici il titolo bmarche sprofonda di settimana in settimana ed e’ arrivato a0,290 centesimi.Qualcuno mi spiega la logica di un titolo che con 7000 euro di scambi sale o scende del 10%,che fa riferimento ad una banca commissariata,con moody’s che ha sospeso le valutazioni e che non ha piu’ neanche l’obbligo di pubblicazione dei bilanci.A questo punto il valore da che cosa e’ determinato se non dalla speculazione e dalla idiozia di chi vende le proprie azioni a questi valori?Niente o 0,29 centesimi cosa cambia,non sarebbe meglio tenerle e sperare un giorno in una risalita?Credo che anche questa evidente anomalia,chiamiamola cosi’,un giorno dovra’ essere affrontata,capire chi l’ha manipolata o non ha evitato che accadesse,chiedendo alla sonnolenta banca d’italia e magari alla procura che cosa ne pensano.MESSAGGIO ALLE ASSOCIAZIONI AZIONISTI PRIVATI,RITENETE CHE NEANCHE QUESTO PROBLEMA FACCIA PARTE DEI VS COMPITI E CHE VADA AFFRONTATO?SOGNI D’ORO,SCUSATE IL DISTURBO
La migliore garanzia di mantenere l’accessibilità al credito bancario è avere molti debiti con le banche. anche lanari non fa eccezione. Se non avesse potuto attingere a banca marche altro che stipendi e fornitori avrebbe pagato puntualmente:sbruffone!
ME PARE D’AVE’ SENTITO DI’ CHE SE VAI PER ARIA TU TE PORTI DIETRO ANCHE LA BANCA. A ME STA’ STORIA CHE SI’ UN GRAN PAGATORE ME PUZZA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!