Banca Marche, i sindacati:
“Siamo stati esclusi
dall’incontro con Visco”

I rappresentanti sindacali criticano l'atteggiamento della politica: "Non è stata data voce ai 3mila lavoratori del gruppo"

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La sede romana di Banca d'Italia (Fonte: wikipedia.org)

La sede romana di Banca d’Italia (Fonte: wikipedia.org)

I rappresentanti sindacali di Banca Marche, Cassa di Risparmio di Loreto e e Medioleasing non hanno gradito di essere stati lasciati fuori dal tavolo che la settimana scorsa ha visto protagonisti il presidente della Regione Gian Mario Spacca e il presidente del consiglio Vittoriano Solazzi i quali si sono confrontati con il governatore Bankitalia Ignazio Visco sul futuro dell’istituto (leggi l’articolo) e chiedono per il futuro un fattivo gioco di squadra.

«La tutela occupazionale, la difesa del gruppo Banca Marche e del suo ruolo nel territorio  – si legge in una nota stampa firmata da Fisac/Cgil, Fabi, Fiba/Cisl, Uilca e Dircredito – rappresentano la base del confronto tra politica-istituzioni-sindacato e la Banca d’Italia per risolvere la “crisi” del Gruppo Banca Marche.

A tale scopo abbiamo chiesto in rappresentanza degli oltre 3.000 lavoratori del Gruppo Banca Marche, hanno chiesto ai presidenti Spacca e Solazzi una immediata convocazione sui temi e sulle risultanze dell’incontro  a Roma con il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.
Non è chiaro infatti se ed in quale misura il lavoro elaborato insieme in Terza Commissione, con il fattivo contributo delle sigle sindacali, anche in tema di congruità degli accantonamenti sui crediti deteriorati e di difesa dei lavoratori tutti, sia stato portato al tavolo dell’incontro di venerdì scorso.
La delibera numero 158 della seduta consiliare del 27 Maggio 2014 recitava che il Consiglio Regionale “reputa opportuno la individuazione di una delegazione guidata dal Presidente della Giunta regionale, e composta da una rappresentanza delle Fondazioni, delle categorie economiche-sociali e delle RSA dell’Istituto di Credito”. Ciò non si è verificato, non è stata data voce ai 3.000 Lavoratori del Gruppo Banca Marche, in un incontro che riguardava innanzitutto il nostro futuro, questo è inaccettabile.
Siamo convinti che la partita per il futuro di Banca Marche possa essere vinta solo con un fattivo e sinergico gioco di squadra e non tramite l’azione di qualche singolo protagonista. Si attendono, pertanto, un intervento deciso in questo senso anche da parte delle forze politiche e istituzionali che sul territorio e per il territorio quotidianamente operano. Il Gruppo Banca Marche è la colonna portante dell’economia marchigiana ed importantissima nei territori “fuori regione” in cui opera, per questo legittimo interesse i lavoratori e i cittadini tutti valuteranno la forza di volontà, la tenacia e i risultati dell’operato svolto».

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