di Marco Ricci
Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi Alfio Bassotti punta il dito contro Banca d’Italia e la vigilanza nel dissesto di Banca Marche. Infatti, dopo aver sottolineato l’eventuale intenzione della Fondazione di agire autonomamente contro la PriceWaterhouseCoopers, la società di revisione che certificò i bilanci della banca e sui cui dati fu elaborato il prospetto informativo relativo all’aumento di capitale del 2012, il presidente ha parlato dei «decennali controlli ispettivi» di Banca d’Italia. «Se i verbali ispettivi degli anni passati – ha spiegato Bassotti all’Ansa – avessero evidenziato fatti più che giudizi di carattere generale sulle difficoltà della banca, oggi sarebbe stato un altro discorso. Ora, una commissione interna alla Fondazione valuterà sia i verbali di Bankitalia degli ultimi anni, sia le certificazioni della società di revisione, anche con l’aiuto di un legale che individueremo prossimamente in Cda»
Una dichiarazione che replica quanto il presidente ha affermato davanti ai soci della Fondazione Carijesi durante l’assemblea del 9 dicembre. «La nostra posizione è chiara», ha spiegato ai soci, «Se ci saranno rinvii a giudizio difficilmente potremo evitare, anche per un dovere etico, di costituirci parte civile. Nel secondo caso valuteremo se sarà opportuno andare ad adiuvandum dell’azione civile che l’amministrazione commissariale dovesse intraprendere per singoli casi». Ma «il Cda della Fondazione sta valutando se sarà possibile, in collaborazione con la Fondazione di Pesaro e con l’aiuto di professionisti, intraprendere autonome iniziative legali. Dopo averne approfondito gli aspetti di opportunità e praticabilità, sia nei confronti della PriceWaterhouseCoopers, sia nei confronti della Vigilanza di Banca d’Italia».
Sempre durante l’assemblea Bassotti ha riferito dei contenuti dell’incontro del 28 novembre tra i commissari di Banca Marche, Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni, e i presidenti delle tre fondazioni bancarie. In particolare ha riportato della collaborazione in atto tra i commissari e la procura di Ancona, rimanendo in attesa delle conclusioni, per la fine di gennaio, della relazione dello Studio Bonelli Erede Pappalardo. Sulla scorta delle conclusioni dello studio legale, secondo il presidente Bassotti, i commissari valuteranno eventuali posizioni di responsabilità da valutarsi in ordine alla opportunità di promuovere azioni legali di natura civilistica per la richiesta di danni».
Un duro attacco dunque a Banca d’Italia e alle ispezioni della Vigilanza. Le quali però, a partire dal 2010-2011, riportarono tutta una serie di criticità esistenti all’interno della banca. Tanto che i verbali ispettivi relativi alle tre ispezioni mirate – oltre a condurre ai provvedimenti sanzionatori per Bianconi e gli organi amministrativi e di controllo del 2011 di Banca Marche – confluiranno in qualche modo nella durissima lettera di Visco del 9 gennaio 2012 (leggi qui i dettagli). In cui il governatore sottolinea come, davanti ai rilievi passati, molto non sia ancora stato sistemato. Le tre ispezioni – una in Medioleasing, una sull’antiriciclaggio e la terza sul processo del credito – si conclusero tutte con valutazione “parzialmente insoddisfacente”, terz’ultimo gradino in una scala di sei. L’impressione è quella più che altro di un ruolo di supplenza, per alcuni agita in modo troppo veemente nella seconda metà del 2012 dalla vigilanza di Via Nazionale. Ma anche davanti a probabili inerzie dell’istituto, in una situazione sicuramente resa più grave dalla crisi economica regionale. Istituto che senza dubbio era stato avvertito delle criticità nel processo di valutazione e di erogazione del credito anche se – questo è vero – Banca d’Italia non impose rettifiche. Di norma però, dopo le segnalazioni, gli interventi diretti di Banca d’Italia avvengono come ultima ratio.
Ma il presidente della fondazione jesina va oltre. Con una presa di distanza dall’azione dei commissari e della dirigenza di Banca Marche per quanto riguarda le garanzie richieste ai clienti e l’aumento dei tassi di interesse. Perplessità espresse sempre durante l’incontro di novembre con i commissari. «Riceviamo una valanga di proteste da parte di clienti che si dicono tartassati da Banca Marche perchè malgrado le garanzie offerte, enormemente superiori all’ammontare dei prestiti in atto, e trovandosi in difficoltà di liquidità, non ottengono nuovi piani di rateizzazione. O se li ottengono debbono passare sotto il giogo di un forte aumento dei tassi di interesse ed altri nuovi e pesanti oneri contrattuali». Concetto anche questo ripreso durante l’Assemblea dei soci. «Gli imprenditori vengono messi seriamente in difficoltà con il rischio reale di vederli portare i libri contabili in tribunale per la dichiarazione del fallimento. E lo stesso ragionamento vale anche per l’atteggiamento, spesso incomprensibile, assunto da Banca Marche di non accettare concordati, anche quando questi superano il 50% del contenzioso, e nella consapevolezza che l’alternativa al concordato è il fallimento dell’impresa interessata». Dunque di nuovo critiche, questa volta indirette, a Banca d’Italia sulla cui linea si muovono Feliziani e Terrinoni.
***
Oggi sono terminati gli incontri tra le rappresentanze dei giovani lavoratori di Banca Marche con i presidenti delle tre fondazioni azioniste. Dopo aver raccolto la solidarietà del pesarese Gianfranco Sabbatini e dello jesino Alfio Bassotti, oggi un gruppo di precari ha incontrato il presidente di Fondazione Carima, Franco Gazzani. Che ha espresso ai precari la propria piena solidarietà, augurandosi che per loro si possa avere presto una soluzione positiva, “al pari di tutti i lavoratori di Banca Marche che si trovano a dover affrontare una condizione così difficile malgrado la loro dedizione all’azienda ed il loro impegno quotidiano”.
Il presidente Gazzani – avendo ricordato come l’istituto sia in questo momento guidato dai commissari Feliziani e Terrinoni e come le fondazioni, oltre a non conoscere l’evoluzione della situazione, non abbiano possibilità di intervenire – ha spiegato ai precari che “correttezza ed onestà impongono invece di riconoscere che ogni promessa fatta ora, da chiunque eccetto che dai Commissari, non potrebbe che avere carattere illusorio”. Confidando poi che il lavoro degli stessi Feliziani e Terrinoni possa risollevare le sorti della banca – auspicando che la situazione possa trovare una sistemazione in tempi brevi – Gazzani ha tenuto a ribadire che “la Fondazione e tutti i lavoratori sono certamente vittime di quanti in passato hanno compiuto scelte scellerate, e che con le loro politiche ed i loro condizionamenti dei vertici bancari hanno portato al disastro che è oggi sotto gli occhi di tutti”.
***
Prosegue intanto l’opera di riorganizzazione di Banca Marche da parte dei commissari Feliziani e Terrinoni e dal direttore generale Goffi. Con una incisività e celerità d’azione ben diversa da quella a cui si è stati fino ad ora abituati. Così, dopo l’accordo giudicato da più parti molto positivo sulle uscite volontarie dal gruppo che interesseranno 400 dipendenti, Banca Marche ha presentato il nuovo organigramma. Che assomiglia a una vera e propria ristrutturazione dell’organizzazione interna, sia per il cambio di ruoli che per l’alleggerimento complessivo dei livelli decisionali.
Non più cinque livelli verticali ma tre: direzione, servizi e uffici, con i riporti funzionali ridotti da sedici a otto.E un ricambio del vertice e delle posizioni di responsabilità con circa un centinaio di figure che perderanno il ruolo, con relativi premi e indennità. Da quanto si apprende altre professionalità interne a Banca Marche sono state invece premiate dalla riorganizzazione e assumeranno posizioni di maggiore responsabilità. Il piano è stato presentato nella giornata di ieri ai sindacati. I quali però, rilevando come la riorganizzazione entrasse nel merito di trattamenti, posizioni e livelli regolati dal contratto collettivo nazionale, hanno intavolato a questo riguardo una trattativa con l’istituto. Trattativa però che, stanti le divergenze tra le parti, è stata interrotta.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Bankitalia, venuta per commissariare, finirà commissariata?
se le fondazioni avessero evitato di fare i banchieri…..
ORA ANCHE BASSOTTI FA LA VOCE GROSSA !!!
Ma se la Fondazione di Jesi ha sempre condiviso tutte le scelte fatte da Bianconi e compagni, come mai ora abbaia alla luna ????
Bassotti: adesso anche lui fa la voce grossa…attende le considerazioni dello studio Erede,ma questi avvocati devono dare un parere o scrivere la divina commedia?Jesi adesso se la prende con banca d’Italia
Gazzani: anche lui minaccia??ma non le fa per ora… azioni legali a raffica e si ritiene al pari dei precari vittima ??incoloevole e se la prende con la societa’ di revisione
Precari: dopo aver girato le marche in lungo e largo e parlato con i piu’ svariati interlocutori scoprono di avere sprecato tempo e benzina,se la prendono con i commissari,ma la responsabilita di questa situazione’ non e’ la loro,ma di chi l’ha avvallata e consentita( ovvero i comprensivi interlocutori dei precari)
E gli azionisti privati che fanno?Io direi di prendercela con Bassotti,Gazzani e Sabbatini per le scelte scellerate,demenziali e che hanno portato alla rovina della banca della sbandierata difesa della occupazione e degli azionisti.Qualcuno dica a questi signori,transfughi della politica,che la banca d’italia non gestisce banche ma controlla e verifica quello che loro( incapaci e presuntuosi) od i loro nominati avrebbero dovuto fare ovvero gestire ,verificare,produrre utili.Ma poiche ne’ loro ne’ tantomeno i loro nominati’ non sanno neanche di che cosa si tratta ecco il risultato.Ci dicano questi guru della finanza quali sono i loro curriculum, e le loro esperienze specifiche in materia bancaria.Bassotti,oltre al politico ondivago e mesteriante ci dica che cosa ha fatto nella vita per giustificare la presidenza di una fondazione quasi tutta orientata all’azionariato in bmarche.Ed oggi con che competenze parla e minaccia azioni legali??contro banca italia?Sa di cosa sta parlando?Idem per Gazzani e Sabbatini,imprenditore ed avvocato evidentemente mancati se avevano tempo e voglia di dedicarsi( con pessimi risultati) non al loro lavoro ma ad una banca.Abbiano tutti il buon gusto di dare le dimissioni,sparire e vergognarsi,hanno sperperato soldi non loro ed hanno giocato sulla pelle dei dipendenti dei clienti e degli azionisti.Se se ne vanno tra l’altro sindaci e prefetti delle loro citta’ minimo li nomineranno cavalieri,non perdano questa occasione d’oro e tolgano il disturbo.Grazie e non tirino troppo la corda o faranno la fine di Tardioli che poverino soffre d’insonnia pur essendo un medico anestesista(grande l’intuizione di metterlo a capo di una banca,medicina e finanza l’uovo di colombo…)BASTA!!
Sotto gli afrikaner del Bianconi le fondazioni subirono un regime di apartheid (purtroppo lasciato correre dalla vigilanza di Bankitalia), con poche applicazioni in più di lampada solare il Gazzani passerà senz’altro alla storia come il nuovo Mandela liberatore.
Nessuno che faccia “MEA. CULPA”!
rileggendo il titolo: LE FONDAZONI ED I PRECARI VITTIME DI SCELTE SCELLERATE,si e’ vero,delle scelte scellerate delle fondazioni.Con una differenza sostanziale,le fondazioni certe scelte le hanno determinate,volute ed anche difese,i precari ne hanno solo subito le nefaste conseguenze.E questi incapaci presuntuosi hanno avuto anche la faccia di riceverli per dirgli che?il nulla e che non esistono colpevoli ma vittime!!
Il Sig. Gazzani che tanto si autocompiaceva di non aver venduto la banca dovrebbe essere messo alla porta dalla Fondazione.
Visto che ciò non avviene le colpe ricadono su tutta la Fondazione di Macerata.
http://www.youtube.com/watch?v=5l4JI-zm0oU
cliccate qui e fatevi un’idea del personaggio dantesco caronte
ma quanto ti rode regione marche, mi diverto leggere i tuoi interventi, ancor di piu’ vedere l’intervento di caronte.Ammetto che sono di parte pero’ aldila’ del contenuto che ovviamente approvo quasi in toto, ti voglio far notare che alcuni di quelli non ci sono piu’,non sono morti,intendevo non sono piu’ in b.m. mentre caronte è saldamente alla guida della Fondazione Carim. Curati il fegato,non stare male,non ne vale la pena.Non puoi ogni volta che vedi la foto di caronte,ti assicuro un bell’uomo,fatti venire un attacco di bile.Prendi un amaro Giuliani.
Regionemarche grazie di averci ricordato il mitico intervento di Gazzani che da un anno consiglio a tutti di vedere.Lo devono vedere i malati di sclerosi multipla che prima avevano le sovvenzioni della fondazione di mc ed ora non avranno piu’ niente,i malati degli ospedali che devono muoversi con le ambulanze che non potranno piu’ essere donate,ilo sferisterio di mc abbandonato al suo destino,i dipendenti di bmarche,i precari(che sono andati pensate un po’ proprio da Gazzani a piangere..) ,gli azionisti e tutti i clienti che oggi davvero si trovano in difficolta’ con una banca commissariata.Gazzani dovrebbe essere accusato e condannato per crimini verso l’umanita’,ha combinato piu’ guai lui con quella decisione di non vendere che il terremoto dell’Aquila.E dato che si e’ assunto totalmente paternita’ e responsabilita’ della scelta paghi e sparisca.Altro che come dice nel video compito del presidente di una fondazione e’ accumulare e far rendere il patrimonio della stessa.E’ lui che dice che 4,dicasi quattro advisor,piu’ un sindacato,piu’ velatamente banca d’italia spingevano per la vendita e lui,in preda ad una follia sconsiderata ed al limite della demenza,senza essere fermato da nessuno ha dato inizio alla catastrofe ampiamente annunciata e puntualmente verificatasi,non prima pero’ di avere definitivamente spennato le fondazioni stesse e gli azionisti con un paio di a.c. fatti ad arte..Complimenti ancora( non me ne voglia Persichetti,ma questa e’ la realta’ )
caro nardino tu sei esattamente uguale a regionemarche.Come è possibile che Gazzani è responsabile del disastro di banca marche! Semmai è vero il contrario.E’ stato tradito da chi aveva indicato come amministratori e sindaci della banca.Con lui tutti quelli che non riceveranno i contributi che tu hai ben elencato.Una cosa è battersi per idea di banca,altra cose è affidare a degli……la gestione della stessa.L’errore che gli riconosco e quello di essersi fidato di persone che riteneva capaci.Comunque nell’intervista rilasciata a Cronache spiega anche questo.I crimini non li ha commessi lui,come tu dici, ma altri e ben identificati.Secondo me qualche procura presto ci dira’ come stanno le cose, basta aspettare.Ma se Gazzani è il vostro bersaglio preferito fate pure,non mi sembra uno che si fa intimore,anzi.
in questo blog quando si commenta lo sfascio di banca marche si cita sempre Gazzani. Bene! Mi sembra pero’ necessario , per onor di informazione, che da Cronache Maceratesi o da chi commenta, venissero proposti anche i nomi di chi in Banca , in questi anni, si è alternato nei posti decisionali. E allora, dove mettiamo Costa e Ambrosini ? Tardioli e Perini ? Brusciotti e Alessandrini ? Bianchi e Volpini ? E di più dove mettiamo quelli del collegio sindacale? I vari Paccapelo, D’Angelo e sopratutto il mitico Piero Valentini ????
Caro Persichetti,te lo spiego per l’ultima volta.Partiamo dal concetto che purtroppo devi ammettere,ma lo hai gia’ fatto indirettamente che Gazzani non ne ha presa una:ha scelto consiglieri amministratori e sindaci incapaci,si e’ accorto dopo due aumenti di capitale e quando il disastro ormai era fatto,della loro incapacita'( mi dicevano che andava tutto bene…)si e’ attribuito senza che nessuno glielo chiedesse il merito?? di avere impedito lui e solo lui( con parere contrario di 4 advisor e di banca d’italia) la cessione di banca marche a caro prezzo( leggi lauti ritorni non solo per gli azionisti ma anche per le fondazioni).Nessuno dice che e’ lui la causa del disastro,ma se Gazzani avesse fatto il presidente della fondazione e non lo stratega finanziere( che devi ammettere non e’),se le nomine le avesse fatte non la politica con la complicita’ delle fondazioni ma chi fa banca di mestiere,se Gazzani avesse ritenuto le sue convinzioni meno valide e difendibili di quelle degli addetti ai lavori e non si fosse opposto con tutte le forze alla cessione saremmo secondo te tutti in questa situazione?Te lo dico senza polemica( abbiamo fatto un patto…)non spiegare a me la tua teoria su quello che e’ successo,ma spiegalo a tutte quelle categorie che ti ho elencato e che oggi pagano in prima persona le conseguenze di quelle scelte.Ti dico un’ultima cosa: tutti coloro ai quali e’ stato consentito di gestire una banca non vendendo,,se fosse invece arrivata banca intesa sarebbero rimaste al loro posto perche’ ritenute a torto valide e capaci o sarebbero state mandate a pulire i cessi della banca?Ecco cosa intendo quando ritengo Gazzani responsabile se non diretto ma morale del disastro ed ecco perche’ tutte e dico tutte le banche gestite dalle fondazioni sono miseramente fallite.Per onesta’ ammetto che da un certo momento in poi( ma ormai era tardi) Gazzani ha cercato di porre rimedio con nomine qualificate,ora almeno a parole dice di voler lottare come un leone,tu avrai le tue buone ragioni per difenderlo( e ti fa onore) pero’ quando dici che Gazzani non si fa intimorire sei fuori strada,Gazzani dovrebbe ammettere i suoi errori,chiedere scusa e farsi da parte,non essere intimorito.Da che e da chi?Male non fare,paura non avere.Con affetto,stima per il tuo coraggio e senza rancore
Castellani,hai ragione ed e’ scontato che le responsabilita’ non sono solo di Gazzani.Leggi il mio pensiero nel commento 14, credo chiarisca un po’ le cose,poi ti chiedo ma tutti quei’signori’ da te giustamente citati chi li ha scelti,nominati,strapagati,e lasciati li’ a leccare il c.. a Bianconi ed a consentirgli di fare il bello ed il cattivo tempo?Quando mi scaglio contro Gazzani e’ perche’ se io con i soldi non miei compro una macchina costosa,non so guidarla ed assumo un autista piu’ somaro di me che me la shianta in un muro,con chi me la prendo,con chi guidava o con chi lo ha scelto?io propendo per la seconda ipotesi che riportata a bmarche me la fa prendere con Gazzani( con cui tra l’altro non ho niente di personale ed al quale seriamente riconosco indubbie doti imprenditoriali,un po’ meno come finanziere stratega bancario…) Riguardo alle responsabilita’ ed alle conseguenze di non aver voluto cedere bmarche dubbi o discussioni non ce ne sono perche’ Gazzani,con onesta’ intellettuale e morale si e’ attribuito in toto la paternita’ della decisione e dimostrare oggi che quella scelta e’ stata lungimirante e non disastrosa per tutti sarebbe dura per chiunque…(VIDEO INTERVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA per riconoscergli il coraggio delle proprie azioni e l’onesta’ di ammettere certe scelte.Qualunque sia la motivazione per vedere questo video,vale comunque la pena di farlo e meditare,forse servirebbe a mente fredda rivederlo proprio a Gazzani)
Se il banchiere/pasticciere – forse meglio dire pasticcione – avesse dato le dimissioni, allora le sue parole meriterebbero rispetto e credibilità’. Però, questa maschera non solo continua a tenere attaccate le terga alla sua poltrona, ma non ha nemmeno il pudore di farsi dimenticare con il silenzio. Continua a rilasciare dichiarazioni, si dimena ed affonda sempre di più. Considerato che altre sanzioni non gli arriveranno mai, merita solo la nostra ironia.
se ne frega della tua ironia
Il suo commento e’ all’altezza del banchiere di San Marone del quale da tempo ha assunto la difesa. Forse, ma è una mia opinione, anche Gazzani avrebbe meritato un difensore con migliori doti dialettiche.
Ovviamente mi riferivo a Persichetti: “nomen omen”.
il Natale è alle porte e intanto incominciano ad emergere anche le prime crepe dell’ultimo anno di questa nuova gestione di bancamarche(che ebbi modo di criticare,inascoltato,già tempo addietro,e sulla cui inadeguatezza si era comunque già espresso anche il sindacato Fabi), e che insieme a bankitalia starebbe continuando,pur in modo differente da prima,la devastazione(anziché il risanamento),della banca,già perpetrata,drammaticamente,dalla vecchia gestione. Ora,dopo aver dormito per anni sonni tranquilli,( senza accorgersi mai di nulla,anche la Fondazione Jesina si e’ resa conto delle gravi responsabilità che l’istituto di vigilanza(peraltro sempre difeso a spada tratta,non si capisce perché, da questo giornale)avrebbe su tutto lo sconquasso della banca marchigiana.In primis per aver riscontrato poco o niente in tutte le ispezioni effettuate(altro che lettere di Visco o altro!), negli anni andati, all’interno dell’istituto,2008-2010 e anche in altre precedenti,(quest’ultima conclusasi con scarsi rilievi e con una multa di soli 208000,eu complessivi. in capo a ben 18 soggetti – per carenze nei controlli – sole 24 ore-finanza e mercati dell’11.8.2013).Ben poca cosa rispetto al disastro scatenatosi poco tempo dopo. Anche gli stratosferici accantonamenti imposti alla banca,con l’aiuto degli attuali dirigenti verticistici(si dice completamente asserviti all’istituto di vigilanza),secondo molti potrebbe aver avuto la sua ragion d’essere solo nel fatto che un eventuale successivo commissariamento(aumentando in tal modo le cifre del disastro) avrebbe avuto minori difficoltà e criticitànella sua attuazione. Intanto il patrimonio della banca,sotto l’azione di questi signori, in soli pochi mesi, si è ridotto in modo rilevantissimo e il valore delle sue azioni è praticamente dimezzato. Emergono ancora altri fatti sconcertanti(come peraltro segnalato anche dal presidente Bassotti e non solo) e in particolare quello di aver abbandonato(questa negatività la evidenziai già in precedenza)completamente la gestione del territorio, con un ufficio crediti(quello che avrebbe dovuto avere maggiore cautela nell’occasione),dicono,gestito da guastatori(si dice carichi di presunzione,arroganza, saccenza…..e…aggiungo…scarsa professionalità)che starebbe mettendo in difficoltà(trincerandosi dietro le evidenze negative della banca)una miriadi di imprenditori e vecchi buoni clienti dell’istituto, senza nemmeno tenere in debito conto le attuali allucinanti difficoltà dell’economia nazionale,che già avemmo modo di definire come post-bellica(termine ora esternato anche da confindustria),e che negli ultimi 5/6 anni ha causato,oltre l’impoverimento del paese,anche la triplicazione delle sofferenze bancarie. Richieste di rientro di affidamenti in tempi irragionevoli,passaggio a sofferenze di pratiche che avrebbero dovuto invece essere gestite in modo diverso, e con diversa professionalità,cantieri edilizi in via di ultimazione lasciati al loro destino(almeno tutto questo parrebbe avere una qualche conferma anchelnelle esternazioni di Bassotti), con possibili ulteriori gravi perdite(o mancati recuperi) per la banca che soprattutto,in questo momento,dovrebbero essere in ogni modo evitate. In questo marasma,senza precedenti,dicono,si sia cercato anche quasi di far ventilare,ad arte(tenuto conto della consistente esposizione della banca nel settore immobiliare) l’assunto che una sofferenza con garanzia immobiliare(va tenuto comunque,al riguardo, anche conto della validità o meno delle perizie eseguite e delle evidenze attuali del mercato) sia più penalizzante di una chirografa. Peraltro,non intendo dar credito a tutto ciò perchè,in tal caso, ci troveremmo dinanzi a un concetto davvero demenziale a cui anche un bambino saprebbe rispondere con efficacia. Intanto questi signori con la presunta copertura di bankitalia parrebbero averne combinate un pò di tutti i colori. Dal licenziamento dei vice-direttori,si dice posto in essere non con la dovuta accortezza e nel rispetto delle normative vigenti e che potrebbe comportare(le cause risarcitorie sono ora pendenti),secondo alcuni,risarcimenti milionari in favore di costoro(nell’eventualità chi paga?),alle innumerevoli cause risarcitorie,che potrebbero,si dice, essere poste in essere anche da vecchi clienti, ai danni della banca, per eventuale mancato rispetto di previsioni contrattuali o comunque di previsioni legislative sull’argomento.Così oltre al danno anche la beffa! Non considerando poi tutte le non verità raccontate ,alla fine di aprile del corrente anno,da parte di questa gestione,circa la messa in sicurezza della banca(poi non l’aveva già messa in sicurezza Costa?) con quegli stratosferici accantonamenti, che solo dopo qualche mese invece si sarebbero rivelati poi fortemente insufficienti( parlo al condizionale perché di frottole oramai ne abbiamo ascoltate troppe),con un’ulteriore stratosferica stangata per il c-economico della banca. Il tutto sempre giustificato(oramai per chi ci crede)con i disastri procurati dalla precedente scellerata gestione e mai per proprie colpe(ma i danni precedenti non erano già stati valutati?..e di questo passo ci si potrà giustificare all’infinito?). Come se tutti i crediti della banca, elargiti in tanti decenni di attività, fossero tutti malati! Ma non avevano già appurato,all’atto dell’approvazione del contestatissimo bilancio 2012(con la “messa in sicurezza”della banca)qual’era la vera entità del danno?In simili evidenze credo che,e molti parrebbero convenire su questo,gli artefici di un simile pasticcio,avrebbero dovuto avere,almeno,la decenza di rassegnare le proprie dimissioni per aver raccontato cose non esatte e per aver minato ancor più la credibilità dell’intero contesto di riferimento(già duramente provato dalle gesta scellerate della precedente gestione). E,inoltre,tenuto conto di quanto si dice,chi gestirà ,ora, al meglio tutti quei cantieri, che se seguiti in modo maldestro non consentirebbero di recuperare ,alla banca, centinaia di milioni di eu., a tutto vantaggio di speculatori senza scrupoli o di banche d’affari, tipo Goldman Sach, che già in passato hanno realizzato guadagni stratosferici in queste occasioni? E nell’eventualità, chi risarcirà gli ingenti danni così procurati alla banca e ai suoi azionisti? Salire sul carro dei così detti” vincitori”bankitalia certo non potrà dare l’immunità sperata(come si potrebbe ritenere) e ciò anche per ovvi motivi.QUI SI STANNO GESTENDO SOLDI ALTRUI, E DEL PROPRIO OPERATO SI DEVE COMUNQUE RENDERE CONTO,anche se trattasi di bankitalia o di chicchessia. Peraltro,secondo il mio,modesto, modo di vedere,credo che, in tutta questa disgraziata vicenda, bankitalia possa essere inquadrata solo e unicamente,insieme ad altri(soprattutto proprietà,piccoli azionisti e dipendenti) come perdente e non come questi signori parrebbero sperare. Al riguardo va comunque anche rilevato che costoro del “sancta sanctorum”(bankitalia)in passato di pataracchi né hanno già combinati abbastanza(Antonveneta,mps,B.Ambrosiano etc) e i propri vertici(oltre che ad essere,come si dice,annoverati tra gli amici del Bilderberg-potentissima associazione massonica internazionale che ha in mano,dicono,tutto il potere economico-finanziario del globo),sono stati anche oggetto di indagini giudiziarie e di successive condanne penali. Poi in democrazia ,credo, ci sia il sacrosanto diritto di poter,comunque,anche criticare situazioni e comportamenti ritenuti non idonei, soprattutto da parte di Istituzioni Nazionali da cui dipende la tutela di interessi collettivi senza per questo intaccare nessun aspetto di LESA MAESTA’. Intanto si continua a massacrare bancamarche mentre altre realtà ben più importanti(mps – carige etc),e con problemi molto più grossi di questa banca si lasciano operare tranquillamente senza particolari fastidi. Peraltro,si dice che, la banca con tutte queste evidenze mediatiche negative,con l’azione inadeguata di questa nuova dirigenza(ma costoro da quale lampada di Aladino sono fuoriusciti?) e anche con il recente commissariamento(che ha imposto di iscrivere sulle evidenze dell’istituto la diciture”IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA”)abbia perso un massiccio numero di suoi buoni cliente e così anche un importo consistente della propria raccolta,migrata,peraltro, in altri istituti, come da noi più volte paventato. CHE DISASTRO!! Fa,inoltre,scalpore ,sull’argomento,quanto pubblicato all’inizio del corrente mese dal… WALL STREET JOURNAL….con l’evidenza………STORIE DI FOLLIE BANCARIE……BANKITALIA COMMISSARIA LA BANCA DELLE MARCHE E UN’AZIENDA CHE VA BENE SI VEDE CANCELLATO IL FIDO IN 24 ORE: RISULTATO? FALLIMENTO!…La vicenda comunque farebbe riferimento al periodo precedente il commissariamento.Non c’entrerebbero,pertanto, i commissari ma bensì i “guru”della nuova gestione! A questo punto vorrei comunque concludere evidenziando il fatto che un risultato straordinario,questa nuova gestione l’ha comunq ue raggiunto,quello di essere riuscita……..A FAR PARLARE MALE DELLA BANCA ANCHE ALL’ESTERO!!!!!!!!!! Mi compiaccio,di contro,con i commissari, per l’accordo raggiunto circa la gestione del personale della banca e per aver sospeso quel piano industriale( che speriamo sia stato almeno rivisto) alla cui stesura partecipò anche “il vescovo di Marquez”,peraltro,si dice,anch’egli annoverato tra gli amici del Bilderberg: Solo coincidenze? chissa? Presidente Bassotti,DOPO ANNI DI RISERVATO SILENZIO, percorra,ORA, con fermezza e senza indugio la strada intrapresa nei confronti di tutti, vecchia e nuova gestione,altrimenti questi signori penseranno anche di farci credere che “CRISTO E’MORTO DI FREDDO”…………e………..BUON NATALE A TUTTI VOI.
Il presidente di un ente che figura fra i tre maggiori azionisti della banca che minaccia azioni legali nei confronti della Banca d’Italia è paragonabile a un ladro che minacci di far causa alla polizia per averlo lasciato rubare.
I primi soggetti che avrebbero dovuto vigilare sull’operato della Banca delle Marche erano le fondazioni azioniste, perché da loro sono dipese le nomine del Consiglio d’Amministrazione e dei dirigenti della banca. Questo, a maggior ragione considerato che le fondazioni sono enti senza fini di lucro, il perseguimento dei cui scopi, di natura sociale e culturale, dipendeva in maniera determinante dalla buona amministrazione della banca.
Come ha notato pierre nel commento n. 6, lascia allibiti il fatto che, di fronte al disastro, da parte dei vertici, nessuno o quasi escluso, non ci sia alcuna assunzione di responsabilità.
Stefano Sargenti parole sante…ma mi chiedo,e’ cosi’ difficile capire certe cose o,in piena malafede qualcuno fa finta di niente e continua imperterrito non solo a rimanere saldamente in sella,ma tuona e rilascia interviste,promettendo improbabili azioni legali contro tutti e tutto,guardandosi pero’ bene di promuoverle sul serio.Grazie perche’ le tue parole sono esattamente il mio pensiero sulle responsabilita’ chiare e manifeste delle fondazionii.