
La sede di Banca Marche di Fontedamo a Jesi
Dopo il rinvio della scorsa settimana, il CdA della Banca delle Marche, nel corso di una seduta fiume iniziata alle 10 di questa mattina ha approvato il bilancio consolidato del gruppo in cui si segnala una perdita di 527 milioni di euro e, come richiesto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, ha inserito nell’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci in calendario per il 30 aprile la promozione di un’azione di responsabilità e comunque risarcitoria nei confronti dei componenti del CdA al 31 dicembre 2011 e del direttore generale Massimo Bianconi.
Queste le voci più significative:
-Impieghi verso clientela: 17.301 milioni di euro
-Raccolta complessiva: 19.436 milioni di euro
-Margine di intermediazione: 698,8 milioni di euro
-Rettifiche di valore: 1.039 milioni di euro
-Perdita di esercizio: – 527,7 milioni di euro
-Coefficienti patrimoniali: Total Capital Ratio: 8,51%; Tier 1: 5,62 %
«Il Consiglio di Amministrazione di Banca Marche – si legge nella nota diffusa dall’istituto – presieduto da Lauro Costa, ha approvato il bilancio consolidato relativo all’esercizio 2012, periodo caratterizzato da un contesto particolarmente difficile per il settore bancario. L’area di consolidamento include, sulla base del metodo integrale, il bilancio della capogruppo e quelli delle società controllate Cassa di risparmio di Loreto, Medioleasing, Focus Gestioni Sgr e Marche Covered Bond Srl.
La minore capacità di risparmio delle famiglie causata dalla flessione del reddito disponibile e dal deterioramento del mercato del lavoro, la persistente assenza di scambi nel mercato dei capitali all’ingrosso e il trasferimento (a seguito del “Decreto Salva Italia”) della liquidità depositata presso Comuni, Province e Regioni ad un’unica tesoreria statale accentrata, unitamente al rimborso di 900 mln di obbligazioni istituzionali, hanno determinato una flessione del 6,9% della raccolta complessiva (19.436 mln al 31/12/2012). In riduzione risulta sia la componente diretta, pari a 15.763 mln di euro (-7,4%), che indiretta, pari a 3.673 mln di euro (-4,6%). Stante la totale chiusura del mercato dei capitali, Banca Marche ha rafforzato la raccolta diretta da clientela “retail”, che al 31/12/2012 assomma a 12.592 mln. (+4,3%), mentre la raccolta da clientela “large corporate” (218 mln.), più volatile, presenta una significativa riduzione (-75,8%).
La raccolta indiretta si attesta a 3.673 mln. (- 4,6%, flessione che sconta il calo dell’8,5% del comparto “gestito” e del 2%, della componente “amministrata”). Nel dettaglio delle componenti della raccolta amministrata, i titoli di Stato si attestano a 1.384 mln. (+5%) per effetto di rendimenti che permangono competitivi e di una tassazione agevolata sulle rendite, pari al 12,5%. Le obbligazioni corporate e i titoli azionari subiscono una flessione rispettivamente del 12,1% e dello 0,5%. Nell’ambito della raccolta gestita, il saldo dei Fondi comuni e Sicav registra un calo del 6%, mentre le gestioni patrimoniali subiscono una riduzione del 10%.
Al 31/12/2012 gli impieghi a clientela sommano 17.301 mln., registrando sulla fine del 2011 minori volumi per 1.153 mln (-6,2%). Gli utilizzi di linee di credito ordinarie in c/c e anticipi salvo buon fine ammontano a 2.753 mln. (-24,3%), mentre i mutui sommano a 8.570 mln. (-10,5%), rappresentando il 49,5% del totale degli impieghi. Il comparto del “credito al consumo” segna una flessione di circa 45 milioni di euro (-20,6%).
L’attività di leasing totalizza volumi per 1.142 milioni di euro, in flessione sul 31 dicembre 2011 (-14,8%), comprensivo del debito residuo dei crediti da contratti di locazione finanziaria ceduti pro soluto a Medioleasing Finance S.r.l. ad aprile 2008. Le “altre forme di finanziamento”, che includono sovvenzioni dirette, specialcredito e portafoglio finanziario della clientela, totalizzano 1.216 milioni di euro in decremento sul 31 dicembre 2011 del 5,6%.
Il protrarsi di una congiuntura economica negativa da oltre quattro anni, che ha penalizzato in maniera significativa il settore dell’edilizia, ha reso necessaria un’attività di profonda analisi del portafoglio creditizio con una conseguente, severa riclassificazione dei crediti in essere.
Le attività deteriorate, al netto delle rettifiche di valore specifiche e di portafoglio, salgono a 3.412 milioni di euro, con ritmi di crescita ancora sostenuti (+44,8%) conseguenti al perdurare degli effetti del ciclo recessivo che continuano a pesare sulla qualità dell’attivo. Tra le attività deteriorate sono stati iscritti 967 milioni di euro di sofferenze (+8,2%) al netto di rettifiche di valore per 688 milioni di euro; 1.773 milioni di euro di incagli (+155,8%), al netto di rettifiche per 619 milioni di euro; 644 milioni di euro relativi a esposizioni scadute (past due), in riduzione dai 724 milioni di euro alla fine del 2011, al netto delle rettifiche per 31 milioni (pari a 3,4 milioni nel 2011); 28 milioni di euro di crediti ristrutturati (44 milioni di euro al 31 dicembre 2011). L’incidenza dei crediti deteriorati netti rispetto al totale dei crediti verso clientela è salita al 19,7% dal 12,8% di fine 2011.
La copertura delle attività deteriorate nel 2012 si attesta al 28,2%, in aumento rispetto alla fine del 2011 di circa 11 punti percentuali. La maggiore copertura riflette la necessità di intensificare gli accantonamenti a fronte dei rischi associati al portafoglio creditizio che, nell’attuale fase recessiva, tendono inevitabilmente ad aumentare.
L’indice di copertura delle sofferenze si innalza dal 32,3% del 2011 al 41,6% di fine 2012 (+9,3%). Andando ad includere anche gli effetti delle operazioni di carattere straordinario realizzate nel corso del 2012 (le due cessioni di sofferenze effettuate nel mese di febbraio e luglio) e di alcuni fenomeni contabili che impattano sul calcolo dell’indice di copertura (le cancellazioni e l’esposizione di interessi di mora), il coverage ratio delle sofferenze si attesterebbe su un valore decisamente più elevato e pari al 57,7% per l’esercizio 2012.

Il direttore generale Goffi
Nel contesto operativo ancora particolarmente difficile per il settore bancario, i tassi di mercato hanno fatto registrare un decremento rispetto al 2011, il che, unitamente alla dinamica dei volumi, ha comportato per Banca Marche un incremento degli interessi attivi (da impieghi economici e da portafoglio titoli di Stato) e di quelli passivi (per effetto della crescente pressione sul mercato della provvista, soprattutto retail, che ha portato la Banca a proporre forme di investimento a rendimenti più elevati). Tale andamento ha determinato, al 31/12/2012, un margine di interesse di 457,4 mln. (+3,2%).
Il margine di intermediazione lordo a dicembre 2012 raggiunge 698,8 mln (+9,9%). Le rettifiche nette di valore per deterioramento dei crediti ammontano a 1.039,3 mln, con un maggiore impatto a conto economico per 903 mln di euro rispetto al 31 dicembre 2011. In particolare le rettifiche di valore su sofferenze si attestano a 336,1 mln di euro, quelle su posizioni ad incaglio a 639 mln di euro e, infine, le rettifiche “altre” ammontano a 472 mila euro. Nell’aggregato sono altresì ricomprese perdite, riconducibili alla definizione di posizioni creditorie, per 25,3 mln di euro. L’impatto economico dell’accantonamento c.d. “collettivo” sul portafoglio dei crediti in bonis indica una rettifica di valore pari a 39,4 mln di euro. La dinamica degli aggregati conduce ad un risultato della gestione finanziaria negativo per 340,2 mln. di euro.
Le spese di funzionamento ammontano a 409,4 mln di euro, con un calo del 2,0% sul 2011. In tale ambito le spese per il personale si attestano a 231,9 mln (-6,5% sullo stesso periodo del 2011) e le altre spese amministrative, pari a 158,3 mln di euro, segnano un incremento del 7,4% in linea con quanto registrato dalla Capogruppo. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali, pari a 19,2 mln di euro, registrano una riduzione del 13,7% per effetto principalmente di minori ammortamenti relativi ai cespiti ceduti.
Il Cost Income Ratio (rapporto tra le spese di funzionamento rispetto alla somma di margine di intermediazione e altri proventi netti di gestione) si attesta al 54,7% in riduzione rispetto a dicembre 2011 (60,6%), continuando così ad evidenziare un livello di efficienza gestionale superiore a quella di sistema (65,4%).
Nell’esercizio 2012 il Gruppo registra una perdita di 527,7 mln di euro.
Infine, il patrimonio di Vigilanza si attesta a 1.322 mln. di euro, di cui 873 mln. riconducibili al patrimonio di base, 441 mln. a quello supplementare e infine 8 mln. al patrimonio di terzo livello. Il coefficiente complessivo di Vigilanza (Total Capital Ratio) si posiziona all’8,51% contro il 10,35% del 31/12/2011. Il rapporto tra patrimonio di base e attività ponderate (Tier 1 Ratio) si attesta al 5,62 % contro il 7,23% % del 31 dicembre 2011.
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Giuliano Bianchi e Franco Gazzani
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154 bis TUF, visto il comma 2° dell’art. 154 bis del TUF, attesta che i dati sopra riportati corrispondono alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili di Banca delle Marche S.p.A..
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ll Consiglio di amministrazione, nella riunione del 3 aprile 2013 ha inoltre deliberato di convocare un’Assemblea ordinaria, nel Centro Direzionale “Fontedamo” di Jesi, Via Ghislieri n. 6, per il giorno 30 aprile 2013 alle ore 10, in unica convocazione, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1. Presentazione del bilancio dell’esercizio 2012, Relazione del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della società di revisione incaricata della revisione legale dei conti. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
2. Su richiesta del socio Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata: “Promuovimento di un’azione di responsabilità ai sensi degli artt. 2392, 2393, 2396 e 2407 cod. civ. e, comunque, di una azione risarcitoria ai sensi degli artt. 1218 e segg., 2104 e segg. e 2043 cod. civ. nei confronti dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Banca delle Marche S.p.A. in carica al 31/12/2011 nonché dell’ex Direttore Generale di quest’ultima, dottor Massimo Bianconi, e di tutti coloro che, a qualsivoglia titolo e ragione, sono responsabili della situazione in cui attualmente versa Banca della Marche S.p.A”.
3. Autorizzazione all’acquisto e all’alienazione delle azioni proprie, ai sensi degli artt. 2357 e 2357 ter c.c., nell’ambito del “Mercato azioni Banca Marche”.
4. Politiche di remunerazione.
5. Nomina di un Sindaco supplente.
Si comunica che l’avviso di convocazione dell’Assemblea della Banca delle Marche verrà pubblicato, nei termini di legge, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, su di un quotidiano a diffusione nazionale e sul sito internet www.bancamarche.it.
Inoltre, il progetto di bilancio dell’esercizio 2012, unitamente alle relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della società di revisione incaricata della revisione legale dei conti, ai sensi dell’art. 2429 del Codice civile, verrà messo a disposizione del pubblico, durante i quindici giorni che precedono l’Assemblea, presso la Sede legale, la Direzione generale e sul sito internet www.bancamarche.it.
Il presente comunicato verrà pubblicato sul sito internet della Banca www.bancamarche.it nella sezione “La Banca – Sala stampa – Comunicati stampa.”
Grande attesa per il bilancio consolidato del gruppo e per le decisioni in merito all’azione di responsabilità, ultimo atto di una vicenda che dura da anni, vede coinvolte decine di protagonisti e nella quale non sono mancati colpi di scena
Oggi il Consiglio di Amministrazione avrebbe dovuto approvare il bilancio consolidato del gruppo ma la riunione è stata rinviata all’ultimo minuto. Preoccupa la posizione della proprietà di Macerata e i dubbi di Bankitalia sull’attuale assetto
Il presidente dell’associazione Bruno Stronati chiede un accordo firmato prima dell’adesione alla proposta. L’ingresso dei privati presuppone il rinnovo del Consiglio entro breve, molto prima della scadenza del mandato
Quel faticoso punto d’arrivo di banca regionale doveva però essere anche un punto di (ri)partenza
Il presidente dell’istituto ha rotto il silenzio commentando in conferenza stampa la perdita in bilancio di 518 milioni di euro e annunciando il mandato allo studio Bonelli Erede Pappalardo che ha assistito la Monte dei Paschi. Sul passato ha commentato: “In caso di anomalie, le presenterò io alla Procura, qui è tutto alla luce del sole e le azioni di responsabilità sono solo sciocchezze”. Ai risparmiatori: “Non rischiano niente”. Agli azionisti: “Guardino ai mercati europei” (GUARDA IL VIDEO)
Dopo due rinvii, il Consiglio di Amministrazione ha oggi reso noti i risultati. Rettifiche di credito per oltre 811 milioni. Il direttore Goffi: “Patrimonio di vigilanza al di sopra dei limiti ma intendiamo conseguire margini di ulteriore sicurezza attraverso un serio Piano Industriale”
In attesa dell’approvazione di bilancio, l’Istituto procede con lo stanziamento. La Fiba Cisl scrive ai consiglieri: “”Il sindacato e i dipendenti sono pronti, ma qualcuno ancora deve fare un passo indietro per il bene di tutti e del territorio”
Conferenza stampa fiume del direttore generale che, pur lanciando messaggi rassicuranti , ha più volte sottolineato la necessità di trasparenza e verità, ha presentato i punti salienti del nuovo Piano Industriale e illustrato le azioni da mettere in campo per superare la crisi. Nel mirino una decina di operazioni a rischio di cui otto nel settore immobiliare. “Abbiamo affidato ad uno studio legale l’incarico di analizzare le situazioni dubbie”
L’istituto spiega l’ulteriore slittamento con la necessità di approfondire alcune posizioni di rischio.
MACERATA – Si sono riuniti questo pomeriggio il CdA e l’organo di indirizzo i cui componenti hanno dibattuto a lungo sul percorso da compiere. Avviata anche la procedura per eleggere chi prenderà il posto di Roberto Massi
In attesa del bilancio 2012, la segreteria del sindacato ha scritto al presidente Costa e al direttore Goffi per esprimere perplessità e chiedere cambiamenti
Impiegati e quadri hanno rinunciato a una mensilità mentre il direttore Bianconi è stato liquidato con una cospicua buona uscita. Incontro dei sindacati e dei lavoratori con l’assessore regionale Marcolini e la candidata Irene Manzi (Pd)
Lo spostamento è motivato dalla volontà di approvare le linee guida del nuovo piano industriale 2013-2015. Ufficializzato Andrea Carradori nuovo direttore Carilo
Un potenziale investitore avrebbe chiesto un analisi dei costi e previsto un esubero di 400 dipendenti. Ciccioli: “Occorre un tetto di credito per i grandi clienti e la liquidità per i piccoli”. Acquaroli: “Una proposta di legge per separare banche commerciali e di investimento”
Dopo il direttore generale Goffi, anche la Fisac ha scritto ai dipendenti assicurando la tutela degli attuali livelli occupazionali
E’ attesa per i prossimi giorni la relazione di Bankitalia, mentre il bilancio sarà discusso il 25 febbraio. Poche le informazioni che trapelano verso l’esterno ma il direttore generale ha spiegato la situazione in una lunga lettera
Il movimento attacca la maggioranza politica e denuncia il fallimento del Modello Marche
Le obbligazioni tornano ad essere pienamente finanziabili dalla Banca Centrale Europea
LA RICOSTRUZIONE – Il buco di oltre 300 milioni preoccupa e troppi interrogativi restano senza risposte dopo il duro intervento di Bankitalia e il conseguente divorzio dal d.g. Bianconi e dai suoi vice Cavicchia, Giorgi e Vallesi
GIORNI CALDI PER L’ISTITUTO DI CREDITO – Con Goffi per ora resta solo Armando Palmieri. Cessazione del rapporto di lavoro con il maceratese Stefano Vallesi, direttore generale della controllata Carilo. Al suo posto Andrea Carradori
Si è svolto questa mattina l’incontro tra il governatore delle Marche e i sindacati che hanno condiviso la preoccupazione per l’istituto
Situazione complessa per l’istituto tra riassetto strutturale, declassamento di Moody’s e bilancio del 2012 in passivo. Domani l’incontro con i sindacati
L’istituto di credito annuncia il ritorno ad un risultato positivo già nel 2013: “Abbiamo gettato le basi per un naturale ricambio della squadra di direzione”
L’agenzia di rating declassa il rating da Ba1 a B3, con outlook negativo. Tagliata la valutazione anche dei covered mortgage bonds da A3 a Ba2: “L’istituto ha una bassa capitalizzazione e una minore capacità di coprire le sofferenze bancarie”
Il sindacato ribadisce l’importanza del sistema creditizio per superare la crisi
Il presidente Lauro Costa sta facendo il possibile per far cambiare idea al presidente della Camera di Commercio di Macerata
Il vice presidente è stato eletto lo scorso maggio. Nel mirino anche due consiglieri della cassa di Risparmio di Loreto
L’annuncio del Presidente Lauro Costa oggi a Jesi
Dal 2002 guida la Banca Popolare di Ancona
Il presidente di Banca Marche ha escluso che quanto pubblicato dal Corriere della Sera possa aver determinato delle decisioni
Il direttore generale lascerà dalla fine di settembre
Si riunisce il Cda che dovrebbe portare al pensionamento del direttore generale Massimo Bianconi
ora, se tanti vostri contoccorrentisti, in questi giorni si rivolgeranno presso i vostri sportelli per chiudure i propri conti correnti, non chiedete loro il perchè, dovreste già saperlo. vergogna!!!!…..
…ve lo traduco io senza tanti numeri, una vera schifezza…..considerate le dimensioni della banca!!!!
Tanti numeri da leggere, ma attenzione: quelli che preoccupano e molto, sono quelli che si riferiscono ai dettami di Basilea2: Total Capital Ratio sceso al 8,51% dal 10 e spicci dell’anno precedente e Tier 1 Ratio precipitato al 5,62%.
Sono dati da addetti ai lavori, ma esprimono una “solidità ” rosicchiata dagli avvenimenti noti, una reputazione compromessa e una credibilità sul mercato dei capitali praticamente azzerata.
La dead line di Basilea 3 fortunatamente e’ slittata e quindi ci potranno essere margini di recupero, ma attualmente se non si interviene, il range di tranquillita’ e’ appena 51 basis point per il TCR, mentre e’ sotto soglia per il Tier 1, e in linea per il dettato di Basilea2 di appena 2 miseri basis point.
Il pallino passa ora all’assemblea dei soci a fine mese!
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Per approfondimenti sugli accordi di Basiea3 si veda qui: http://www.moodysanalytics.com/~/media/Insight/Regulatory/Basel-III/Thought-Leadership/2012/2012-19-01-MA-Basel-III-FAQs.ashx
è evidente che viene mantenuta una capacità di produrre reddito e che la macchina aziendale è efficiente. Il problema del credito è rilevante ma la maggior parte degli accantonamenti sono su incagli, ovvero situazioni che potrebbero anche tornare in bonis… se nei prossimi anni ci sarà l’inversione del ciclo economico e notevoli riprese di valore faremo azione di responsabilità verso chi ha accantonato troppo?? pensiamo al futuro e al momento drammatico delle imprese, i risparmi sono al sicuro, chi corre allo sportello fa il gioco di chi sta uccidendo la banca!
Sottolineo un passaggio della relazione:
Su richiesta del socio Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, inoltre, verrà promosa «un’azione di responsabilità e, comunque, di una azione risarcitoria nei confronti dei componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di Banca delle Marche in carica a1 31/12/2011 nonché dell’ex dg Massimo Bianconi, e di tutti coloro che, a qualsivoglia titolo e ragione,sono responsabili della situazione in cui attualmente versa Banca della Marche.»
Quanti responsabili si ipotizza abbiano preso parte a qualsivoglia titolo e ragione ad una debacle simile? Forse, si sta sparando contro tutti e contro tutto ??? Sono tanti 520 milioni da recuperare, per cui coinvolgiamo quanti piu’ “responsabili” possibili ?
E poi scrivere situazione in cui attualmente versa Banca della Marche, appare a mio avviso una esplicita ammissione di criticita’ talmente avanzate da diffondere preoccupazioni se non panico tra clienti, risparmiatori ed azionisti……..
Il sistema bancario ha bisogno di certezze e di comunicazioni che diffondano sicurezza e senso di responsabilità, di messaggi che portino efficaci proposizioni alla clientela, dando un senso ed una sostanza concreta al lavoro quotidiano di tanti operatori del settore. Risparmiatori ed imprese hanno bisogno di poter contare su una banca, sapere che in un momento tanto difficile la banca e’ al loro fianco, baluardo sicuro e porto in cui riparare in momenti in cui la tempesta infuria.
La comunicazione di Banca Marche, ahime, non sembra proprio dare questi segnali……
“Su richiesta del socio Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, inoltre, verrà promosa «un’azione di responsabilità e, comunque, di una azione risarcitoria nei confronti dei componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di Banca delle Marche in carica a1 31/12/2011 nonché dell’ex dg Massimo Bianconi, e di tutti coloro che, a qualsivoglia titolo e ragione,sono responsabili della situazione in cui attualmente versa Banca della Marche.»”?????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Ma stiamo scherzando???? Ma sappiamo benissimo dove bisogna andare a scavare. Non facciamo i soliti poveri di cervello come la maggior parte di coloro che normalmente sento ciarlare. Aprire bocca e dargli fiato. Questa è una frase per me storica. Ma assai vera e reale. La verità, come è giusto che sia, dovrà venire fuori. Le persone che hanno giocato a fare i grandi e i super imprenditori cadranno nel loro stesso vortice di ingiustizie. E soprattutto dovranno essere lodate e gratificate le persone che hanno dato, stanno dando e daranno sempre l’anima, il cuore a questa nostra Banca delle Marche.
( da Google )
il salvataggio delle banche italiane: via dai conti , SUBITO
Complimenti
Balena bianca alla deriva…
OH MA CHE INCOMPETENTI CHE SIETE
Non è facile esprimere giudizi sulla qualità dell’attivo, troppe sono le variabile che influenzano un bilancio.
Alcune considerazioni però sono sotto gli occhi di tutti:
Perdere raccolta indiretta, in special modo su fondi e gestioni in un’anno in cui i rendimenti sono stati ampiamenti positivi, significa che la riduzione di competitività della banca è molto accentuata.
Aumentare la raccolta diretta retail, (conto di deposito online) copre in parte il calo del resto ma espone la banca a costi molto alti e ad alto turnover delle masse (come arrivano vanno…)
La necessità di alti margini negli impieghi di miglior qualità rischia di veder peggiorare la qualità media degli attivi.
Senza adeguate e forti riduzioni delle spese, in primis personale, la banca sarà meno competitiva.
Ultimo dato, i bassi coeffienti patrimoniali costringeranno la banca a ridurre ulteriormente il credito con conseguenti minori margini da interessi….
Tanto in Italia basta presentarsi ben ingiaccati ed incravattati, e poi si può far passare di tutto.
Insisto:
1) chi ha autorizzato la buonauscita ricchissima a Bianconi? Ed eventualmente, per quali meriti ?
2) Bianconi ha deciso da solo le aperture di crdito milionarie per grandi operazioni immobiliari ? La Fondazione non c’entra niente????