di Marco Ricci
Carrara-Versilia, Milano Sud, Gallarate, Brescia, Lago Maggiore, Rimini Nord, Aosta-Monte Bianco, poi di nuovo Versilia per finire con Cortina d’Ampezzo. Questo un piccolo ma esemplificativo estratto degli spostamenti effettuati dall’Audi A5 coupe tre porte 3.0 Tdi targata EA925KT, un’auto che Massimo Bianconi ha avuto a disposizione dal novembre 2010 fino a metà del 2012. Una delle tante, tra quelle con autista e quelle senza autista, di cui direttore generale ha usufruito durante i suoi anni alla guida di Banca Marche.
Ad uso promiscuo o personale che fosse, un’Audi A5 con velocità di punta di 250 km/h a cui la banca, oltre a caricarsi dei 1500 euro al mese di canone di noleggio, pagava rifornimenti e pedaggi autostradali. Niente di male considerando con quale generosità l’istituto ha sempre trattato il suo direttore e come certi benefit siano di prassi per l’alta dirigenza bancaria. Se non fosse che questa Audi in due anni scese nelle Marche una manciata di volte. A meno che chi ne era alla guida invece dell’A14 non amasse percorre la romantica Romea e tra le colline nostrane piuttosto che a diesel l’auto non procedesse a vela.
Stando però ai pedaggi e ai rifornimenti effettuati è chiaro che l’A5, una vettura da week-end, preferisse alla bella Sirolo la più mondana Versilia. E nonostante l’istituto di credito abbia notoriamente la sede ben piantata a Jesi e il direttore generale vivesse tra Ancona e Roma, la macchina gironzolava pressoché costantemente per la Lombardia dove Banca Marche, come è noto, non possiede neppure uno sportello ma dove viveva qualche familiare del dg.
Un’auto con la predilezione per la tratta Gallarate Ovest-Lago Maggiore e che, oltre alla consueta e amata Rapallo, nei giorni di capodanno non disdegnava un bianco giro tra le Alpi. Una puntata a Cortina nel 2010, con annessi sessanta euro circa di bluediesel ovviamente tech pagati da Banca Marche a cui quella volta andò perfino bene. Il bluediesel allora si caricava in serbatoio per soli un euro e quaranta a litro. E il giorno della befana e della Lotteria Italia, il 6 gennaio, alle casse dell’istituto andò perfino meglio. Quarantasette litri di diesel sempre al distributore Agip di Cortina d’Ampezzo al convenientissimo prezzo di uno e trentasei.
Cortina d’Ampezzo, la perla delle Dolomiti. Corso Italia con vista sul campanile (Fonte: wikipedia.org)
Terminate le vacanze sulla neve il ritorno al solito triste menage lavorativo e ai fine settimana in giro con l’A5. Gallarate Ovest, Milano Nord, Ospitaletto, Brescia, finalmente in aprile si scalda il tempo e nel week-end torna un po’ di meritata Versilia. Con annessi pedaggi e rifornimenti a carico della banca. Finché in agosto il tremila di cilindrata non si beve 110 litri di diesel in 8 giorni. Facendo la spola tra l’afa di Milano e la frescura della riviera toscana. Nel frattempo, in quasi un anno di utilizzo, l’Audi A5 ha messo piede nelle Marche una sola volta.
Nel mese di novembre del 2011 a Jesi la macchina però ci arriva. Non sia mai ci fosse da montare le gomme termiche in previsione dei primi giorni del nuovo anno a Cortina. Come in effetti sarà. Ma tra le nevi alle pendici del Cristallo e delle Tofane alla banca questa volta va peggio che nel 2010. Il diesel è salito a uno e settantadue e il rifornimento costa a Banca Marche 70 euro per soli 40 miseri litri di bluediesel. Poi di nuovo Lombardia, avanti con i soliti giri per tutto il 2012, quasi sempre nei week-end, finché a settembre l’epilogo amaro.
Dopo 90 euro di parcheggio a Milano, l’auto smette di camminare. Tristemente riconsegnata alla My Car per via dell’allontanamento definitivo del direttore generale dalla guida dell’istituto di credito. Con più di 9.000 euro di fattura finale per l’A5 e 800 milioni di perdite nel successivo anno solare per Banca Marche.
Insomma, quasi due anni di rifornimenti e di pedaggi autostradali, 1500 euro al mese di canone di noleggio, per un’auto usata quasi esclusivamente durante i ponti, d’estate e nei fine settimana. Un’inezia il carburante rispetto al miliardo e duecento milioni di crediti rettificati. E poca cosa davanti all’oltre milione e seicentomila euro dell’ultimo degli otto stipendi del direttore generale. Una dozzina di milioni ricevuti da Banca Marche in otto anni a cui si possono aggiungere gli ulteriori 3.8 di buonuscite. Ma forse pochi in confronto ai 4,80 euro della tratta Gallarate Ovest-Milano e agli onerosissimi 20,20 euro del tragitto Versilia-Milano sud. Senza parlare dei rifornimenti a Cortina d’Ampezzo che sarebbero stati per chiunque un salasso.
Senza fare i conti della serva in casa d’altri, al di là del chiedersi chi controllava cosa in Banca Marche, una domanda è legittimo porla. Chi guidava questa Audi A5 concessa a Massimo Bianconi e che non venne riconsegnata neppure nell’estate del 2011, quando al dg venne interrotto il contratto di lavoro per tre settimane? Anche perché, così per fare uno solo dei possibili esempi, il 15 giugno del 2011 mentre l’A5 si muoveva tra Milano Est e Ospitaletto, Massimo Bianconi partecipava il pomeriggio a Jesi a un dibattito sul “Piano casa nazionale e fondi immobiliari”, testimonial d’eccellenza il governatore Spacca, il presidente di Banca Marche Ambrosini e quello della fondazione di Pesaro Sabbatini.
E ancora prima, il 2 maggio del 2011, intanto che l’Audi scorrazzava come sempre tra Rapallo e Milano-Ovest facendo al solito pagare tutto all’istituto, il direttore generale, come riporta lo stesso verbale (leggi qui), era in Banca Marche ad assistere all’assemblea dei soci. Al margine della quale, come scrisse la stampa di allora, l’ex-dg pronunciò una frase che oggi non potremmo che definire epica.
“Per quanto riguarda l’alienazione degli immobili siamo a buon punto”, disse Massimo Bianconi, “ma non venderemo i gioielli di famiglia. Anche perché i gioielli sono gli impieghi”. Un bello scrignetto con il 30% dei prestiti oggi andati in default.
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No comment, tanto chi paga c’è !!!!!!
C’aveva il pilota automatico, no?
E io pago!! avrebbe detto il grande Toto’!!
Uomini di poca fede…..
Uno è qui e la sua macchina viaggia a centinaia di chiometri di distanza: può essere solo un miracolo 🙂
ILVA – MPS – ALITALIA – FONDIARIA – BDM e tanto altro ancora, tutto mangiato.
Contro il sistema che ci strema….ne servi ne padroni
Se il problema fosse un’audi a noleggio usata a spese della banca saremmo a cavallo.Con le perdite accumulate dal suo utilizzatore( o familiari) tra poco ci compriamo la casa madre.Ogni settimana,e l’ultima non fa eccezione,bmarche perde in capitalizzazione circa DUECENTO MILIONI DI EURO, PARI AL VALORE DI ACQUISTO NON DI NOLEGGIO DI 400 ( QUATTROCENTO))AUDI A5 a settimana.Ma nessuno sembra preoccuparsene( parlo dei 40000 azionisti,dei politici,sindacati,fondazioni,associazioni azionisti) eppure le conseguenze del valore di una azione ( oggi a 0,260centesimi) di una banca dissestata e da risistemare che tende pericolosamente a ZERO SONO DRAMMATICHE PER TUTTI NON SOLO GLI AZIONISTI.Nessuno si chiede qual’e’ il vero futuro di bmarche voluto dai piani alti?Rinascita della banca o la fine ingloriosa e fallimentare tipo CARIFAC? A me sembra piu’ la seconda ipotesi,ma l’argomento e’ impopolare quasi come il taglio dei costi per cui il mio grido di allarme verra’ derubricato come fatto personale di un azionista deluso piuttosto che come problema di tutti.Chi vivra’ vedra’
Il Bunga bunga non lo fa solo Berlusconi…
Rettifico,di audi A5 banca marche con una perdita di duecento milioni di euro ne potrebbe comprare 4000 ( QUATTROMILA) non 400…a settimana…in pratica nell’ultimo mese abbiamo buttato a mare 16000(SEDICIMILA) potenti audi A5.Pensate che Gazzani con 34 auto regalate e’ finito su tutti i giornali .Adesso dopo l’articolo di Ricci speriamo che Giorgi e Vallesi non chiedano anche loro una macchina…
E dire che all’inferno ci andranno gratis…
Un’estate fa
la storia di noi due
Era un po’ come una favola
ma l’estate va
e porta via con se
anche il meglio delle favole
L’autostrada e’ la’,ma ci dividera’
l’autostrada della vacanza
segnera’ la tua lontananza
Un’estate fa
non c’eri che tu
ma l’estate assomiglia a un gioco
E’ stupenda ma dura poco,
poco,poco,poco. L’estate che cantava Califano e’ durata poco. Quella di Bianconi 8 anni -!
http://www.bianconi.com/it/opitalita-famiglia-bianconi-a-norcia-chi-siamo.aspx …..e tutta la ristrutturazione del Palazzo Seneca con l’acquisto del Granaro del Monte di Pietà chi l’avrà finanziata????????
Era un bel ragazzo, si sapeva ben presentare, aveva come si suol dire le physique du rôle, veniva osannato, creduto, ubbidito, ascoltato, come se LUI, solamente lui, fosse stato il portatore della verità, il fine conoscitore di complicate regole economiche, di algoritmi finanziari sconosciuti, il messaggero degli dei che diffondevano oltre a cultura, conoscenza, benessere anche tanto credito ai molti, ma anche ai pochi che quei soldi non li avrebbero più restituiti!
Autoreferenziato come pochi, dimissionato da una grande banca italiana, approda a Fontedamo e capisce che con altri quattro ragazzetti di provincia può fare man bassa di tutto ciò che gli capita sotto tiro.
E si mette all’opera, schifando il volgo, recandosi, per privacy, a cambiare assegni in altre banche, dove vanta conoscenze e appattamenti, alla faccia di Palazzo Koch!
Spadroneggia, permette ai suoi accoliti di tiranneggiare, di scegliere chi è cosa elevare e chi invece sprofondare negli abissi del mancato merito creditizio, se mai avesse saputo dare un valore, un significato etico a questo concetto, ma LUI fa come vuole, anzi a chi lo osteggia risponde con un dantesco “vuolsi cosi’ cola’ dove si puote e più non domandare”.
Cosa cianciamo per una misera A5, nemmeno un calciatore panchinaro della Salernitana la possiede una berlina così poco a la page, ma si è accontentato, e per non venire meno al contratto di locazione che prevedeva nel prezzo un cospicuo numero di kilometri, prestava la sua auto a qualche ben voluto accolito, che alla faccia di regole e conti economici, ci faceva il bello in giro per l’Italia…….mentre i suoi gioielli, i crediti erogati come sappiamo e a chi sappiamo, piano piano prendevano la strada del non ritorno….
E ‘alto, bello biondo e “di ben tutta la spalla ei soverchia gli altri”…..
Ma ne avremmo volentieri fatto a meno!
Ma la legge funziona soltanto per i poveri disgraziati? Cosa si aspetta a prendere PROVVEDIMENTI SERI nei confronti di questi “colletti bianchi” che sono la causa dello sfascio economico-politico-sociale ed invece vengono ancora classificati come “perbene”?: Presidenti, non Presidenti, Revisori, non revisori, Fondazioni, non Fondazioni, CdA, non CdA, IMPRENDITORI, non IMPRENDITORI, POLITICI, non POLITICI: ma COSA STANNO A FARE TUTTI QUESTI PERSONAGGI FIGLI MOGLI ED AUTO COMPRESI?
solo 2 cose…
1) un plauso a filippo davoli
2) devo cambiare le gomme della mia panda se mi dite chi è il gommista dove si servono… quasi quasi…
@ Giuliano Nardino
Diversi anni fa, quando il titolo rendeva, periodicamente si cercavano di convincere i correntisti a sottoscrivere le azioni, probabilmente facendo leva sull’avidità.
Non credo furono molti i sottoscrittori che si interessarono, più di tanto, alla governance o che chiedessero lumi su come venva gestita la banca… Le azioni fruttavano, echissenefrega…
Questo disinteresse di molti singoli azionisti, visto che tutto era di fatto in mano ad un club ristretto dove entrarci era difficilissimo, ha probabilmente permesso poi di ritrovarci nella situazione in cui ci ritroviamo.
Ora la soluzione che lei prospetta, cioè la fine ingloriosa, ci sarebbe da capire se è solo il risultato di una cattiva gestione, oppure se dietro ‘è altro…
Forse con l’Audi si può audere semper (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Memento_audere_semper).
@Gianfranco Cerasi
concordo sulla sua analisi passata e presente.Quello che vorrei capire anche io( e qui mi meraviglio che la cosa interessi a pochi,o almeno che interessi agli stessi che si preoccupano per l’utilizzo di un auto) cosa c’e’ dietro e dove si vuole arrivare.Sia chiaro che non pretendo che il titolo cresca per incanto,ma di certo quando crolla del 10% a settimana con scambi e volumi ridicoli c’e’ qualcosa che non va.Davoli augura giustamente l’inferno ad alcune persone,ma silenziosamente si sta compiendo l’ennesimo scempio di bmarche( con danni simili alla gestione Bianconi)a chi consente inerme che cio’ avvenga dove lo mandiamo ad espiare le sue colpe?L’attivismo ed il presenzialismo di Gazzani dov’e’ finito? Voglio vedere a fine anno quando dovra’ risvalutare le azioni in base al nuovo valore e si accorgera’ che e’ rimasto un tozzo di pane cosa fara’?Ridichiarera’ che lui si era accorto,ma che gli e’ stato detto che era tutto normale che le azioni scendessero..Ed i sindacati cosa pensano? Erano tanto preoccupati per i tagli del piano industriale,adesso credono che una banca che non vale piu’ un euro continuera’ a mantenere 3000 dipendenti e 300 sportelli?Nessuno sciopero,nessuna intervista,nessuna preoccupazione per l’occupazione,boh,evidentemente in bmarche c’e’ un fluido magico che anestetizza tutto e tutti( ci sara’ di mazzo Tardioli?) rendendo ogni aspetto di questa vicenda sempre piu’ tragicomico.Nella lista dei dormienti ho volutamente tralasciato i politici e coloro che per statuto dovrebbero tutelare i diritti e gli interessi degli azionisti,no voglio disturbarli,riposino in pace,amen
@ Giuliano Nardino
Una volta, quando il silenzio era generale e tutti fingevano di guardare altrove, si diceva “il morto interrogato non rispose”.
Qui, vedendo gli accadimenti dall’esterno, sembra che la situazione si ripeta.
Non vorrei che i bene informati (chiunque essi siano) preferiscano un religioso silenzio poichè, magri si scavasse un pò più a fondo, poi potrebbero uscire molte altre sorprese.
Ovvio che l’Audi, che misteriosamente cammina, è solo un dettaglio: un pò di pettegolezzo leggero per riderci sopra (per non pangere)…
Ma sebbene l’Audi miracolata sia solo un dettaglio, credo sia il sintomo di un malessere più generale e profondo che coinvolge/avvolge sempre di più la nostra società.
Se l’etica viene corrotta, come sembra in questo caso, si rischia una frantumazione ben peggiore.
In USA, per situazioni come queste, accertati i fatti, per determinati reati, ti sbttono in galera e buttano via la chiave.
Qui mi sembra invece che vi siano ancora troppi a piede libero e probabilmente (tra abbuoni, condoni, svirgolamenti di legge e quant’altro) alla fine qualcuno riceverà solo una tiratina di orecchie.
Nessuno si chiede come mai una Banca, forte e presente sul territorio, possa rischiare di fare questa ignobile fine.
Perchè le problematiche non sono frutto di una causa esterna, di un fattore imprevisto e imprevedibile (il terremoto, le cavallette, non era colpa mia!!… sull’esempio dei Blues Brothers).
Non sarebbe giusto, etico, corretto che poi tutto, all’italiana, finisse a tarallucci e vino!!
se è stato così per la macchina credo sia stata la stessa cosa per il telefono aziendale… o forse telefoni e per la carta o carte di credito ….
La tecnologia tedesca consente cose impensabili
Voglio esprimere i miei più vivi complimenti al venditore di popcorn Mr Redenbacher. La sua epitome è perfetta per raccontare quello che è successo in questi anni alla Banca delle Marche.
Ne avessimo avuti di Signori Redenbacher ad amministrare i risparmi dei marchigiani! Invece il destino ci ha regalato una Volpe ed un manipolo di Tromboni tronfi del proprio niente.
A questo punto, speriamo che il Dg abbia affidato l’auto esclusivamente ad uso e consumo dei propri familiari conviventi; se così non fosse, oramai passato l’11 novembre ,S.Martino, gli rimarrebbe utile solo la corsa ,questa volta a piedi per le strade di Fontedamo di Jesi, rincorso anche dagli azionisti infuriati .
di cosa ci si meraviglia….da che mondo è mondo sono sempre le persone più “ricche”, benestanti, snob, ad essere le più tirchie e ad andare a scrocco e ad approfittarsi di farsi rimporsare pure lo scontrino del cesso. Vedi gli scandali delle regioni e vedi anche questo caso specifico di BM ( escluso lo scontrino del cesso). Più che essere indignato e schifito/schifato da queste persone (per quanto distinte e persone per bene) non mi viene altro da rire.
E’ una vergogna,ma questi sono i risultati della perversione che fa riferimento alla nuova cultura,dello yuppismo(senza freni e senza regole- solo quelle perverse del dio danaro), che si e’ andata affermando nell’ultimo ventennio, soprattutto nel campo finanziario(scandalo Lehman Brothers- sub-prime e tanto altro),e che ha letteralmente devastato l’economia mondiale e ridotto alla fame tanta povera gente. Chissa’ se nei confronti di costoro vi sarà mai una qualche giustizia. Di contro i media sia locali che nazionali continuino a bombardare ,la pubblica opinione, sulle sciagure di Bancamarche. Mentre riportano in modo abbastanza ovattato(o non le divulgano affatto) tutte le vicende,anch’esse estremanente negative,riguardanti, più o meno,l’intero sistema bancario nazionale(Unicredit – b.Intesa – Banco Popolare – Carige – BPM – Monte dei Paschi etc) E così le azioni della Banca(e anche quelle di Nardino),con questo mitragliamento mediatico negativo, scivolano sempre più in basso e ieri hanno raggiunto il bel risultato di 0,26 cent.. Bel modo di aiutare la banca e il suo territorio! Intendiamoci,quello che va detto va detto,ma ci sarà,in questo guazzabuglio, anche qualcosa di meno negativo! Eppure nella banca ha lavorato e lavora anche tanta brava gente(e non solo soloni),che vedendo la propria azienda ,tutti i giorni, sotto le luci della ribalta,credo, si senta mortificata oltre che profondamente preoccupata per una simile situazione. Come se tutta la colpa ,di questo sconquasso, sia anche loro e non di chi avrebbe dovuto controllare(naturalmente in primis di chi ha procurato il danno),soprattutto per incombenze di carattere istituzionali,e non l’ha fatto(bankitalia). Si parla spesso ,con grande enfasi, della lettera inviata,nel giugno del 2012,dal responsabile della vigilanza di bankitalia, al cda della banca, circa la rimozione del dg in carica. Bene ma quella lettera fù scritta, dicono,solo in seguito all’ispezione eseguita presso la banca Tercas, che evidenziò alcune gravi anomalie in capo a Bianconi. Mi chiedo e chiedo ai lettori;ma se quell’ispezione non fosse stata eseguita? Il dg sarebbe rimasto tranquillamente al suo posto nonostante tutte le ispezioni già fatte,da bankitalia, in bancamarche(2008-2010)?…. Il tutto e’ comunque veramente incredibile(anche l’eccessivo accanimento dei mesi scorsi nei confronti della banca…..ma x gli altri Carige- Mps etc cosa si sta facendo?) e credo che,come a parere di molti, ci si rappresenti solo una parte della verità(quella che si vuol far emergere) ma non l’intera verità su questa disgraziata vicenda.
@l Visconte de Toquevillle:
grazie per le sue positive parole, dato che nei lunghi mesi in cui la vexata quaestio andava prendendo corpo, ho vieppiù espresso opinioni che non miravano al solo critico disprezzo dell’operato dei noti scellerati, ma volevano anche essere foriere di indirizzi e di consigli per una quanto meno diligente disamina della situazione.
La materia e’ ampiamente stata discussa, sappiamo oramai che una profonda frattura si è aperta nell’eburnea torre che proteggeva i personaggi di cui sappiamo, ma ahimè, non sarò certo io ad amministrare i destini di BdM.
Seppure lusingato dalle sue parole che mi supportano in un ruolo che mai oserei sperare, compito a me consono per sudati studi e professionali inclinazioni invero, posso solo ringraziarla di cotanto apprezzamento.
Ma il posto è preso”, come ebbi a dire in una lontana occasione in cui, fresco di studi e giovane rampante, mi rivolsero una domanda sulle mie aspirazioni di carriera.
Ma BdM e’ stata sempre lontana dai miei percorsi e non credo proprio, che nonostante la sua “candidatura” io possa rientrare tra le fila dei futuri AD…….
Mi rimangono fortunatamente queste righe, dove dare vita a degli appunti che spero siano apprezzati dai lettori, nel quotidiano scambio di opinioni che, sicuramente per un fautore della democrazia quale lei è, rappresenta l’espressione più alta del pensiero.
Suo devotissimo,
Orville Clarence Redenbacher
PS: oltre a vendere popcorn, qualche risparmio di qualche marchigiano a dire il vero l’ho gestito e con buone fortune …
Signori ok lui ha aprofittato di alcune agevolazioni ora sono state scoperte ora paghi
Abbino pazienza lor signori, la diga è tracimata, ne vedrete ancora delle belle! Piuttosto, la Procura ce le mostrerà tutte?
Continuo a pensare che la contrattazione di un titolo che fa capo ad una banca commissariata vada sospesa ed e’ ai limiti della legalita’.Per consentire a qualcuni di monetizzare ormai degli spiccioli stiamo assistendo impassibili,anzi a volte polemici od ironici alla nascita di un nuovo fenomeno Bianconi,in quanto nell’ultimo mese( dati aggiornati a ieri,bmarche ha perso in capitalizzazione 203.000.000(DUECENTOTREMILIONI DI EURO).Tutto cio’ e’ avvenuto con scambi e valori ridicoli,allora se nessuno interviene oltre che con notizie positive o diciamo non negative,i commissari dovrebbero fare qualcosa per bloccare questa emorragia.Ma non per difendere le azioni di Nardino,ma la sopravvivenza della banca.Nardino potra’ sopravvivere anche senza azioni,ma bmarche senza un futuro a.c. e nuovi azionisti no.Il quesito sul metodo di contrattazione del titolo e’ stato posto ai commissari,vediamo se anche per loro non e’ una priorita’ o forse e’ il caso di porre rimedio all’ennesima anomalia demenziale della ns banca,strenuamente voluta da tutti,del territorio ed indipendente,ma visti i risultati…
e deve pagare di tasca sua
Poi ci scandalizziamo della Cancellieri..!! Ormai non esiste più morale chi ha la possibilità ne approfitta alla faccia di chi con un piccolo mensile deve tirare avanti e pagare tutti i balzelli per permettere ai papaveri di continuare a fare la bella vita.
1) valutare il capitale reale del soggetto dato da tutti i conti correnti, proprietà, ecc.
2) calcolare quanti mesi ha lavorato
3) moltplicare il periodo lavorativo per 800 euro e chiamarlo CAPITALE DOVUTO
4) riprendere la differenza tra capitale reale e capitale dovuto e metterlo nei conti della Banca.
Questa è la punizione giusta per chiunque rubi o faccia spese con soldi non suoi (che equivale a rubare). Niente carceri, processi ed altro, procedura standard per chiunque. tutto il resto sono chiacchiere, per prima cosa bisogna recuperare i soldi, non la cifra esatta ma tutti perchè queste pesone sono delle piattole che non hanno dignità. Feccia.
Ho amici che non arrivano non dico alla fine del mese, ma spesso nemmeno alla fine della prima settimana del mese, tanto è basso l’assegno che percepiscono per sopravvivere (dice: e quanto sarà basso?? Ve lo dico subito: duecentottanta euro). Amici che però hanno una dignità invidiabile, e un buonumore – nonostante le vere difficoltà, non le chiacchiere… – che li aiuta ad affrontare la giornata con quel pizzico di ironia e di ingegno che ne fa, ai miei occhi, degli eroi. Non sono dei superficiali, ovviamente: soffrono e portano il carico della loro condizione con ritegno estremo; guardano con disillusione sconsolata i profeti di turno, i chiacchieroni di sempre, i benefattori a parole, fin troppe solidarietà pelose; ad alcuni sanno ancora dire grazie, non fosse che per una sigaretta o un passaggio in auto (cose che non sono scontate, né a farle né a riceverle).
Chissà se Bianconi avrà ringraziato qualcuno per l’Audi ricevuta? Mi verrebbe da chiedermelo, confesso. Ma in fondo non è che mi interessi granché. A guardare la lezione dei miei amici poveri (ma non miseri!, che è tutt’altra faccenda…) mi reputo fortunato a frequentare questi ultimi e non quelli là. Che – come recita la Bibbia – in un giorno e una notte sono falciati e disseccano come l’erba. E dei quali anche la corrispondenza eventuale d’amorosi sensi è tutt’altro che celeste.
Ringrazio Dio di avermi dato la storia che ho e occhi ancora capaci di guardare.
Peccato che la stampa arrivi a chiudere il cancello solo e sempre dopo che i buoi anzi i maiali, sono scappati. Fino a quando Banca Marche non è stata messa in stato di crisi, di questo individuo la stampa non si è mai interessata. Se queste inchieste fossero state fatte prima visto che si citano fatti accaduti più di dieci anni fa, forse quest’uomo e tutti quelli che all’interno della banca gli hanno consentito di fare tutto questo, sarebbero stati fermati prima. Credo che il giornalismo debba controllare il potere, e se fra dieci anni ci saranno titoli su scandali avvenuti oggi ,significherà che i giornalisti di oggi non hanno fatto il proprio dovere di inchiesta ma si sono baloccati solo con isole pedonali, buche sull’asfalto e rotatorie, piscine e squadre di pallavolo.