Azionisti, clienti, sindacati, fondazioni, dipendenti e marchigiani tutti dovranno attendere ancora per conoscere il bilancio di Banca delle Marche, il primo in rosso nella storia dell’istituto. L’atto avrebbe dovuto essere approvato questa sera nel corso di una riunione del CdA ma a sorpresa la Banca ha comunicato un ulteriore rinvio al 14 marzo. Già l’approvazione, prevista per il 25 febbraio era slittata ad oggi e l’istituto aveva motivato questa scelta con la volontà di presentare in quella sede anche il Piano Industriale (leggi l’articolo) ma a quanto pare ci sono ancora aspetti da definire. Domani comunque il direttore generale Luciano Goffi terrà una conferenza stampa nel corso della quale risponderà a domande e questioni sollevate da Cronache Maceratesi in questi mesi.
«Il Consiglio di Amministrazione di Banca Marche, presieduto da Lauro Costa – si legge in una nota – avendo ravvisato l’opportunità di procedere con un ulteriore approfondimento su talune posizioni di rischio, ha rinviato l’approvazione del Progetto di Bilancio individuale 2012 al prossimo 14 marzo. Il Consiglio di Amministrazione, nel riaffermare la mission del Gruppo Banca Marche quale motore di supporto per il tessuto economico e sociale, ha conferito al Direttore Generale il mandato di proseguire nei lavori di implementazione del Piano industriale – le cui linee guida sono state presentate nella odierna riunione – con l’obiettivo primario di garantire per i prossimi anni la solidità e un ritorno alla redditività del Gruppo, attraverso una crescita sostenibile ed equilibrata in grado di ricreare valore per il territorio storico di riferimento, per i clienti, per gli azionisti e per il personale. Le linee guida finora individuate attengono al rafforzamento dei livelli di patrimonializzazione, alla gestione sostenibile della liquidità attraverso un corretto bilanciamento del rapporto tra depositi e impieghi, alla gestione efficace e equilibrata del portafoglio per mantenere sotto costante controllo i livelli di deterioramento e di copertura del rischio di credito, alla attenzione ai costi e al consolidamento dei ricavi mediante l’adozione di modelli di servizio in grado di rafforzare la vicinanza della Banca alla propria tradizionale clientela».
MACERATA – Si sono riuniti questo pomeriggio il CdA e l’organo di indirizzo i cui componenti hanno dibattuto a lungo sul percorso da compiere. Avviata anche la procedura per eleggere chi prenderà il posto di Roberto Massi
In attesa del bilancio 2012, la segreteria del sindacato ha scritto al presidente Costa e al direttore Goffi per esprimere perplessità e chiedere cambiamenti
Impiegati e quadri hanno rinunciato a una mensilità mentre il direttore Bianconi è stato liquidato con una cospicua buona uscita. Incontro dei sindacati e dei lavoratori con l’assessore regionale Marcolini e la candidata Irene Manzi (Pd)
Lo spostamento è motivato dalla volontà di approvare le linee guida del nuovo piano industriale 2013-2015. Ufficializzato Andrea Carradori nuovo direttore Carilo
Un potenziale investitore avrebbe chiesto un analisi dei costi e previsto un esubero di 400 dipendenti. Ciccioli: “Occorre un tetto di credito per i grandi clienti e la liquidità per i piccoli”. Acquaroli: “Una proposta di legge per separare banche commerciali e di investimento”
E’ attesa per i prossimi giorni la relazione di Bankitalia, mentre il bilancio sarà discusso il 25 febbraio. Poche le informazioni che trapelano verso l’esterno ma il direttore generale ha spiegato la situazione in una lunga lettera
LA RICOSTRUZIONE – Il buco di oltre 300 milioni preoccupa e troppi interrogativi restano senza risposte dopo il duro intervento di Bankitalia e il conseguente divorzio dal d.g. Bianconi e dai suoi vice Cavicchia, Giorgi e Vallesi
GIORNI CALDI PER L’ISTITUTO DI CREDITO – Con Goffi per ora resta solo Armando Palmieri. Cessazione del rapporto di lavoro con il maceratese Stefano Vallesi, direttore generale della controllata Carilo. Al suo posto Andrea Carradori
Situazione complessa per l’istituto tra riassetto strutturale, declassamento di Moody’s e bilancio del 2012 in passivo. Domani l’incontro con i sindacati
L’istituto di credito annuncia il ritorno ad un risultato positivo già nel 2013: “Abbiamo gettato le basi per un naturale ricambio della squadra di direzione”
L’agenzia di rating declassa il rating da Ba1 a B3, con outlook negativo. Tagliata la valutazione anche dei covered mortgage bonds da A3 a Ba2: “L’istituto ha una bassa capitalizzazione e una minore capacità di coprire le sofferenze bancarie”
Ma ancora questi amministratori permangono in carica ? Visto che tutti gli altri giornali accuratamente evitano di dare notizie, sarebbe interessante se Cronache Maceratese facesse un’indagine per verificare le cariche di lorsignori…con i compensi,le auto blu e i rimborsi spese che percepiscono . Grazie
Il balletto delle cifre sulla perdita di esercizio 2012 apparso sulla stampa in questi giorni non è certo stato rassicurante, le voci si accavallavano, e via via i numeri aumentavano…..
Gli auditors della BdM avranno avuto il loro gran da fare, pertanto bene ha fatto il CdA a procrastinare l’ufficializzazione della pubblicazione, per poter poi fornire agli stakeholders dati certi e inconfutabili, ancorché poco esaltanti stante il risultato.
Riaffermo quanto precedentemente espresso su queste pagine relativamente all’efficacia delle misure da adottare che ritengo possano essere efficaci, in particolare la necessità di addivenire ad adeguate provisions, al recupero del funding gap aggravatosi anche in seguito alla perdita di depositi non certo marginali, ad una sopraggiunta maggiore attenzione al cost income ratio, e non ultimo ad una rinnovata “asset allocation” a presidio del territorio e della clientela di riferimento. Il richiamo poi al “cavaliere bianco”, spero venga effettuato nella originale accezione di difesa dall’acquisizione “esterna” portalivello patrimonio a livelli adeguati e in linea con quanto previsto sia da Basilea 2, che dall’ Organo di vigilanza.
Attendiamo la conferenza stampa del D.G.per apprendere di più sul nuovo piano strategico di business.
Secondo me hanno rimandato perché aspettano che qualche giornalista, rimestando nello scoop de L’Espresso, scopra che i soldi del buco Banca Marche se li è presi Grillo per fare il resort in Costa Rica.
non hanno ancora approvato il bilancio? ma se tutti sanno che la perdità viaggia oltre i 450 milioni. Se non ci fosse questo valore così imponente i soci non farebbero le richieste di risarcimento dei danni. ”https://www.cronachemaceratesi.it/2013/03/05/bdm-fondazione-carima-valuta-lazione-di-responsabilita/298846/ .
Ma ancora questi amministratori permangono in carica ? Visto che tutti gli altri giornali accuratamente evitano di dare notizie, sarebbe interessante se Cronache Maceratese facesse un’indagine per verificare le cariche di lorsignori…con i compensi,le auto blu e i rimborsi spese che percepiscono . Grazie
Il balletto delle cifre sulla perdita di esercizio 2012 apparso sulla stampa in questi giorni non è certo stato rassicurante, le voci si accavallavano, e via via i numeri aumentavano…..
Gli auditors della BdM avranno avuto il loro gran da fare, pertanto bene ha fatto il CdA a procrastinare l’ufficializzazione della pubblicazione, per poter poi fornire agli stakeholders dati certi e inconfutabili, ancorché poco esaltanti stante il risultato.
Riaffermo quanto precedentemente espresso su queste pagine relativamente all’efficacia delle misure da adottare che ritengo possano essere efficaci, in particolare la necessità di addivenire ad adeguate provisions, al recupero del funding gap aggravatosi anche in seguito alla perdita di depositi non certo marginali, ad una sopraggiunta maggiore attenzione al cost income ratio, e non ultimo ad una rinnovata “asset allocation” a presidio del territorio e della clientela di riferimento. Il richiamo poi al “cavaliere bianco”, spero venga effettuato nella originale accezione di difesa dall’acquisizione “esterna” portalivello patrimonio a livelli adeguati e in linea con quanto previsto sia da Basilea 2, che dall’ Organo di vigilanza.
Attendiamo la conferenza stampa del D.G.per apprendere di più sul nuovo piano strategico di business.
Secondo me hanno rimandato perché aspettano che qualche giornalista, rimestando nello scoop de L’Espresso, scopra che i soldi del buco Banca Marche se li è presi Grillo per fare il resort in Costa Rica.