di Marco Ricci
Rainer Masera ha incontrato oggi pomeriggio le rappresentanze sindacali di Banca delle Marche. L’incontro, come si ricorderà, era stato richiesto dagli stessi sindacati il giorno stesso dell’insediamento del nuovo Presidente tramite una lettera in cui le rappresentanze dei lavoratori indicavano tra gli altri auspici il mantenimento del controllo locale sulla Banca, la salvaguardia dei posti di lavoro e l’individuazione delle responsabilità pregresse. A preoccupare i lavoratori si sono aggiunte negli ultimi giorni le voci circolanti a proposito della possibile cessione di una cinquantina di sportelli di Banca delle Marche oltre che della controllato Cassa di Loreto. Eventualità queste che hanno ovviamento creato ancora più allarme tra i rappresentanti dei lavoratori, già in apprensione per una possibile dismissione o ridimenstionamento del centro di elaborazione dati di Piedripa.
Durante l’incontro di oggi il Presidente Masera non ha però parlato di soluzioni puntuali quanto si è limitato ad illustrare la situazione attuale e gli obiettivi di massima del prossimo piano industriale. Un piano di cui ancora non sono state impostate le linee guida ma al quale il nuovo Presidente ha detto di voler dare maggiore incisività rispetto a quello presentato nell’Aprile scorso. Sebbene la stessa Banca delle Marche inviti a non dar credito né ai numeri né agli ipotetici interventi prospettati dalle tante voci dell’ultima settimana, l’inasprimento prospettato conferma le preoccupazioni fin qui espresse dalle organizzazioni sindacali. Per quanto rigurda i tempi, le linee guida del piano verrano discusse nel Cda in programma per la giornata di domani e l’approvazione definitiva – quella che detterà il reale scenario operativo – è previsto per il sucessivo Cda di giovedì 25 di luglio. I sindacati, da quanto si apprende, hanno di conseguenza imposto come condizione un ulteriore confrontro con la dirigenza di Banca delle Marche prima dell’approvazione finale, incontro per il quale Banca delle Marche ha dato la propria disponibilità e che a questo punto dovrebbe avvenire entro il prossimo fine settimana con il Direttore Generale Luciano Goffi.
Sempre domani il Consiglio di Amministrazione di Bdm dovrebbe anche eleggere il Vice-Presidente di Banca delle Marche, posizione che rimane scoperta dall’aprile scorso quando si dimisero contemporaneamente sia il Presidente Lauro Costa che il VicePresidente Michele Ambrosini. Non è però scontato che tale nomina avvenga. Le recenti dimissioni di Francesco Cesarini, Consigliere in quota Fondazione Carima, hanno infatti reso più complesso il passaggio e la stessa nomina del Vice-Presidente era già all’ordine del giorno dello scorso Cda. Sebbene in passato Fondazione di Macerata non sembrasse avere un particolare desiderio di indicare un proprio nome per questo ruolo, teoricamente la Vice-Presidenza dovrebbe proprio essere in quota Macerata. E’ altresì possibile che nelle stanze di Via Crescimbeni si sia cambiata idea e ci sia ora la volontà di indicare un proprio nome per il posto che fu di Michele Ambrosini. E’ comunque difficile che Fondazione Carima possa indicare alla Vice-Presidenza uno tra i due suoi Consiglieri più gettonati al ruolo attualmente in Cda di Banca delle Marche, Giuseppe Grassano e Mario Pirro. Se il primo può difficilmentegarantire quella presenza costante nella sede jesina sempre auspicata da Macerata per le figure apicali, il profilo di Mario Pirro sembra invece essere un profilo più tecnico e forse non completamente in possesso di quei requisiti “politici” che si addicono al Vice-Presidente di una banca.
Non è detto però che non ci siano sorprese. Domani mattina è infatti prevista anche una riunione del Cda di Fondazione Carima. Seppure non vi sia al momento alcun elemento concreto per ipotizzarlo, non è da escludere che in una sola giornata Macerata possa prima indicare al suo interno il suo nuovo rappresentante nel Cda di Banca delle Marche, proponendo poi il pomeriggio lo stesso nome per la Vice-Presidenza nel Consiglio di Amministrazione della Banca. Supposizioni però che potranno essere confermate o smentite solo nella giornata di domani.
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Dai tratti fisiognomici si capisce subito con quali intenzioni è arrivato questo qua.
Siamo, come Paese, in concordato fallimentare (anche se fingiamo di avere un importante piano industriale per il futuro)
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Dalle notizie che, a singhiozzo, talvolta filtrano (spesso confusionarie, contraddittorie, vaghe e fumose) sembra che, qui, la situazione non sia così tanto diversa…
sembra che ieri masera abbia parlato di ulteriori 100 mln di aumento di capitale, necessari a seguito delle ultime rrettifiche, che giustificherebbero un piano industriale piu’ pesante …. il primo era il piano rainbow ora sarà il piano sunset…………
attenzione: in cauda venenum!!!!!!!!!!!!!!!
Per oggi si annuncia anche un incontro con il “gruppo di imprenditori (100 quelli contattati) sensibilizzati dalla Regione per la ricapitalizzazione di Banca Marche” (vedi http://www.corriereadriatico.it/macerata/banca_marche_domani_incontro_masera_spacca_e_imprenditori/notizie/305500.shtml ).
Se l’impresa di concretizzare la cordata di soccorso marchigiano dovesse fallire, ci sarebbe sempre la possibilità di ritentarla sostituendo Rainer Masera con Reinhold Messner.