Sono Banca Imi e Unicredit i due advisor nominati da Banca Marche in vista dell’aumento di capitale e dell’ingresso di nuovi soci nella compagine azionaria. Banca Imi in particolare è la merchant bank del gruppo Intesa-Sanpaolo, il quale al momento detiene il 5.84% del capitale dell’istituto marchigiano. La notizia che molti aspettavano è dunque arrivata, dopo le ultime dichiarazioni dei commissari Feliziani e Terrinoni che avevano dichiarato come Banca Marche avesse raggiunto il proprio equilibrio e fosse pronta a mostrare i suoi conti.
La scelta come advisor dei due importanti gruppi bancari nazionali da una parte allontana Mediobanca che era stata incaricata nel 2013 di seguire l’aumento di capitale allora stimato in 300 milioni, dall’altra – pur non mettendo completamente fuori gioco la cordata locale guidata dall’avvocato recanatese Paolo Tanoni – sembra allontanare il pallino dalle Marche per farlo scivolare verso una soluzione di sistema.
Su quali siano adesso le cifre in gioco per l’aumento di capitale non c’è ovviamente certezza, sebbene si possa ipotizzare che i famosi 500 milioni di euro di cui parlò Rainer Masera al momento delle sue dimissioni da presidente di Banca Marche potrebbero non bastare più. La pesante situazione di Medioleasing, infatti, non può che essersi ripercossa anche sulla capogruppo, in particolare per via dei flussi di liquidità che da Banca Marche erano diretti sulla controllata per permetterle di operare.
Nei giorni scorsi, intanto, il gruppo Intesa-Sanpaolo ha svalutato nel bilancio consolidato 2013 di 72 milioni di euro le proprie azioni Banca Marche, milioni a cui se aggiungono ulteriori 12 dovuti all’altra svalutazione effettuata nel 2012. Stando all’evidendenza che il gruppo Intesa-Sanpaolo possiede circa 74 milioni di azioni dell’istituto marchigiano, ciò significa che il valore di ogni singola azione BM è stato ridotto di poco più di un euro in due anni, un brusco abbassamento che ha fatto saltare sulla sedia molti azionisti. Intesa però non ha dichiarato a quale valore siano adesso iscritte a bilancio le azioni Banca Marche e uno dei pochi dati pubblici proviene dal lontano 2003, quando Sanpaolo-Imi entrò nella compagine sociale dell’istituto marchigiano acquistando il per 92 milioni di euro il 7% delle azioni, valutate singolarmente ad 1.77 euro. Si può forse ipotizzare che la drastica svalutazione di questi due anni sia in parte dovuto a un possibile alto valore di carico per le azioni Bm, seppure queste non siano altro che ipotesi.
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Ma gazzani dopo come fa ad aiutare il territorio??
@ regionemarche
lei cita gazzani, ma scusi tanto e di Sabbatini, di Tardioli, di Brusciotti, di Perini, di Bassotti…non ne vogliamo parlare???? E dei Costa, Ambrosini , Bianchi facciamo finta di nulla? QUESTI ULTIMI ERANO LI A RAPPRESENTARE IL TERITORIO DA OLTRE 20 ANNI!
@Castellani,credo che regionemarche se la prende con Gazzani non perche’ gli altri personaggi non abbiano colpe o responsabilita’,ma perche’ se Gazzani non si fosse opposto alla vendita di bmarche nel 2007( e lo rivendica totalmente lui nel famoso video su youtube) Sabbatini,Bassotti,Costa,Tardioli,Perini,Bianconi ed altre menti eccelse non avrebbero potuto fare altro che tornarsene a casa,con una situazione ancora non drammatica.Non credo che nessun istituto di credito che avesse rilevato bmarche( tra l’altro a quei tempi a caro prezzo) avrebbe consentito a quei personaggi citati di fare neanche gli usceri di Fontadamo.Invece,grazie alla scelta folle e insensata di Gazzani,poi seguita o subita dalle altre menti eccelse delle altre fondazioni questi signori ( nominati non lo dimentichiamo dalle stesse) hanno potuto sperperare centinaia di milioni di euro senza che nessuno li abbia fermati,perche’ non capivano niente e non sapevano neanche cosa stessero facendo.Sempre grazie alla scelta di Gazzani( che andava contro a quattro pareri degli advisors pagati tre milioni di euro da tutti noi) le fondazioni hanno perso ai valori odierni711MILIONI DI EURO( fonte sole 24 ore),a cui vanno aggiunti i milioni persi dai 44000 azionisti privati.Le motivazioni della scelta sono ben note e citate da Gazzani nel video,se almeno tutti questi soldi fossero serviti a tutelare autonomia,territorialita’ ed occupazione,ma cosi’ non e’ stato.In ogni caso se avessimo pagato lo stipendio a vita a tutti i dipendenti in eccesso ed avessimo finanziato qualche altra operazione milionaria ad operatori della zona non saremmo mai arrivati a perdere 711 milioni di euro( parlo solo dei soldi persi dalle illuminate fondazioni,a cui a parole stavano a cuore i tre citati obiettivi) .Per quanto mi riguarda se ai cittadini di macerata,pesaro jesi sta bene tutto cio’,restino pure ai loro posti Gazzani,Sabbatini e Bassotti,l’importante e’ che spariscano per sempre da bmarche,che spariscano gli incapaci idioti da loro nominati e che finalmente bmarche sia gestita da professionisti e non da falliti riciclati incapaci ambiziosi accecati di potere,in poche parole dei coglioni a cui noi,piu’ coglioni di loro,abbiamo dato in pasto i nostri soldi.RIP( sempre professionalmente ovvio)
Ogni inizio deve avere una fine e questa storia di Gazzani e della mancata vendita ormai è una barzelletta. Premesso che non conosco il sig. Gazzani e non m’interessa difendere nessun altro se non il buon senso mi chiedo per quanto tempo girerà questa bufala del video youtube sulla mancata vendita di banca marche!
Credo che il Presidente Gazzani in quell’occasione abbia peccato solo di “vanità” e si sia spinto “oltre” con le parole nell’intenzione di lodare la Banca di cui andava giustamente orgoglioso visti i risultati.
Se una grande banca avesse voluto davvero comprarsi una banca(rella) come bandamarche il presidente Gazzani sarebbe stato ASFALTATO e mandato a casa in 3 minuti.
Quindi cortesemente smettiamola di sparare continuamente boiate e ragioniamo. Il video su youtube di Gazzani, dopo 2 anni di commenti potremmo archiviarlo?
Ragionerei meglio sulla pletora di delinquenti che hanno perso 1,2 miliardi di euro di capitale da Banca Marche! O su tutta quella gente che era al loro fianco…
Guardiamo la luna…
Ecco, mò arriverà quel Persichetti, Persichini non mi ricordo bene che dirà: “e ma se non c’era Gazzani……”. Mettetevi il cuore in pace, Gazzani ha commesso un grande, grandissimo ‘Pasticcio’! Punto.
Frontoni,il video su youtube non e’ una bufala,e’ un intervento di Gazzani che spiegava ad un Bianconi dolce ed accondiscendente perche’ avesse fatto e voluto fortemente la scelta di non vendere.Se come dici nessuno voleva una bancarella,perche’ nominare quattro advisors,citare Profumo che lo tampinava e che evidentemente voleva comprarsela la bancarella e perche’ prendersela addirittura con un sindacato dei dipendenti che a dire di Gazzani spingeva per la vendita( quale a questo punto?…) provocando le sue ire e la sua profonda delusione?Archiviare come tu la definisci la bufala di Gazzani significa archiviare la storia( maledetta) della bancarella,che se pur da bancarella ha fatto un buco da grande banca.Ti garantisco che anche a me Gazzani non ha fatto niente di personale e se ai maceratesi sta bene tenerselo presidente di quello che e’ rimasto della fondazione carima fate pure,a me non cambia molto.Se invece Gazzani,ma anche Sabbatini e Bassotti pensano di continuare a mettere le mani ed a fare nomine in banca marche allora il discorso cambia,e questa e’ la mia unica paura che fa ricordare a me stesso ed agli altri che cosa queste persone con in testa Gazzani ( sempre dando fede alle sue parole)hanno combinato.Detto cio’ seguendo la tua logica dovremmo archiviare anche i 711 milioni di perdite( e sono solo gli ultimi) realizzati dalle fondazioni( macerata compresa e credo sia la piu’ corposa) tanto dobbiamo guardare la luna..ed a questo punto archiviamo anche la perdite prodotte come li definisci tu dai deliquenti,che ti ricordo erano espressione diretta delle fondazioni ed ai quali Gazzani ha consentito di fare danni per altri CINQUE ANNI( se poi il video e’ una bufala che qualcuno smentisca o lo tolga non da youtube ma dai video della fondazione,Persichetti puoi fare qualcosa?).Qualcuno mi dice perche’ nessuno vuole parlare di tutto cio’,nessuno si indigna,trasecola,chiede la testa di questi illuminati presidenti,vuole esprimere il suo parere ed alla fine il suggerimento e’ lascia perdere e guarda la luna?Nessuno ritiene gli argomenti interessanti ed attinenti?Senza rancore e con il rispetto delle idee di tutti
Nardino intendo solo dire che il sig. Gazzani non ha e non aveva specifiche competenze e specifici poteri per opporsi ad un bel niente ed è ora che ce lo mettiamo bene in testa.
Quindi se Profumo lo tampinava era magari solo per (ipotesi complottistico fantasiosa) speculare sull’asta delle azioni BdM…
Un socio come Fondazione Carima non ha specifici poteri figurarsi il presidente che è mera figura di rappresentanza del territorio, infatti mi risulta che il sig. Gazzani non sia un economista finanziario ma faccia tutt’altro.
Sul discorso delle dimissioni non entro, io le avrei date ma parlare dall’esterno è sempre molto facile e non possiamo conoscere le reali situazioni, molto molto delicate, che in questo momento governano l’animo dei più. Quindi preferirei mirare la mia penna verso coloro che avevano poteri direttivi, amministrativi e decisionali in Banca delle Marche piuttosto che verso organi di mera rappresentanza.
Non mi risulta che il presidente Gazzani deliberasse i fidi, i mutui, o le centinaia di milioni a “gruppi imprenditoriali mediocri” come scriveva Banca d’Italia.
Ripeto partiamo dalla luna, con metodo… Poi starà alla sensibilità di ognuno decidere cosa fare del proprio ruolo.
Ps. Ricordiamoci sempre che Fondazione Carima, Gazzani Presidente, è stata l’unica a votare per l’azione di responsabilità.
L’unica ad intraprendere azione legali.
L’unica a fare qualcosa di concreto.
E ripeto che non conosco Gazzani e non m’interessa difenderlo ma giudico solo i fatti.
sig.FRONTONI è inutile interloquire con quei simpatici personaggi che rispodono al nome di nardino e regione marche,tanto probabilmente solo l’eliminazione fisica di Gazzani potra’ dare loro qualche soddisfazione.Che so un incidente,un infarto…..(gazzani si tocchi le p@@@e).Quel video di cui parlano i signori io lo considero un capolavoro.In quel periodo bisognava fare quello che Gazzani ha fatto. Solo contro tutti.Che coraggio!Poteva immaginare che chi gestiva la banca potesse fare quello che è stato fatto?Troppo facile dire adesso perche’ non ha venduto.Prova ad immaginare il contrario.Oggi tutti avrebbero detto che era stata fatta un operazione brillante,sicuramente allora sarebbe stato preso a calci in c@@o.Le varie analisi di lor signori hanno un difetto in origine: vorrebero colpire l’unico che da molti anni chiede conto a chi prendeva le decisioni in banca,tentando di far passare come piccoli uomini gli altri.La mia sensazione,quasi certezza che quei signori,nardini oregionemarche, sono amici o forse piu’ di chi ha causato questo terremoto in Banca.Un suggerimento: perche’ non fate un bell’incontro con Gazzani,magari organizzalo tu Frontoni,io vengo sicuro.Certamente nardini e regionemarche verranno anch’essi e li,se Gazzani accetta, ci faremo raccontare come sono andate le cose.Ma sono sicuro che ai nostri non interessa perche’ è molto piu’ bello nascondersi nell’anonimato.
Quotato in pieno @frontoni. Da tempo sosteniamo che Gazzani, unico fra i presidenti di fondazione, s’è mosso così perché non aveva preso parte alla ‘mega-greppia’ . Se avesse immaginato, allora, che la banca era in quello stato, pensate che non si sarebbe immediatamente unito al coro di Sabbatini e Perini e venduto al volo anche la quota di macerata, a quei prezzi? Gli altri due presidenti, invece, sapevano perché governava no. Chi ha ingaggiato Bianconi nel 2004? Non era forse Perini? E chi, all’assemblea soci del 2011 (leggere verbali nel sito della banca) auspicava un ulteriore prolungamento del mandato a Bianconi e soci? Sabbatini ovviamente, assieme a quel sindacalista citati da Gazzani nel suo intervento tanto x caro a @nardino. E se gli stessi @nardino e @regionemarche, facilmente più in sintonia con i due grandi faccendieri prima citati, avevano idee diverse dal pasticciere, perché non hanno venduto le loro azioni?
Frontoni,dimentichi che le fondazioni a suo tempo detenevano la maggioranza delle azioni di bmarche( altra follia tra l’altro fuori legge con il beneplacito di banca d’italia,consob ecc)quindi erano le uniche a decidere se vendere o meno.Se poi Gazzani,che tu dici non ha competenze in materia,prende decisioni contrarie a chi da lui interpellato( e che aveva competenze) secondo te di chi e’ la responsabilita’?
Persichetti,dopo avere definito il video UN CAPOLAVORO,alzo le braccia,mi arrendo.Pero’ almeno chiarisci tranquillamente chi ritieni siano i miei amici,che tra l’altro sarebbero gli stessi che hanno provocato il disastro( dovrei essere un bel masochista) ,fallo senza problemi,ti autorizzo pubblicamente.Se poi vuoi rispondermi,facci sapere quante azioni bmarche hai comprato e quanti soldi ci hai rimesso.Per la tavola rotonda se la organizzate voi va benissimo,altrimenti come promesso lo faro’ io,che tra l’altro non ho nessun anonimato in quanto mi presento con un nome e cognome.L’elenco degli azionisti e’ pubblico,vai a controllare,cosi’ magari capisci anche perche’ al contrario di te sono molto…arrabbiato…Ultima cosa,visto che secondo te comunque Gazzani sarebbe stato preso a calci in c….,non pensi che i calci in c..del 2007 avrebbero almeno fatto risparmiare tanti milioni di euro alle fondazioni ed agli azionisti?Riguardo alle tue considerazioni sulle disgrazie da augurare a Gazzani,di certo non sono io a farlo,te lo ripeto a me Gazzani non ha fatto niente e per certi versi e’ anche una persona che stimo e che ritengo onesta al 100%,ma se non lui chi ha deciso di investire tutti quei soldi in banca marche?Mi risulta che le fondazioni abbiano altre finalita’,ma magari sbaglio come ho fatto nel valutere il video e me ne scuso
Radio kabul( Persichetti magari ti chiederebbe di non nasconderti dietro uno pseudonimo,se nn hai tu qualcosa da nascondere a livello di compari ed amicizie pericolose) hai risolto con il tuo intervento tutti i dubbi:Gazzani santo subito e Nardino al rogo, protesta,ma e’ l’amico di Bianconi,Perini ecc.Vedrai in seguito quanto sono amico di queste persone,troppo comodo risolverla cosi’,Persichetti la butta sulla antipatia nei confronti di Gazzani e tu scomodi improprabili ed inopportune vista la situazione amicizie.Il tempo e gli avvenimenti futuri decreteranno chi e’ in buona fede e chi no,chi usa falsi nomi e chi no e chi difende gli indifendibili per un tornaconto personale che molto probabilmente non si realizzera’ mai,questi signori( amici tuoi,non certo miei) sono morti( professionalmente) che camminano,quindi leccarli servira’ solo a fare brutte figure pubbliche( coperte pero’ da pseudonimo)
Senza rancore Giuliano Nardino
….mi dicono che la lista degli indagati e destinata ad allungarsi, vedremo delle altre sorprese?? io spero di si……..noi cari @kabul,@persichetto,@frontoni….ci abbiamo messo il denaro, non le parole come il vostro presidente, che in bm non ha nemmeno un conto, e nemmeno azionista, io non vado in giro con la pistola, io ho la coscienza a posto, noi abbiamo contribuito dal lontano 1995 a fondare la banca , e grazie agli azionisti privati che bm e’ diventata grande, e non grazie ai vari coglioni tipo costa , ambrosini, bianconi , vallesi, ecc, ecc,…..cmq non e’ da ora che si fa polemica questo e’ i link di storia recente, c’e’ addirittura “banca marche atto secondo” :
http://www.finanzaonline.com/forum/small-cap/1162676-banca-marche-atto-sesto.html
questo e’ quello che girava prima dell’aumento, abbiamo avuto anche la denuncia!!!
http://www.finanzaonline.com/forum/small-cap/1391015-bancamarche-atto-settimo-120.html
la prima volta e’ stata stampata a fine 2011!!!!
Caro azionista banca marche ti scrivo questa lettera per farti capire che i soldi che stai per usare nell’aumento di capitale che ti è stato proposto dalla tua banca, di cui ricordati che sei uno dei proprietari e non un creditore, servono solo a comperare tempo e a far incassare lo stipendio (spaventoso) a quel consiglio di amministrazione che ha deciso di richiedere all’ assemblea straordinaria la delega per portare a termine l’ennesima quanto inutile rapina.
Ti voglio spiegare in parole semplici quello che nessuno ti ha mai spiegato e mai ti spiegherà (mi devi concedere qualche imprecisione lessicale nei termini ma vedrai che alla fine avrai le idee chiare).
Le nuove disposizioni di Basilea impongono alle banche di avere un quantitativo di capitale (patrimonio) maggiore e di migliore qualità a parità di impieghi (la voce dell’attivo di una banca che comprende le voci dell’attività tipica e cioè l’intermediazione creditizia rivolta a prestare il denaro a chi ne ha di bisogno).
In tutti questi anni le banche caro azionista hanno prestato denaro ai soliti nomi blasonati della finanza italiana dei quali tu stesso con una semplice ricerca in google puoi renderti conto. A questi signori, furbetti del quarterino la tua banca ha prestato un sacco di denari non analizzando il rischio di credito e prestando cifre colossali.
Poi è arrivata la crisi e tutti i nodi sono arrivati al pettine. Quante volte hai chiesto tu un piccolo prestito e questo ti è stato negato? e con la crisi la banca cosa ha fatto? ha svalutato i suoi crediti nei confronti di questi signori. Ma oggi la stessa banca se questi signori si presentano per un affidamento non si tira indietro, capito? continua a prestare i tuoi soldi!
Hai fiducia in una banca che presta ancora denaro a un cattivo imprenditore? E per addolcirti ti racconta che se non presta i denari e’ probabile che quel credito che vanta nei suoi confronti diventi inesigibile, “puff lo perda”, ma è bugia colossale, perchè così facendo mina la sua struttura patrimoniale e cioè il capitale che tu hai investito.
Purtroppo chi governa la banca lo fa non con i soldi propri ma con i soldi del popolo. Se perde la scommessa chiede soldi al popolo (se vince non distribuisce nulla anzi si incrementano lo stipendio e i bonus). Hai visto quante banche hanno chiesto i salvataggi pubblici negl’anni scorsi ? I soldi erano anche i tuoi.
Fin qui le norme di basilea ma la banca per detenere questi requisiti minimi (basati su delle formulette matematiche) avrebbe una seconda strada: invece che chiedere soldi a te potrebbe rinunciare a fare credito ai cattivi imprenditori e quindi ridurre gli impieghi e cioè i prestiti alla clientela. Meno impieghi a parità di patrimonio implica un leverage minore quindi un rischio minore per l’impresa banca (dopottutto questa crisi avrebbe dovuto insegnare qualcosa) e quindi la formuletta matematica di basilea tornerebbe nel range prestabilito senza la necessità di aumenti di capitale.
Partecipare all’aumento di capitale della tua banca è comunque non conveniente per un altro motivo: prova confrontare il ROE della tua banca con il rendimento per esempio di un BTP a 10 anni che rende il 4,7% circa. Troverai che il ritorno sul capitale del tuo investimento è inferiore ed è quindi non conveniente finanziariamente per te investire ancora soldi nella banca, il roe della banca cioè è inferiore al rendimento del BTP, a parità di rendimento è meglio un investimento meno rischioso (anche se sul BTP italiano potremmo avere tantissimi dubbi).
Nei prossimi anni la tua banca avrà una redditività inferiore e questo è un bene perchè invece di continuare a distribuire utili senza senso, nel periodo attuale dovrebbe destinare forzatamente a riserva quei pochi utili che farà pena nuovi aumenti di capitale che ti dovrà proporre e che tu giustamente rifiuterai (che senso ha investire denaro senza avere nessun ritorno economico? il dividendo in questo caso perchè il gain in conto capitale rimarrà un miraggio).
Invece caro azionista tutti gli amministratori hanno proposto aumenti di capitali e elargizione a piene mani di dividendi prendendoti a pesci in faccia, perchè distribuire dividendi e poi andare a chiedere l’elemosina? ora prima la banca (in maniera astuta) chiede l’elemosina e poi forse distribuirà qualcosa nei prossimi anni.
Ma qui caro azionista ti devi fare una domanda: perche in questi anni di crisi hanno continuato a elargire dividendi invece di portarli a riserva (fieno in cascina in caso di periodi di vacche magre)? La risposta è semplice: le banche dovevano far contente le fondazioni che sono le principali azioniste le quali vedono nella linfa dei dividendi la possibilità di mantenere in piedi il loro baraccone inutile.
Ma allora ti fidi ancora del tuo amministratore delegato? del tuo consiglio di amministrazione? considera un ultima cosa che nessuno ti ha mai detto: la banca ti promette di distribuirti nei prossimi anni il dividendo ma non ti dice che in questi ultimi anni sofferenze e incagli (i cattivi pagatori) sono aumentati e questo avrà sicuramente delle ripercussioni sugli utili futuri e quindi sui dividendi che ti ha promesso perchè in caso di peggioramento del quadro congiunturale quei crediti ” avariati” dovranno essere svalutati (cancellati) e questo avrà impatto sui flussi futuri.
Caro azionista sei ancora in tempo per fermarti, capita a tutti di sbagliare; se non lo farai darai la possibilità alla tua banca di rapinarti tra qualche anno con un nuovo aumento di capitale e permetterai a management incompetenti di ricevere ogni fine mese uno stipendio che per dimensioni è 10 volte il tuo, questi signori pur sbagliando rimangono sempre in sella perchè si affidano sulla tua buona incapacità di capire veramente come gira il business, che è a somma zero, i trasferimenti di ricchezza sono tutti nella direzione opposta alla tua, tu sei solo uno dei tanti contribuenti anonimi e inascoltati.
questa era stampata sul sito a fine 2011
13/10/2011
Credo, e non sono il solo, che bisognerebbe pensare sopratutto al futuro di Banca Marche, dei suoi dipendenti, dei suoi clienti, dei suoi azionisti.
Dobbiamo avere uno scatto d’orgoglio che ci permetta di cambiare i vertici della banca e i vertici delle fondazioni. Disertiamo l’assemblea, costringiamo le fondazioni a essere le uniche sottoscrittrici dell’aumento di capitale : i risultati della prossima ispezione sul credito costringeranno la banca a fare tante di quelle rettifiche che il patrimonio si azzererà completamente e non ci sarà più la riscossione di dividendi che hanno consentito a questi nani di spadroneggiare. Vedrete i Gazzani, i Sabbatini, i Tardioli, gli Ambrosini, i Costa, i Perini, i Bianconi, cosa saranno costretti a fare! Ma ci vuole la forza di compiere un gesto plateale, lasciarli soli nell’auditorium di Banca Marche
( tra l’altro, il palazzo rientra tra quelli ceduti ).
In ogni modo, unisco il testo della lettera inviata pochi giorni fa alla dr.ssa Anna Maria Tarantola,Vice Direttrice Generale di Bankitalia.
Egregio Sig. Direttore,
ci rivolgiamo stavolta a Lei .
Abbiamo nei mesi scorsi inviato due note al dottor Barbagallo, quale Titolare dell’Ispettorato Vigilanza, affinchè potesse valutare fatti che continuiamo a ritenere pericolosi per il futuro della Banca della quale siamo azionisti e non solo : abbiamo ragione di ritenere che non siamo stati creduti. Le riassumiamo quindi i contenuti già espressi.
Una parte del management di Banca delle Marche sta lavorando per la svendita delle sofferenze , quale soluzione per far entrare circa seicento milioni di liquidità nella sua tesoreria, esposta pesantemente sull’euromercato (circa cinque/sei miliardi di euro a fronte di una raccolta interna di circa undici miliardi di euro e di impieghi per circa diciassette/diciotto miliardi di euro) a condizioni che sono divenute sempre più onerose per gli innalzamenti degli spread dovuti alla crisi finanziaria di questi mesi, che ha prodotto anche una sempre più difficile reperibilità.
E’ stato piazzato il fondo immobiliare contenitore di beni per circa 243 milioni che garantirà per venticinque anni altissimi profitti ai soggetti che lo gestiranno e a quelli che hanno acquistato le azioni e le obbligazioni relative, avendo la Banca delle Marche ripreso in locazione a canoni annui ricompresi tra il sette e l’undici per cento del valore del bene gli immobili ad uso strumentale ceduti. Anche questa operazione farà entrare nuova liquidità per circa 243 milioni di euro, che costerà praticamente più del nove per cento annuo: il ROE della Banca sarà superiore ?
Banca delle Marche ha perfezionato il 4 agosto 2011 la costituzione di questo fondo immobiliare, il Fondo Conero, cui ha conferito un portafoglio di immobili strumentali dell’istituto, collocando presso investitori istituzionali qualificati l’80% circa delle relative quote. Il portafoglio comprende 135 immobili strumentali (di cui 128 agenzie bancarie) localizzati in gran parte nelle Marche, per un valore complessivo di circa 243 milioni di euro. Gli immobili conferiti sono concessi in locazione alla stessa Banca delle Marche sulla base di contratti di locazione a lungo termine.
Il Fondo Conero avrà una durata di 12 anni e sarà gestito da First Atlantic Real Estate Sgr spa, che, a seguito della fusione con Fimit Sgr spa, già autorizzata da Banca d’Italia ed in corso di perfezionamento, darà vita con la Fimit Sgr a IDEA Fimit Sgr spa.. L’operazione è stata finanziata al 60% da un pool di cinque banche composto da Bnp Paribas , Banca Imi, Unicredit, Natixis e Societé Generale. La cessione delle quote a investitori istituzionali qualificati permette a Banca Marche di realizzare nel secondo semestre 2011 una plusvalenza lorda di circa 86 milioni.
“In un contesto di mercato particolarmente complesso – spiega Michele Ambrosini, presidente di Banca delle Marche – il successo di questa operazione rappresenta per noi un forte segnale di fiducia da parte degli investitori e ci permette di migliorare ulteriormente i nostri coefficienti patrimoniali”.
La invitiamo a soffermarsi su alcuni passaggi:
o il valore complessivo di cessione degli immobili 243 mln di euro
o il valore di bilancio degli immobili 157 mln di euro
o la plusvalenza 86 mln di euro
o la locazione a lungo termine 15 anni / 25 anni
il canone di locazione concordato compreso tra il 7,00% e l’11,00% del valore
E La invitiamo a valutare queste considerazioni:
o il valore complessivo di cessione degli immobili non è stato supportato da idonee perizie aderenti ai valori di mercato, in quanto il valore complessivo reale è molto vicino ai 157 mln di euro appostati in bilancio (nella redazione e nell’uso di perizie non realistiche Banca delle Marche ci risulta avere ottima esperienza, come risulta dai Vostri Verbali Ispettivi);
o il portafoglio degli immobili strumentali ceduti ha determinato la plusvalenza di 86 mln di euro nel secondo semestre 2011 da utilizzare per il maquillage del bilancio 2011 (ovvero pareggiamento di perdite su crediti che necessariamente debbono essere esposte in quanto emerse nella Vostra ultima ispezione);
o il portafoglio comprendente 135 immobili strumentali (di cui 128 agenzie bancarie) determina un canone di locazione complessivo medio di circa il 9,50% del valore, ovvero 23,08 mln di euro circa annui, contro un canone di locazione di mercato di circa il 6,25% del valore, ovvero 15,2 mln di euro circa annui: la differenza di circa 7,88 mln di euro annui moltiplicata per 15 anni (tralasciamo per carità di patria se gli anni sono 25 ) rappresenta la restituzione negli anni della plusvalenza di 86 mln conseguita dall’Istituto di credito e utilizzabile nel secondo semestre 2011.
La informiano, poi, che, allorché l’Istituto Centrale ha regolamentato i bonus erogabili ai Dirigenti bancari parametrandoli sui risultati di medio periodo e quindi con una erogazione di fatto differita nel tempo, il Direttore generale ha anticipato al 1° aprile 2011 l’erogazione dei bonus a tutti i Dirigenti, in modo da non essere vincolato dalle determinazioni della Banca d’Italia in merito, non ancora entrate in vigore.
Ci siamo stupiti quindi per il silenzio dell’Organo di Vigilanza sul rinnovo da parte del Consiglio di amministrazione della Banca delle Marche della fiducia più completa sia al Direttore generale Massimo Bianconi fino al compimento dei sessanta anni (2014), che al Vice direttore generale Leonardo Cavicchia: hanno risolto entrambi nel mese di luglio il loro rapporto di lavoro, percependo completamente le indennità di fine rapporto, e sono stati riassunti con un contratto a scadenza ove lo stipendio annuo complessivo è stato calibrato in massima parte come quota fissa, riducendo al minimo la parte variabile commisurata ai risultati.
C’è stato in questo nuovamente il silenzio assoluto sia degli esponenti in Banca nominati dalle Fondazioni di Macerata, Pesaro, Jesi che dei vertici delle tre Fondazioni che rappresentano oltre il cinquantuno per cento della proprietà della Banca: Fondazioni che adesso si apprestano a sottoscrivere un massiccio aumento di capitale, nei primi mesi del 2012, privandosi così delle riserve strategiche per gli anni a venire, divenendo ostaggi della Banca partecipata.
Le ribadiamo che i componenti il CdA non esprimono professionalità, sono silenti per convenienza e per viltà.
Le confermiamo che, in relazione a questo aumento, a partire dal mese di luglio 20011 stiamo assistendo ad una manipolazione sulla quotazione delle azioni del nostro Istituto, che presenta con volumi risibili oscillazioni abnormi dovute esclusivamente a interventi effettuati all’interno della Banca, disposte dai vertici aziendali, e che abbiamo segnalato con altra nota alla Consob – Roma.
Da almeno tre anni si ha una erraticità delle quotazioni non coerente assolutamente con le pretese ottime performances aziendali, dovuta esclusivamente ad aggiotaggio dall’interno da parte del management aziendale. Poi, in questo frangente temporale, l’andamento delle rilevazioni di prezzo non è assolutamente in linea con le quotazioni delle aziende bancarie quotate che hanno visto i corsi falcidiati mediamente del 50,00%, contro una crescita negli ultimi tempispropositata di quelle delle azioni Banca Marche, ottenuta ad esempio con l’imposizione alle dipendenze di non trasmettere ordini di vendita se non con prezzi minimi elevati ma inferiori al 110,00% del prezzo precedente.
Come gossip, La informiamo che il Direttore generale di Banca delle Marche non ha ben digerito l’acquisizione da parte di Banca Popolare di Vicenza della Banca di Credito dei Farmacisti SpA che aveva contribuito di malavoglia nel 2007 a far nascere, e a cercare di far quasi morire nel 2008.
Aggiungiamo che la qualità del credito in Banca delle Marche sta continuando a scemare pericolosamente perché i comportamenti messi in evidenza nelle Vostre Visite Ispettive continuano senza che il Consiglio di Amministrazione se ne renda conto ed intervenga.
Consideri che il piano ICAAP del 2011 è stato discusso ed approvato,ci creda, in tre minuti in un’unica seduta: ritiene che il CdA si sia reso conto di che cosa ha approvato?
Confidiamo nella Sua analisi di quanto esposto.
Voglia anche valutare se qualcuno sta influendo anche stavolta per l’ammorbidimento dei provvedimenti sanzionatori verso Banca delle Marche,data l’esiguità delle sanzioni di agosto 2011 relative alla controllata Medioleasing SpA.
f.to
…stampata ora faccio un po di volantinaggio…….
Ragionamento semplice semplice, Gazzani, dopo l’analisi positiva per la vendita di Banca Marche, si è mostrato contrario alla cessione? SI! Legittimato dai profitti e dall’andamento positivo dell’epoca. La scelta diventa negativa se si inverte il trend dell’Istituto, cosa puntualmente avvenuta. Ora, se Gazzani avesse investito soldi suoi, sarebbero anche stati ca..i suoi, ma i soldi erano di una Fondazione che esprimeva uomini ed indirizzi per la governance della Banca medesima. Quanto meno, quindi, dopo aver preso una decisione tanto impegnativa, doveva controllare che le cose andassero bene, invece hanno fatto tutti quello che volevano ed anche grossolanamente. Non c’è altro da aggiungere direi.
Signori, continuo ripetendo per l’ultima volta che non voglio difendere nessuno ma gettare la croce addosso a Gazzani per la mancata vendita è da idioti. Da perfetti idioti. E lo sottolineo. Se ne eravate così convinti allora ed avevate in portafoglio azioni BdM avreste dovuto venderle. SUBITO! Erano molto alte. Se non lo avete fatto avete sbagliato. Sono i rischi del mercato. Giudicare con i SE è fin troppo semplice e davvero ODIOSO! Se avesse venduto, se non avesse nominato tizio, se avesse fatto questo… Nel bene o nel male bisogna assumersi la responsabilità delle proprie azioni nel momento in cui si compiono non dopo, sarebbe troppo semplice, come se dice a Roma, “semo bboni tutti”!
La mala gestio di BdM era conclamata fin dal 2011? Certo che si… Leggo anch’io i forum, ma bastava andare in banca allo sportello perchè si parlasse di criticità evidenti… Ma chi gestiva la banca non era Gazzani o Carima… Erano gli organi direttivi, quindi CdA, Direttore Generale, Presidenti, Vice vari… Sindaci, Revisori…
Partiamo da questi galantuomini…
Altro che amici della banda,devono andare tutti in galera,TUTTI,nessuno escluso.Propongo regionemarche presidente di bmarche ad onorem,certe cose le aveva capite lui ma nn chi gestiva la banca,pensate un po’.E i presidenti delle fondazioni che facevano,non leggevano neanche i blog?
Frontoni,se avessi potuto vendere le mie azioni lo avrei fatto,ma non ti ha detto nessuno che certe quantita’ di titoli dopo la sparata di Gazzani e compagni di nn vendere bmarche non te le comprava nessuno?E tra l’altro,tu che riesci a distinguere gli idioti dalle persone intelligenti,chi avrebbe mai pensato che le fondazioni dopo mesi di studi e analisi sarebbero giunte,quella si,a una decisione da idioti di non vendere?E Gazzani e company che nn hanno venduto sono stati degli idioti?Che fai prima li difendi e poi li oltraggi?Tu da come parli e pontifichi sei un altro Persichetti,non hai una azione bmarche,cosi’ e’ bello parlare,assumere posizioni da idioti e difendere i propri simili.Fate una cosa,commentatevi le notizie su bmarche tra voi filosofi non paganti,poi magari vi arriva un premio.Buon divertimento
Come vedete le criticita’erano ben evidenziate da fine 2011, come puo’dire gazzani di non sapere??
perche anche bankitalia opportunamente avvertita con tanto di lettere raccomandate, non ha blokkato tutto subito???
Premesso che personalmente non ho mai avuto una sola azione di Banca Marche in portafoglio, non capisco come possano essere IDIOTI coloro che hanno comprato e tenuto azioni di una banca locale, che sembrava ben gestita (tanto che ci sarebbero cascati i vari Gazzani & Co, che avevano tutti gli strumenti per dirigere e controllare), e che invece ha palesemente truccato bilanci e conti. Praticamente viene data colpa a tutti quelli che ci sono “cascati”, piuttosto che a coloro che hanno ideato e concretizzato il piano e a quelli che ( consapevolmente o inconsciamente che è la stessissima cosa), hanno avallato il tutto! Tacete e fate finta di essere cretini, piuttosto di parlare e scrivere togliendoci ogni dubbio in proposito.
@frontoni. Lasci perdere, con questi soggetti far comprendere altri punti di vista è come fare a ‘cappellate coi passeri’. Tanto sono attaccati alle proprie idee che non riescono a valutarne altre, così traggono conclusioni del tutto sballate…pazienza, c’è ne faremo una ragione. Magari però sono pesaresi e allora…tutto sarebbe più chiaro.