di Marina Verdenelli
Macerata al voto per scegliere il nuovo sindaco, tra gli elettori anche due neo 18enni che compiranno la maggiore età il 30 e il 31 maggio, vale a dire il giorno delle elezioni e quello che lo precede. Sono Maria Grazia Pallotto, nata il 31 maggio del 1997 e Matteo Andreozzi, nato il 30 maggio dello stesso anno. Hanno entrambi le idee chiare su cosa il futuro sindaco della città dovrà garantire ai suoi cittadini anche quelli più giovani.
LEI.«Non so ancora chi voterò – ammette Pallotto, studentessa del liceo classico – mi sto informando questi giorni, voglio leggere i loro programmi. Di sicuro andrò a votare. Vorrei un sindaco più vicino a noi ragazzi. A Macerata infatti mancano locali e luoghi per l’intrattenimento dei giovani. Qualcosa che ci coinvolga e ci unisca per il dopocena come delle sale giochi, un teatro. Non abbiamo più nemmeno il cinema e per vedere un film dobbiamo andare fuori, a Piediripa, senza il servizio serale dei bus che ci riporta a casa». Altro punto dolente per la studentessa è il centro storico e la perdita di negozi. «Molti hanno chiuso – dice – andrebbe fatto qualcosa per riportare le attività». Figlia di una madrelingua d’inglese nata a Londra e un impiegato della Santoni calzature, Pallotto andrà nei prossimi giorni a ritirare la tessera elettorale con i genitori. Anche il futuro neo 18enne Matteo Andreozzi non ha scelto chi voterà e in questi giorni sfrutta le ore di religione a scuola per approfondire di più il mondo della politica.
LUI.«Sono ancora molto giovane – commenta – e per questo non ho una reale concezione dei problemi di Macerata. In classe, nell’ora di religione, cerchiamo con il professore di avvicinarci a questi argomenti. Prima di andare a votare però mi informerò». Sul numero dei candidati a sindaco Andreozzi è sorpreso. «Non sapevo si potesse arrivare fino a nove, è un numero elevato – dice lo studente – credevo che più di tre non si potesse». Iscritto al liceo scientifico anche lui vorrebbe dal futuro sindaco una maggiore considerazione per i giovani. «Quando esco il sabato – spiega Andreozzi – a parte fare un giro attorno alle mura poi non so più cosa fare. Bisogna trovare qualcosa anche per noi, concerti, musica, qualcosa di culturale per passare il tempo invece che girare solo per strada. Solo molto legato a Macerata e vorrei potermi divertire e svagare nella mia città anziché trovare spazi fuori». Altra priorità per il futuro neo 18enne, figlio di una commercialista e di un responsabile della produzione, sono le buche. «Non sono un bel vedere – sottolinea – per l’estetica. Nel mio quartiere ce ne sono tante, a San Francesco, e alcune sono molto grandi. Da un buon politico mi aspetto anche questo, la cura delle strade della città. In generale vorrei un primo cittadino che faccia gli interessi dei cittadini e non finisca come nella politica nazionale dove vedo corruzione e interessi personali».
In totale sono 369 (su 36.136 elettori) i giovani maceratesi che andranno al voto per la prima volta (186 maschi e 183 femmine che hanno maturato il diritto di voto dopo le ultime consultazioni europee di maggio 2014).
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Nota del Comune di Macerata:
Domenica 31 maggio i maceratesi saranno chiamati alle urne per l’elezione del presidente della giunta regionale, del sindaco e per il rinnovo dei consigli regionale e comunale.
I seggi (44 dislocati nelle scuole cittadine compreso quello speciale allestito nell’ospedale) saranno aperti solamente nella giornata di domenica 31 maggio dalle ore 8 alle ore 23.
A questo proposito il Comando della polizia municipale ricorda che dalle 6.30 a mezzanotte di domenica 31 maggio le telecamere per l’accesso a via Mozzi verranno disattivate per consentire ai cittadini di recarsi a votare nei seggi allestiti nelle scuole di via dei Sibillini.
Si ricorda che per poter votare l’elettore dovrà esibire la tessera elettorale, insieme a un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento della tessera, potrà essere richiesto un duplicato all’ufficio elettorale (viale Trieste, 24 tel. 0733.256288/420) aperto nella giornata di venerdì 29 maggio dalle ore 8.30 alle 13.30 e nel pomeriggio dalle 15 alle 18, sabato 30 e domenica 31 maggio dalle 7 alle 23.
Coloro che hanno difficoltà di deambulazione per raggiungere i seggi potranno avvalersi del servizio di trasporto garantito dal Comune e a cura della Croce verde. Il servizio va prenotato telefonando al numero 0733.260207.
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Io direi soprattutto qualche cavolo di parcheggio che non ti costi uno stipendio e che non devi fare i km per arrivare in centro
Vena o gramigna – Qualche giorno fa ho visitato il giardino di Paolo, un’arte a cielo aperto. Da piccolo capitavo spesso nella cantina di Ezio, uno “scopino”, ora novantenne, che con le sue mani e con la sua immaginazione sapeva (e sa) trasformare cose comuni in meraviglie. Dalla cantina di Ezio al giardino di Paolo ci sono almeno 45 tipi di piante percorribili per scoprire una Macerata segreta, ricca di dedizioni private, saggezze coscienti e incoscienti, a portata di mano. Inoltre ci sono alcuni esempi di conoscenza da primato mondiale. Una amministrazione comunale degna di questo nome, curando strade e luoghi a cui esse conducono e soccorrendo le necessità primarie delle persone, ha contemporaneamente l’obbligo di riconoscere e far affiorare le tracce di sapienza, perché possano diventare indicative per l’umanità. Si potrà dire che tale affermazione è utopica, ma rinunciare a questa idea significherebbe spegnere definitivamente i lumi del giardino, chiudere definitivamente la cantina delle meraviglie. Nonostante lo spaccio delle apparenze che per decenni ha dominato e incappato questa città, a Macerata resiste un’arte di vita. La questione è riprenderci l’aria che ci spetta , la questione è non farci rubare l’anima che meditati o ignari aguzzini hanno tentato di annichilirci per 30 denari da spartire tra i soliti compari. E’ troppo poco un palazzo restaurato per riportare una città all’età dell’oro. Qui è in gioco l’essere: il primo bene comune. La prima cosa da fare è liberare questa città, liberarla da superstizioni che ingolfano le teste, estirpare il clientelismo diffuso, la vera gramigna di questa città, quel clientelismo che per mantenersi lo stupido potere delle apparenze, soffoca le fonti, le vene di conoscenza .
Maurizio Boldrini
Candidato consigliere, lista “Idea Macerata”