L’M5S di Macerata aggiunge una stella al programma per le elezioni comunali. Dopo i primi due punti: stop alla cementificazione del suolo cittadino e tariffazione puntuale dei rifiuti il movimento che ha espresso la candidata Carla Messi propone adesso il terzo impegno di mandato: i giovani al centro. La proposta consiste nella costituzione di un Consiglio comunale dei giovani formato da ragazzi tra 15 e 25 anni che abbia funzioni consultive e propositive.
«Tutti noi maceratesi sappiamo benissimo che a seconda di quale schieramento vincerà le prossime elezioni comunali e regionali, ad esclusione del M5S, lavoreranno questi o quei professionisti, e saranno favorite queste o quelle associazioni – così la nota dei pentastellati – Solo abbattendo queste pessime abitudini potremo dar voce e lavoro ai nostri ragazzi che, anche se pieni di competenze e qualità, si vedono sorpassati dal raccomandato di turno che spesso non è nemmeno capace. La nostra proposta è quella di mettere le giovani generazioni al centro della vita politica e sociale, affidando loro un prezioso compito e responsabilità autentiche, istituendo il Consiglio comunale dei giovani. Sarà un organo di rappresentanza democratica formato da giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, residenti o domiciliati nel territorio comunale, eletti a suffragio universale dai propri coetanei. Le funzioni del Consiglio dei giovani saranno due una consultiva e una propositiva. La prima di natura preventiva e obbligatoria su tutti gli atti amministrativi varati dal Comune, che riguardano i giovani: il Comune, quindi, non potrà deliberare in materia di politiche giovanili senza prima aver consultato il Consiglio dei Giovani. La seconda, di indirizzo, conferirà all’organo la facoltà di mettere in atto delle iniziative autonome per promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica del Comune, per informare i giovani sulle attività dell’ente locale e su quanto li riguarda da vicino (come per esempio i programmi comunitari per la gioventù, l’Informagiovani, ecc.); per elaborare progetti a livello locale, nazionale ed europeo in maniera autonoma o in collaborazione con associazioni, altri enti e organismi».
«I risvolti di questa proposta saranno molteplici – continua il comunicato – ai ragazzi saranno affidate consulenze ed attività organizzative riguardanti il loro “mondo”, con riduzione di costi per il Comune e la Regione (che è l’ente locale a cui la Costituzione ha affidato la competenza esclusiva delle politiche giovanili) e risultati sicuramente migliori dal punto di vista qualitativo. Le capacità dei ragazzi nell’organizzare eventi e attività “a misura di giovane” sono indiscusse. Ne sono testimoni le scuole in cui i ragazzi vengono messi nelle condizioni di poter agire collettivamente. Se il M5S governasse questa città, con il Consiglio comunale dei giovani si bandirebbero gare e si richiederebbero consulenze in maniera aperta e trasparente, per innescare un reale confronto fra tutte le energie creative della città. In tal modo non non solo si avrebbero costi più bassi ma si darebbe anche il giusto riconoscimento al ruolo delle giovani generazioni nella società, aumentandone l’autostima e accrescendone il senso di responsabilità sociale. Non da ultimo, il Consiglio dei Giovani, proprio per la sua natura, sarà uno strumento in più per combattere il problema legato all’uso di sostanze stupefacenti e di alcol, argomento che in famiglia spesso è affrontato con strumenti inadatti, nonostante se ne parli in tutte le scuole e in tutte le sedi educative, purtroppo con risultati mai abbastanza soddisfacenti. Insomma, il M5S ritiene che si è cittadini in ogni fase della nostra vita. Non ci si diventa solo ad un certo punto, quando si inizia a lavorare, oppure quando si mette su famiglia. Avere dei cittadini consapevoli anche nelle giovani generazioni non sarà solamente un’assunzione di una chiara responsabilità (oggi completamente calpestata) nei confronti di una parte debole della collettività ma costituirà un reale investimento per la risoluzione della crisi attuale, incamerando potenzialità ed energie creative oggi completamente accantonate.
La candidata sindaco Carla Messi, con i candidati regionali della provincia e Gianni Maggi, sarà giovedì alle 21,00 all’hotel Claudiani per l’incontro pubblico con gli europarlamentari Fabio Massimo Castaldo e Laura Agea, che parleranno dei fondi europei fondamentali oggi per progetti anche locali.
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Ottimo
Ahahahah c’è CERASI… evidentemente la perdita del parente Mandrelli lha fatto tornare ad essere un grillino… LASCIATELI PERDERE QUESSI!!! UN VOTO SPRECATO!!!
Una rivoluzione culturale non è per tutti. Ma di sicuro è ha solo vantaggio dei cittadini. Vai Carla Messi.
Macerata si merita il meglio
La proposta del Movimento 5 stelle mi sembra priva di per se di possibili effetti concreti . Ma apprezzabile e condivisibile è certamente l’attenzione alle esigenze dei giovani. D’altronde lo stesso documento che abbiamo reso pubblico qualche mese fa ” Linee di indirizzo di un programma per Macerata” frutto della collaborazione fra il gruppo di lavoro Macerata Bella del Nuovo Corso PD ed il Circolo Aldo Moro, parlava esplicitamente di porre al centro del nuovo modello di sviluppo economico e sociale il protagonismo delle nuove generazioni. Questo perché si badi bene i giovani non sono un problema da risolvere ma in realtà rappresentano “la soluzione” del problema. La nostra città, come d’altronde il nostro paese, ha bisogno della capacità di innovare, della creatività , delle nuove competenze che sono presenti nelle nuove generazioni per ovvi motivi generazionali, ma anche e soprattutto perché loro si stanno formando culturalmente e professionalmente proprio in questi anni di profondo cambiamento tecnologico e culturale. In definitiva Macerata, ed il suo territorio, perché da soli non lo possiamo fare, deve essere in grado di attrare proprio coloro che sono in grado di realizzare questo futuro. E non è solo un problema di creare le condizioni per un certo tipo di occupazione ma anche di realizzare un certo tipo di qualità della vita. Ma questa è un’altra storia e avremo modo di parlarne.
Di “raccomandati di turno nemmeno capaci” la città gronda.
Fermo restando che, con questi classici sistemi di incarico (prima gli amici degli amici, poi gli amici degli amici degli amici), i giovani li hanno fatti invecchiare: e parrebbe due volte offensivo tagliarli fuori in nome dell’anagrafe, dopo essere stati esclusi in nome delle appartenenze politiche.