di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
E’ il giorno delle civiche a sostegno di Romano Carancini. La Città di Tutti e Pensare Macerata si presentano alla città. 23 candidati la prima, 24 la seconda. Molti i volti nuovi all’insegna del rinnovamento. «Le undici donne e i dodici uomini con cui mi sono confrontato sono persone in grado di ridurre la distanza tra politica e cittadini riconoscendosi coerentemente nella lista», ha detto Carancini affiancato da due giovani portavoce per presentare la squadra che nel simbolo porta il suo nome. Alla sua destra, Riccardo Vecchi giovane studente di Giurisprudenza, alla sinistra Marika Marcolini, giovane assistente sociale. Dietro di loro gli altri componenti della civica “abbracciano”il primo cittadino come in un ritratto di famiglia. «Queste donne e questi uomini si sono confrontati non con la mia persona ma con il modo con cui ho amministrato negli ultimi 5 anni, senza padrini politici, pensando solo all’interesse della collettività – sottolinea Carancini – Non sono supini al volere del sindaco, anzi in questa squadra ho notato un grande capacità critica e allo stesso tempo un amalgama e una sintesi incredibili».
Una civica che ha preso forma dopo le primarie, arrivando a 23 persone “che avessero una stessa filosofia della città”, dice il sindaco. Niente contaminazioni partitiche. L’unico volto noto della politica è l’assessore uscente all’urbanistica, Luciano Pantanetti, alleato di Carancini già dai tempi dell’amministrazione Meschini. «Non ho mai amato interpretare la politica a livello personale e ribadisco il ruolo fondamentale di mediazione dei partiti – afferma il primo cittadino – Ma questa è una fase storica complicata e ho pensato che la politica dovesse svolgere un altro ruolo. L’impegno civico deve diventare importante quanto quello dei partiti. Lo dimostra la composizione equa della nostra coalizione con tre liste di partito e tre civiche».
E’ la stessa Marika Marcolini a spiegare la filosofia di La Città di tutti: «Vogliamo essere i portavoce dei vari mondi di Macerata. Siamo studenti, lavoratori, artigiani, commercianti, precari rappresentiamo le diverse estrazioni sociali e non nasciamo come politici. Vogliamo contribuire alla crescita di Macerata e per questo abbiamo abbracciato il programma di Carancini, sia quello già svolto negli ultimi 5 anni che quello da sviluppare per il prossimo mandato».
L’esposizione programmatica, è affidata invece al giovane Riccardo Vecchi. «Macerata giovani: creazione di 5 nuove start up all’anno fino al 2020 e incentivi alle giovani famiglie. Riqualificazione urbana: mappatura delle barriere architettoniche; mappatura zone sensibili per la sicurezza (includendo un progetto di mutualità del vicinato); acquisizione e riqualificazione del Parksì che diventerà un hub importante, dove si trasferirà il terminal degli autobus, con costi di parcheggio decisamente inferiori a quelli attuali. Macerata Cammina con 7 itinerari nei parchi e nelle zone pedonabili per vivere la città a piedi, o in bici, nel migliore dei modi».
Alcuni candidati della civica Pensare Macerata. Al centro il sindaco Romano Carancini e la vice Federica Curzi
Qualche scatto per i fotografi e il primo cittadino scappa alla presentazione della rinnovata Pensare Macerata. Nella civica fondata sei anni fa da Massimiliano Bainchini, che oggi ha rassegnato le sue dimissioni da assessore alla Cultura della Provincia per la candidatura alle regionali (leggi l’articolo), il turn over è considerevole: 21 candidati su 24 sono facce nuove della politica. Lasciano Bianchini e il consigliere comunale Carlini. Mentre restano in corsa la vice sindaco e capolista Federica Curzi, Paolo Angeletti e Gabriele Micarelli. «Credo che questo sia un passaggio importante per Pensare Macerata- commenta Carancini – il fatto che Bianchini non ci sia e che 21 persone siano nuove significa che il progetto impostato 6 anni fa vada oltre le persone verso l’obiettivo più alto del servizio pubblico. Rispetto ai passati 5 anni di consiglio insieme, occorrerà lavorare su una capacità di coesione migliore. Ma sono convinto che con questa squadra sia possibile farlo». Una stretta di mano che sancisce la fine delle scaramucce dei tempi delle primarie tra Carancini e Bianchini, alleato dello sfidante Mandrelli, e suggellata dalla sottoscrizione del patto programmatico di centro sinistra da parte della capolista di Pensare Macerata, Federica Curzi.
«Siamo una lista nuova ma anche consolidata e coerente – dice la vice sindaco – eravamo nella coalizione di centro sinistra 5 anni fa e lo siamo oggi. Eravamo e siamo per Romano Carancini». Tra le new entry c’è Fatima Aoufi, 20 anni di famiglia marocchina ma nata a Macerata che dice «di voler contribuire al mantenimento della vita attiva degli anziani della città», o ancora Francesca Calamita, 33 anni, affetta da una rara malattia degenerativa e in cura all’ospedale di Macerata. «Un servizio di eccellenza – dice – che per esperienza personale so che deve essere difeso con le unghie e con i denti». Sotto la voce “Cultura”troviamo l’insegnante e scrittore David Miliozzi: «Macerata si distingue sul piano culturale per tante cose, ma ci sono contesti che andrebbero rivisti e valorizzati come il Cinema Italia». Questo è solo un assaggio delle nuove proposte di Pensare Macerata. Domani sera verrà presentata la terza civica a sostegno di Carancini: la lista A sinistra per Macerata bene Comune della quale fanno parte anche esponenti di Sel e dei Verdi.
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Da Citizen Kane a Citizen Zero….
Per votare una delle liste che sostengono Carancini, c’è bisogno di sapere in quale cassetto è finita “la nuova storia” e, dato che mi piaceva molto, se c’è speranza che la stessa venga “resuscitata” in questa campagna elettorale!